Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2892 del 5 dicembre 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2892/XI Iniziative per l'attuazione della legge regionale n. 6/2001 e per ottimizzare il censimento dei dati turistici. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso:

- che la Legge regionale 6/2001 ha tra i suoi fini istituzionali quello di "assicurare un'adeguata azione di monitoraggio del mercato e dell'offerta turistico-commerciale valdostana";

- che per conseguire l'obiettivo summenzionato sono stati costituiti uno specifico Osservatorio regionale e il Sistema Informativo del Commercio e del Turismo (SIRECT), per la costituzione di una vera e propria banca dati centralizzata;

- che l'acquisizione dei dati utili alle rilevazioni statistiche viene effettuata sulla base delle comunicazioni dei Comuni e, in particolare, delle Aziende di informazione e di accoglienza turistica (AIAT);

- che il finanziamento delle AIAT è proporzionale al numero delle presenze alberghiere ed extralberghiere ufficialmente rilevate nel comprensorio di competenza;

- che sovente i numeri diffusi dall'Assessore regionale del Turismo non sembravano trovare riscontro presso gli operatori del settore;

- che è stata più volte evidenziata la necessità di perfezionare le statistiche sui flussi, sia in termini di tempo che di attendibilità;

tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore regionale competente per sapere:

1) quali ragioni stanno ritardando la costituzione della banca dati centralizzata e quali non permettono un funzionamento ordinato dell'Osservatorio regionale;

2) se ritiene che le AIAT, enti sovvenzionati dalla Regione proporzionalmente ai flussi turistici rilevati, possano fornire dati costantemente attendibili sulle presenze alberghiere ed extralberghiere;

3) come intende procedere per dare pratica attuazione alla legge 6/2001 e per ottimizzare il censimento dei dati turistici in un senso maggiormente aderente alla realtà.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Presidente La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (FI) La promozione dell'offerta turistica regionale non può prescindere da un'analisi compiuta ed approfondita dei dati del mercato o meglio dell'evoluzione di questi dati, che tenga conto delle esigenze dei fruitori della nostra stessa offerta, sia in termini di persone che frequentano la Valle, sia in termini di potenziali persone che la possono frequentare. La legge n. 6/2001, nel riformare la struttura organizzativa turistica valdostana, ha quali finalità istituzionali quella di effettuare un'adeguata azione di monitoraggio del mercato dell'offerta turistico-commerciale valdostana. Questa interpellanza vuole incentrare l'attenzione sull'applicazione di questa legge, che ha delle finalità condivisibili e che ha individuato degli strumenti per addivenire a questa adeguata azione di monitoraggio del mercato.

Fra i vari strumenti indicati ci sono l'Osservatorio regionale del commercio e del turismo, la creazione di un sistema informativo regionale del commercio e del turismo (SIRECT), la creazione entro tre anni di una banca dati informatizzata, che permetta di accedere in tempo reale alla conoscenza di dati e di informazioni sul sistema nel suo complesso, che possono essere di estrema utilità. Nell'interpellanza che presentiamo oggi abbiamo segnalato tuttavia alcune incongruenze. La principale incongruenza è che non sempre l'acquisizione di questi dati utili alle rilevazioni statistiche viene effettuata su basi che riteniamo certe, perché? Perché queste rilevazioni statistiche vengono effettuate dai comuni e in particolare dalle aziende di informazione di accoglienza turistica, le AIAT.

Le AIAT hanno il compito di censire gli arrivi e le presenze, quindi i pernottamenti dei vari turisti nei comprensori della Valle, ma hanno anche quella che definiamo un'anomalia… in quanto il finanziamento delle medesime è proporzionale al numero delle presenze censite. Questo ci ha pensare che qualsiasi AIAT possa essere interessata ad evidenziare il numero delle presenze in misura maggiore di quello che è in realtà, per far sì che il finanziamento proporzionale, in particolare nella quota del 42 percento, sia più cospicuo per la gestione dell'esercizio corrispondente. È una preoccupazione che indichiamo in questa interpellanza e di cui chiediamo conto al Presidente della Regione in quanto neo-incaricato dell'Assessorato competente. Abbiamo fatto anche un'analisi comparata delle altre regioni alpine, che ha evidenziato una varietà di modalità e di criteri che vengono utilizzati dalle singole regioni e province autonome per provvedere al finanziamento delle AIAT o delle APT, perché altrove esistono ancora, appunto, le aziende per la promozione turistica.

