Oggetto del Consiglio n. 2890 del 5 dicembre 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2890/XI Risultanze di uno studio affidato a Finaosta concernente la ricerca di soluzioni alternative alle tessere per generi contingentati. (Interrogazione)
Interrogazione Premesso che:
- con deliberazione di Giunta n. 285 del febbraio 2000 veniva conferito a Finaosta un incarico volto alla realizzazione di uno studio concernente la ricerca di soluzioni alternative al sistema delle tessere per la gestione dei generi contingentati in esenzione fiscale;
- anche per il prossimo anno verranno ancora distribuite le tessere cartacee;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore al Commercio per sapere:
1) a quali conclusioni è pervenuto l'incarico di cui in premessa;
2) se esiste un progetto alternativo alle tessere e nel caso quali siano i costi e i tempi di realizzazione;
3) quanto costa annualmente alla Regione la gestione del sistema a tessere e qual è il controvalore complessivo dell'esenzione fiscale;
4) quante siano le tessere che nell'ultimo anno sono rimaste a giacenza e qual è il loro controvalore complessivo in relazione all'esenzione fiscale.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE)Questo argomento era già stato oggetto di una precedente interrogazione nel gennaio dello scorso anno, pertanto ricapitolerei alcune delle questioni e, rispondendo all'interrogante, dirò anche cosa è stato fatto nel frattempo.
Lo studio fatto dalla Finaosta prevedeva l'approfondimento per superare le criticità che attualmente ci sono per quanto riguarda la gestione amministrativa dei generi contingentati partendo dal presupposto che il sistema di distribuzione delle tessere progressivamente nel tempo incontra una minore utilizzazione da parte sia dei cittadini valdostani, che dei turisti e dei lavoratori non residenti in Valle che hanno diritto all'utilizzo della tessera.
Nello studio della Finaosta erano state individuate diverse soluzioni, le soluzioni considerate praticabili e su cui si è fatto un approfondimento erano: una, quella di concentrare su un unico soggetto l'intera commercializzazione dei generi contingentati, con l'obiettivo di trasferire al consumatore la maggior parte del vantaggio derivante dall'esenzione; una seconda ipotesi, quella su cui si è fatto un ulteriore approfondimento, è quella dell'introduzione di un sistema informatico basato sull'utilizzo dei POS a carte a microprocessore fino all'artigiano o agli altri piccoli utilizzatori, quindi non al consumatore finale, ma al dettagliante; una soluzione radicale, ma politicamente di difficile soluzione, sarebbe quella di andare ad una revisione della legge nazionale n. 623/1949 e concentrare il vantaggio fiscale su pochi beni ma, stante il tema, immagino che il Consiglio si renda conto delle difficoltà - per usare un eufemismo - in questo periodo e non solo in questo che tale soluzione incontrerebbe.
In risposta alla prima domanda, la conclusione è quella di approfondire l'ipotesi di un utilizzo dei POS per la distribuzione dei generi contingentati extra carburanti.
Per quanto riguarda la questione posta al punto 2, è stato chiesto alla Finaosta di procedere ad un ulteriore approfondimento sulla soluzione che indicavo precedentemente, quindi l'utilizzo dei POS da parte dei grossisti e dei trasformatori di beni in esenzione fiscale. Questo consentirebbe di effettuare una tracciatura dei prodotti introdotti in esenzione fiscale fino al dettagliante o l'artigiano individuato come momento di immissione al consumo in Valle d'Aosta e successivamente effettuare una vendita libera dei prodotti stessi, tenuto conto del fatto che è un prodotto in esenzione fiscale, quindi deve essere venduto a prezzi inferiori ad altri generi che invece hanno l'imposizione fiscale. L'approfondimento è stato condotto con un'analisi operativa, che ha valutato i principi base su cui si potrebbe costruire il sistema, adottando modalità simili a quelle attualmente utilizzate per l'amministrazione del contingente a carburante e quindi con l'individuazione dei soggetti coinvolti e delle caratteristiche di base da mantenere per la gestione di ogni genere in esenzione.
L'alternativa considerata assicura un pieno controllo amministrativo della qualità dei beni contingentati, fino al livello del dettagliante o piccolo utilizzatore, con relativa semplicità e costi contenuti e prevede l'immissione in consumo dei beni a vendita libera, come attualmente avviene per l'olio, per le automobili o per i motori. Al fine di assicurare che il vantaggio fiscale transiti al consumatore finale, si ritiene opportuno prevedere un sistema di monitoraggio dei prezzi con periodica analisi dei prezzi stessi e quindi di poter avere un controllo affinché questa operazione sia favorevole all'utilizzatore finale. Sono stati fatti con la Finaosta ulteriori approfondimenti sia relativamente alla fattibilità tecnica del sistema, sia della compatibilità dell'alternativa proposta con i limiti fissati dall'Unione europea in tema di aiuti di Stato. Come sapete, parte dei prodotti in esenzione fiscale riguardano l'alcol e questo viene trasformato dalle aziende valdostane, così come lo zucchero.
