Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2575 del 17 aprile 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2575/XI Situazione occupazionale presso l'Ipermercato "Carrefour" di Pollein. (Interpellanza)

Interpellanza A conoscenza della situazione venutasi a creare all'Ipermercato Carrefour di Pollein nei rapporti fra la Direzione della Società e le organizzazioni sindacali della Valle d'Aosta;

Preso atto del malcontento esistente fra i lavoratori per la politica antisindacale messa in atto dalla Società;

Visto l'eccessivo avvicendamento avvenuto nel personale dal 1999 ad oggi;

Preso atto delle convenzioni stipulate fra l'Ipermercato Carrefour e la Regione Valle d'Aosta;

Appreso che le OO.SS. intendono intraprendere le iniziative che ritengono più opportune per riportare al Carrefour un clima di convivenza per salvaguardare i diritti dei lavoratori;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale e l'Assessore competente per sapere:

1) quante sono le unità lavorative occupate presso l'Ipermercato "Carrefour";

2) quanti sono i lavoratori che dal 1999 ad oggi sono stati licenziati o che si sono dimessi;

3) se è a conoscenza della politica antisindacale messa in atto dalla Direzione aziendale;

4) se, e come, intende intervenire affinché vengano rispettate le convenzioni sottoscritte con la Regione Valle d'Aosta e perché siano salvaguardati i diritti dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali.

F.to: Beneforti - Squarzino Secondina

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Sono trascorsi due anni ormai da quando portammo in questa sede il problema del personale in forza al "Carrefour" di Pollein: era il 15 marzo del 2000; lo portammo perché allora erano state licenziate 50 unità lavorative. L'Assessore Lavoyer, in quell'occasione affermò che si trattava di 50 unità lavorative lasciate a casa per scadenza di contratto, per cui disse che non si poteva parlare di licenziamenti. Riaffermò anche che dei 200 dipendenti circa 35 provenivano da punti di vendita, 40 dall'ex "Mega" e 125 erano assunti, 73 a tempo determinato, di cui 20 erano passati a tempo indeterminato, e i 50 che erano stati licenziati.

In questi due anni devo dire che molte sono le cose accadute, tant'è vero che hanno indotto le organizzazioni sindacali a denunciare pubblicamente ciò che sta avvenendo per quanto riguarda la garanzia del posto di lavoro, visto l'eccessivo avvicendamento del personale, visto la non sussistenza dei diritti sindacali. Le organizzazioni sindacali affermano che ci sono pressioni dell'azienda per invitare i dipendenti a non iscriversi alle organizzazioni sindacali. Le denunce sindacali riguardano anche il rispetto delle convenzioni a suo tempo sottoscritte con la Regione: basta leggere un documento che hanno rimesso le quattro organizzazioni sindacali che operano in Valle d'Aosta, per rendersi conto che quanto sto esponendo rappresenta ciò che è contenuto nella denuncia dei sindacati e dei lavoratori.

Se l'Assessore vuole, gli faccio poi avere il documento emesso dalle organizzazioni sindacali ed è proprio in base a questa denuncia delle organizzazioni sindacali che ci è stato richiesto di presentare questa interpellanza. Siamo infatti qui a chiedere di rispondere alle quattro domande che le rivolgiamo, con la preghiera, Assessore, di non ricercare giustificazioni come spesso e volentieri avviene, ma dando delle risposte che siano accettabili, perché queste risposte vengono date a me, qui, in questa sede, ma sono rivolte anche alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori che operano in questo supermercato. Credo che questo derivi anche dal fatto che la Regione non può avallare un comportamento e faccia ricadere oltre che sul piccolo commercio, come è avvenuto, anche sui lavoratori le conseguenze della riconversione dell'area autoportuale di Pollein.

È vero che tutto può avvenire in questo mondo valdostano, ci sono tante cose anomale, e c'è anche purtroppo chi si arricchisce a spese dei senza lavoro, ma ciò non può né deve avvenire con l'avallo delle istituzioni democratiche, con l'avallo della Regione, perché questo, se non si cambia, è ciò che sta avvenendo e che non possiamo né dobbiamo accettare!

Termino qui e resto in attesa della sua risposta, riservandomi di replicare successivamente.

Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.