La situazione valdostana ha questa particolarità e noi crediamo che questo sia un po' "un gatto che si morde la coda", nel senso che questo censimento fatto dalle AIAT, mentre altrove viene fatto dalle province, in Valle d'Aosta potrebbe creare il rischio di incrementare artificiosamente dei dati che non sono quelli realmente censiti. Nei dibattiti che abbiamo avuto con l'Assessore Lavoyer, nell'approfondire i dati di una stagione appena conclusa, più volte abbiamo rilevato delle distonie fra quello che era l'umore di operatori turistici del settore, in particolare albergatori o commercianti, e sensazioni che venivano esternate dalle dichiarazioni dello stesso Assessore, quando si riferiva a presunti incrementi dei flussi turistici nella nostra Regione. Recentemente - sul finire dello scorso mese di novembre - la Federalberghi Confturismo ha presentato a Rimini un rapporto che ha scandagliato il comparto alberghiero di tutte le regioni italiane.

Questa operazione ha portato a conoscenza dei dati che sono quanto meno interessanti, per esempio la Valle d'Aosta registra degli incrementi che sono grosso modo la metà rispetto alla media italiana: l'1,7 rispetto al 3,5 del totale Italia, sto parlando in termini di presenze. Apro quindi una piccola parentesi: se si elogiavano determinati indicatori economici in sede di presentazione del bilancio, si dimenticavano dei dati anche di questo tipo; anche qui abbiamo valori che sono diversi rispetto alla media nazionale, però sono diversi per noi in senso negativo.

La nostra fetta di mercato, sulla base del globale nazionale, è al di sotto dell'1 percento in termini di presenze e, per dare dei dati assoluti, se la Valle d'Aosta ha registrato nel 2001 - anno che viene preso a riferimento nell'ambito di questo rapporto - 3,2 milioni di presenze all'incirca, il totale nazionale è di 350 e passa milioni, quindi la percentuale di mercato è inferiore all'1 percento. Tornando agli oggetti segnalati in questa interpellanza, queste distonie di dati sono state rilevate più volte, non solo da noi, con un monitoraggio più rudimentale: quello dell'ascoltare le sensazioni e gli umori degli operatori turistici del settore.

Nell'interpellanza chiediamo quindi quali sono le ragioni che stanno ritardando la costituzione di un sistema di accertamento dei dati che sia più funzionale e corrispondente alla realtà dei fatti, quindi come si pensa di dare attuazione pratica e immediata alle iniziative, agli obiettivi della legge n. 6/2001. Si prevedeva ad esempio la creazione entro quest'anno di un programma informatico di archiviazione dei principali dati ad opera della struttura regionale competente in materia di sistemi informativi: un primo passo per addivenire all'entrata in funzione del SIRECT, quindi un altro primo passo per addivenire alla composizione di quella banca dati, che ha un termine di completamento previsto in tre anni.

La seconda domanda è se si ritiene che le AIAT, che sono enti convenzionati dalla Regione proporzionalmente ai flussi turistici rilevati - nella proporzione del 42 percento rispetto al budget annuo che hanno a disposizione -, possano fornire dati che siano costantemente attendibili sulle presenze alberghiere ed extralberghiere, perché c'è il rischio di addormentarsi con questo "dolce anestetico"… cioè che le AIAT diano dei dati che siano parzialmente difformi dai flussi in termini di arrivi e di presenze.

