Oggetto del Consiglio n. 2620 del 9 maggio 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2620/XI Revoca della deliberazione di Giunta n. 519/2002 concernente interventi a favore di società di impianti a fune. (Reiezione di mozione)
Mozione Richiamata la delibera di Giunta n. 519 del 18 febbraio 2002 con la quale si autorizza Finaosta S.p.A., ai sensi dell'articolo 5 L.R. 16/82, a "concedere, entro il limite massimo di euro 7 milioni di spesa complessiva, finanziamenti infruttiferi di durata triennale? a favore delle società di impianti a fune;
Rilevato:
- che gli interventi di Finaosta ex articolo 5 l.r. 16/82 debbono svolgersi nei limiti sanciti dall'Amministrazione regionale;
- che il Consiglio regionale con delibera n. 563 del 14/05/84 ha approvato una convenzione tra Regione Autonoma Valle d'Aosta e Finaosta S.p.A., al fine di dare regolamentazione agli interventi ex articolo 5 L.R. 16/82;
- che l'articolo 1 della convenzione prevede l'obbligatorietà del tasso interesse sui finanziamenti erogati;
- che la deliberazione di Giunta 519/02, erogando finanziamenti a tasso zero, eccede la delega rilasciata dal Consiglio con deliberazione 563/84;
il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale a revocare la propria deliberazione 519/02 e a riportare la materia all'esame del Consiglio.
F.to: Frassy - Tibaldi
Président La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI) Penso che la materia sia nota perché è stata oggetto di ben due interpellanze da parte del nostro gruppo nei precedenti Consigli. La materia che noi affrontiamo in questa prima mozione, rispetto a quanto andiamo ad affrontare sempre nel settore degli impianti a fune sulla seconda mozione, si caratterizza per una questione forse apparentemente di tipo formale, ma che poi vedremo che ha una sua importanza sostanziale e non solo. Cosa contestiamo noi nelle premesse di questa mozione? Noi rivendichiamo un principio, precisamente il principio delle competenze.
Riteniamo che questo Consiglio in più occasioni, nel recente passato, sia stato ingiustamente ed arbitrariamente espropriato da competenze che gli spettano non per capriccio politico, non per presunzione politica, ma per norma di legge. Le leggi questo Consiglio le fa, ha la possibilità di farle dentro paletti molto ampi, che sono i paletti dello Statuto e dei principi costituzionali ma, una volta fatte le leggi, non possiamo accettare noi, consiglieri, che queste leggi sistematicamente vengano disattese, vengano ignorate o, nella peggiore delle ipotesi, vengano calpestate e violate!
Noi riteniamo che ogni norma debba avere un presupposto di tipo giuridico, sappiamo che ci sono alcune norme precise che regolamentano le competenze del Consiglio: una norma alquanto vecchia e datata è la legge regionale n. 66/1979, poi altre leggi di settore demandano al Consiglio regionale o delegano alla Giunta particolari competenze. La mozione in questione si incentra su una delibera che la Giunta ha adottato in grande fretta nel febbraio scorso, la n. 519, con la quale vengono erogate somme importanti per la loro entità, 7 milioni di euro, qualcosa come circa 14 miliardi delle vecchie lire, per finanziare, a seguito di una crisi che viene accertata con quella delibera, il settore degli impianti a fune.
Non vogliamo entrare con questa mozione nel merito di questo tipo di provvedimento perché nel merito c'entreremo con la mozione successiva, dove auspichiamo che il dibattito possa cogliere le varie sfaccettature del settore degli impianti a fune e in proposito faremo delle proposte per evitare l'equivoco che si dica, come qualcuno ha già detto: "Forza Italia vuole revocare la delibera dei finanziamenti agli impianti a fune perché contraria allo sviluppo del turismo invernale, perché contraria alla sopravvivenza di queste società?. Questo non è vero e la dimostrazione la daremo nel dibattito successivo. Con questa mozione Forza Italia vuole riportare al Consiglio regionale quelle che sono le sue competenze, vuole riportare la centralità di certi temi nel Consiglio regionale.