Lavoyer (SA) Devo dire che il Consigliere Beneforti è molto abile nella sua…

Beneforti (fuori microfono) … mai quanto l'Assessore Lavoyer…

Lavoyer (SA) … faccio una premessa: qui non c'è il difensore del "Carrefour" e dall'altra parte il difensore dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, oppure il difensore del "Carrefour", della grande distribuzione, e il difensore della piccola distribuzione! Cercherò di dare delle risposte il più possibile esaurienti, oggettive su quelli che sono i quesiti; poi, eventualmente nella conclusione, tornerò su questa premessa; però volevo chiarire che qui non c'è chi sta da una parte o dall'altra! Io non devo giustificare proprio nulla, cerco di dare delle risposte, capire se gli accordi che "Carrefour" ha preso con l'Amministrazione regionale in riferimento a convenzioni sono stati rispettati ed eventualmente come Amministrazione regionale intervenire nel momento in cui si è chiamati in causa.

Prima domanda, rispondo puntualmente all'interpellanza: in questo momento il personale occupato è composto di 216 unità lavorative, di cui 122 part-time e 94 full-time.

Seconda domanda: il numero totale dei dipendenti che hanno cessato il loro rapporto lavorativo dall'1 aprile 2000, data dell'entrata a regime delle assunzioni previste, al 31 marzo 2002, è pari a 231 unità.

Terza domanda: nessuna comunicazione formale risulta finora essere stata indirizzata, non dico all'Assessorato, ma alla Regione, da parte dei lavoratori o di rappresentanze in merito a tale questione. Al riguardo, si osserva che in ogni caso la materia in primis è di competenza dell'Ufficio del lavoro per quanto attiene azioni antisindacali che ho sentito sottolineare anche dall'interpellante; Ufficio del lavoro che tuttora dipende dal competente ministero e a cui spettano istituzionalmente le iniziative volte all'accertamento di eventuali infrazioni alle vigenti norme in materia di lavoro.

Ciò non significa che da parte dell'Assessore, dell'Assessorato e della Giunta regionale ci sia il disimpegno ad affrontare o ad approfondire questi argomenti, qualora venga chiamata in causa l'Amministrazione regionale.

Quarta domanda: per quanto di competenza dell'Assessorato al turismo, le uniche convenzioni sinora stipulate con la "Mirto 92 S.r.l.", che è praticamente la gerente dell'Ipermercato "Continente", oggi "Carrefour", risalgono al 1999 e riguardano due corsi di formazione. Il primo corso, denominato "Tour 993.062 CA", è per la formazione dei addetti cassa grande distribuzione per giovani non occupati, con una previsione di 24 allievi partecipanti. Il secondo corso, denominato "Tour 993.066 CA", è per la formazione di addetti vendita grande distribuzione per giovani non occupati, con una previsione di 72 allievi partecipanti. Il periodo di svolgimento di ambedue i corsi è stato giugno-dicembre 1999.

Con le suddette convenzioni la Regione si impegnava a concedere un contributo per la realizzazione dei corsi nella misura dell'80 percento delle spese sostenute o sostenibili, in particolare lire 50.378.000 per il primo corso, e lire 184.324.000 per il secondo corso. Rispetto alle previsioni, il numero di allievi che hanno terminato la formazione risulta essere stato di 20 per il primo corso e di 63 per il secondo. L'attività formativa verificata dai controlli effettuati in itinere si è svolta in modo regolare ed in conformità al progetto approvato.

Tutti gli allievi formati sono stati assunti dalla Mirto S.r.l. con contratti di formazione lavoro o di apprendistato, per un periodo di 24 o 36 mesi; risultano depositati agli atti presso l'Ufficio formazione le copie delle lettere di assunzione sottoscritte dal personale interessato. In conclusione, tutte le operazioni riferibili a queste due convenzioni, fatte direttamente con l'Amministrazione e con l'Assessorato sono, per quanto ci riguarda, da ritenersi compiute e non più soggette al controllo dell'Amministrazione stessa.

Più di recente la società "Mirto", nell'ambito del piano di politica del lavoro 1999-2001, ha ricevuto finanziamenti dal Dipartimento delle politiche del lavoro, Agenzia regionale del lavoro, finalizzati all'assunzione di personale appartenente a fasce deboli o svantaggiate (anche qui abbiamo la documentazione); anche in questo caso i finanziamenti sono stati finalizzati all'assunzione di queste categorie.

