Oggetto del Consiglio n. 2542 del 3 aprile 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2542/XI Cause del disavanzo pro-capite del costo dell'assistenza sanitaria in Valle d'Aosta. (Interrogazione)
Interrogazione Visti i dati recenti relativi al costo della sanità e soprattutto l'entità del disavanzo pro-capite del costo dell'assistenza sanitaria;
Preso atto che nella classifica del deficit la regione Valle d'Aosta si colloca al primo posto con un valore di 222,70 € per abitante, a fronte di un valore medio nazionale di 49,33 €;
Appreso da altre fonti che, per quanto riguarda la spesa farmaceutica, la regione valle d'Aosta è riuscita a contenere il deficit, più delle altre regioni e che pertanto non è la spesa farmaceutica la causa principale del disavanzo;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) quali sono le cause del forte disavanzo registrato dalla regione, e come mai questo permanga nonostante i programmi di contenimento della spesa attivati dall'Usl.
F.to: Squarzino Secondina - Beneforti
Président La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Il dato posto alla base dell'interrogazione, secondo il quale la Valle d'Aosta si collocherebbe al primo posto nella classifica dei deficit pro-capite con 222,70 € per abitante, è errato e fuorviante. Il dato è errato perché basato sulla prima stima di pre-consuntivo effettuata al 30 settembre 2001, che ipotizzava una differenza fra costi e ricavi di 52 miliardi di lire. I calcoli di pre-consuntivo, effettuati a marzo 2002, e che pertanto potrebbero subire lievi oscillazioni prima del consuntivo che, per legge, l'azienda deve approvare entro aprile, danno questa situazione: costi attesi 364.511.500.000 lire, ricavi attesi 320.188 milioni, ma è un dato che riprenderemo nell'interpellanza successiva, con una differenza presunta di 44.323 milioni rispetto ai 52, per cui è un dato molto positivo rispetto alle previsioni a cui il risultato fa riferimento.
Se si tiene conto che per una precisa scelta politica della Giunta regionale e del Consiglio regionale, derivanti soprattutto dalle necessità di finanziare gli interventi conseguenti all'alluvione avvenuta nell'ottobre scorso, le risorse messe a disposizione dell'USL nel 2001 - perché è questo il dato - erano addirittura inferiori di 20 miliardi circa rispetto al consuntivo 2000, un dato assolutamente improponibile dal punto di vista di pura tecnica finanziaria e programmatorio, la Giunta regionale e il Consiglio regionale hanno stanziato all'azienda USL circa 20 miliardi in meno nel 2001 rispetto al consuntivo 2000; pertanto, i dati a cui fa riferimento "Il Sole 24Ore" sono totalmente fuorvianti. Infatti, se si togliessero i 20 miliardi e si fossero finanziate le risorse almeno pareggiando il consuntivo 2000, il disavanzo da 44 miliardi meno 20 scenderebbe a circa 23 miliardi con un pro-capite di 103 €.
Questo per dare la misura dei numeri "ballerini". È comunque di tutta evidenza che, se nel bilancio regionale fosse stata prevista l'intera somma ipotizzata dall'USL, il disavanzo si avvicinerebbe addirittura allo zero.
Ne è prova la politica finanziaria messa in atto dalle Province autonome di Trento e Bolzano, che dall'inchiesta de "Il Sole 24Ore" risultano con disavanzo pari a zero, per il semplice motivo che, essendo regioni a statuto speciale, non fanno riferimento al Fondo sanitario nazionale.
Perché non risulta il dato della Valle d'Aosta? E questo è il dato politico. Non risulta perché siamo in ottimi rapporti con il Governo centrale e con il Governo centrale stiamo portando avanti una trattativa che significa trasparenza nei dati, significa trasmissione dei dati per quanto riguarda la nostra realtà, e sotto questo punto di vista, al di là delle facili battute, ci stiamo seriamente confrontando con il Ministero del bilancio per la valutazione della spesa sanitaria.
Per questo motivo i nostri dati sono stati ripresi dal ministero, a differenza delle Province autonome di Trento e Bolzano, per le quali risulta un disavanzo pari a zero.
Rispetto ai dati cosiddetti "voci di costo", che incidono più profondamente sul disavanzo, che continuo a definire sottostimato, e sono cose diverse, contrariamente a quanto si dice nelle premesse dell'interpellanza, la spesa farmaceutica è allarmante, perché assorbe ben il 40,78 percento della spesa, il 31 percento è assorbito dal personale…
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
… nella nostra realtà il dato della spesa farmaceutica è allarmante. L'altra volta abbiamo parlato del mese di dicembre; i dati a cui faccio riferimento sono i dati di gennaio e febbraio 2002. Il personale, dicevo, incide per il 31 percento, la residenzialità per il 6,80 percento, la quota parte di voci diverse per il 3,89 percento, le prestazioni dell'azienda USL dell'1,95 percento.
