Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2470 del 20 febbraio 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2470/XI Controllo della spesa sanitaria in Valle. (Interpellanza)

Interpellanza Considerata la delibera di Giunta n. 3849 del 13 novembre 2000 con la quale si determinavano le indicazioni all’USL della Valle d’Aosta ai fini della razionalizzazione della spesa sanitaria regionale per l’anno 2001;

Considerato che dal 1995 la Regione provvede con risorse proprie alla copertura finanziaria della sanità in Valle d’Aosta;

Evidenziata la risposta ricevuta dall’Assessore competente ad una nostra precedente iniziativa;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l’Assessore competente per conoscere:

1) l’andamento delle sottoelencate spese nel 2001 rispetto al 2000:

- ricoveri ospedalieri;

- prodotti farmaceutici;

- materiali per diagnostica strumentale e di laboratorio;

- presidi chirurgici e materiali sanitari;

- carburanti e lubrificanti ad uso trasporto;

- manutenzione ordinaria immobili;

- manutenzione ordinaria attrezzature tecnico-scientifiche sanitarie e relativo materiale;

- manutenzione ordinaria attrezzature tecnico-economali e relativi materiali;

- contratti libero-professionali per personale convenzionato;

- trasporti sanitari;

- aggiornamento professionale;

- materiale di cancelleria;

- consulenze;

- spese telefoniche;

- servizi non sanitari;

- progetto obiettivo del personale;

- personale;

2) il riflesso delle indicazioni contenute nella delibera stessa rispetto agli aumenti di ricavi con particolare attenzione a:

- aumento delle tariffe per le prestazioni a pagamento (medicina del lavoro, sicurezza nei luoghi di lavoro, veterinaria, assistenza alle manifestazioni sportive, elisoccorso, assistenza turistica) al fine di garantire la copertura dei costi;

- determinazione delle tariffe per le prestazioni erogate presso i centri traumatologici;

- avvio di iniziative sperimentali per l’utilizzo di sponsorizzazioni;

- aumento dell’attività libero-professionale con particolare riferimento a quelle di ricovero;

- aumento della percentuale relativa alle trattenute aziendali per l’attività libero-professionale con particolare riferimento a quella svolta presso gli studi privati;

- preventiva verifica di eventuali coperture assicurative private dei soggetti non assistiti dal SSN che usufruiscono di prestazioni ospedaliere e ambulatoriali.

3) di conoscere quali intendimenti l’amministrazione regionale intende adottare per determinare un preciso controllo della spesa nel 2002.

4) quali strumenti si intendono predisporre per il controllo progressivo e consuntivo.

F.to: Lattanzi

PresidenteLa parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (FI)Ho dovuto riproporre questa interpellanza, ampliandola e specificandola, perché nell’ultimo Consiglio l’Assessore mi aveva esternato la sua difficoltà di comprensione del quesito quindi, per non capire "ciocche per brocche", abbiamo pensato che fosse utile, visto che le risposte non c’erano state, andare a ridefinire il quesito; ampliandola, dicevo, anche ad un’altra parte della deliberazione di cui parliamo, la deliberazione n. 3849/2000, che sanciva tre aspetti che ricordo brevemente.

Il primo aspetto: la determinazione dei possibili risparmi sui costi sostenuti l’anno precedente per il 2001 su tutta una serie di voci molto lunga, quali i ricoveri ospedalieri, i prodotti farmaceutici, il materiale per diagnostica strumentale e di laboratorio, i presidi chirurgici, i materiali sanitari, i carburanti e lubrificanti, la manutenzione ordinaria degli immobili, la manutenzione ordinaria di attrezzature tecnico-scientifiche, la manutenzione ordinaria delle attrezzature tecnico-economali, i contratti libero-professionali per il personale convenzionato, i trasporti sanitari, gli aggiornamenti professionali, i risparmi sul materiale di cancelleria, le consulenze, le spese telefoniche, i servizi non sanitari, il progetto obiettivo del personale e il personale stesso.

