Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2633 del 22 maggio 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2633/XI Razionalizzazione degli interventi per la formazione di futuri operatori alberghieri presso la Scuola alberghiera di Châtillon. (Interrogazione)

Interrogazione Vista la difficile situazione in cui si trova la Scuola Alberghiera di Châtillon, a causa di molteplici e svariati fattori, quali, ad esempio:

- la permanenza di una situazione di commissariamento;

- le difficoltà di coabitazione di due diversi corsi di studio presso la stessa scuola, dipendenti da due assessorati;

- il risultato dell'ispezione dei Carabinieri del NAS;

Considerato che si tratta di una situazione fluida in quanto la nuova tipologia di corsi dovrebbe a poco a poco sostituire corsi precedenti, in quanto maggiormente rispondenti alle esigenze del mercato e alla necessità di fornire preparazione adeguata ai futuri operatori alberghieri;

Appreso che è intenzione dei responsabili dei due assessorati interessati alla gestione di tale Scuola Alberghiera incontrarsi per definire le questioni aperte;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

gli Assessori competenti per sapere:

1) se tale incontro è avvenuto e quali sono le conclusioni cui si è pervenuti;

2) fino a quando sussisteranno e coabiteranno le due tipologie di corsi;

3) quando si porrà fine al commissariamento.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.

Lavoyer (SA) Per rispondere al primo quesito, l'incontro è avvenuto in data 9 maggio 2002 fra i rappresentanti dei due assessorati, quello del turismo e quello della pubblica istruzione, alla presenza del Presidente della Regione. In questo incontro è stato fatto il punto della situazione per quanto riguarda la "Fondazione per la formazione professionale turistica", e soprattutto sulle due tipologie di corsi dalla stessa gestiti che, pur essendo riconducibili ad un unico settore, quello del turismo, operano in ambiti e con modalità differenti.

Volevo ricordare - per non fare confusione - che in questo momento c'è un corso di formazione che è in linea con quanto è sempre stato fatto, ed è in fase di riconoscimento un corso scolastico. La Fondazione è stata lo strumento per chiedere le procedure di riconoscimento. Poiché l'Amministrazione regionale è il referente per ambedue i tipi di corso, il primo aspetto da chiarire riguarderà la non contrapposizione fra i due corsi in questione.

L'Amministrazione ha già individuato sia le finalità da conseguire, sia il percorso migliore per conseguirle. Come prima decisione non eludibile, è stata assunta quella del mantenimento dei due percorsi formativi perché, in questa fase di transizione, era previsto di valutare se aveva un senso mantenere anche il percorso formativo, nel momento in cui fosse stato riconosciuto il percorso scolastico. Dagli approfondimenti fatti, anche a seguito dell'esperienza positiva della Scuola alberghiera nei corsi formativi, l'indirizzo è stato quello di mantenere anche i corsi formativi. I corsi formativi sono divisi in corsi di primo addestramento professionale alberghiero da realizzarsi secondo le attuali modalità; si tratta di corsi che fanno capo da lungo tempo a l'Ecole hôtelière e che hanno sempre ricevuto questi finanziamenti dal Fondo sociale europeo. Altra cosa è il nuovo corso di studi quinquennale, organizzato in un triennio di specializzazione per la qualifica e di un successivo, facoltativo, biennio per un diploma.

Questo corso di studi quinquennale si concretizzerà nella nascita del riconoscimento definitivo dell'IPRA (Istituto professionale regionale alberghiero) le cui due classi prime sono attualmente ospitate nella Scuola alberghiera, ma che dal prossimo anno scolastico saranno sistemate nella sede definitiva in fase di allestimento, collocata nelle due palazzine dell'ex area Montefibre di Châtillon.

Mi pare a questo punto che, alla luce della loro natura, la distinzione fra i due percorsi risulti abbastanza chiara: l'uno, essendo un corso di formazione professionale di breve respiro temporale, prima di tre anni e ora di due; l'altro, un corso di studi quinquennale che offre l'opportunità medio-alta ai ragazzi impegnati nel settore.

La distinzione è abbastanza chiara anche alla luce dei titoli conseguiti al loro termine: con l'uno, quello della formazione, si ottiene un attestato di qualifica, che ha valore come formazione professionale, ma non è legalmente riconosciuto a livello di istruzione; con l'altro, le qualifiche e i diplomi saranno titoli di studio legalmente riconosciuti, e daranno ulteriori opportunità ai ragazzi di iscriversi o all'università o ai corsi di qualificazione post-diploma.

Al fine di mettere punti fermi per quanto concerne ruoli e funzioni, così da dare seguito alle decisioni assunte con le linee di indirizzo e gli aspetti organizzativi, si è stabilito che alla "Fondazione per la formazione professionale" continueranno a far capo entrambe le attività; per quanto riguarda il ruolo della Regione, le competenze saranno eventualmente suddivise, per cui gli indirizzi di carattere generale relativi alla formazione turistica spetteranno alla politica turistica, che si avvale anche di compiti gestionali per la formazione professionale, mentre l'istruzione professionale rientrerà fra i compiti specifici dell'Assessorato all'istruzione e cultura.