L'incremento dei costi invece governabile è quantificabile dai 6 ai 7 miliardi e questa è la voce su cui stiamo lavorando, per una politica di contenimento dei costi. Costi che riguardano due voci principalmente: il godimento di beni e servizi per il 6,55 percento e servizi tecnico-economali per il 19,37 percento. Questo è quanto.
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Vede, Assessore, lei dice che noi abbiamo lavorato su dati presunti; noi lavoriamo sui dati reperibili. Io le confesso che ieri sera, per sicurezza e anche per avere dati più attendibili, ho cercato su tutte le fonti informative e informatiche della Regione, per verificare che i dati a cui facevo riferimento fossero dati già superati o risultassero imprecisi rispetto a dati più certi.
Ho cercato il sito Valle d'Aosta, ho cercato la sanità e qui escono questa bella immagine dell'Ospedale e la didascalia in cui si dice che l'Ospedale regionale è la principale struttura sanitaria della regione.
C'è un unico link che consente di approfondire argomenti relativi alla "sanità" e cioè: "gestione rifiuti solidi urbani, aggiornamento al 21 agosto 2001". Assessore, io credo che se lei vuole lavorare su dati certi e se vuole che anche i Consiglieri e la popolazione possano lavorare su dati certi, debba preoccuparsi anche di aggiornare i siti…
(interruzione dell'Assessore Vicquéry, fuori microfono)
… non tocca certamente a me aggiornare i siti! I dati non li ho io sottomano, se lei mi dà il potere di occuparmi dei dati, lo faccio volentieri, Assessore, ma io credo che se l'Amministrazione vuole che i dati su cui le persone, i Consiglieri, la gente normale, possa ragionare, siano esatti, debba metterli in circolazione! Rispetto alle risposte che lei ha dato, lei dice che bisogna parlare di sottostima e non di reale deficit, da un lato, e d'altra parte, come lei stesso ha detto, bisogna dire che il Consiglio non ha fornito sufficienti risorse all'USL. Qui siamo sempre al solito punto, Assessore, perché se la Regione vuole rispettare l'autonomia dell'USL, di fronte a un programma chiaro le dà le risorse necessarie per raggiungere quell'obiettivo, e non dice - come lei ha fatto e detto: "So che tu hai bisogno di quelle risorse però te ne do di meno. Vediamo in base alle tue scelte, se dartele o non dartele"!
E, in questo modo, di mantenere sempre in capo alla Regione la possibilità di intervenire o di non intervenire! Questo non è rispetto delle autonomie dell'azienda, questa non è corretta amministrazione. Per sanare il deficit, la Regione ha attivato dei mutui: quindi ha fatto la scelta di ricorrere ai mutui, indipendentemente dall'alluvione. Bastava accendere un mutuo più alto. Quindi è proprio una scelta politica, quella di non dare all'USL tutte le risorse di cui avrebbe bisogno, sulla base della stima delle spese.
Rispetto alla farmaceutica i dati, si riferivano al 2001; per il 2002, ripeto, non abbiamo questi dati e, anzi, io facevo riferimento a quello che lei in questo Consiglio ha detto più volte: che rispetto alla spesa farmaceutica, la Regione Valle d'Aosta avesse diminuito leggermente l'incremento della spesa rispetto alla media nazionale.
Lei parla ancora di 6-7 miliardi di deficit governabili, che non sono poca cosa. Se uno va a vedere lo specchietto delle spesa della sanità regionale, che lei ha offerto ai Consiglieri un mese fa, si sottolinea che c'è un elemento negativo, cioè diminuisce l'attrattiva ospedaliera, per cui sempre meno persone vengono nel nostro Ospedale ed è ancora molto alta la fuga. Questo non è soltanto un problema di economato, è un problema di organizzazione dell'offerta ospedaliera.
È ancora alto il costo della degenza: è di un milione al giorno rispetto ad altri ospedali. Se uno va a vedere gli obiettivi di contenimento della spesa, che sono previsti nel piano aziendale locale, si vede come è difficile ridurre i costi di gestione quando mancano le linee guida in base alle quali scegliere il contenimento della spesa; manca un governo complessivo del sistema; non si è in grado di gestire il magazzino, si lavora ancora su un elenco fornitori cartaceo. Ora, da tutto l'insieme di queste cose, si capisce come ci siano moltissimi settori su cui intervenire ancora, Assessore!