Su tutte queste voci la delibera diceva in maniera molto precisa che si doveva risparmiare e suggeriva tutta una serie di indicazioni di risparmio. Così come dava indicazioni precise per l’aumento dei ricavi a favore dell’amministrazione sanitaria, con particolare attenzione all’aumento delle tariffe per le prestazioni a pagamento - e aprirei una parentesi giusto per ricordare all’Assessore Agnesod che, quando parliamo di aumento della fiscalità, lui nega che questa Regione applichi l’aumento della fiscalità, mentre qui si davano indicazioni molto precise all’Azienda sanitaria locale di aumentare le tariffe per le prestazioni sanitarie a pagamento - al fine di garantire la copertura dei costi; di determinare delle tariffe per le prestazioni erogate presso i centri traumatologici; di avviare iniziative sperimentali per l’utilizzo di sponsorizzazioni; di aumentare dell’attività libero-professionale con particolare riferimento a quelle di ricovero; di aumentare la percentuale relativa alle trattenute aziendali per l’attività libero-professionale con particolare riferimento a quella svolta presso gli studi privati; di fare la preventiva verifica di eventuali coperture assicurative private dei soggetti non assistiti per verificare se si poteva introitare o eliminare costi.

Noi abbiamo aggiunto altri due quesiti, anche alla luce del dibattito che c’è stato - me ne scuso per i toni coloriti, ma credo che oggi si possa affrontare con maggior serenità questo argomento così importante -, per conoscere quali sono gli intendimenti dell’Amministrazione regionale in funzione di questi risultati che l’Assessore, spero, questa volta citerà e quali sono gli strumenti che l’Assessore intende predisporre per il controllo progressivo e consuntivo degli aspetti finanziari di questa Amministrazione perché nell’ultimo incontro avevamo evidenziato l’assenza totale di dati ad una data, la metà di febbraio, che ritenevamo più che utile per avere in termini informatici il controllo di questi processi.

Si dà atto che, dalle ore 12,36, riassume la presidenza il Presidente Louvin.

PrésidentLa parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Cerco di rispondere nella complessità delle domande che sono state poste precisando che se il Vicepresidente Lattanzi non ha niente in contrario, rispetto alla prima domanda fornirei a lui un tabulato con tutte le percentuali di aumento e di ribasso dei costi del 2000 rispetto al 1999 evitando di dare lettura a questo tabulato.

Sostanzialmente ci sono, voce per voce, tutte le percentuali che possono?

(interruzione del Vicepresidente Lattanzi, fuori microfono)

? come ritiene, io non ho problemi!

Voglio precisare che i dati che vengono forniti fotografano lo stato dell’arte sulla base delle rilevazioni contabili al 31 gennaio 2002 riferite al periodo 1° gennaio-31 gennaio 2001 e basate sul fatturato pervenuto ad oggi precisando che in contabilità economica - questo è un dato conosciuto - le rilevazioni possono avvenire sino alla data di chiusura del consuntivo per cui alcune percentuali in più o in meno potranno variare da qui alla chiusura del consuntivo, molto sinteticamente do lettura delle percentuali - sui ricoveri ospedalieri interverrò dopo -: sui prodotti farmaceutici, sulla ospedaliera c’è stata una tenuta del 2001 rispetto al 2000 perché c'è un aumento dello 0,80 percento, mentre c’è stato uno sfondamento conosciuto nelle farmacie convenzionate del 31,41 percento e tornerò su questo argomento; materiale per diagnostica strumentale e di laboratorio: meno 6,86 percento; presidi chirurgici e materiali sanitari: più 0,80 percento; carburanti e lubrificanti ad uso trasporto: meno 8,26 percento; manutenzione ordinaria di immobili: meno 9,58 percento; manutenzione ordinaria attrezzature tecnico-economali e relativi materiali: più 6,53 percento; contratti libero-professionali per personale convenzionato: meno 11,12 percento; trasporti sanitari: meno 10,49 percento; aggiornamento professionale: più 4,2 percento, in linea con il budget stanziato nell'accordo di programma; materiale di cancelleria: meno 1,53 percento; consulenze: meno 6,53 percento; spese telefoniche: meno 16,22 percento; i servizi sanitari principali:

- lavanderia: più 1,44 percento, però il dato è del 1999-2001 e non del 2000-2001;

- mensa: meno 0,53 percento;

- rifiuti: meno 6,71 percento nel 1999-2002;

- pulizie: più 0,88 percento.

