Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2586 del 17 aprile 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2586/XI Ultimazione dei lavori e messa in sicurezza della tratta Cogne-Charemoz-Plan Praz. (Interpellanza)

Interpellanza Appreso che la Giunta regionale ha approvato il progetto esecutivo e l'aggiudicazione definitiva dei lavori di realizzazione degli impianti elettrici e speciali della tratta viaria Cogne - Charemoz - Plan Praz tra i Comuni di Cogne e Gressan;

Considerato che l'opera era rimasta in sospeso a causa di un ricorso e che l'iter è stato riavviato dopo che il Consiglio di Stato ha respinto tale opposizione;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale al fine di conoscere:

1) i tempi per la definizione dell'opera e gli intendimenti circa la messa in sicurezza di tale tratta alla luce delle recenti decisioni in materia di sicurezza nei tunnel.

F.to: Lattanzi

Président Etant donné l'absence du Vice-président Lattanzi l'interpellation est considérée retirée …. on passe à l'objet n° 21… je pense qu'avec le consentement de tous les conseillers on peut revenir sur la décision.

La parole au Vice-président Lattanzi.

Lattanzi (FI) Sono contento che abbia avuto la pazienza qualche secondo di aspettare perché con questa interpellanza trattiamo un argomento che, se passa qualche ora, è probabile che cambi, quindi è importante conoscere in questo momento qual è la situazione del trenino Cogne-Charemoz-Plan Praz tra i Comuni di Cogne e Gressan alla luce anche degli ultimi eventi di archiviazione delle opposizioni fatte al Consiglio di Stato da un'azienda per la manutenzione degli impianti elettrici. Chiedo quindi all'Assessore ai lavori pubblici se ci sono dei tempi per la definizione dell'opera e soprattutto quali sono gli intendimenti circa la messa in sicurezza di tale tratta, anche alla luce degli ultimi voluti, purtroppo, in più valori aggiunti in termini di sicurezza.

Président La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Vallet.

Vallet (UV) Posso proporre al Consigliere Lattanzi due risposte: la prima, sintetica e pragmatica, che sono sicuro che sceglierà per prima e che darà risposte puntuali alle domande che lui pone; la seconda, più prolissa, che prevede la descrizione del progetto e dei sistemi di sicurezza, che credo poi possa andare a leggersi nella relazione del progetto, se interessa. Optando per la prima, quindi, dirò che la decisione del TAR di Aosta, in data 10 aprile 2002, respingendo la richiesta di sospensiva formulata dalla ditta Siemens rispetto all'aggiudicazione definitiva dell'ultimo appalto in corso, ci consente di riprendere l'iter per la consegna dei lavori relativi agli impianti elettrici e speciali alla Ditta aggiudicatrice. Essendo questo l'ultimo lotto di lavori da affidare, è possibile a questo punto fare delle ragionevoli previsioni circa l'ultimazione dei lavori che spero siano quelle definitive. Darò allora un prospettino, se interessa, sulla situazione dei vari lotti ancora in corso; cito dicendo che per alcuni lotti la previsione di ultimazione è a giugno di quest'anno, per il quinto lotto, stazione e officine, al 31 dicembre di quest'anno e, per quanto riguarda il lotto che andremo a consegnare all'impresa Bonciani, essendo previsti 300 giorni di lavori, si dovrebbe concludere entro il mese di aprile 2003, ma il discorso non è finito perché, nel frattempo, concludendo i lavori, bisognerà provvedere ai collaudi tecnici che richiederanno alcuni mesi di lavoro. Io credo che sia possibile prevedere il viaggio inaugurale a metà del secondo semestre 2003.

Per quanto attiene - e vengo alla seconda questione posta - alla sicurezza, il nullaosta tecnico ai fini della sicurezza, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti, è stato rilasciato dal Ministero dei trasporti, V Direzione centrale, divisione 55, il 9 giugno 1995.

Si tratta di una decisione importante e definitiva rilasciata dall'Ente statale preposto ai problemi della sicurezza dei sistemi di trasporto e che ha concluso un iter lunghissimo e travagliato durato oltre dieci anni.

Con l'approvazione del progetto si può affermare - e questa è una valutazione di natura tecnica fatta dai responsabili del progetto - che l'opera sarà eseguita secondo i criteri della massima sicurezza e che le recenti decisioni in materia di sicurezza nei tunnel assunte dal Governo riguardano le gallerie stradali e non quelle ferroviarie, per le quali è tuttora vigente il DPR n. 753/1980 recante: "Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto".

La norma citata prevede che per le ferrovie in concessione, come quella di cui trattasi, spetti al Ministero dei trasporti, Direzione generale della Motorizzazione civile e di trasporti in concessione il nullaosta tecnico sulle costruzioni e l'esercizio delle ferrovie, nullaosta ormai acquisito e che ho citato all'inizio della risposta.

Président La parole au Vice-président Lattanzi.

Lattanzi (FI) Quando si parla di questo trenino si ha sempre la sensazione di essere in mezzo ad un guado nel quale diventa difficile pensare di arrivare all'altra sponda pur essendo al tempo stesso consapevoli di non poter tornare indietro perché i miliardi spesi per questa idea impediscono ogni ragionamento di arretrare su questa posizione. Sono soddisfatto dei tempi che mi ha annunciato l'Assessore, settembre-ottobre 2003, per cui la fine di questi lavori è intravedibile, perché le risorse impegnate sono tante. Devo dire che "l'innamoramento" per il treno di Cogne è venuto anche un po' meno, non tanto per la lungaggine degli appalti o dei lavori - perché sono certo che, una volta che sarà aperto, sarà una risorsa in più per entrambe le comunità, ma ancora di più per quella di Cogne che in questo momento ha bisogno di tutto e di più per potersi rilanciare -, ma perché tante sono le perplessità legate all'effettiva opportunità di questo trenino, così come era stata prevista all'inizio: visti i tempi di percorrenza, visti i 150 passeggeri/ora - il che significa che 500 persone per fare un tragitto di poche centinaia di metri dovranno aspettare delle ore in colonna -, ci sono molte perplessità che forse fanno rimpiangere determinate scelte, ma ormai le scelte sono fatte, le risorse sono state impegnate e sono talmente ingenti che ci impediscono di pensare di poter tornare indietro.

Sono soddisfatto quindi per quanto riguarda la comunicazione di un ipotetico fine lavori di metà secondo semestre 2003 perché credo che la comunità di Cogne soprattutto, ma anche quella di Pila, ne trarrà vantaggio, mentre sono moderatamente soddisfatto per il fatto che questo tunnel non rientri nelle nuove normative, auspicando che queste normative per i tratti ferroviari non si modifichino visto che è una normativa vecchia che risale al 1980, anche perché quella galleria ha poche possibilità di essere modificata così com'è.

Speriamo che non ci troveremo a piangere, perché inutile, un investimento di decine di miliardi; per il momento l'unica cosa che mi sento di poter dire è che, semmai riusciremo alla metà del secondo semestre 2003 ad aprire quel canale di comunicazione, per quanto insufficiente e forse non coerente con le idee iniziali, daremo sicuramente una mano a quelle comunità, soprattutto a quella di Cogne.

Certo, nessuno crede - mi auguro neanche la Giunta - che con quel trenino si possano risolvere i problemi enormi della comunità di Cogne che, per rilanciare la propria immagine, ha bisogno di ben altro che il trenino e forse ha bisogno di risorse altrettanto importanti, ma investite in maniera più oculata.