La terza domanda è di intenti, cioè come intende l'Assessore procedere per dare una pratica e concreta attuazione alla legge n. 6/2001 e per ottimizzare il censimento dei dati turistici in un senso che sia maggiormente aderente alla realtà.

Presidente La parola al Presidente della Regione, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Si la disponibilité de données est un élément nécessaire pour toute analyse, dans n'importe quel secteur, quant au secteur touristique, elle est indispensable.

C'est la raison pour laquelle la loi a prévu toutes ces mesures, en vue de pouvoir disposer non seulement de données, mais de données fiables. Il est donc important de définir aussi quelles sont les procédures de collecte de ces données. A ce propos je vais donc essayer de répondre aux différents points qui ont été posés par cette interpellation.

En ce qui concerne le premier point de l'interpellation, donc les raisons du retard, j'ajoute: prétendu, parce qu'à notre avis nous respectons les temps et les délais qui sont fixés par la loi… les raisons du retard présumé dans l'aménagement de la banque des données centralisée et de l'irrégularité du fonctionnement de l'observatoire régional… Je tiens un instant à revenir sur l'article 6 de la loi n° 6/2001, qui prévoit la création du Système régional d'information du commerce et du tourisme (SIRECT) et de son outil fondamental: la banque des données centralisée. Cette dernière comprend par ailleurs deux volets: d'une part les données relatives à l'offre dérivant de l'analyse du réseau de distribution du commerce et du tourisme, c'est-à-dire des entreprises et des commerces de la Vallée d'Aoste; d'autre part, les données concernant la demande, issues d'un système de suivi du marché touristique axé sur l'enregistrement du flux touristique. Il convient de fournir quelques précisions au sujet de ces deux volets. En premier lieu, les délais de réalisation des différentes phases du SIRECT dépendent essentiellement de la collecte et du traitement des données relatives à l'offre. A cet effet un système spécial a été étudié en vue de l'obtention des données reflétant le plus possible la situation réelle des entreprises qui oeuvrent dans notre Région; pour ce faire, ce système exige le concours simultané ou successif de plusieurs sujets, dont l'Assessorat du tourisme et du commerce, les communes et l'Assessorat de l'industrie.

Rappelons à ce propos que le Registre des entreprises de ce dernier, où figurent les exploitations touristiques et commerciales, est le seul document officiel qui existe à l'échelle nationale et qui devra obligatoirement servir de référence pour l'harmonisation des données. La loi instituant ce système avait préconisé un délai de trois ans pour le parachèvement de sa mise en place, en raison de cette complexité. Les remarques de l'interpellation, quant au prétendu retard dans la réalisation de la banque des données et partant du SIRECT, sont donc à ce propos dénouées de fondement, puisque les opérations qui sont prévues se poursuivent régulièrement conformément au calendrier établi par la loi n° 6/2001. En fait, la première phase, qui devait se conclure dans l'année qui suivait la date d'entrée en vigueur de la loi, a déjà été menée à bonne fin et la deuxième, qui devait se terminer dans les deux années suivantes, est presque achevée.

Toutes les démarches relevant des compétences de l'Assessorat du tourisme, y comprises les plus complexes, ont été accomplies. Je fournis ces données sur la base de l'attestation de l'Assessorat. A l'heure actuelle nous attendons que les communes terminent leur contrôle sur le territoire, une tâche que si nous voulons que les données correspondent effectivement à la réalité, prendra bien les deux mois prévus par la loi en cause, comme nous l'ont confirmé les préposés communaux.