Rispetto ai progetti obiettivi del personale, è stato rispettato il collegamento dei fondi agli obiettivi aziendali e la percentuale relativa al personale è più 3,92 percento. Per quanto concerne i ricoveri ospedalieri, che è la prima domanda, faccio presente che dal 1998 al 2000 siamo passati da 19.000 e qualche ricovero ordinario a 17.132 con una variazione in meno del 1999 rispetto al 1998 del 6,28 percento e del 2000 rispetto al 1999 del 3,81 percento.

I days hospitals al contrario, in linea con quanto abbiamo chiesto, sono passati da 4.597 nel 1998 a 5.583 nel 2000 con una variazione in più - ripeto: in linea con quanto è stato chiesto dalla Giunta regionale - del 14,71 percento nel 1999 riferito al 1998 e del 5,88 percento nel 2000 rispetto al 1999. Le giornate di degenza, altro dato importante, dei ricoveri ordinari sono passati da 158.000 nel 1998 a 149.000 nel 2000 per un abbattimento del 2,76 percento. Fornirò questi dati al Vicepresidente. Sostanzialmente è un trend positivo su tutti gli indicatori che abbiamo dato, con tutte le variabili che abbiamo indicato.

Rispetto ai prodotti farmaceutici, è in corso una trattativa con l’Ordine del farmacisti in linea con quanto sta avvenendo a livello nazionale rispetto alle proposte che sono state fatte in merito, uno, alla cosiddetta "doppia via di distribuzione" dei farmaci, dove "doppia via" significa sia diretta, da parte dell’Ospedale - perché i farmaci ospedalieri costano mediamente il 50 percento in meno rispetto a quelli sul mercato -, sia tramite le farmacie.

Qui si sta raggiungendo un accordo con i farmacisti perché è stato chiesto a loro di distribuire ai cittadini i farmaci ospedalieri che verrebbero forniti direttamente dai grossisti con un ricarico ovviamente a favore dei farmacisti, ma il costo del ricarico permetterebbe comunque di risparmiare notevolmente sul costo intero del farmaco.

La seconda strada è quella della distribuzione diretta dei farmaci nelle microcomunità e nelle strutture residenziali dell’USL e la terza strada è quella dell'erogazione diretta dei farmaci per garantire la continuità assistenziale nella fase post ricovero. Verrebbe fornito, e alcuni regioni hanno iniziato a farlo, al cittadino che viene dimesso quanto è necessario per la continuità delle cure nella fase post acuta, salvo poi rientrare nella fase assistenziale territoriale successivamente.

Rispetto ai ricavi, da un lato devo dire che è stata fatta una grossa riflessione in questo periodo rispetto all’aumento di alcune voci del sistema tariffario, perché sono intervenute alcune novità che vado ad illustrare, ma fondamentalmente - questo vale in via generale poi entrerò nello specifico -, in occasione del passaggio all’euro per il 2002, si è ritenuto preferibile attivare le procedure di revisione delle tariffe direttamente gestite nel 2002 per poi provvedere alla nuova tariffazione con dati e decorrenza non prima del giugno 2002. Questa è un'indicazione generale che era stata concordata fra Assessori perché la revisione delle tariffe in generale, salvo poi entrare nello specifico, è molto complessa dal punto di vista applicativo.