Infine, per quanto non stipulato dalla Regione può essere richiamata la convenzione fra la società "Autoporto" e il gruppo "Garosci", e quindi indirettamente con la "Mirto 92" per l'insediamento di un ipermercato nell'ambito delle strutture autoportuali, in sostituzione del preesistente "Mega". Vi sono quindi tre tipi di accordi: uno, direttamente con l'Assessorato, e mi pare di aver risposto che ci siamo attenuti al rispetto formale di quanto previsto; secondo, quello fra "Carrefour" e Agenzia del lavoro per l'assunzione di categorie protette (anche qui c'è stato il rispetto degli impegni); terzo e ultimo accordo, che peraltro non interessa direttamente l'Amministrazione regionale e la Giunta, è l'accordo fra la società "Autoporto" e la "Mirto", che prevedeva che il nuovo ipermercato, oltre ad assorbire i 26 dipendenti del "Mega", avrebbe incrementato l'organico a regime e comunque non oltre 24, dall'apertura, di altri 135 posti di lavoro.

Questo era un altro impegno da rispettare. Il controllo sull'applicazione di tale convenzione era di competenza della società "Autoporto", alla quale risulta che gli impegni siano stati rispettati, il che sembra essere confermato dai dati riguardanti il numero degli occupati; quindi, in base alla prima risposta, vediamo che anche questo impegno dal punto di vista strettamente numerico è stato rispettato.

Sulla base di quanto sopra chiarito, si ritiene di poter affermare che le varie convenzioni nel tempo stipulate non possono dar luogo a particolari rilievi da parte dell'Amministrazione regionale. Ciò non significa, e l'ho detto in premessa, che la stessa, cioè l'Amministrazione regionale non intenda interessarsi, oppure intenda disinteressarsi dei problemi sollevati. Ora, per quanto attiene le convenzioni, non possiamo sollevare nessun problema.

Gli aspetti sollevati dall'interpellanza su comportamenti antisindacali non trova l'Amministrazione regionale disinteressata; ma noi potremo legittimamente intervenire su specifiche segnalazioni o su richieste di interventi, e nel rispetto, come dicevo prima, delle competenze istituzionali che non sono in capo alla Giunta regionale o all'Assessorato per quanto attiene queste problematiche. È chiaro che qualora fossimo ufficialmente coinvolti, non ci tireremo indietro nel collaborare per fare gli approfondimenti necessari. Sperando di aver dato delle risposte chiare e oggettive, voglio ribadire, in conclusione, che non siamo qui a difendere nessuno, tanto meno il "Carrefour". Sono qui a dare le risposte alle domande dell'interpellanza e a sottolineare che per quanto attiene le convenzioni, le stesse sono state rispettate: altre cose sono i comportamenti che possono essere considerati "antisindacali"!

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Devo dire, Assessore, che non sono soddisfatto della sua risposta. Nel mio intervento non ho detto che la Regione o lei, personalmente, eravate i difensori dell'Ipermercato di Pollein. Ho detto che sarebbe grave se la situazione che sussiste nei rapporti sindacali con le organizzazioni e con i lavoratori fosse avallata dalla Regione. L'avallo è possibile in due modi: dicendo che quello che accade non è vero, ma anche tacendo di fronte a fatti e ad avvenimenti.

Lei dice, Assessore, che nessuna notizia le è pervenuta; ma nell'ultima notizia apparsa sui giornali in data 9 marzo 2002 si legge: "Scontro al "Carrefour" sui contratti a termine". E lì dentro sta scritto qual è la situazione che esiste in questo supermercato, che ha stipulato delle convenzioni con la Regione. Ora, che le convenzioni siano state rispettate… lei mi parlava delle categorie protette… ma vorrei vedere!