L'impianto di questa delibera, Presidente Viérin, se non abbiamo capito male, dovrebbe fondarsi sull'applicazione della legge n. 16/1982, che è la legge istitutiva di Finaosta, e su quel presupposto la Giunta autorizza Finaosta ad effettuare questo tipo di operazione finanziaria. Se così è, come ci sembra di aver capito, anche perché difficilmente potrebbero essere chiamate altre competenze in quanto la legge n. 66/1979, che è la legge generica delle attribuzioni e competenze al Consiglio, al Presidente del Consiglio e della Giunta, prevede fra le competenze del Consiglio l'emissione di prestiti, la contrattazione di mutui e tutte quelle che sono le materie di tipo finanziario…
La legge n. 16/1982, all'articolo 4, individua degli interventi di gestione speciale da parte di Finaosta e sono quegli interventi per cui Finaosta fa da tramite rispetto a quella che è la volontà politica in quanto gestisce fondi non propri, ma fondi dell'Amministrazione regionale, il cui rischio economico e finanziario rimane sull'Amministrazione regionale e non è tipico di Finaosta, benché gestisca l'operazione.
Nell'andare a leggere l'articolo 5 della legge che regolamenta la gestione speciale, noi individuiamo dei principi e sono i principi delle lettere a) e b), dove si precisa che: lettera a), gli interventi della gestione speciale sono quelli previsti dall'articolo 4 ossia della gestione ordinaria indirizzati principalmente ad imprese che attuino programmi di riconversione o di ristrutturazione produttiva ovvero quando ciò sia reso necessario da particolari esigenze di carattere economico-sociale e che, lettera b), il concorso finanziario è diretto invece al potenziamento delle aree attrezzate e delle infrastrutturazioni.
L'articolo 5 però, Assessore Lavoyer, termina dicendo che questi interventi sono attuati a seguito di specifici incarichi fiduciari approvati con deliberazione dell'Amministrazione regionale…
(interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono)
… Assessore, questa è la legge, poi la sua interpretazione potrà far parte del dibattito. Ora, alcuni colleghi obietteranno che sulla definizione di "Amministrazione regionale? si possa discutere se si intenda la Giunta piuttosto che il Consiglio. Noi riteniamo che la discussione potrebbe essere infinita e fuorviante perché ci sono interpretazioni giurisprudenziali e dottrinarie che a seconda dei momenti privilegiano l'una piuttosto che l'altra interpretazione.
Vi è però un dato certo nell'ambito di quella che è la produzione amministrativa, oltre che legislativa di questa Assemblea, e il dato certo noi lo riscontriamo in una delibera del Consiglio regionale: la n. 563/1984. Questa delibera titola in maniera significativa: "Convenzione fra la Regione Valle d'Aosta e Finaosta per la gestione dei fondi speciali dell'articolo 5 della legge regionale 16/1982?, di conseguenza, semmai ce ne fosse stato il dubbio, conferma che l'Amministrazione regionale era il Consiglio regionale, tant'è che il Consiglio regionale ha avuto la necessità di andare ad approvare una convenzione che delega alla Giunta i poteri necessari per attuare gli interventi di cui all'articolo 5 della legge n. 16/1982.
Detto questo, è evidente che la Giunta acquisisce una competenza a condizione che, come tutte le competenze delegate, rimanga nell'ambito della delega. Colleghi consiglieri riteniamo che la Giunta abbia violato, esorbitando dai principi della delega, la delega stessa in quanto la delibera di Giunta di cui oggi chiediamo la revoca prevede questi finanziamenti per un periodo triennale come prospettiva massima a tasso zero. La delibera di Consiglio del 1982 all'articolo 11 prevede l'obbligatorietà del tasso di finanziamento in quanto l'articolo 11 dice che i finanziamenti effettuati a valere sul fondo speciale di cui alla presente convenzione, cioè il fondo speciale della legge n. 16/1982, sono regolati ad un tasso di interesse pari al 50 percento del tasso di riferimento ovvero si riferisce al tasso che viene definito mensilmente dal Ministero competente.