C’è un tariffario aziendale, sono in fase di valutazione tre opportunità: adeguare le tariffe ai costi di produzione secondo una logica aziendalistica in senso stretto; aumentare le tariffe di un valore percentuale pari all’aumento del costo di lavoro 1999-2001, che è stimabile in un 15 percento; definire per le stesse prestazioni due tariffe: una per i clienti cosiddetti "esterni" come ad esempio aziende di produzione, che utilizzano i servizi dell’USL in una logica di mercato e questo varrebbe per la medicina del lavoro ed altre voci, ove pare congruo applicare prezzi di mercato idonei a coprire i prezzi di produzione; l’altra tariffa di tipo istituzionale, rivolta al singolo cittadino, che usufruisce dei servizi pubblici, alla quale applicare un mero aggiornamento percentuale dei limiti sopradescritti. Sono ipotesi al vaglio.

Al termine di questa analisi che è stata fatta, si è ritenuto preferibile, in linea con una scelta condivisa da molte istituzioni pubbliche, di non modificare in aumento le tariffe in concomitanza della entrata in vigore dell’euro. Ciò di cui sto parlando esclude tutta la parte tariffaria che viene determinata con decreto ministeriale, per esempio per tutta la parte della sicurezza del lavoro le tariffe vengono stabilite dal decreto ministeriale, sia quella che viene definita a livello di tariffario regionale.

Preciso che stiamo parlando di prestazioni ambulatoriali, mentre per la revisione del tariffario regionale delle prestazioni ambulatoriali è stato costituito un gruppo di lavoro fra Regione e USL con l’obiettivo di predisporre il nuovo nomenclatore e nel contempo rispondere a problemi e a quesiti per l’applicazione del tariffario in vigore. Con la deliberazione della Giunta regionale n. 5026/2001 è stato approvato il nuovo tariffario che ha integrato e modificato il tariffario precedente sulla base delle segnalazioni fatte dai responsabili dell'unità budgetaria.

L’adeguamento delle tariffe è stato fatto in relazione all'introduzione dell’euro e alle richieste pervenute dai servizi - fondamentalmente quelli di Cardiologia e Ginecologia - considerando che, essendo minimo l’aumento, l’impatto verso l’utenza non avrebbe creato problemi. Non sono state invece accolte le tariffe della medicina nucleare perché le proposte erano troppo elevate e avrebbero avuto un impatto negativo sulla popolazione, soprattutto in concomitanza della conversione delle tariffe in euro. Qui poi interviene il problema della mobilità interregionale, che è molto delicato, è una questione ancora aperta e che rimarrà aperta per mesi fra le regioni.

Il gruppo di lavoro che è stato costituito sta impostando, per quanto riguarda le tariffe, una proposta perché venga valutato il mantenimento delle tariffe in vigore o eventualmente una modifica, allineandosi a quanto è in corso a livello nazionale in riferimento ai livelli essenziali di assistenza che, rispetto alle prestazioni ambulatoriali, devono essere ancora definiti; si presume che questo lavoro si concluda entro la fine del mese di marzo.

Rispetto alle manifestazioni sportive, è stato chiesto di fare un raffronto con le realtà fuori Valle; abbiamo potuto constatare che le nostre sono già congrue per non dire mediamente più alte. Si è deciso pertanto di non aumentare le tariffe per le prestazioni sportive perché, paradossalmente, in alcuni limitatissimi casi, alcune società sportive hanno richiesto l’intervento di ambulanze private provenienti da fuori Valle perché risultavano meno onerose; a conti fatti poi abbiamo constatato che così non è perché non calcolavano il costo del medico e dell’anestesista, ma abbiamo fatto questo raffronto e, anche dal punto di vista del costo aziendale, le tariffe praticate rimborsano già il costo effettivo; per questo motivo, ripeto, non sono state modificate.

Rispetto ai centri traumatologici, anche qui abbiamo avuto una serie di incontri di intesa con l’Assessorato del turismo e con le società di impianti a fune tendenti a valutare la possibilità di includere nello skipass o giornaliero o settimanale o annuale una quota parte a copertura delle spese sanitarie assicurative. Questa trattativa non ha sortito alcun effetto?