Deuxième précision. La collecte des données relatives à la demande, et donc à la fréquentation, s'est poursuivie régulièrement. En 2001 la modernisation du logiciel y afférent a été entamée, indépendamment de la création du SIRECT. La mise en ?uvre du nouveau logiciel a inévitablement comporté des problèmes d'ordre technique et organisationnel, ainsi qu'une phase d'essai, qui est en cours d'achèvement. Il convient de remarquer que l'ancien logiciel a été remplacé graduellement, afin que l'enregistrement des données sur les flux touristiques ne soit pas interrompu. Cette intervention, effectuée sur la responsabilité directe du Département du système d'informations et avec la collaboration de la société IN.VA., a exigé la participation des AIAT, qui, aux termes de la loi, collectent ces données. C'est ainsi que les personnels de ces dernières ont bénéficié d'une formation ad hoc sur l'utilisation des nouvelles technologies adoptées. Il s'ensuit que, s'il y a eu des difficultés, celles-ci n'ont concerné ni la collecte, ni la diffusion des données sur la fréquentation et n'ont en rien influé sur le SIRECT. En fait la seule phase d'essai du nouveau logiciel s'est prolongée plus que prévu, mais uniquement parce qu'il était indispensable que ce dernier réponde parfaitement aux exigences de l'administration.

En ce qui concerne le deuxième point de l'interpellation, c'est-à-dire: "les AIAT, qui sont subventionnées par la Région en fonction des flux touristiques qu'elles enregistrent, peuvent fournir des renseignements d'une fiabilité constante quant à la présence des touristes dans les hôtels ou dans les autres structures d'accueil?", nous tenons à préciser que toutes les données sont traitées par le même logiciel, que ce soit dans les agences ou à l'Assessorat. Le système de traitement donc est le même.

Le système est conçu de telle manière que ces utilisateurs peuvent uniquement y insérer les données qui leur sont communiquées par chaque établissement d'accueil. C'est le logiciel lui-même, qui procède au traitement de ces dernières et effectue automatiquement toutes les opérations suivantes: les addictions, les soustractions, les calculs de pourcentage. Bien évidemment, chaque opérateur ne peut insérer dans le système que les données qui relèvent de ces compétences, ce qui exclut toute possibilité d'interférence.

Nous pouvons donc conclure que ce traitement est objectif du point de vue de son fonctionnement et ne saurait être manipulé. Il convient aussi de souligner que les documents transmis par les structures d'accueil sont ceux qu'exige la loi en matière de sûreté publique; le système traite donc les mêmes données que celles que reçoit la Questure.

Les informations collectées par l'AIAT sont transmises par voie télématique à l'Assessorat, qui s'insère pour élaborer un tableau récapitulatif global. Si des différences apparaissent parfois entre les données officielles, obtenues comme nous venons de l'indiquer, et les évaluations formulées par certaines catégories ou associations d'opérateurs, c'est parce que les renseignements dont disposent ces derniers reposent en général sur des enquêtes réalisées à partir d'un échantillon de population ou sont les fruits de simples impressions ou évaluations sommaires et approximatives. Ils sont en tout cas partiels, issus des méthodes nettement moins objectives et, partant, décidément moins représentatives de la réalité, puisqu'ils ne sont pas fondés sur un relevé systématique et global du phénomène, contrairement aux données collectées par l'organisme public. Pour être tout à fait complet, je dois préciser que les données officielles peuvent subir des légères variations, qui sont indiquées dans un second temps et qui vont généralement dans le sens d'une augmentation des flux; cela peut être dû à un certain retard, là oui, dans la transmission des données émanant des divers opérateurs. C'est par exemple ce qui se produit si les gérants de deux établissements communiquent les renseignements les concernant à l'AIAT alors que cette dernière a déjà clos les opérations mensuelles et que l'AIAT insère et transmet ces données au Bureau des statistiques après que les chiffres du mois ont été publiés dans la presse. Mais, les responsables de l'Assessorat procèdent toujours aux corrections nécessaires dans le plus bref délai.

