Oggetto del Consiglio n. 2919 del 8 gennaio 2003 - Resoconto
OBJET N° 2919/XI Communications du Président du Conseil régional.
Président J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'Assemblée:
Projets de loi présentés:
Proposition de loi n° 184, présentée par les Conseillers Aloisi, Cottino, Fiou et La Torre le 3 décembre 2002: "Disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo, ai sensi dell'articolo 15, secondo comma, dello Statuto speciale";
Projet de loi n° 185, présenté par le Gouvernement régional le 9 décembre 2002: "Determinazione dei contributi di esercizio alle imprese di trasporto pubblico di linea su gomma, per gli anni 1982/1993";
Proposition de loi n° 186, présentée par les Conseillers Borre, Cerise, Ottoz, Perron, Rini et Praduroux le 17 décembre 2002: "Modificazioni alla legge regionale 20 gennaio 1998, n. 3 (Interventi a favore dello sport), già modificata dalla legge 2 luglio 1999, n. 16, e alla legge regionale 27 luglio 2000, n. 19 (Autonomia delle istituzioni scolastiche)".
Réunions:
Bureau de Présidence: 3
Chefs de Groupes: 1
Ière Commission: 2
IIème Commission: 1
IIIème Commission: 1
IVème Commission: 1
Vème Commission: 1
IIème et Vème Commissions: 1
Commission d'enquête: 4
È mancato, alla vigilia di Natale, all'età di 74 anni, il Giudice Pessina.
Dopo la laurea in legge all'Università di Torino e l'ingresso in Magistratura, il dott. Marziano Pessina ha esercitato il magistero nel capoluogo piemontese e, in seguito, presso il Tribunale di Aosta e presso la Corte di Cassazione. Con Marziano Pessina scompare un giurista insigne, un Magistrato molto riservato e particolarmente rigoroso. Oltre ad essere uomo di legge, Marziano Pessina aveva dedicato tempo e passione agli studi classici con particolare predilezione per i filosofi antichi, per la teologia e per le Sacre scritture.
Ritengo doveroso rinnovare alla famiglia, in modo particolare alla moglie, Signora Luciana, e ai figli, Roberto e Davide, le più sentite condoglianze di tutto il Consiglio regionale.
Le 4 janvier dernier est décédé M. Arturo Jacquemod, Syndic d'Avise de 1970 à 1975, à l'âge de 71 ans.
Homme de forte humanité, ouvert et toujours sensible aux initiatives sociales, Jacquemod fut Conseiller communal d'Avise de 1956 à 1980, membre du Conseil d'Administration de l'Association des Syndics de sa constitution, en 1971, et jusqu'à 1973, année dans laquelle devient Secrétaire de la même association, pour y rester jusqu'à 1975. Pendant son activité, il fut également membre de l'Assemblée de la Communauté de montagne Grand Paradis de 1974 à 1985, Trésorier du Celva et, enfin, membre de l'Assemblée du Consortium BIM. Publiciste et bibliographe, Jacquemod s'est toujours engagé dans le secteur de l'information, devenant fondateur et ensuite directeur du magazine "Nouvelles d'Avise" en 1980, et rédacteur de trois éditions de "La Communauté du Val d'Aoste".
Ce sera tout à l'heure le Conseiller Martin, qui a demandé de pouvoir mieux faire la commémoration. A sa famille nous présentons les condoléances les plus sincères de notre Assemblée.
La parole au Conseiller Martin.
Martin (SA)Il gruppo della "Stella Alpina" si unisce alle condoglianze già espresse dal Presidente del Consiglio per la scomparsa del giudice Pessina e si unisce anche alle condoglianze espresse per la scomparsa di Arturo Jacquemod, avvenuta sabato 4 gennaio, nel suo albergo di Cérellaz, dopo una malattia che purtroppo ancora lascia poche speranze e che Arturo aveva combattuto, fino alla fine, con una volontà ed una positività che spesso molti di noi, pure in condizioni di buona salute, non hanno. Probabilmente le tante attività culturali e sociali che coltivava, e la sensazione che potesse ancora fare molto per la comunità di Avise, per la quale tanto si era prodigato, lo aiutavano, da una parte, a superare il dolore fisico e, dall'altra, a rifiutare una storia, il cui tragico finale era già stato scritto.