(interruzione del Vicepresidente Lattanzi, fuori microfono)

? una quota parte dello skipass da utilizzare per la copertura dei costi dei centri traumatologici, un fondo? La cosa non ha avuto seguito perché non sono ancora maturi i tempi per andare a definire queste prestazioni, che rientrano ancora nelle prestazioni ambulatoriali, le quali sono ancora regolamentate da decreti ministeriali che danno la possibilità di definire solo dei ticket e non delle tariffe, per cui la differenza è evidente, pertanto abbiamo ritenuto, ed è una scelta politica della Giunta regionale, di proporre i centri traumatologici come un "fiore all’occhiello" di questa Amministrazione nei confronti delle politiche del turismo, "fiore all’occhiello" che è molto gradito da parte dei cittadini e turisti soprattutto stranieri.

Rispetto all’avvio di iniziative sperimentali per l’utilizzo di sponsorizzazioni, il tentativo è stato fatto, ma si è rivelato, rispetto ad altre realtà, una delusione perché sono state attivate iniziative di sponsorizzazioni che hanno portato all’introito di un valore complessivo di 40 milioni e uscite evitate per altri 40 milioni, cioè in termini generali 80 milioni di utile, però la gara di appalto, che prevedeva un canone annuale minimo in favore dell’USL di 300 milioni annui, non ha registrato interesse da parte del mercato che a livello generale non ritiene il mercato pubblicitario in Ospedale abbastanza maturo per effettuarvi degli investimenti.

Nel 2002 si valuteranno diversi scenari che consentano effettivi aumenti di entrate a seguito di analisi costi-benefici. I diritti di concessione attualmente ottenuti da altre aziende sanitarie non paiono così importanti da giustificare l’ingresso in Ospedale del mezzo pubblicitario, pertanto dovrà essere posta molta attenzione al reale beneficio economico per l’azienda USL prima di addivenire alla stipula di contratti di concessione di spazi pubblicitari in Ospedale. È una materia interessante, ma ancora in Valle d’Aosta - in altre realtà, invece, ha avuto più successo - poco appetibile.

Rispetto all'attività libero-professionale, l’aumento delle entrate è stato del 39,9 percento nel 2001 rispetto al 2000, dato positivo, anche se su questa materia stiamo trattando con i sindacati la definizione dei criteri direttivi per l’esercizio dell’attività libero-professionale intra moenia in seguito a tutte le modifiche che sono intervenute, l’ultima delle quali il contratto 2000-2001 pubblicato sulla gazzetta ufficiale solo nell’autunno scorso. Le trattative non sono semplici perché, se c’è un sostanziale accordo da parte delle categorie mediche, si registra un blocco da parte del comparto che vuole entrare in attività libero-professionale non avendo, a nostro parere, ancora la possibilità concreta; si spera che la nuova contrattazione nazionale dia la possibilità al comparto di entrare nel sistema. Rispetto all'attività libero-professionale negli studi privati, come è noto, la materia è in fase di evoluzione perché se ora l’USL incassa l’1 percento della prestazione libero-professionale fatta dal medico nell’ambulatorio privato extra moenia probabilmente, secondo le proposte del Ministro Sirchia, non incasserà neppure più questa, per cui la materia è in "stand by", come dicono i miei amici del "118".

Rispetto alla terza domanda, con la delibera di Giunta n. 5021/2002 sono state approvate le indicazioni per l’azienda USL ai fini della predisposizione del bilancio preventivo determinando l’ammontare delle risorse finanziarie sia di parte corrente che in conto capitale. La stessa delibera definisce altresì gli indirizzi e gli obiettivi di attività che prevedono per la loro realizzazione azioni finalizzate ad un contenimento e ad una razionalizzazione della spesa sanitaria, garantendo comunque l’erogazione dei LEA a tutti i cittadini, ad esempio: realizzazione di un processo di budget sperimentale nel distretto III, monitoraggio dell’attività dei medici convenzionati sul territorio, razionalizzazione delle risorse destinate all'assistenza farmaceutica, riduzione del tasso di ospedalizzazione e avvio di processi di riordino e razionalizzazione dell’attività ospedaliera; inoltre una serie di indicazioni per il contenimento della spesa sanitaria vengono introdotte con la legge n. 405/2001 rispetto alla spesa farmaceutica di cui ho già parlato.

