Oggetto del Consiglio n. 2519 del 20 marzo 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2519/XI Nuovo progetto per la valutazione di impatto ambientale della telecabina Dolonne-Plan Checrouit. (Interpellanza)
Interpellanza Appreso che sarebbe stato presentato per la valutazione di impatto ambientale un nuovo progetto della telecabina Dolonne/Plan Checrouit (in Comune di Courmayeur);
Richiamate le precedenti iniziative consiliari sul tema;
Ricordato che, sulla vicenda, c'è stato un pronunciamento del T.A.R. - Valle d'Aosta;
Ritenuto opportuno avere notizie sul nuovo progetto funiviario;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere:
1) in cosa il nuovo progetto si differenzi da quello precedente e come vengono risolti i problemi a suo tempo evidenziati;
2) se si intende seguire o meno la procedura già adottata, in occasione dell’esame del primo progetto, per il superamento dei vincoli urbanistici della zona.
F.to: Curtaz
PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Credo che siano sufficienti poche parole per illustrare il contenuto dell'interpellanza.
Ormai da tempo a Courmayeur sono in discussione due progetti funiviari, l’uno quello della cosiddetta "Funivia del Bianco", da La Palud a Punta Helbronner, che peraltro ha fatto oggetto, ancora in occasione dello scorso Consiglio, di una nostra iniziativa, l'altro riguardante la "Dolonne-Plan Checrouit", che aveva occupato quest’aula un po' di tempo fa, in discussioni riguardanti il merito del progetto, ma soprattutto relativamente alla procedura che era stata utilizzata per l’approvazione del progetto medesimo; tanto che la valutazione di impatto ambientale di quel progetto venne impugnata da alcune associazioni ambientaliste al TAR, che accolse le argomentazioni dei ricorrenti, annullando la valutazione di impatto ambientale.
Su questa vicenda è poi calato un periodo di silenzio, ovviamente i soggetti interessati si sono avviati per immaginare soluzioni diverse, e mi pare che siamo oggi ad un punto se non proprio cruciale, quanto meno interessante, perché almeno al sottoscritto è giunta notizia di un nuovo progetto funiviario. Da qui la nostra richiesta all’Assessore di avere degli elementi, per capire "in cosa il nuovo progetto si differenzi da quello precedente, e come vengono risolti i problemi a suo tempo evidenziati", problemi che l’Assessore ricorderà essere di varia natura; in secondo luogo, se si intenda - perché per quanto mi riguarda lo ritengo un punto piuttosto importante - seguire la medesima "procedura già adottata, in occasione dell’esame del primo progetto, per il superamento dei vincoli urbanistici presenti nella zona".
PrésidentLa parole à l’Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Vallet.
Vallet (UV)Il 25 febbraio scorso la società "Courmayeur Mont-Blanc Funivie" ha presentato alla valutazione di impatto ambientale un nuovo progetto; la procedura è in corso e oggi non dispongo dei pareri dei servizi competenti, che stanno analizzando e valutando in preparazione della riunione del Comitato tecnico.
Rispetto al progetto presentato nel 2000, quindi il vecchio progetto, viene mantenuto il precedente tracciato della telecabina, con una revisione sostanziale delle strutture delle stazioni di monte e di valle. Viene ridotta la portata dalle 2700 persone/ora previste nel progetto del 2000, a 1984 persone/ora previste nel progetto 2002. Dicevo, sostanziale modifica della stazione di valle, in quanto l’attuale progetto prevede la realizzazione di un parcheggio interrato su quattro livelli per complessivi 225 posti auto pubblici e ulteriori 34 posti auto destinati alla società di gestione, rispetto al precedente progetto che prevedeva nell’area sottostante la stazione un parcheggio a cielo aperto.
Per quanto riguarda l'individuazione di altri due posteggi, questi sono stati individuati in maniera analoga a quanto previsto dal progetto precedente, cioè uno nell’area ex-pattinaggio e un altro nell’area del mercato. L’interramento del parcheggio permette di mantenere visibile in elevazione le sole strutture tecniche dell’impianto di valle, mentre il progetto 2000 comportava, oltre alle strutture tecniche, tre piani fuori terra ad uso biglietteria, uffici, deposito, servizi igienici pubblici, visibili dal fondovalle.