Ho conosciuto Arturo nel 1975 nel momento in cui lui era tesoriere dell'Associazione valdostana sindaci ed io Sindaco di Pollein; frequentavamo l'Associazione sindaci della Valle d'Aosta, di cui Arturo era stato prima componente del consiglio di amministrazione e poi segretario dell'associazione. Continuammo a frequentarci anche in seguito, e condividemmo lo stesso ideale politico fino alla sua scomparsa. Arturo fece infatti parte, dapprima, della commissione politica dei DP, poi di quella degli ADP; infine, proseguimmo nella "Fédération" e quindi nella "Stella Alpina".
Vorrei qui ricordare l'intesa attività culturale e sociale di Arturo Jacquemod. Il Presidente del Consiglio ha già ricordato la sua importante attività amministrativa ed istituzionale. Arturo Jacquemod era membro dell'Académie de Saint-Anselme, socio fondatore del "Comité de Saint-Brice", membro del gruppo ANA di Avise, socio dell'AIDO e des "Amis du coeur", della "Société de la flore", e soprattutto promotore della Biblioteca comunale di Avise, nonché fondatore e direttore fin dal primo numero del notiziario della biblioteca comunale "Nouvelles d'Avise", uscito nel marzo 1980 e tuttora presente e diretto in modo impeccabile da lui stesso. Questa era la sua creatura prediletta e non sarà facile per il futuro direttore mettere in quel notiziario la stessa passione del suo predecessore. Come ricordato da Don Quinto lunedì 6 gennaio, durante l'omelia, Arturo era un amministratore e un ricercatore.
Mi sovviene con quanta meticolosità sul suo bollettino ricostruiva gli albi genealogici delle famiglie di Avise, con quanta precisione riportava le delibere del Consiglio comunale, della Giunta comunale e della Giunta regionale, che si occupavano del Comune di Avise, con quanta scrupolosità elaborava dati che servivano a completare ricerche, che poi venivano pubblicate sul suo bollettino. Ancora ultimamente, si era lasciato coinvolgere da una nuova iniziativa: figurava fra i dieci promotori che intendono ripercorrere la storia dell'associazionismo di Avise negli anni '70 e, ancora poco tempo fa, seppure con molta fatica, a causa del male, aveva partecipato ad una riunione organizzativa. In un'intervista rilasciata a "Nouvelles Valdôtaines" diversi anni fa, gli fu chiesto, a proposito del suo bollettino, quale fosse il costo dell'abbonamento o di una copia: rispose che "Nouvelles d'Avise" non era in vendita, era il notiziario della Biblioteca comunale, la quale, fra le molteplici attività, includeva anche la diffusione della cultura, e se quel modesto giornalino riusciva a diffondere un po' di quella cultura valdostana di cui tanto si parla, non aveva prezzo, perché è la cultura che non ha prezzo.
Gli fu inoltre chiesto cos'era che lo spingeva a fare un giornale; rispose con una domanda: "È possibile amare un paese? Penso che si possa, soprattutto se il paese è quello dove sei nato. Avise in passato godeva di un certo prestigio, che lentamente è svanito; non potendo fare altro, pensiamo di fare cosa utile ad Avise pubblicando un giornale, e pare sia gradito. C'è da augurarsi che il notiziario non serva solo a riempire le librerie, ma venga letto e compreso e che possa eventualmente aprire gli occhi ai lettori".
Questo era Arturo Jacquemod, persona amabile, affettuosa, schietta, forse un po' scomoda, certamente molto più avanti di tanti di noi e, per questo, spesso incompresa. Alla sua famiglia, ai suoi parenti ed a tutti i suoi veri amici rinnoviamo le nostre sentite condoglianze.