Ricordo che la Giunta ha approvato, nel corso del 2001, le deliberazioni n. 2782 e n. 3688, che prevedono rispettivamente: l’approvazione di indicazioni all’azienda per il governo e il contenimento della spesa farmaceutica - e sono le misure di cui ho parlato -, l’approvazione di direttive all’azienda per il monitoraggio dell’attività dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta rispetto ad alcuni grossi indicatori: prescrizioni farmaceutiche, specialistiche, di laboratorio, indagini strumentali e visite specialistiche, di ricovero, di attività quali l’assistenza programmata, l’assistenza domiciliare integrata ed altre prestazioni aggiuntive; su questo stiamo trattando con la Federazione dei medici di medicina generale.

Rispetto alla quarta domanda, nella delibera n. 3185/2001, recante approvazione di disposizioni all’azienda USL della Valle d’Aosta finalizzate al monitoraggio e al controllo della spesa sanitaria regionale, diamo analiticamente disposizioni all’USL per trasmettere la situazione trimestrale per tenere sotto controllo il tutto e non doverci confrontare su queste tematiche a fine anno. Generalmente si dice che l’azienda deve presentare entro la data del 15 settembre un'analisi degli scostamenti - posso dare al Vicepresidente copia della delibera -, dei costi registrati, i costi per macro-aggregati di spesa e una relazione, poi entro il 31 ottobre la formulazione di richieste, eccetera, questo per dare modo alla Giunta di avere un quadro certo nella fase di predisposizione del bilancio.

Siamo preoccupati, ma fiduciosi perché stiamo mettendo in piedi tutta una serie di politiche atte a risparmiare senza gravare sulle tasche dei cittadini.

Non è intenzione della Giunta regionale per ora applicare nessun ticket sulle prestazioni oppure operare sulla fiscalità generale, non è avvenuto ed è stato ampiamente ribadito durante la presentazione della legge finanziaria.

PrésidentLa parole au Vice-président Lattanzi.

Lattanzi (FI)Chiedo scusa ai colleghi, mi rendo conto dell’ora, però avevo chiesto al Vicepresidente Viérin di posticipare l'oggetto n. 17 al primo pomeriggio, mi è stato detto che non era possibile per direttive del Presidente del Consiglio, ma credo che a me spetti il diritto comunque di replicare, quindi chiedo scusa ai colleghi se li tengo qui per qualche tempo?

Président? Vous avez la parole pour votre réplique, mais il n'y a pas eu des directives en la matière.

Lattanzi (FI)? Intanto una prima considerazione va fatta rispetto al fatto che finalmente oggi i dati li abbiamo avuti, quindi perlomeno non abbiamo dovuto discutere su cosa lei aveva capito e su cosa io avevo chiesto, io avevo chiesto esattamente questi dati e lei oggi è stato in grado di darmeli.

La domanda sorgerebbe spontanea: come mai l’altra volta non era in grado di darmeli? Credo che a questo punto possiamo chiudere con un discorso di incomprensione, ma mi pare che l’interpellanza fosse chiara quindici giorni fa, era altrettanto chiara oggi e mi compiaccio che oggi i dati li abbiamo avuti. La seconda riflessione che è di tipo politico perché mi riservo con la relazione che mi lascerà di andare ad analizzare per comparti quali sono stati i benefici non solo percentuali, ma anche sostanziali dei dati che ci ha esternato? Sentendo tanti "meno" in tutte le voci di costo, sorgerebbe spontanea la domanda: come mai il bilancio sfonda?

Bisogna ricordare che l'anno scorso lo sfondamento era dovuto per due terzi a spese farmaceutiche perché il Governo di Centro Sinistra, prima delle elezioni, aveva eliminato il ticket e perché vi era stato un aumento dei contratti del personale quindi, a seguito di decisioni di tipo ministeriale, mentre per un terzo erano costi che si erano "allargati" a livello regionale.

