Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2554 del 3 aprile 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2554/XI Iniziative delle organizzazioni sindacali nei confronti di numerosi collegi docenti delle scuole in merito alla proposta del Governo di riforma della scuola. (Interpellanza)

Interpellanza Appreso che in occasione della convocazione di numerosi collegi docenti delle scuole della nostra regione, riuniti tra fine febbraio e i primi di marzo, è stata sistematicamente svolta attività politico-sindacale attraverso la richiesta agli insegnanti, da parte dei sindacati, di esprimere il proprio assenso ad una lettera petizione contro la proposta di riforma della scuola del ministro Moratti;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore all'Istruzione e Cultura per sapere:

1) se sia a conoscenza dei fatti sopra esposti;

2) se non ritenga che tale iniziativa politico-sindacale sia in contrasto con le funzioni istituzionali dei collegi docenti;

3) se ritenga di prendere posizione in merito.

F.to: Frassy

Président La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI) Nell'illustrare questa interpellanza devo anticipare per certi versi una moderata soddisfazione per il fatto che l'Assessore si sia attivato per dare una risposta che sia quanto meno pertinente all'oggetto della nostra domanda e devo esprimere un po' lo stupore per il fatto che da altri banchi dell'opposizione sia stata fatta un'interpellanza non tanto su una materia specifica dell'Assessorato, ma su un'iniziativa di altri colleghi. È ovvio che noi, oltre ai dati, chiediamo anche un giudizio di tipo politico e politico-amministrativo all'Assessore però, riprendendo un po' il dibattito di questa mattina, collega Squarzino, riteniamo un po' paradossale questo tentativo di censurare l'iniziativa dell'Assessore che per una volta ha cercato di acquisire dei dati reali per dare una risposta.

Spesso dall'opposizione contestiamo alla Giunta il fatto di non fornire delle risposte concrete, ma di vendere un po' di "fumus politico", perciò questa interrogazione atipica sull'acquisizione di dati da parte dell'Assessore ci lascia quanto meno perplessi. Detto questo, non condividiamo ovviamente le conclusioni alle quali sono giunti i colleghi dell'Ulivo questa mattina in merito all'attività di alcuni collegi docenti e in merito a quella che è la doverosa acquisizione di informazioni da parte dell'Assessore. Perché diciamo questo? Perché riteniamo che debba essere abbastanza netta la distinzione che c'è fra l'attività didattica, che appartiene al compito di tipo professionale del corpo docente, e quella che è l'altrettanto legittima attività di tipo sindacale, che però non può essere svolta nell'ambito dell'attività didattica.

È vero che nella scuola italiana molte volte i piani della politica sindacale, e non solo, e i piani della didattica si confondono, tant'è che spesso capita di assistere a delle lezioni di storia o di filosofia che sono più che altro comizi politici che non lezioni didattiche sugli argomenti delle materie di insegnamento, però riteniamo quanto meno atipico ciò che è accaduto sicuramente in alcuni collegi docenti perché non abbiamo - ed è questo uno dei motivi che ci ha spinto a scrivere questa interpellanza - la fotografia dell'insieme dei collegi docenti, ma abbiamo avuto una serie di segnalazioni ripetute che in diversi collegi docenti di questa Regione - con un meccanismo abbastanza specioso in quanto non inseriti all'ordine del giorno, ma messi nei cosiddetti "fuori sacco? delle "varie ed eventuali? - venivano veicolati dei documenti, o meglio, un documento che era stato approntato in sede sindacale e che veniva posto all'esame e in alcuni casi con il tentativo di far esprimere un giudizio e un voto ai collegi docenti.

