Oggetto del Consiglio n. 2573 del 17 aprile 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2573/XI Modifiche allo statuto della Fondazione Istituto musicale predisposte dal Consiglio di amministrazione. (Interrogazione)
Interrogazione Ricordate le iniziative precedenti con cui si chiedeva all'Assessore regionale alla Istruzione e Cultura di pronunciarsi circa la legittimità delle modifiche allo Statuto della Fondazione Istituto Musicale, apportate dal Consiglio di Amministrazione;
Ricordato che l'Assessore aveva subordinato un suo giudizio su tale questione all'acquisizione di un parere tecnico da parte di un consulente;
Appreso che l'esperto nominato ha terminato il suo lavoro di consulenza;
Ricordato infine che, sulla base di tali modifiche, l'Istituto ha impostato una netta divisione tra corsi pareggiati e corsi sperimentali, che ha dato origine a contrasti con docenti, genitori e organizzazioni sindacali;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interroga
l'Assessore competente per sapere:
1) qual è stato il parere del consulente sulle modifiche allo statuto apportate dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Istituto Musicale;
2) quale valore giuridico hanno tali modifiche e se esse potevano esser prese a fondamento delle decisioni che hanno portato ad aprire vertenze nei confronti dei docenti;
3) qual è la sua valutazione circa l'operato del Consiglio di Amministrazione.
F.to: Squarzino Secondina
Président La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Pastoret.
Pastoret (UV) On revient ici sur un thème qui avait été évoqué au cours de la fin de l'année 2001 et sur lequel j'avais déjà donné quelques précisions. Tout en particulier, sur la modification des statuts de l'Institut musical, j'avais dit que l'Assesseur aurait dû rendre à la Présidence de la Région l'avis sur la compatibilité des modifications proposées par le Conseil de la Fondation, et que ce passage était préalable à la publication au Bulletin officiel de la Région et seulement après cela les statuts auraient été en vigueur. L'avis que j'ai rendu, au mois de janvier dernier, à la Présidence de la Région qui avait eu la requête de l'Institut de publier les modifications statutaires au Bulletin officiel a été négatif.
L'avis - auquel, sur requête, l'Inspecteur Barbera a fourni aussi son opinion - a été que la Fondation avait bien le droit de recourir à la modification des statuts et que rien ne l'empêchait, mais que parmi ces modifications celles qui concernent l'Institut reconnu (pareggiato) ne pouvaient pas être admises, n'étant plus celles-ci de compétence du Conseil d'administration de la Fondation, à partir du moment où une partie de l'Institut a été reconnue.
L'Institut reconnu est placé sur un plan de parité avec le Conservatoire et à lui s'appliquent donc les mêmes dispositions de ceci. L'inspecteur non seulement a confirmé cette interprétation, que d'ailleurs nous avions déjà donnée, mais il a aussi remarqué la nécessité de rendre davantage évidente la différence entre les cours reconnus et les cours non reconnus.
La deuxième question qui est posée, suscite des éléments qui ne relèvent nullement avec les éventuelles modifications des statuts, et je dois répéter là ce que j'avais dit il y a plusieurs mois, c'est-à-dire qu'aucune modification aurait été effective jusqu'au moment où la procédure ne soit perfectionnée. Cette procédure ne peut se considérer perfectionnée qu'à partir de la publication de ces modifications au Bulletin officiel, et cela suite à l'avis favorable de l'Assessorat, ce qui n'a pas eu lieu, puisque - comme je le disais tout à l'heure - au mois de janvier nous avons fourni un avis défavorable aux modifications statutaires.
Cela n'a rien à voir avec le fait qu'une négociation se soit ouverte sur des thèmes contractuels, et comme aucune modification effective des statuts a eu lieu, également il faut prendre acte que sur le plan juridique et contractuel ne s'est vérifié aucun changement: dans l'un comme dans l'autre cas, il s'agissait de propositions et dans l'un comme dans l'autre cas, ces propositions n'ont eu aucun avenir. La négociation avec les représentants des travailleurs ne s'est pas concrétisée avec un accord et les statuts ne sont pas entrés en vigueur. En ce qui concerne mon évaluation concernant le Conseil d'administration, je considère qu'il a essayé sans trop de succès de donner des réponses aux élèves en demandant aux enseignants de fournir davantage des disponibilités horaires, et que pour ce faire le Conseil s'est confronté avec un problème qui n'était pas facile, en essayant de réunir autour d'une table les représentants du personnel.
