Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2541 del 3 aprile 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2541/XI Incarico per la progettazione e manutenzione di un impianto antintrusione presso lo stabilimento Olivetti I-Jet. (Interrogazione)

Interrogazione Premesso:

- che con deliberazione di Giunta del 25/02 è stato affidato un incarico, con previsione di spesa di 36.151,99 €, per la progettazione e relativo piano di manutenzione di un impianto antintrusione e per interventi edili di straordinaria manutenzione da realizzarsi presso lo stabilimento condotto da Olivetti I-Jet di Arnad;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore all'Industria per sapere:

1) quali sono le opere edili previste e se sono strettamente funzionali all'attività industriale ivi svolta;

2) su quali esigenze reali e su quali presupposti giuridici la regione si accolla le spese dell'impianto antintrusione e a quanto ammonterebbe la sua realizzazione.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) In merito all'interrogazione, i lavori previsti dalla delibera n. 570/02 consistono nella realizzazione di alcune opere di adeguamento e manutenzione straordinaria del complesso industriale di proprietà regionale sito in Arnad che risultano funzionali all'attività svolta dalla società medesima e possono essere così sintetizzate: è prevista, come viene indicato nell'interrogazione, la realizzazione di un sistema antintrusione necessario per una migliore difesa del patrimonio, sia questo di proprietà dell'azienda che di proprietà della Regione; questo impianto consiste in una struttura integrata e multipla comprendente sistemi meccanici, elettronici ed ottici.

È prevista poi la realizzazione - utilizzerò alcuni termini tecnici, mi scuso di questo - di un sistema inverter da realizzarsi sulle elettropompe di pozzo, necessario per agire sulla modalità di alimentazione delle stesse ottimizzando così i consumi dell'acqua e dell'energia elettrica.

Si prevede anche la realizzazione di una nuova dorsale per l'acqua potabile, necessaria per garantire l'approvvigionamento di acqua allo stabilimento; la realizzazione di una struttura di copertura atta ad alloggiare i containers per la raccolta temporanea dei rifiuti interni e per proteggerli dagli agenti atmosferici; l'ampliamento di una struttura denominata "bunker degli infiammabili", necessario a seguito dell'introduzione di nuove tipologie di prodotto per la ricerca e per lo stoccaggio di prodotti molto particolari, finalizzato al rispetto dell'ambiente e quindi alla dislocazione più decentrata dei prodotti che potrebbero essere pericolosi.

Ancora, è prevista la manutenzione straordinaria della copertura del fabbricato industriale, quindi del tetto, resasi necessaria a seguito della vetustà del fabbricato stesso. Sono previsti interventi nell'area destinata alla produzione delle testine per stampanti consistenti nella realizzazione di una controsoffittatura e di un impianto di climatizzazione necessari al fine di rendere quest'area produttiva pulita, condizionata e consona alla lavorazioni delicate e di precisione in essa svolte.

Per quanto riguarda il secondo quesito, i rapporti fra l'Amministrazione regionale e l'Olivetti I-Jet inerenti questo stabilimento sono regolati da un contratto di locazione del 27 dicembre 1996 n. 12405. Tale accordo prevede fra l'altro che siano poste a carico della Regione le spese di manutenzione straordinaria delle strutture murarie e di copertura dei fabbricati, pertanto l'intervento di manutenzione straordinaria della copertura citato in precedenza deve essere effettuato dalla Regione.

Per quanto attiene gli altri lavori, la loro esecuzione non è disciplinata dal contratto, trattandosi peraltro di impianti fissi e di opere accessorie che costituiscono migliorie dell'immobile e ne formano parte integrante. I relativi oneri sono usualmente, salvo pattuizione contraria, posti a carico del proprietario e, nel caso specifico, dell'Amministrazione regionale.

Riguardo all'esigenza reale di dotare lo stabilimento di un impianto antintrusione (costo previsto 124.000 €), si sottolinea che la sua realizzazione non risponde solamente ad evidenti ragioni di miglioramento del livello di sicurezza dell'attività svolta dall'azienda costruttrice, ma assicura inoltre un più elevato livello di protezione dell'edificio, salvaguardando pertanto anche l'integrità della proprietà regionale.