Il documento ovviamente si occupava di materie scolastiche che però riteniamo esulassero da quelle che sono le competenze di questi organi. Il documento era una critica legittima, ma non pertinente in quel contesto alla riforma in itinere e in fase di discussione a livello governativo e parlamentare, riforma della scuola che sta portando avanti il Ministro Moratti. Con questa interpellanza domandiamo all'Assessore se fosse o meno a conoscenza preventiva di questi fatti - evidentemente ne è venuto a conoscenza perché si è informato -, vorremmo sapere qual è il suo giudizio sul fatto che i collegi docenti si siano occupati di una materia che riteniamo essere non pertinente non alla questione didattica scolastica, ma non pertinente a quella che è la questione didattica, tenuto conto che il collegio docente avviene nell'ambito delle ore dedicate all'attività di istituto e vorremmo sapere non ultimo se ha preso posizione in merito, una volta accertate queste interferenze di tipo sindacale nell'ambito di quelle che sono invece funzioni che riteniamo dovrebbero essere distinte dall'attività sindacale, anche perché è vero che nell'ambito della scuola ci sono dei momenti e degli spazi per l'attività sindacale: dalle bacheche alle riunioni sindacali, ma sono cose diverse e distinte da quelle che sono le funzioni di questi momenti collettivi della didattica.

Questo è il senso della nostra interpellanza e su queste domande precise ci attendiamo delle risposte altrettanto precise.

Si dà atto che, dalle ore 16,39, presiede il Vicepresidente Lattanzi.

Presidente La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Pastoret.

Pastoret (UV) On a déjà abordé une partie de ce thème au cours de la matinée, on y revient cet après-midi.

Pour ce qui est des faits qui sont évoqués dans l'interpellation, il est bien d'éclaircir au préalable qu'il existe une différence substantielle entre assemblées syndicales et assemblées des enseignants (collegi docenti), ces dernières étant prévues et réglées par le décret législatif n° 297/1994 et ses successives modifications.

Dans les prémisses de son initiative le Conseiller Frassy affirme qu'à l'occasion dei collegi dei docenti il y aurait eu une action politique et syndicale systématique contre le projet de réforme du Ministre Moratti et, ces questions m'ayant été posées, voilà pourquoi, pour pouvoir répondre en plein état de cause, on a demandé - par le biais de la circulaire de la Surintendante aux études de laquelle on a parlée ce matin et qui a été formellement transmise aux dirigeants des différentes institutions scolaires - si cela était vrai. Pour l'heure, après avoir effectué toutes les vérifications nécessaires permettant de répondre de manière adéquate à l'interpellation et sur la base des réponses qui ont été formellement fournies de la part des dirigeants des institutions scolaires, il ne résulte ni de convocations des conseils d'enseignants ayant pour thème la réforme scolaire, ni le déroulement d'activité politique et syndicale menée sur et contre la proposition de réforme de l'école du Ministre Moratti, ni de proposition de pétition qui aurait été présentée lors de la convocation et du déroulement dei collegi dei docenti des écoles de notre Région, cela entre la fin du mois de février et le début du mois de mars. Ceci étant, il est de toute évidence que les questions posées par le collègue Conseiller ne peuvent pas trouver des réponses puisque rien ne s'est vérifié par rapport à ce qui a été précisé dans cette interpellation. Il est par contre vrai - et je le rappelle là à titre d'information - que dans cette même période il y a eu des assemblées syndicales, régulièrement convoquées par les syndicats, qui ont exercé un droit lié à la liberté de leur exercice.

Pendant ces assemblées, qui se sont tenues sur le territoire à la fois des différentes communautés de montagne et des différentes institutions scolaires en toute la région et auxquelles la participation est absolument libre, les syndicats de l'école ont là, oui, discuté avec les enseignants des différents degrés d'école des thèmes liés à la réforme - cela d'ailleurs a été reporté maintes fois par les médias avec des déclarations aussi des dirigeants syndicaux qui ont reporté leur avis et ils ont aussi reporté des commentaires quant à la participation des enseignants à ces assemblées -, mais je dois rappeler qu'il s'agit dans ce cas de réunions libres et légitimes sur lesquelles je n'ai d'ailleurs pas d'informations à fournir, car elles ne concernent pas l'activité scolaire, mais relèvent le domaine de la liberté d'initiative syndicale qui est possible et présente dans l'Etat italien sans qu'elle soit soumise à aucune tutelle.