Per quanto riguarda la stazione di valle - e riassumo - l’attuale progetto prevede esclusivamente il parcheggio interrato e la struttura tecnica necessaria a far ruotare la telecabina. Ad un primo esame, il nuovo progetto - ma qui non voglio anticipare i pareri che verranno rilasciati dai Servizi competenti - parrebbe rispondere a tutte le osservazioni che erano state fatte nella precedente procedura. Per quanto riguarda la portata, questa è stata ridotta a 1984 persone, sono state previste cabine da 8 posti. Per quanto riguarda il dimensionamento e l’ubicazione della stazione di valle e riduzione e limitazione dei volumi complessivi, nel nuovo progetto i volumi vengono limitati a quelli attinenti all’esercizio dell’impianto.
Per quanto riguarda la stazione di monte, anche qui c’è una riduzione dei volumi in particolare per il magazzino veicoli. In merito alla questione parcheggi in superficie, il parcheggio denominato P1, previsto nel vecchio progetto a raso, adesso è stato completamente interrato con in superficie una sistemazione naturale sul pendio rimboschito e senza realizzazione di terrazzamenti.
Relativamente alla questione della verifica di natura geologica sul grado di pericolosità delle aree del Comune di Courmayeur, non essendo lo stesso, ad oggi, ancora dotato della perimetrazione degli ambiti inedificabili, la relazione geologica presentata affronta una verifica tecnica sul grado di pericolosità delle aree in relazione ai rischi di caduta massi, quindi approfondisce, sulla base delle osservazioni che erano state fatte sul vecchio progetto, la questione.
Per quanto riguarda la non rispondenza agli strumenti urbanistici, sappiamo che il Comune di Courmayeur ha avviato la procedura per addivenire ad un accordo di programma, ai sensi degli articoli 26 e 27 della legge regionale n. 11/1998; in particolare, con una lettera del 25 gennaio scorso, il responsabile del procedimento del Comune di Courmayeur ha provveduto a richiedere alle varie strutture regionali il parere di competenza, preliminare alla formulazione dell’accordo di programma.
In questo momento non ho ulteriori dati da fornire; evidentemente il progetto è in pubblicazione ed è a disposizione anche dei Consiglieri.
PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Prendo atto dei dati che mi ha fornito l’Assessore.
Mi limito a dire che questi elementi, insieme ad altri che verranno acquisiti, saranno oggetto di valutazione e di riflessione da parte nostra, mi riferisco soprattutto agli elementi tecnici, dove peraltro mi sembra di cogliere qualche segnale positivo rispetto al progetto precedente. Rimane, a quanto pare - ma anche questo sarà oggetto di valutazione - inalterata la situazione giuridica circa la possibilità o meno – ciò che fu già oggetto di discussione nei passati dibattiti sul primo progetto - di derogare alle normative in materia, attraverso l’accordo di programma.
Rammento all’Assessore - peraltro lo ricorderà bene - che questo era un punto essenziale del ricorso al TAR formulato dalle associazioni ambientaliste; sempre se non ricordo male, il TAR non si pronunciò su questo punto ritenendolo superfluo, essendo i vizi di legittimità preliminari sufficienti ad accogliere il ricorso. Credo che però questa materia vada approfondita, perché non si possono escludere iniziative analoghe da parte delle associazioni, che avevano già proposto quel ricorso. I tentativi di chi intende eseguire l’opera verrebbero quindi ancora una volta frustrati, per l'incapacità, l’impossibilità, la non volontà - non lo so - di adeguarsi agli strumenti urbanistici da parte del Comune di Courmayeur, che è quello che dovrebbe fornire agli interessati gli strumenti amministrativi idonei alle scelte progettuali.
Prima vengono le scelte urbanistiche e poi i progetti, che devono conformarsi alle scelte urbanistiche. Mi risulta però che il Comune di Courmayeur non abbia in programma revisioni e iniziative tali da risolvere definitivamente il problema a breve. Quindi il problema, Assessore, potrebbe riproporsi.