Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2543 del 3 aprile 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2543/XI Rifacimento di un ulteriore tronco della strada statale 27 del Gran San Bernardo. (Interrogazione)

Interrogazione Richiamata la propria interpellanza (n. 447/XI), relativa al "Rifacimento di un ulteriore tronco della strada statale n. 27 del Gran San Bernardo", discussa in data 24/02/1999;

Ribadite le osservazioni critiche sul progetto di rifacimento del tronco di strada statale in esame, già espresse in occasione del dibattito consiliare relativo alla citata interpellanza;

Osservato che altri rilievi critici sull'opera sono stati evidenziati da un centinaio di residenti del Comune di Etroubles, preoccupati anche delle ricadute economiche negative che il nuovo tracciato potrebbe provocare;

Preso atto che i medesimi cittadini di Etroubles hanno inoltrato agli organi consiliari in data 11/02/2002, una petizione, già precedentemente trasmessa al Direttore compartimentale dell'A.N.A.S., all'Assessore regionale competente ed al Sindaco;

Ritenuto opportuno avere ulteriori chiarimenti relativamente al progetto in esame;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) come valuta le osservazioni critiche sul progetto, espresse da un numeroso gruppo di residenti del Comune di Etroubles;

2) se relativamente alla progettazione originaria sono previste varianti che, accogliendo le critiche del sottoscritto interrogante e quelle dei firmatari della petizione, rendano meno pesante l'impatto ambientale ed economico dell'opera.

F.to: Curtaz

Président La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Vallet.

Vallet (UV) Ritorniamo su un argomento che era già stato affrontato nel febbraio 1999 e rispetto al quale non ci sono sostanziali novità.

Le osservazioni critiche che il Consigliere Curtaz aveva svolto in quell'occasione riguardavano il sovradimensionamento dell'opera, foriero secondo lui dell'aumento di traffico, il rapporto costo-benefici negativo e le preoccupazioni per l'impatto ambientale dell'opera. Nella risposta avevo detto, in maniera sintetica, che il problema principale riguardava il miglioramento della sicurezza rispetto alla percorribilità soprattutto per l'attraversamento dei centri abitati di Etroubles et Saint-Oyen, in modo particolare nei mesi invernali, e che per quanto riguardava l'impatto ambientale dell'opera lo stesso era stato valutato e fatto oggetto di parere favorevole condizionato. Le osservazioni della petizione, da cui l'interrogazione trae spunto, si collocano in un ambito un po' diverso, nel senso che - se ho colto bene la preoccupazione principale dei firmatari la petizione - entrano in quella logica, a volte contraddittoria, che si innesca ogniqualvolta per i centri abitati si parli di "circonvallazione" o "della necessità di portare all'esterno il traffico", e che riguardano il timore, giustificato se vogliamo, di perdere correnti di traffico e di vedere diminuita l'attività dei propri esercizi commerciali.

Sono timori che, all'esame delle varie casistiche in cui questi fatti si sono verificati, vengono nella maggior parte dei casi smentiti dai fatti, perché se è vero che diminuisce la quantità dei transiti, sicuramente aumenta la qualità dell'offerta che questi borghi o questi abitati sono in grado di offrire; sicuramente, per il fatto di portare all'esterno degli abitati il grande traffico, aumenta la fruibilità stessa di questi paesi e di questi borghi.

Dal nostro punto di vista, quindi, le richieste e i contenuti di questa petizione nulla tolgono - e qui esprimo il giudizio che mi è stato chiesto di esprimere con il primo punto dell'interrogazione - alla necessità di realizzare quanto prima l'opera. Su questo si è espresso anche il Consiglio comunale di Etroubles, molto recentemente, che ribadisce l'urgenza e la necessità di mettere in cantiere l'opera.

Ho fatto una verifica presso l'ANAS e rispetto al progetto - che, ripeto, ha avuto la valutazione di impatto favorevole - non ci sono ripensamenti, tant'è che l'opera - questa sì è una novità - è stata inserita nella tabella delle cosiddette "opere in area di inseribilità nello schema di programma triennale per la viabilità nazionale 2002-2004". È la prima volta che vediamo comparire quest'opera in un atto di programmazione del Governo centrale, indicando la quota di intervento ANAS in 85 milioni di euro. Allo stato non abbiamo cognizione di varianti o di ipotesi di variante; pertanto concludo con lo stesso auspicio che avevo fatto la scorsa volta e cioè che si realizzino le condizioni affinché questa opera possa essere realizzata quanto prima.

Président La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Sì, Assessore, sono passati tre anni e né io né lei abbiamo cambiato opinione; non so se è un bene o un male, ma questo emerge dalla sua risposta.

Questa petizione mi ha dato più che altro lo spunto per verificare se erano state fatte ulteriori riflessioni rispetto a quanto si era già detto qualche anno fa e alle osservazioni critiche che avevamo avanzato rispetto al progetto originario. Tra l'altro - è una curiosità che mi sono tolto rileggendo gli atti di quel Consiglio - lo scenario che si prospettava anche sulla statale 27 nel febbraio 1999 è stato poi completamente stravolto dall'incidente del Traforo del Monte Bianco, perché fino ad allora avevamo un trend negativo - personalmente parlavo di trend "positivamente" negativo - del passaggio dei mezzi, soprattutto quelli pesanti, al Gran San Bernardo, e invece l'incidente al Traforo del Monte Bianco ha invertito in maniera assai significativa questo trend, anche se è immaginabile che poi i numeri ritorneranno quelli di una volta, anche perché il Traforo del Gran San Bernardo ha particolari caratteristiche che non consentono, per fortuna, la transitabilità ai TIR di grosse dimensioni.

Prendo quindi atto della sua risposta, Assessore, che ovviamente non mi soddisfa, come non mi soddisfece quella avuta tre anni fa.

C'è ancora un punto che mi permetto di portare alla sua attenzione, di cui eventualmente avremo occasione di ridiscutere, che è quello della paradossale situazione in cui verrà a trovarsi l'abitato di Etroubles quando avremo se non ricordo male il progetto in questione tre strade che condurranno ad Etroubles: una sarà la strada nuova che by-passa l'attuale statale e quindi l'abitato, a cui si aggiungono altre due strade: quella attualmente percorsa sul viadotto ed il reliquato della vecchia strada, che credo sia di proprietà dell'ANAS.

Non sarebbe male che questo reliquato venisse eliminato. Con quel viadotto è stato fatto un discreto scempio, visto che si poteva utilizzare un'altra soluzione progettuale, sfruttando la carreggiata della vecchia strada, con meno impatto ambientale.

Oggi dovremo cercare di limitare il danno, rimuovendo, mascherando, utilizzando diversamente il reliquato della vecchia statale 27, che è ancora lì a dare brutta mostra di sé.