Per quanto riguarda il che cosa si è fatto ulteriormente, il Dipartimento del sistema informativo nel settembre di quest'anno ha incaricato l'INVA. di uno studio di fattibilità per realizzare la soluzione ipotizzata. Questo studio definirà quali sono i costi, compreso l'acquisto dei POS e di tutta la strumentazione informatica. È uno studio ovviamente impostato su uno sviluppo del sistema, orientato all'utilizzo del Web, quindi alle transazioni on-line utilizzando anche le linee internet. Lo studio di fattibilità dovrebbe concludersi nel gennaio 2003 e sulla base dei risultati sarà possibile fare delle valutazioni per le azioni future da intraprendere.
Nel rispondere alla terza questione, non posso che ripetere - aggiornandoli - i dati che già erano stati forniti: il costo delle tessere nel 2001 è stato di 61.824 €, questo per la stampa delle tessere, di 50.529 € per il 2002 e di 47.406 € per il 2003.
Per quanto riguarda i costi indiretti per il personale addetto alla gestione del sistema delle tessere, delle contabilizzazioni dei bollini, considerato che, successivamente alla risposta che avevo già dato al Consigliere Frassy sulla materia, c'è stata una razionalizzazione nell'utilizzo delle risorse, l'utilizzazione delle risorse attualmente è di 4 unità, quindi c'è stata una riduzione rispetto al dato 2001, e queste si aggirano intorno ad un costo di 116.000 € all'anno. Per sintetizzare, il costo di realizzazione complessivo di oneri diretti e indiretti di ogni tessera è stato nel 2000 di circa 0,82 € per ogni tessera, nel 2001 di 0,88 € e nel 2002 di circa 0,86 € per ogni tessera. I costi totali, per quanto riguarda il 2000, sono di 177.824 € a fronte di 228.500 tessere stampate, nel 2001 di 166.529 € a fronte di 198.500 tessere stampate, nel 2002 di 163.463 € a fronte di 200.500 tessere stampate. L'anno di spesa è l'anno precedente: le spese del 2003 vengono sostenute nel 2002 e questo vale per gli altri anni. Come si può vedere, c'è una riduzione nell'acquisto del numero delle tessere e c'è stata anche nel corso degli anni, siccome la predisposizione delle tessere viene messa a gara, una riduzione dei costi di stampa dovuta al fatto che il costo unitario della tessera, sulla base dei bandi di gara che sono stati fatti, si è ridotta.
Per quanto riguarda il valore dell'esenzione fiscale, questa dipende dalla tipologia della tessera, perché il valore della tessera varia dal fatto che questa sia destinata ad un residente maggiorenne piuttosto che a uno minorenne, a un turista maggiorenne piuttosto che minorenne o a un lavoratore non residente. Io do il dato di carattere generale, che è quello legato al residente maggiorenne che ha un'esenzione totale di 7,16 €, quindi un'esenzione pari a circa poco più di 13.000 lire.
Per quanto riguarda il valore complessivo, non posso che confermare i dati che erano stati forniti in merito alla passata interrogazione: i benefici ai residenti ammontano in questo caso in lire a 1.250 milioni.
Per quanto riguarda poi l'utilizzo delle tessere, va detto che le tessere che sono state consegnate ai comuni nel 2000 e 2001 - del 2002 non disponiamo ancora di dati - sono state ritirate dalla popolazione per il 70 percento, nel 2001 sono state ritirate dalla popolazione per il 67 percento. È però rientrato al Servizio contingentamento - le tessere effettivamente utilizzate, per capirci - nel 2000, il 40 percento delle tessere; nel 2001, il 36 percento. Questo dimostra come la tessera sia sottoutilizzata, di qui l'urgenza di modificare…
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
… facciamo un esempio concreto: nel 2000 sono state ritirate dalla popolazione 128 mila tessere, di queste però sono rientrate al Servizio contingentamento, quindi effettivamente utilizzate, 90 mila tessere. Questo vuol dire che delle tessere distribuite ai comuni, il 40 percento è stato utilizzato, ovviamente sul totale delle tessere consegnate ai comuni, che sono 223 mila tessere, comunque vi consegnerò le tabelle affinché possiate esaminarle. Questo dato dimostra come ci sia la necessità di intervenire. Da questo punto di vista abbiamo avuto dei ritardi dovuti al fatto che c'è stato un cambiamento del responsabile dirigenziale dell'ufficio e questo ha comportato un rallentamento dell'attività che era stata intrapresa.