Puisque au cours de la matinée il y a déjà eu un pré-débat sur ce thème, je voudrais terminer en revenant à une affirmation de Mme Squarzino quand elle a affirmé qu'il est juste que les assemblées des enseignants s'expriment sur les réformes, comme cela avait été fait à l'occasion de l'approbation de la quatrième épreuve du BAC. Je voudrais souligner qu'à l'époque, M. Frassy, vous n'avez pas soutenu la prétendue non légalité de certaines aptitudes comme vous le faites aujourd'hui et pourtant, si cela s'était passé dans la même manière en ce qui concerne actuellement la "réforme Moratti", vous nous diriez plein de choses sur la légalité des procédures mais, comme je vous le dis, d'après les vérifications qu'on a effectuées, les faits que vous avez évoqués ne se sont pas vérifiés au sein des assemblées des enseignants.

Peut-être ces faits se sont vérifiés à l'intérieur des assemblées syndicales qui ont un régime tel que celui que j'ai évoqué tout à l'heure et cependant, quant à l'aptitude qui vient d'être évoquée, je souhaite que dans le futur cette attention sur l'activité des assemblées des enseignants soit toujours cohérente, même si elle est en évidente opposition aux avis que Mme Squarzino a exprimés ce matin sur ce même thème. D'ailleurs si vous avez des informations quant à une évidente et possible activité qui ne correspond pas aux informations que nous avons eues, vous êtes bien priés de nous les faire parvenir et de nous en mettre au courant.

Presidente La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI) Assessore, non sono soddisfatto della sua risposta; le voglio dare l'attenuante della buona fede, però le voglio dire questo: che noi avremo tanti limiti e tanti difetti come opposizione, ma non abbiamo la presunzione di avere verità in tasca di conseguenza, quando ci pervengono segnalazioni da più parti, partiamo dal presupposto che non tutti facciano uso di allucinogeni e riteniamo che sia probabile che una, due, tre segnalazioni nei fatti facciano più di una verità.

Ora, mi sembra sorprendente che lei, nel rispondere formalmente e ufficialmente in Consiglio regionale, si sia limitato alla lettura di una velina che evidentemente è insostenibile perché è stata smentita a mezzo stampa da quel sindacato che si rifà alla sua area politica.

Quando il SAVT Scuola dichiara, per bocca della sua Responsabile, che gli esami che sono stati fatti sul disegno di legge non sono in contrasto con le funzioni istituzionali dei collegi docenti e dice testualmente "che i docenti e i loro organismi hanno il diritto-dovere di esprimersi sulla riforma e respingono ogni tentativo che abbia il sapore della censura in quanto questa vicenda è andata sui giornali prima di arrivare in aula?, ha nei fatti confermato che nei collegi docenti hanno discusso di problematiche sindacali e hanno ribadito il loro diritto a fare attività politico-sindacale nel collegio docenti.

Allora, Assessore, capisco che lei debba fare per certi versi dell'equilibrismo politico, però non può difendere l'indifendibile perché mi sembra di aver capito che, se quello che noi sosteniamo nei fatti è accaduto, lei sia il primo a convenire con noi che la sede opportuna non è quella in quanto il collegio docenti, richiamando il DPR n. 416/74, si occupa di tante cose, ma non sicuramente di quella che è l'attività sindacale.

Adesso mi attiverò per andare a capire quali sono stati i meccanismi di verbalizzazione, però le dico che sarà interessante allora capire dietro alle "varie ed eventuali? cosa viene fatto nei verbali di questi collegi docenti, dove mi sembra sempre di poter dire che sia il direttore dell'istituto, quello che una volta veniva chiamato il preside, a gestire la verbalizzazione e a gestire i collegi docenti.

Le voglio "dare" la buona fede, però penso che qui qualcuno abbia cercato di mettere in atto una cortina a copertura politica di un'operazione scorretta dopodiché le valutazioni politiche, nessuno censura nessuno, possono essere fatte, ma devono essere fatte nelle sedi opportune, perciò riteniamo grave che sia accaduto questo fatto e riteniamo ancor più grave che lei, Assessore, si sia fatto - me lo passi, in buona fede - prendere un po' in giro perché bastava leggere i giornali delle settimane scorse per capire che la sua risposta era smentita dal sindacato che fa riferimento alla sua stessa area politica, perciò bisognerebbe essere quanto meno più accorti nel fare questi equilibrismi politici, Assessore.