Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2488 del 6 marzo 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2488/XI Ridimensionamento dell’attività dell’Air Vallée S.p.A. (Interpellanza)

Interpellanza Appreso dalla stampa che l'Air Vallée S.p.A. ridimensionerà i propri programmi e progetti;

Ricordato che la Regione è azionista dell'Air Vallée S.p.A. e che parte del servizio aereo della compagnia è oggetto di convenzione con l'Amministrazione regionale;

Ritenuto opportuno conoscere quali conseguenze avrà l'annunciato ridimensionamento dell'attività della compagnia aerea che opera nel nostro aeroporto;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per sapere:

1) se corrispondono al vero le notizie di un drastico ridimensionamento dell'attività dell'Air Vallée S.p.A.;

2) quali effetti produrrà tale ridimensionamento per l'azionista Regione Autonoma Valle d'Aosta e quali eventuali conseguenze avrà circa l'adempimento degli accordi sottoscritti;

3) quale relazione sussiste fra l'attività dell'Air Vallée S.p.A. ed i lavori di potenziamento dell'aeroporto "Corrado Gex" e quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione in riferimento all'opportunità di procedere comunque nella realizzazione dei detti lavori.

F.to: Curtaz - Beneforti

Président La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Mi pare che l’interpellanza in discussione non necessiti di tante parole per essere illustrata, né di particolari chiarimenti, anzi ci aspettiamo dei chiarimenti dall’Assessore.

La vicenda dell’Air Vallée è venuta alla cronaca grazie ad alcuni servizi giornalistici, che hanno evidenziato lo stato di grossa difficoltà della società, che ha annunciato un drastico ridimensionamento dei propri programmi e dei propri progetti. La cosa non è irrilevante per almeno due ragioni.

La prima, è che la nostra Regione è socia, seppure con una quota ormai minima, di azioni nell’Air Vallée S.p.A., e a questo proposito le sarò grato, Assessore, se vorrà cogliere l’occasione data dal testo della seconda domanda della nostra interpellanza, per chiarire le motivazioni politico-strategiche che hanno condotto la Regione a diventare un socio ininfluente quando, soltanto qualche mese fa, era ancora un socio che deteneva circa oltre il 30 percento del capitale sociale dell’Air Vallée. Questo è dunque il primo punto di interesse: si tratta di una partecipata regionale, seppure in misura inferiore a quanto siamo abituati. La seconda - ed è la riflessione più interessante che vuole stimolare la nostra iniziativa -, è che si vuole chiarire se ci sono delle connessioni strategiche fra la crisi dell’Air Vallée e i lavori che ormai da anni si stanno svolgendo per il potenziamento all’Aeroporto.

Dico questo perché mi sembra - in un disegno che non sempre ho condiviso - che ci sia stato un doppio binario rispetto al volo aereo in Valle: da una parte il potenziamento dell’Air Vallée, dall’altra il potenziamento dell’Aeroporto, come due filoni che portavano ad un miglioramento generale dell'offerta di trasporto aereo nella nostra regione.

Mi chiedo e chiedo all’Assessore se questa brusca frenata di una delle due vetture lanciate, non possa o non debba comportare delle riflessioni, dei ripensamenti anche su quello che è il potenziamento generale dell’Aeroporto, se cioè non si corra il rischio di avere un domani un aeroporto più grande, più funzionale, più importante, con tutti i rischi che questo comporta soprattutto dal punto di vista dell’inquinamento acustico e ambientale, e dall’altra non avere più compagnie aeree interessate ad utilizzare lo scalo, perché questo sarebbe veramente paradossale.

La nostra regione è disseminata di piccole o grandi "cattedrali nel deserto", quindi il rischio, in questo caso, è anche di avere uno scalo di un certo livello, scalo al quale nessuno è interessato. Queste sono le domande essenziali, che portiamo all'attenzione della Giunta, sulle quali ci riserviamo di tornare in base all’esito della risposta dell’Assessore.

Président La parole à l’Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.

Lavoyer (SA) Spero di dare delle risposte sufficientemente esaustive all'interpellanza in oggetto.