Infine, ultima domanda, le tessere che sono rimaste in giacenza nel 2002 sono 67.980 per un valore complessivo di tessere giacenti equivalenti a 235.896,00 €.
Sono dati che dimostrano, ripeto, la necessità di modificare il sistema e riconosco che ci sono stati dei ritardi nell'applicazione di quanto eravamo orientati a fare e ho motivato anche per quale motivo.
Président La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI)Devo ringraziare l'Assessore per la dovizia di dettagli nella risposta, perciò, da un punto di vista dell'acquisizione dei dati, posso esprimere soddisfazione in quanto l'Assessore ha dato una risposta articolata, puntuale, senza lasciare zone d'ombra. Sicuramente in riferimento all'argomento, ossia rispetto allo stato dell'arte su questa materia, esprimo minor soddisfazione.
Su questo argomento d'altronde l'Assessore stesso ha riconosciuto che ci sono stati dei ritardi, perciò questo non fa che avvalorare questo giudizio che diamo sulla gestione dei generi contingentati. I dati che sono emersi dimostrano che c'è l'esigenza di cambiare sistema, perché è un sistema complesso come apparato ed è un sistema che ha degli oneri, che alla fin fine sono maggiori dei benefici. Se il dato di utilizzo reale è limitato al 40 percento, penso di poter dire che non siamo forse neppure ad un beneficio che dia copertura ai costi complessivi di gestione, che lei poc'anzi ci ha illustrato, perciò non possiamo far altro che auspicare che a gennaio 2003 ci sia la possibilità di ragionare sulle soluzioni alternative in base agli studi che avete promosso a più riprese, prima con la Finaosta e ultimamente con INVA.
Dove però esprimiamo una grossa perplessità - ed è un fallimento che vogliamo sottolineare, perché dimostra come le ingenti risorse che vengono spese da questa Amministrazione nell'informatizzazione sono spese in maniera irrazionale e al di fuori di un programma generale dei servizi da erogare - è sulla gestione dei POS.
Quando è stata introdotta la Carte Vallée, sembrava che un primo utilizzo fosse quello sulla distribuzione dei carburanti, in attesa di utilizzarla per altre situazioni. Nel corso della scorsa adunanza consiliare abbiamo appreso come il meccanismo di informatizzazione del titolo di trasporto, più semplicemente dei biglietti per il trasporto pubblico si avvarrà di una procedura informatizzata, che non considererà l'utilizzo di Carte Vallée. Oggi apprendiamo che c'è in itinere un'ulteriore informatizzazione delle procedure di questa amministrazione, in questo caso in riferimento ai generi contingentati, che prevedono l'introduzione di nuovi POS, e ci sembra di aver capito che anche in questo caso non si va ad utilizzare né Carte Vallée, né i supporti magnetici e i lettori che verranno installati per il trasporto pubblico, ma si andrà a costituire un terzo sistema informatico per la gestione di questo servizio.
Ora, se consideriamo quelle che sono le risorse che questa amministrazione ogni anno spende per la razionalizzazione - perché questo è il titolo di molte delle delibere della Giunta - diciamo che di razionale c'è veramente poco, perché consideriamo anche che ogni cittadino normalmente ha una carta bancomat, spesso ha una carta di credito, qualcuno ha qualche altra tessera, dopodiché c'è la Carte Vallée, ci sarà il trasporto pubblico, ci saranno i generi contingentati, c'è la carta di identità, la patente e quindi c'è un proliferare di tessere ad ambito regionale, che sicuramente non facilita la razionalizzazione di una gestione del proprio portafoglio, come ordine e praticità delle varie tessere. La invitiamo di conseguenza a verificare se non sia opportuno e possibile recuperare i supporti magnetici in parte esistenti e in parte in corso di realizzazione, in base alla consapevolezza che non tutti quelli che hanno diritto ai generi contingentati hanno la Carte Vallée, ma questo non è significativo, perché sarebbe sufficiente estendere la Carte Vallée e distribuirla anche a quanti non hanno autovetture, semplicemente ai fini di questi generi.
Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris, pour un complément d'information.
Ferraris (GV-DS-PSE)… l'utilizzo dell'attuale Carte Vallée, ma a livello di dettagliante, non di singolo utente, quindi si utilizza l'attuale supporto magnetico. Bisogna dare i POS agli esercenti, perché il negozio che vende generi contingentati i POS oggi non li ha, si tratta di fare questo, però il supporto magnetico rimane lo stesso.