C'è la legge che deve essere rispettata sulle categorie protette, e tutte le aziende ne devono avere una certa percentuale. Voglio dirle che l'oggetto della mia denuncia è già stato evidenziato dalle organizzazioni sindacali! Assessore, lei si ricorderà - e se lo ricorderà anche il Presidente della Regione - che noi eravamo in disaccordo sull'apertura di questo ipermercato e l'abbiamo contestata proprio in questa sede, basta andare a rileggere gli atti del Consiglio! E oggi sentiamo di non aver avuto torto nel contestare questa apertura, perché per noi l'iniziativa si è rivelata nefasta sia nei confronti del piccolo commercio - e questo è evidente - sia nei confronti dei lavoratori, che sono costretti, in attesa di un altro impiego, a subire senza poter reagire.

Questa è la situazione che esiste all'interno di quello stabilimento. Il 16 novembre 1999, in occasione dell'apertura dell'ipermercato, il direttore della struttura affermò: "Saremo i migliori per quanto attiene ad assortimento, qualità e prezzi". Questo non lo metto in dubbio, lascio ad altri giudicare. Ciò che affermo è che si sono rivelati fra i peggiori datori di lavoro che esistono in Valle, questo sì! Ciò che ritengo grave, Assessore, è che vi siete dimenticati, nel frattempo, le affermazioni che il Presidente della Regione e i sindaci della zona interessata fecero in occasione dell'inaugurazione del 16 novembre 1999 nei confronti di questa società: allora sembrava, di fronte a 200 posti di lavoro, che si fosse toccato il cielo con un dito! Fu il giorno in cui l'Associazione dei commercianti proclamò il lutto per la morte del piccolo commercio in città: era il 16 novembre 1999!

Noi non sottovalutammo allora l'iniziativa - lo dico rivolto al Presidente della Regione - come non la sottovalutiamo oggi, ma non accettiamo che il polo strategico dell'ex area Autoporto, che è stato tanto enfatizzato, si realizzi con i bassi salari, con le rappresaglie antisindacali, e con posti di lavoro del tutto precari. Pertanto, visto il ruolo svolto dalla Regione, visto il ruolo assegnato alla società "Autoporto", visto i 110 miliardi di investimenti pubblici, mi permetto di rivolgere una raccomandazione.

Lei ha detto che non lo avete fatto, e io mi auguro che non lo farete neanche in futuro, e la mia raccomandazione è quella di non dover avallare certe situazioni, perché la precarietà del posto di lavoro riguarda tutti i dipendenti, anche quei lavoratori che possono sentirsi protetti, perché da certi palazzi sono arrivate le segnalazioni, perché si sa quello che accade e come le cose avvengono! In un'azienda dove le dimissioni "spontanee" abbondano, vuol dire che non c'è futuro per chi ci lavora.

In un'azienda dove non ci sono iscritti al sindacato per il timore di essere malvisti da certi "capi" e "capetti", in un'azienda dove i sindacati non riescono a incontrare il datore di lavoro quando vogliono, confrontarsi sui problemi che riguardano coloro che rappresentano, vuol dire che il clima che si respira non è confacente e dimostra anche la poca lungimiranza da parte della dirigenza aziendale.

Abbiamo portato, oggi, in questa sede, tale problema con la speranza di un vostro intervento diretto, con un tenore - devo dire, Assessore - diverso da quello con il quale lei ha risposto alla nostra interpellanza.

Del resto ne avete anche l'autorità, per il fatto che esistono anche delle convinzioni. Devo dirle, Assessore, che se la situazione non si modificherà, noi con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori rappresenteremo, denunceremo e porteremo le rimostranze dei sindacati e dei lavoratori in tutte le sedi che riterremo più opportune, compresa quella europea, da cui sono venuti i finanziamenti con i quali si sta portando avanti una certa attività nella zona dell'Autoporto, perché la Regione, lo Stato, l'Europa, chi ha finanziato quest'opera per 110 miliardi deve essere a conoscenza anche di come i 110 miliardi sono stati spesi e di ciò che avviene nell'ambiente che è stato costruito!

Mi auguro che questa negatività sparisca, che ci sia un intervento forte della Regione anche sulla società "Autoporto" che vi ha dato quella risposta, in modo tale che anche la società "Autoporto" si convinca che bisogna portare avanti, nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, un discorso diverso da quello che è stato portato avanti fino ad oggi. Non voglio usare, perché troppo forte, la parola "sfruttamento", ma non si va distante da quello che sta accadendo in quell'azienda!

Si dà atto che dalle ore 10,54 presiede il Vicepresidente Viérin Marco.