Intanto, per rispondere al primo quesito, abbiamo interpellato la società, la quale ci ha risposto sottolineando che le notizie del ridimensionamento dell’Air Vallée sono vere, ma - precisa la società - bisogna sottolineare che la società, a partire dall’agosto 2001, aveva iniziato un percorso di crescita che prevedeva anche l’inserimento in flotta di ulteriori aeromobili, finalizzato ad una potenziale espansione anche al di fuori della Valle d’Aosta. Detta espansione, soprattutto dopo i fatti dell’11 settembre, non è stata supportata sufficientemente da un traffico passeggeri, quindi va ripensata.

Questo è il motivo per cui gli aerei opzionati non sono stati ritirati e il personale che era stato inserito in organico per eventuale scopo utilizzo, non è stato, al momento, riconfermato. L’Air Vallée comunque continua ad operare con due aerei sulle tratte che nel periodo settembre 2001-primi mesi del 2002 hanno avuto il miglior tasso di riempimento. Questo per quanto attiene il primo quesito: il ridimensionamento c’è effettivamente stato, come già cita l’interpellanza di Curtaz, che ne ha preso conoscenza attraverso le notizie giornalistiche.

Nel rispondere invece al secondo punto del quesito, dove mi pare i chiarimenti vadano nella direzione di conoscere "quali sono state le strategie della Regione in quanto socio di Air Vallée", innanzitutto ci è stato riconfermato e riconfermiamo che da parte di Air Vallée c’è il pieno rispetto dei contratti in essere con l’Amministrazione regionale, e cioè il servizio di trasporto aereo di passeggeri sulla tratta Aosta-Roma e viceversa, contratto che prevede la scadenza nel gennaio 2008, oltre al servizio dell’Aeroporto fino alla scadenza prevista, che è del giugno 2002. Abbiamo quindi due contratti: uno per il trasporto aereo nella tratta Aosta-Roma e viceversa fino al 2008, e la gestione dell’Aeroporto che fino al 2002 è di Air Vallée.

Questi contratti non vengono assolutamente messi in discussione. Vogliamo anche sottolineare che, al di là del termine ridimensionamento, la società autonomamente si è dotata di un aeromobile in più rispetto ai termini contrattuali che prevedevano un solo velivolo. Se quindi continuerà ad esserci questo tipo di servizio, dobbiamo sottolineare che Air Vallée è pienamente adempiente con gli impegni assunti con l’Amministrazione regionale.

Sull’aspetto della scelta - e poi vengo sull’aspetto del doppio binario, anticipando che l’obiettivo dei lavori per l’ammodernamento dell’Aeroporto va al di là di quello che può essere lo sviluppo di Air Vallée, e questo è il motivo per cui in quella fase la Giunta non ha ritenuto opportuno sottoscrivere l’aumento di capitale - la motivazione è che la partecipazione dell’Amministrazione regionale a questa iniziativa era finalizzata ad avviare un'attività che poteva avere delle ricadute positive per l’economia della Valle, non solo quella turistica, ma in generale.

Questa era la finalità, poi la gestione e le strategie societarie di Air Vallée non possono interessare nella loro interezza un'azione dell’Amministrazione regionale, anche perché Air Vallée, nel momento in cui rispetta i rapporti contrattuali e dà quel minimo di servizio, non deve essere l’unica compagnia che utilizzerà l’Aeroporto, altrimenti sarebbe riduttiva la finalità dei lavori che stiamo portando avanti, che è quella di dare la possibilità a questo Aeroporto di essere utilizzato da tutte le compagnie che possono avere l’esigenza per motivi turistici o commerciali di atterrare nella nostra regione. La scelta è stata quindi quella di partecipare in un certo modo, con una certa quota azionaria, nel momento in cui si è avviato questo tipo di attività. La Giunta - questo può essere discutibile o meno - non ha ritenuto opportuno sottoscrivere quell’aumento di capitale, anche perché le strategie di Air Vallée e i programmi esulavano da un eventuale potenziamento dei servizi strettamente legati alle finalità iniziali per cui è nata la società. Strategie peraltro legittime, perché Air Vallée può espandersi fin che vuole dal punto di vista del traffico e dell’acquisto di aeromobili. Non abbiamo ritenuto, in quella fase, che quelle strategie avessero un collegamento con quella che poteva essere la finalità iniziale per cui la Regione ha partecipato all’interno di questa società.