A questo punto, Presidente della Regione, Assessore Lavoyer e colleghi consiglieri, riteniamo che la Giunta, avendo esorbitato al di fuori di quella che è la competenza delegata, abbia messo in piedi un atto viziato dal punto di vista della legittimità amministrativa, ma di più abbia esposto la Giunta stessa a una responsabilità che poteva sicuramente essere ovviata nel momento in cui l'atto veniva portato in Consiglio per il fatto che il Consiglio nella sua sovranità poteva arrivare alle medesime conclusioni. Oggi come oggi quella delibera è una delibera che comporta un danno alle casse regionali per la mancata applicazione del tasso di interesse previsto dalla convenzione applicativa della legge n. 16/1982 e, facendo dei conti mal contati, ma sicuramente mal contati per difetto, possiamo stimare oggi il danno alle casse dell'Amministrazione regionale in qualcosa come circa mezzo miliardo delle vecchie lire: questo è all'incirca il danno derivante alle casse regionali per non aver dato attuazione alla delega all'epoca prevista.
Noi cosa chiediamo? Chiediamo semplicemente che la Giunta, prendendo atto di aver imboccato un percorso che non è suffragato da alcuna norma che le deleghi questa competenza, revochi la delibera, porti la materia in Consiglio e affronti il dibattito consiliare affinché si possano adottare degli atti che abbiano la loro legittimità.
È evidente che questa mozione coinvolge il Consiglio nelle responsabilità di tipo contabile che questa delibera di Giunta ha determinato nei confronti degli Assessori perché, se prima il problema poteva essere passato inosservato ai colleghi consiglieri, nel momento in cui il Consiglio viene investito di questa problematica con un atto formale che rivendica le sue competenze e che evidenzia allo stato dei fatti quello che è il danno finanziario che la Giunta ha creato in abuso di norme alle casse regionali, è evidente che il voto che il Consiglio andrà ad esprimere sarà un voto che andrà a ripartire le responsabilità di tipo contabile che noi individuiamo "a latere? di questa vicenda.
Pensiamo di aver illustrato il problema in maniera chiara e senza perderci in ragionamenti e valutazioni di tipo politico, ma con ragionamenti di tipo tecnico e che rivendicano la dignità politica di quest'aula, le uniche e reali motivazioni che stanno alla base di questa mozione. Voglio anche evidenziare come sia logico che una cifra di questa entità, 7 milioni di euro, 14 miliardi di lire, non possa essere decisa dalla sera alla mattina in Giunta in assenza di norme quadro e in violazione delle norme che danno deleghe ben delimitate.
Pensate che questo Consiglio spesso viene chiamato a votare il contributo alla banda musicale per pochi milioni di lire, che viene chiamato a votare il contributo all'associazione culturale per poche centinaia di euro, è paradossale sostenere che, a fronte di 14 miliardi di finanziamenti a tasso zero con una proiezione di finanziamento di durata triennale, questo Consiglio non abbia dignità e non abbia competenza amministrativa per entrare nel merito della materia. Penso che solo questo passaggio, a conclusione di questa illustrazione, debba essere elemento di riflessione per il dibattito e per le conseguenze di voto su questa mozione.
Président La discussion est ouverte.
Je n'ai point de conseillers inscrits à parler. Je déclare close la discussion générale.
La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.
Lavoyer (SA) Innanzitutto esordirei con il dire che questa non è stata una delibera assunta con grande fretta, è una delibera che è stata lungamente ponderata insieme alle associazioni interessate e soprattutto è stata assunta con grande tempestività ed efficienza amministrativa. L'articolo 1 della convenzione a cui fa riferimento il Consigliere Frassy per dire che le competenze per assumere tali tipi di atti sono del Consiglio regionale prevede - cito -: "Gli interventi finanziari…?