Per quanto riguarda il secondo quesito, mi pare che buona parte di questo sia già stato esaurito con l'illustrazione del primo. La volontà dell'Amministrazione è di mantenere in essere ambedue le tipologie, questo è chiaro; il canale formativo dell'Ecole hôtelière va mantenuto, in quanto non è pensabile che i ragazzi siano tutti interessati a seguire un percorso di cinque anni di tipo scolastico. Identica sussistenza per il canale scolastico formativo, che nasce sulla base di una volontà condivisa da operatori del settore amministrazione di avere un percorso più rispondente alle crescenti esigenze del mercato e della necessità di fornire preparazione adeguata ai futuri operatori alberghieri.

La coabitazione cesserà non appena sarà pronta la sede deputata al corso scolastico dell'IPRA, cioè l'ex area Montefibre, la cui palazzina n. 2, destinata alle normali attività didattiche e agli uffici amministrativi, si ritiene che sia agibile da settembre 2002. Dal punto di vista della sistemazione, gli studenti che non utilizzeranno il pendolarismo saranno ospitati in locali che sono stati individuati nell'ex Istituto "Gervasone", ma questo è ancora da definire in base al numero di iscrizioni e al numero di richieste di questo tipo di frequentazione.

La volontà dell'Amministrazione sarà quella di far terminare il ruolo e la funzione del commissariamento non appena avremo l'assetto definito, che verrà attribuito, da una parte, alla Fondazione e, dall'altra, all'istituto scolastico che riceverà il riconoscimento definitivo come percorso scolastico.

Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Credo che esistano alcune parole magiche che, una volta pronunciate, servono a coprire tutto e il contrario di tutto. Ho ascoltato con attenzione quello che ha detto l'Assessore, che in sintesi riassumo: le esigenze del mercato oggi ci dicono che occorre mantenere due percorsi formativi separati. La stessa parola "esigenze del mercato" ci dicevano pochi mesi fa, precisamente il 20 dicembre 2000, quando è stata modificata la legge sulla "Fondazione per la formazione professionale turistica" proprio per venire incontro…

(interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono)

… Assessore, vorrei concludere il mio ragionamento prima, se lei mi ascolta! Dicevo, questa stessa parola, "esigenze di mercato", era stata richiamata in quest'aula per giustificare, motivare, le modifiche alla legge che promuove la "Fondazione per la formazione professionale turistica", per affermare che bisognava passare da quella che era l'allora formazione professionale ad un tipo di istituto diverso, in cui fossero compresenti le due esigenze.

Capisco che ci sono esigenze, come lei dice, di maggiore professionalità, di maggiore spendibilità del titolo di studio, di riconoscimento del titolo di studio, ma lei aveva detto testualmente che la nuova scuola, cioè questo istituto quinquennale, vuole essere "… l'evoluzione e lo sviluppo dei corsi di formazione professionale che la Fondazione ha portato avanti nel corso degli ultimi anni e, allo stesso tempo, vuole essere una nuova opportunità culturale ed educativa per i giovani che scelgono di approfondire gli studi nel settore turistico-alberghiero".

Lei ha detto che la nuova scuola vuole essere l'evoluzione e lo sviluppo dei corsi di formazione professionale; questo significa che gli uni non ci sono più e ci sono gli altri. In tutto il dibattito che è stato fatto in questo Consiglio, questo era il clou fondamentale; tant'è vero che attualmente nella scuola di formazione professionale non esiste la classe prima, esistono la seconda e la terza, perché gli alunni dell'eventuale classe prima sono andati ad iscriversi nel nuovo istituto professionale. Perché richiamo questo elemento?

Per dire che, ancora una volta, si è portata in Consiglio la modifica di una "leggina" senza che ci sia un progetto complessivo, dopo che noi avevamo chiesto fortemente in commissione e in Consiglio che ci fosse dato il progetto, che ci fosse detto cosa si voleva fare; ci sono state date delle parole, noi abbiamo creduto a queste parole e adesso, a un anno di distanza, ci si viene a dire che la volontà politica è diversa: è quella di mantenere le due tipologie dei corsi.

In questo momento non sto dicendo se è bene o male l'uno o l'altro; voglio rilevare soltanto che non c'è chiarezza nella programmazione, non c'è chiarezza nel momento in cui si parte ad istituire un nuovo corso di istruzione professionale.

Chiedo che venga fatta una valutazione seria, non soltanto un "pourparler" fra due Assessori, le cui conclusioni si vengono a sapere solo se uno presenta un'iniziativa in Consiglio, ma una valutazione seria per verificare un'altra cosa, che era poi la novità di quella scuola, ovvero la capacità di rendere complementari le due esperienze, collegandole l'una all'altra in modo complementare, con entrate e uscite, con passerelle continue per cui è un tutto unico.

Voi, invece, di anno in anno navigate a vista e, a seconda di come tira il vento, cambiate decisione!