Sul doppio binario, come ho già preannunciato, non riteniamo che lo sviluppo di Air Vallée debba essere strettamente collegato allo sviluppo dell’Aeroporto; è chiaro che ha un collegamento, soprattutto ha un collegamento lo sviluppo di Air Vallée per quanto attiene la sua attività all’interno dell’Aeroporto di Aosta, ma nulla vieta che Air Vallée abbia anche altre linee e altre sedi operative.

Devo dire peraltro che, malgrado tutte le problematiche, anche complesse, che sono subentrate dopo le note vicende dell’11 settembre, dopo l’incidente di Linate, dove tutta una serie di normative legate alla sicurezza, legate alla responsabilità dei due enti che sono preposti alla sicurezza: l’ENAC, da una parte, e l’ENAV, dall’altra, hanno fatto sì che si siano dovuti fare una serie di interventi legati alla sicurezza che non erano previsti in base alla legislazione precedente. Devo dire che malgrado ciò, anche l’esecuzione futura dei lavori dovrà avere qualche aggiustamento legato a questa normativa, come pure un approfondimento serio dovrà essere fatto se l’attività del volo di linea potrà avere questo tipo di compatibilità dell’attività dell’Aero Club: sono tutte cose che stiamo esaminando.

Per quanto attiene i lavori, questi stanno procedendo, a parte l’allungamento della chiusura che si era protratta per un mese e mezzo in più di quanto era stato programmato, non perché i lavori avessero avuto degli sviluppi diversi, ma perché c’era l’esigenza di avere l’autorizzazione per riaprire l’Aeroporto nella totale sicurezza rispetto alle nuove norme che nel frattempo erano state emanate.

Fatto salvo questo periodo, allo stato attuale i programmi dei lavori rispettano i programmi a suo tempo illustrati, che Air Vallée conosce in modo approfondito, quindi non ci sono grandi novità al momento. A parte quel periodo prolungato di chiusura, non possiamo far abbinare un ridimensionamento di un eventuale sviluppo di Air Vallée con quello che è l’iter dei lavori, che sta rispettando la tempistica a suo tempo programmata. Direi che l’unica relazione, per tornare al discorso del doppio binario, che sussiste attualmente fra la società Air Vallée e i lavori di potenziamento dell’Aeroporto, è quella che la società è un importante fruitore e autorizzatore dell’Aeroporto, per cui non v’è dubbio che anche per Air Vallée sarebbe più facile sviluppare la sua attività se l’Aeroporto fosse già dotato di radioassistenza - per la quale stiamo aspettando il parere definitivo per l’acquisizione della strumentazione - e potesse essere utilizzato in qualsiasi condizione di visibilità, non solo nel periodo diurno, ma anche per i voli notturni, essendo poi l’Aeroporto dotato, con i lavori che stiamo facendo, di adeguata illuminazione.

È ovvio che un aeroporto funzionante per ventiquattro ore al giorno dà la possibilità di svolgere una maggiore attività, ma non solo quella di Air Vallée.

Infatti i lavori dell’Aeroporto interessano anche alcuni interventi relativi alla localizzazione della Protezione civile, una localizzazione definitiva e funzionale dell’Aero Club. Vi sono poi altre attività, tipo la scuola regionale di paracadutismo sportivo e altro, ma questo è abbastanza relativo.

Quello che voglio sottolineare è che i lavori di potenziamento dell’Aeroporto sono principalmente rivolti alla classificazione della struttura attraverso l’adeguamento delle infrastrutture e degli impianti, con particolare attenzione al miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’intero scalo, al fine di poterlo mettere a disposizione di tutte le compagnie. Non andiamo certo a fare questi interventi solo per un potenziamento della compagnia Air Vallée, anche se riteniamo che questa compagnia, per il fatto di avere stipulato una convenzione con l’Amministrazione regionale fino al 2008, svolga un ruolo a cui la stessa Amministrazione pone molta attenzione.