Frassy (fuori microfono) … l'articolo 11, chiedo scusa al Consiglio, c'è un errore di battitura…
Lavoyer (SA) … comunque l'articolo 1 è importante nei suoi contenuti e prevede: "Gli interventi finanziari di cui all'articolo 5, legge regionale 28 giugno 1982 n. 16, sono attuati dalla Finaosta sulla base di incarichi specifici ricevuti dalla Giunta regionale con le modalità e i limiti contenuti nel mandato approvato con deliberazione?.
Questo è l'articolo cardine della convenzione.
L'articolo 1 della convenzione, che regola i rapporti con Finaosta per quanto attiene i fondi speciali, non prevede assolutamente l'obbligatorietà del tasso di interesse sui finanziamenti erogati - ma arriviamo poi anche all'articolo 11 -, al contrario stabilisce il principio generale che gli interventi finanziari di cui all'articolo 5 della legge n. 16 sono attuati sulla base di incarichi specifici ricevuti dalla Giunta regionale, la quale definisce con proprio atto modalità e limiti a cui assoggettare la concessione degli interventi stessi.
Tale formulazione lascia evidentemente alla Giunta regionale la facoltà di determinare in modo del tutto discrezionale le condizioni degli interventi in gestione speciale così da poterli adeguare alle specifiche esigenze che gli interventi stessi intendono soddisfare, ma vorrei ricordare l'eccezionalità a cui fa riferimento la delibera perché, per fare una corretta valutazione della delibera n. 519 della Giunta regionale, bisogna partire dalla premessa che la Giunta precedentemente ha formalmente riconosciuto lo stato di crisi del settore degli impianti a fune e ha autorizzato successivamente Finaosta ad erogare in regime di gestione speciale questi finanziamenti straordinari a favore delle società funiviarie.
È opportuno rammentare le situazioni di assoluta eccezionalità che hanno caratterizzato i primi mesi della stagione invernale 2001-2002. Per quanto riguarda le cifre poi, Consigliere Frassy, se ha letto attentamente tutta la delibera, la cifra è indicativa di quello che poteva essere, visto che c'era un riferimento temporale, il delta di minori incassi confrontati non solo alla stagione precedente, ma ad una media delle stagioni precedenti, salvo poi verificare a conclusione della stagione la vera entità della differenziazione di questi incassi. In questo momento quindi la cifra è puramente indicativa se uno legge attentamente la delibera, non a caso, sulla base dell'impostazione poi di questa delibera conforme alla legge n. 16, allo statuto di Finaosta, vengono normalmente concessi sulla gestione speciale contributi a fondo perduto sui quali non vengono richiesti interessi di sorta; vede allora, Consigliere, che non ha studiato a fondo la materia? Qui noi non concediamo contributi a fondo perduto, ma diamo un mandato a Finaosta di dare un finanziamento non oneroso.
È vero quello che dice il Consigliere Frassy che l'articolo 11 fa riferimento ad un tasso di interesse pari al 50 percento, ma in tale contesto l'accennata disposizione non può tuttavia assumere carattere di obbligatorietà nei confronti della Regione per l'uso di proprie risorse, ma esclusivamente valore di indicazione residuale e può trovare applicazione qualora la Giunta regionale - che resta sovrana, come è sancito dall'articolo 1, nel decidere le condizioni dell'intervento - nel conferire il proprio mandato a Finaosta stabilisca che i finanziamenti non devono essere concessi a titolo gratuito e ometta di precisare l'onere posto a carico del beneficiario, in quel caso…
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
… la legge normalmente sancisce dei principi, ma così come lei ha fatto i suoi ragionamenti interpretativi, io faccio i miei ragionamenti e voglio anche sottolineare che la delibera in questione ha ricevuto il visto di legittimità dei funzionari competenti in materia, ma se posso concludere con una battuta politica, mi sembra a volte in questo Consiglio di vivere in piccolo situazioni rovesciate rispetto a quanto Forza Italia lamenta dell'opposizione a livello nazionale.
Normalmente leggiamo sui giornali che i vertici di Forza Italia dicono essere l'opposizione una fucina di programmi alternativi a quelli della maggioranza, ma di limitarsi più o meno scompostamente ad evidenziare problemi o manchevolezze, ma mai una proposta che possa essere recepita come proposizione alternativa a quanto…
(nuova interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
… sì, dopo la 25 la discuteremo…
Fatte queste premesse, voteremo contro a questa mozione.