Je prends acte que, face à cette volonté positive, il n'y a eu aucun accord également positif, accord qui aurait permis à l'Institut de donner davantage de réponses aux élèves. Je considère donc que le Conseil a accompli un acte courageux, qui malheureusement n'a pas pu se concrétiser par un accord avec les représentants du personnel, car une opposition préconçue à tout changement a créé une situation défavorable au fait d'admettre tous les étudiants qu'on aurait souhaités aux cours, à condition qu'une augmentation horaire soit possible. Le Conseil d'administration a essayé de redéfinir les horaires des enseignants, mais cela a été refusé.
Il reste donc qu'au-delà de tout jugement, le partage que le Conseil d'administration prévoyait entre cours reconnus et non reconnus ne pouvait pas être introduit par le même Conseil d'administration et donc dans les statuts mais, cependant, je souligne que ce partage est nécessaire et dans ce sens il a aussi été sollicité par l'Inspecteur Barbera lui-même.
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Lo so che l'Assessore, o forse anche i Consiglieri valutano un po' troppo insistente la mia attenzione su questo Istituto musicale, ma io credo che, dato che abbiamo parlato a lungo di questi problemi, forse era necessario fare chiarezza su un punto preciso che è stato oggetto di osservazione da parte dei sindacati e del nostro movimento, e soprattutto è stato causa di molti problemi, molte proteste e molte situazioni che si sono venute a creare all'inizio dell'anno.
Parto dall'affermazione fatta dall'Assessore: l'Assessorato ha dato "un avis négatif de la compatibilité des modifications du statut". Questo significa che le modifiche allo statuto che il Consiglio di amministrazione della Fondazione aveva deliberato, nell'agosto 2001, sono illegittime, sono senza valore, non hanno nessuna ricaduta normativa. Ora io ricordo che era stato detto in modo molto chiaro che tali modifiche erano prescrittive: lo stesso Consiglio di amministrazione aveva inviato ai sindacati, in data 9 agosto, le modifiche dello statuto deliberate dal Consiglio di amministrazione. Quindi il Consiglio di amministrazione era convinto di aver deliberato delle modifiche e che queste andassero applicate: in queste modifiche vi era un punto, che riguarda la distinzione fra corsi pareggiati e corsi sperimentali, ed un altro successivo, a questo collegato, che introduceva la distinzione del personale in due categorie: il personale che lavora nei corsi pareggiati, il cui trattamento economico e giuridico è uguale a quello degli insegnanti dei conservatori, e gli insegnanti che lavorano nei corsi sperimentali, il cui trattamento giuridico economico è uguale al personale docente delle scuole secondarie superiori.
Sulla base di questo fatto - che il Consiglio di amministrazione ha presentato come sua decisione - è partita tutta una serie di proteste dei docenti e dei sindacati. Certo che non è stata possibile la contrattazione, perché era gravemente illegittima e nel momento in cui si discuteva sul contratto, ci si è accorti, che l'atto, da cui prendeva avvio la contestazione era illegittimo. Anche la sottoscritta aveva fatto richieste reiterate di fare subito luce sulla legittimità delle modifiche apportate, e non sto qui a ricordare il numero di iniziative consiliari fatte in questo senso!
Allora l'Assessore ha sempre tergiversato, affidando ad un consulente la decisione tecnica della questione. A gennaio 2002, dopo sei mesi, finalmente conosciamo pubblicamente il verdetto! Ora io vorrei fare due considerazioni.
Con la prima, sottolineo l'inerzia sua e della Giunta, perché l'Assessore ha il compito di vigilare sull'Istituto musicale; ma quale vigilanza è stata fatta? Sei mesi, ripeto, sei mesi per capire che un atto era illegittimo! E in questi mesi centinaia di persone hanno impiegato tempo ed energie per discutere problemi che non avrebbero dovuto esserci, perché nascevano da una decisione illegittima. Con la seconda, vorrei denunciare l'insipienza e la presunzione dei componenti del Consiglio di amministrazione, che non si sono preoccupati, neanche dopo le proteste e le iniziative consiliari, di verificare la validità delle loro decisioni!
Ma allora quale affidabilità hanno questi membri del Consiglio di amministrazione? Sono persone che la Regione, l'Assessore, la Giunta hanno scelto! Di fronte a situazioni così gravi e ad errori così macroscopici credo che le dimissioni date spontaneamente o "spintaneamente", cioè dietro richiesta dell'organo politico, sarebbero d'obbligo!