Vogliamo creare un aeroporto che possa essere utilizzato da tutte le compagnie, in modo che possano essere attivati i collegamenti fra l’Aeroporto di Aosta e altre località, non solo da questa compagnia, per conseguire gli obiettivi che sono noti a tutti, cioè turistici, commerciali, culturali. Questo è l’intendimento che l’Amministrazione regionale vuole portare avanti. Concludendo, per rispondere al terzo quesito, resta intatto l’obiettivo di proseguire nel processo di ammodernamento, classificazione e sviluppo, a suo tempo programmato per l’Aeroporto.

Président La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Prendo atto delle risposte dell’Assessore.

Credo peraltro che le problematiche che sono state poste da questa interpellanza siano più complicate rispetto alla risposta dell’Assessore, che mi è sembrata un po' semplicistica: complicazioni che, a mio giudizio, derivano da due questioni. La prima, è relativa al fatto che, da osservatore esterno e per nulla competente di compagnie aeree e dei relativi bilanci, mi sembra che la crisi di Air Vallée sia un qualcosa che va al di là dei fatti dell’11 settembre o dell’incidente di Linate. Non mi sembra soltanto una crisi temporanea, che peraltro dai dati internazionali appare ampiamente superata perché la gente torna a volare con tranquillità, ma mi sembra una crisi strutturale e strategica.

Se noi leggiamo le motivazioni che hanno dato gli amministratori a questo ridimensionamento, scopriamo che ci sono stati degli errori strategici. Ad esempio, mi ricordo di aver letto che è stato organizzato un volo sulla Roma-Pescara: contestualmente, un concorrente lo ha fatto in maniera migliore dal punto di vista dei costi per l’utente e con maggiori frequenze, quindi quella linea l’Air Vallée l’ha dovuta chiudere dopo pochi mesi.

Mi sembra, anche per le dimensioni, che il ridimensionamento dovuto a una crisi strutturale, può portare delle conseguenze notevoli. Sono peraltro a tutti note le difficoltà finanziarie di Cimminelli, Presidente dell’Air Vallée, difficoltà che sono dovute al settore dove opera principalmente che è quello della "Fiat Auto". La "Fiat Auto" è in crisi, chi produce pezzi per la "Fiat Auto" a sua volta ha delle difficoltà.

Secondo punto. Non mi aspettavo una risposta diversa dall’Assessore, quando mi dice che l’Aeroporto serve a tutte le compagnie, che non è fatto solo per l'Air Vallée. Questo è intuibile, ma è anche vero che se, con difficoltà e con intervento regionale massiccio, si è riusciti ad organizzare una compagnia di volo che si convenzionasse con la Regione e che facesse voli su Aosta, queste difficoltà sarebbero grandi - per non dire insuperabili - nell’individuare un’altra compagnia che sostituisse Air Vallée, perché non abbiamo compagnie aeree in coda per venire fino ad Aosta.

Anzi, per quanto riguarda Air Vallée c’è stata la partecipazione diretta azionaria, ci sono state delle convenzioni grazie alle quali l’Air Vallée prende dei soldi dalla Regione per poter fare questi voli; quindi è una compagnia di volo assistita.

Allora, a meno di non trovare un’altra compagnia di volo che si voglia far assistere - cosa possibilissima, con la fama che ha la Valle d’Aosta in tema di assistenza è possibile che qualche compagnia si trovi - il pensare che lo scalo di Aosta diventi una meta ambita delle piccole compagnie aeree nazionali o addirittura internazionali, a me sembra una cosa di un ottimismo spropositato!

Ecco perché - e concludo - ritengo che una riflessione tranquilla, ma ad ampio raggio, vada fatta, perché c’è il rischio di avere fra qualche anno un aeroporto di dimensioni e qualità migliori, e poi di non avere nessuna compagnia interessata a fare i voli su Aosta, se non dietro contribuzione diretta o indiretta dell’Amministrazione regionale. A me questo sembra un punto ineludibile, un punto da non trascurare, che non è risolvibile con soluzioni semplicistiche.