Président La parole au Conseiller La Torre pour déclaration de vote.
La Torre (SA) Colleghi di Forza Italia, molto serenamente mi rivolgo a voi per fare una riflessione che è stata in qualche modo introdotta dal Consigliere Frassy, ma che non ho compreso perché credo che si debba fare una grossa differenza - e questa è la nostra dichiarazione di voto - fra quello che è un ruolo che ha una regione alpina, quindi conseguentemente hanno gli impianti a fune, che sono un punto di riferimento delle caratteristiche di una regione alpina e quello che può essere un discorso introdotto dal Consigliere Frassy giustamente sul ruolo e sulle funzioni di altri enti, come ad esempio la Finaosta.
Ritengo che - e la mia dichiarazione di voto è proprio su questo - non ci siano dubbi che, in un momento particolare come quello che si è verificato quest'anno, dove una situazione meteorologica ha indotto e ha creato dei problemi tali per cui le stazioni sciistiche e gli impianti a fune hanno con chiarezza e con dimostrati dati subito dei danni notevolissimi, in modo responsabile e anche puntuale l'Amministrazione regionale si è fatta carico di sostenere questo comparto.
È indiscutibile che questo comparto deve essere sostenuto, al di là di quelle che possono essere le valutazioni che il Consigliere Frassy ritiene di fare sulle funzioni e sui ruoli di altre istituzioni, e i mezzi che sono stati trovati dall'Assessore sono dei mezzi trasparenti, sono dei mezzi corretti, l'Assessore non ha cercato vie traverse, né la Giunta ha cercato posizioni discutibili, ma ci è stata presentata in modo corretto, attraverso un provvedimento corretto, una scelta di dare dei soldi a un costo accettabile, nel senso solo la rifusione del prestito che permetterà agli impianti a fune di superare questo momento di difficoltà.
Non ci dimentichiamo che, se la stagione turistica alberghiera ha ottenuto un minimo risultato, è perché le piste e le stazioni di sci hanno garantito comunque, nonostante la situazione, una qualità del servizio agli sciatori. Non credo che possiamo discutere su questo, possiamo sicuramente discutere sul ruolo della centralità del Consiglio, e sono disponibile a farlo, ma è un altro discorso; possiamo discutere sul ruolo di Finaosta della quale, essendo strategica rispetto a quelli che possono essere tutta una serie di movimenti e di situazioni che si stanno creando in Valle d'Aosta, bisognerà discutere, ma credo che sul discorso, così come è stato impostato, degli impianti a fune non si possa assolutamente muovere alcuna osservazione né all'Assessore né alla Giunta, che si sono comportati in maniera corretta, si sono fatti carico in modo responsabile di una situazione e hanno dato risposte agli imprenditori e a coloro che operano nel settore. Questo era un dovere, questo dovere è stato portato avanti con correttezza e trasparenza, ecco perché, Consiglieri di Forza Italia, vi invito a riflettere sul vostro voto e confermo il nostro voto contrario.
Président La parole au Conseiller Frassy, pour déclaration de vote.
Frassy (FI) Penso che il dibattito abbia aggiunto relativamente poco a quanto abbiamo scritto e a quanto abbiamo illustrato nella nostra mozione e quel poco che ha aggiunto devo dire che è stato difficilmente comprensibile e partirei dalla dichiarazione finale del collega La Torre, Capogruppo della Stella Alpina, che è sorprendente quando afferma di essere disponibile a discutere sul metodo e poi nei fatti di metodo non discute. Questa concezione di discutere sempre nei corridoi o nelle altre stanze e mai in aula è una concezione che avremmo auspicato potesse essere superata dalla Stella Alpina che voleva essere un movimento che innovava certe vecchie procedure "paludate? della scena politica, regionale in particolare.