Le troisième point de l'interpellation concerne les modalités que nous entendons suivre pour appliquer concrètement la loi et pour optimiser la correspondance entre les données sur le tourisme et la réalité à laquelle elle se réfère. Comme il ressort de ce que je viens de vous exposer, l'application de la loi se poursuit sur la base de la vérification que les bureaux ont effectuée et toutes les démarches nécessaires, afin qu'elles se concluent dans les délais impartis, ont déjà été entamées. L'Assessorat entend donc continuer ce qu'il a entrepris, en respectant ponctuellement les prescriptions établies par la loi. Quant à l'optimisation de la collecte des données sur la fréquentation touristique, j'ajouterais en plus de ces informations que l'introduction du nouveau logiciel va dans cette direction. Les différents opérateurs publics insèrent les données dont ils disposent directement dans un réseau, au lieu de les transmettre sur disquette une fois par mois; le Bureau des statistiques de l'Assessorat les reçoit immédiatement et peut ainsi avoir une vision globale et en temps réel de la situation de chaque réalité, afin d'optimiser toute la procédure. Enfin, les résultats de cette nouvelle méthode d'enregistrement ont déjà été mis à la disposition de l'Observatoire régional du commerce et du tourisme, pour qu'il en fasse lui aussi objet d'une analyse, en présence des responsables des différentes catégories socio-professionnelles de ce secteur.

Si dà atto che dalle ore 10,35 presiede il Consigliere Segretario Perron.

Président La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (FI) Una breve replica. Le informazioni che ci dà oggi il Presidente indubbiamente sono condivisibili nella misura in cui troveranno concreta attuazione nei termini previsti, anche perché l'ottimizzazione del censimento dei dati e quindi il possesso di dati affidabili permette di fare una programmazione dell'offerta turistica regionale più certa e più mirata, per andare ad acquisire quelle fette di mercato che ancora non possediamo o che purtroppo abbiamo perso anche per colpa di una crisi generale del "prodotto montagna", che sta investendo non solo la nostra Regione, ma tutte le regioni alpine e non solo.

Per quanto riguarda le intenzioni manifestate, ne prendiamo atto con soddisfazione e saremo vigili controllori delle diverse tappe, anche se dobbiamo dire che ci sembra che il sistema della legge n. 6, nella sua complessità e nella sua condivisibilità, non proceda al passo con i tempi, secondo il calendario che lei ha detto e riprendo l'esempio che ha citato prima dell'osservatorio. L'osservatorio, che è il momento di riflessione sui dati e sulle politiche da proporre agli organi competenti e nella fattispecie l'Assessorato, si è riunito due o tre volte quest'anno, inclusa la riunione di insediamento, con un evidente ritardo sui tempi.

Ci risulta che sovente le strutture dell'Assessorato si siano trovate in difficoltà quando si è trattato di programmare e coordinare delle iniziative di promozione turistica, perché questo raccordo fra l'osservatorio e l'Assessorato non è così funzionante come si vuole far credere, quindi si è stati costretti a compiere scelte improvvisate per quanto riguarda la partecipazione a fiere e altri momenti di promozione dell'immagine dell'offerta valdostana, che possono verificarsi durante borse del turismo che si realizzano un po' ovunque. Confidiamo quindi negli intenti che oggi ci ha illustrato e che il calendario venga rispettato.

Un'ultima osservazione sui dati. Prendiamo atto del sistema informatizzato e non manipolabile dei dati, che vengono forniti dai singoli operatori turistici prima alle AIAT e di conseguenza alla sede centrale, secondo quelli che sono degli obblighi stabiliti dalla legge sulla sicurezza pubblica e quindi degli obblighi che vedono questi operatori impegnati a denunciare le presenze nei loro stabili. Prendiamo altresì atto che l'Assessorato nella legge di bilancio ha stanziato quest'anno 3,5 milioni di euro a favore delle AIAT, con un leggero incremento rispetto alle stagioni precedenti. Teniamo presente che il 60 percento di queste risorse sono destinate alle spese correnti perché ogni AIAT ha una struttura funzionale articolata, che comporta spese di funzionamento che non possono essere ignorate, purtroppo il residuo 40 percento viene destinato veramente a quella accoglienza e a quella informazione che sono l'oggetto istituzionale del loro ruolo e della loro esistenza.

La ringraziamo per le informazioni che ci ha fornito.

Si dà atto che dalle ore 10,50 riassume la presidenza il Presidente Louvin.