A questo punto, con tutti questi "meno", viene da chiedersi: dove aumentano questi costi? Probabilmente c’è una voce di costi, non presente in questo elenco seppure dettagliato che ho prelevato dalla delibera n. 3849, che aumenta, che fra crescere i costi, i quali però non sono monitorati da questi atti amministrativi. La seconda riflessione che è doveroso fare è che abbiamo preso atto che, per quanto riguarda le indicazioni di aumento dei ricavi, non si è potuto procedere ad un aumento degli stessi, da una parte perché siamo in contrattazione, dall’altra perché si aspettano le direttive ministeriali o per altri motivi.

Posso concludere con una riflessione, naturalmente riservandomi di andare ad analizzare i dati che l’Assessore ci ha dato: se è vero che nel programma di questa maggioranza si era detto che la sanità rappresentava una delle voci di costo importante del bilancio regionale e che era una scelta politica perché si voleva attuare e mantenere un alto livello di servizio, continuo a ribadire che l’alto bilancio non corrisponde all’alto livello.

Dovremmo fare un tematico sull'alta spesa perché è vero che la nostra azienda sanitaria regionale è un'unica entità, che si dovrebbe confrontare con singole altre entità di bacini uguali, e che la nostra situazione costituisce una peculiarità perché, con un'unica ASL, un unico Ospedale, un po' di centri ambulatoriali sparsi sul territorio, dobbiamo servire una zona molto difficile sotto l’aspetto del servizio sanitario, però è anche vero che questo ragionamento ha un limite ovvero quando ci confrontiamo con le valli di Susa o del Trentino, dove ci sono delle aziende sanitarie locali che servono dai 120-150 mila residenti e che costano 150-180 miliardi l’anno di sanità.

È vero che molti dei servizi sono centralizzati nei capoluoghi regionali, ma è anche vero che noi prima o poi un ragionamento su queste questioni lo dobbiamo fare perché, se ci conviene appoggiarci a Torino per certi importanti servizi, forse ci conviene farlo per dare una qualità del servizio maggiore ad un prezzo minore; se invece possiamo permetterci come Valdostani di gestirlo in casa, ci conviene gestirlo in casa. Non possiamo però continuare a sostenere un bilancio che, anche per scelta politica condivisibile, quella di dare un buon servizio alla collettività valdostana, costa quasi 500 miliardi, per cui il sovrapprezzo rispetto alle altre USL è così alto che un "meno sei" o un "meno dieci" è irrilevante sotto l’aspetto del risparmio generale perché è un aspetto strutturale del sistema sanitario regionale.

Ringrazio l’Assessore per la precisione dei dati che finalmente oggi ha potuto fornirmi e mi riservo, lo ripeto, di approfondirli. Voglio solo comunicare all’Assessore che lo stesso deliberato dell’atto n. 3849, al IV° comma, diceva che l’Azienda sanitaria locale avrebbe provveduto, entro 60 giorni da quella data, ad adottare la presente deliberazione e a trasmettere all’Assessorato della sanità le proprie determinazioni indicando le percentuali di contenimento di costi e di aumento di ricavi per ogni voce indicata al precedente punto 1, cioè gli si chiedeva: "noi vi diciamo di risparmiare, voi diteci di quanto è possibile farlo".

L’8 febbraio - per non arrivare qui e non poter fare quello che in realtà non posso fare, cioè fare un confronto fra quello che era preventivato e quello che oggi è, per cui il "meno sei" non so se è bene o male rispetto a un qualcosa che non so - ho chiesto all’USL e ho più volte sollecitato attraverso la Segreteria della Presidenza del Consiglio il documento di quella relazione. La informo, Assessore, che ad oggi non abbiamo ancora ricevuto quella relazione, forse tutti i miliardi spesi dovrebbero anche servire per darci dei documenti in tempo reale cosicché i consiglieri avrebbero il materiale per poter lavorare?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? se telefona lei, arriva oggi pomeriggio. Grazie.

PrésidentSur cela je pense que nous pouvons suspendre nos travaux.

La séance est levée.