Stiamo discutendo di metodo e il Consigliere La Torre si alza e dice: "Noi siamo disponibili a discutere di metodo, ma votiamo contro?, probabilmente avete una strada concezione di quella che è la centralità del ruolo del Consiglio regionale, ma non voglio perdermi su questa piccola polemica quanto soprattutto evidenziare che le argomentazioni dell'Assessore Lavoyer sono delle argomentazioni che non hanno l'apporto e l'avallo di nessuna fonte che non sia la sua libera interpretazione e ribadisco: non stiamo, collega La Torre, a discutere della bontà o meno di quell'intervento, non stiamo a discutere del ruolo delle società che gestiscono gli impianti a fune.
La questione che poniamo in quest'aula è una questione di principio e di rispetto delle competenze. Assessore, lei nel suo breve intervento mi accusava di non aver approfondito la materia e di non aver capito che i finanziamenti erogati ai sensi dell'articolo 5, ossia della gestione speciale, sono finanziamenti in conto capitale. Io mi auguro di aver capito veramente male perché se lei ha questo convincimento, penso che lei non abbia ancora capito come funzioni Finaosta.
L'articolo 11 di quella deliberazione-convenzione scrive testualmente "i finanziamenti effettuati a valere sul fondo speciale?, ora i finanziamenti effettuati a valere sul fondo speciale, se hanno un tasso di interesse, ho forti dubbi che possano essere ritenuti a fondo perduto in conto capitale perché mi spieghi lei come può essere erogato un finanziamento a fondo perduto in conto capitale con un tasso di interesse. Mi sfugge questa nozione di finanza economica che voi applicate.
L'articolo 11 precisa che i finanziamenti a valere sul fondo speciale devono avere un tasso di interesse, l'interpretazione dell'Assessore rimane un'interpretazione personale quando dice che sono esclusi quelli in conto capitale perché mi sembra che sia stato fatto un riferimento di questo tipo. Ha confuso enormemente la natura di questi finanziamenti perché questi finanziamenti sono infruttiferi di durata triennale con il presupposto che debbano essere restituiti, salvo per le società partecipate in una maniera o nell'altra, che possono valere quale aumento di capitale o quale versamento in conto capitale, ma questa è un'ipotesi che andrà verificata nel tempo e che non è l'ipotesi principale con cui si articola il meccanismo della delibera n. 519, perciò rimaniamo convinti che la Giunta abbia voluto in questa situazione forzare la mano, non sappiamo se l'abbia voluto sulla buona fede politica o invece sulle difficoltà politiche, Presidente, che non la sua Giunta, che lei ha saldamente in pugno, ma la sua maggioranza denotano da un paio di mesi a questa parte.
Da un paio di mesi a questa parte la sua maggioranza - e penso che in seguito ce ne darà ulteriore prova - ha delle difficoltà a ragionare apertamente, avete necessità di fare le riunioni notturne per parlare di problemi che sarebbe bene dibattere in aula; può darsi, Assessore Lavoyer, che lei, conoscendo le difficoltà che avrebbe incontrato in aula a portare un provvedimento di questo genere, abbia voluto forzare la mano…
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
… è più facile votare adesso, ormai la cosa è fatta, anche se ritengo che questo voto estenda la responsabilità contabile… Presidente, noi esprimiamo un nostro punto di vista facendo un'analisi politica, tecnica e finanziaria; penso che sia nel nostro diritto, come è nel diritto dei consiglieri approfondire quelle che sono le vicende di tipo politico, amministrativo, economico e finanziario di questa Regione.
Non devo aggiungere nient'altro perché è ovvio che la dichiarazione di voto non possa che essere favorevole, ma ci tenevamo ad evidenziare come la dichiarazione di voto è ancora più convinta sul fatto che l'Assessore non ha portato un solo elemento sufficiente a smontare l'impostazione che abbiamo dato all'analisi di questa delibera.