Insieme all'attenzione ai presupposti giuridici degli atti amministrativi della Giunta a cui, periodicamente, con interpellanze e interrogazioni, il Consigliere Frassy ci richiama, inaugurando quasi una sorta di politica industriale giurisprudenziale - presupposti giuridici che sono attentamente verificati dalla Giunta e anche dalle strutture amministrative -, una particolare attenzione va posta ai problemi legati al rafforzamento delle imprese e alla loro competitività. Siamo convinti che il miglioramento anche strutturale, attraverso la manutenzione straordinaria e migliorie degli edifici industriali insieme ad altre iniziative che la legislazione regionale prevede, possa contribuire non solo ad elevare la competitività dell'impresa, ma a favorire il consolidamento dell'occupazione.

Non ci dimentichiamo in altri termini che lo stabilimento di Arnad occupa attualmente 500 addetti e che uno stabilimento efficiente e in buone condizioni è un presupposto fondamentale per lo sviluppo di un'impresa e per la tenuta dell'occupazione, soprattutto in presenza, come oggi, di processi di riorganizzazione.

Président La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI) Il nostro gruppo non è soddisfatto della risposta fornita dall'Assessore, anche perché la sua è stata una risposta squisitamente politica, nel senso che prescinde dalle valutazioni di tipo reale e giuridico che avevamo chiesto nell'interrogazione e si limita a dire che la Regione ha messo in cantiere queste spese per queste opere perché ritiene che queste spese e queste opere siano funzionali al futuro dello stabilimento I-Jet di Arnad, locato ad Olivetti. Non siamo soddisfatti, Assessore, perché se questo suo sillogismo funzionasse, ossia stabilimento efficiente uguale aziende produttive efficienti e dunque piena occupazione, la Valle d'Aosta dovrebbe essere una realtà industriale diversa rispetto a quella che invece risulta dai fatti essere.

Queste aziende infatti, dopo avvii facilitati dalla disponibilità dell'Amministrazione regionale a concedere finanziamenti, immancabilmente, quando vengono meno le entità dei finanziamenti stessi, entrano in crisi, allora noi non possiamo condividere questa filosofia che è una filosofia che prescinde anche da una corretta logica politica; come si fa a dire che 124.000 € dell'impianto antintrusione, che non è una cifra da poco, siano necessari per la difesa del patrimonio sul presupposto che la proprietà di quell'immobile è regionale? Io mi domando per quale motivo l'ARER non doti tutti gli alloggi di proprietà pubblica di sistemi antintrusione per la difesa di quello che è il patrimonio pubblico. La risposta è ovvia: non può farlo perché sarebbe un interesse di tipo privato in quella che è una gestione di un patrimonio pubblico.

È notorio che questo tipo di impianti compete, Assessore, al conduttore tant'è che, dal punto di vista giuridico e codicistico, il conduttore è definito "custode del bene locato". È dunque evidente che tutte queste spese che l'amministrazione pubblica sta mettendo in essere noi le riteniamo non solo discutibili, ma le riteniamo anche avventate alla luce di quella che è la situazione di quel particolare insediamento industriale perché i giornali li leggiamo anche noi, perché le preoccupazioni sindacali le conosciamo anche noi e ci domandiamo se quelle opere, che non sono assolutamente di tipo straordinario, prescindendo dal tetto che sicuramente lo è - e ci riferiamo allo stoccaggio degli infiammabili, ci riferiamo a strutture particolari per la climatizzazione piuttosto che per la copertura di rifiuti particolari -, siano opere destinate a reggere nel futuro produttivo di questo stabilimento.

Sappiamo che questo stabilimento sarà probabilmente oggetto di una riconversione della produzione perché la tecnologia della testina qui prodotta a getto di inchiostro inizia ad essere superata da altre tecnologie e ci domandiamo se sia sensato che l'Amministrazione si imbarchi - perché questo è il termine - in opere che lei conferma essere strettamente funzionali a quel tipo di produzione non avendo certezze che quel tipo di produzione possa continuare per un tempo medio-lungo perché, a leggere quelle che sono le preoccupazioni sindacali, si direbbe che si vada in una direzione diversa.

Non siamo perciò soddisfatti di questa risposta ed evidenziamo come ancora una volta la politica industriale di questa Regione abbia un'unica caratteristica: quella di avere sempre una grande disponibilità finanziaria a sopperire a quella che dovrebbe essere invece la capacità industriale di finanziare quegli interventi che servono al processo produttivo.

In questa Regione l'amministrazione pubblica sopperisce l'iniziativa privata anche per quel che riguarda la funzionalità strettamente connessa agli elementi di produzione, almeno ci fossero certezze su quello che sarà il futuro di questo stabilimento! Ci auguriamo che certezze positive possano promanare, però queste certezze non ci sembra che siano state valutate nell'ambito della bozza che impegna risorse importanti da parte dell'amministrazione pubblica.