Président La parole au Président de la Région, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) J'ai néammoins quelques difficultés à suivre le raisonnement de notre collègue Frassy qui veut nier l'évidence du point de vue politique. Il ne peut pas en effet affirmer qu'il est contre à une mesure en faveur d'un secteur important de notre économie, mais il essaie avec des argumentations de nature juridique et en essayant - et nous le remercions - de nous responsabiliser quant aux conséquences qui nous attendent et dont nous répondrons à la Cour des Comptes. Nous en sommes certains, mais nous sommes sereins…
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
… je vous remercie. Je prends acte encore une fois des méthodes que vous suivez . Mais, si je suis intervenu en hypothisant les événements qui, par la suite, se dérouleront, c'est pour confirmer deux éléments que M. Lavoyer a déjà illustrés, mais pour lesquels vous avez fait la sourde oreille.
Je voudrais vous rappeler que le 24 septembre 1997 le Conseil régional, cette Assemblée, a approuvé une modification aux conventions réglementant les rapports entre Finaosta et la Région. Or, l'article 1er de cette nouvelle convention, votée par cette Assemblée, affirme ce que l'Assesseur vous a déjà présenté, à savoir: "Gli interventi finanziari di cui all'articolo 5 della legge 16 sono attuati dalla Finaosta sulla base di incarichi specifici ricevuti dalla Giunta regionale con le modalità e i limiti contenuti nel mandato approvato con deliberazione?.
Première remarque du point de vue de la compétence.
Deuxième remarque du point de vue des modalités de ces attributions. Les modalités sont définies par ce même article 1er. En effet, c'est cet article qui définit "le modalità e i limiti del mandato". J'inviterais, donc comme l'a déjà fait notre collègue Lavoyer, à lire attentivement l'article 1er et l'article 11 de la convention vu qu'il est nécessaire - et un juriste comme M. Frassy devrait le savoir - d'analyser l'ensemble des mesures qui sont inscrites dans une loi ou dans une convention.
Cela pour réaffirmer que nous sommes tout à fait convaincus du bien-fondé de nos actions et nous nous ferons un plaisir de illustrer ces modalités non seulement à cette Assemblée maisaussi à tous les organes qui voudront bien, sur la base de vos sollicitations, nous demander les raisons de nos actions.
Je confirme donc avec détermination le vote contre cette motion.
Président La parole au Vice-président Lattanzi, pour déclaration de vote.
Lattanzi (FI) Naturalmente voterò a favore di questo provvedimento, ma voglio sottoporre al Consiglio due ulteriori riflessioni alla luce di quanto detto in quest'aula su questo provvedimento e di quanto detto dal Presidente Viérin.
Intanto prendiamo atto, nel momento in cui la Giunta fa "il gioco delle tre carte? perché si parla dell'articolo 1 per nascondere l'articolo 11 per delegittimare il ruolo del Consiglio, di questa volontà. Prendiamo atto della volontà della Stella Alpina di discutere su altri tavoli dell'opportunità di riflettere sul ruolo di Finaosta, ne prendiamo politicamente atto, ma crediamo anche che sia venuto il momento di cominciare a prenderne atto in questa aula, quindi se ci sono delle questioni così importanti come il ruolo e la centralità del Consiglio su certe decisioni, se ci sono delle posizioni politiche così importanti come il ruolo di Finaosta, che abbiamo in questa aula ripetutamente trattato, così come il ruolo di Centro Sviluppo, credo che le posizioni politiche si possano e si debbano esternare su questo tavolo.
Questo è il tavolo del dibattito democratico, questo è il tavolo che può far capire anche al Presidente Viérin che forse l'oligarchia del potere che dice che 14 miliardi si possono discutere in una camera segreta, mentre 30 milioni per tre costumi di carnevale si possono discutere in Consiglio, è giunto il momento che abbia fine perché forse il Consiglio non ci sta più e non c'è più solo Forza Italia che non ci sta più, c'è anche qualcun altro che non ci sta più, ma quel qualcuno che non ci sta più è ora che lo dica in questa aula!
Président Je soumets au vote la motion:
Conseillers présents: 28
Votants: 25
Pour: 3
Contre: 22
Abstentions: 3 (Beneforti, Curtaz, Squarzino Secondina)
Le Conseil n'approuve pas.