Oggetto del Consiglio n. 2463 del 20 febbraio 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2463/XI Raccolta e utilizzo del sangue cordonale delle partorienti. (Interrogazione)
Interrogazione Premesso:
- che nella seduta del 12 luglio 2001 il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione per la raccolta e l’utilizzo del sangue cordonale delle partorienti, il quale contiene cellule staminali identiche a quelle presenti nel midollo osseo, indispensabili per la cura di numerosi casi di leucemia e linfomi;
- che, attraverso tale mozione, si impegnava l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali affinché l'Azienda USL:
a) procedesse con celerità alla sottoscrizione del protocollo per la raccolta del sangue cordonale col Dipartimento di Onco-Ematologia e Immuno-Infettivologia Pediatrica dell'Università di Torino;
b) promuovesse un’adeguata opera di sensibilizzazione nei confronti delle partorienti circa l'opportunità di acconsentire alla raccolta stessa;
- che il Ministero della Sanità ha recentemente assegnato alla Regione Valle d’Aosta fondi per l’attuazione di iniziative in materia di trapianti di organi e di tessuti;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l’Assessore delegato per sapere:
a) quali sono le iniziative che si intendono finanziare con i fondi statali assegnati;
b) se e come si è dato corso all’attuazione degli impegni indicati nella mozione di cui in Premessa.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
PrésidentLa parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, délégué, Vicquéry.
Vicquéry (UV)Mi si chiede: "quali sono le iniziative che si intendono finanziare con i fondi statali assegnati"; la risposta è la seguente: ai sensi della legge n. 91/1999, recante disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti, il Ministero della salute ha assegnato alla Regione Valle d’Aosta un finanziamento di lire 110.574.200, pari a € 57.106. Rispetto all'assegnazione del fondo statale, l’Assessorato è in trattative con la Regione Piemonte al fine di formulare un protocollo di intesa in materia di prelievi e trapianti di organi e di tessuti.
La Regione non è dotata di un centro trapianti, come si sa, e questo non è fattibile anche alla luce dell’ultimissimo decreto in materia approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nella riunione di giovedì scorso. Premesso che fra l’azienda USL di Aosta e il Centro regionale trapianti di Torino esiste, a partire dal 1981, un rapporto di collaborazione, le due Regioni hanno concordato di formalizzare lo stesso prevedendo l'istituzione di un centro regionale per i trapianti del Piemonte e della Valle d’Aosta.
La somma assegnata alla Regione in materia di prelievi e trapianti indicativamente verrà impiegata nelle seguenti attività: coordinamento locale nella figura del coordinatore e dei collaboratori scelti fra il personale sanitario ed amministrativo, ai sensi dell’articolo 12 della legge n. 91/1999; sensibilizzazione degli operatori sanitari e dell'opinione pubblica rispetto all'importanza della donazione degli organi; formalizzazione ed aggiornamento degli operatori coinvolti nell'attività di prelievo; trasporto da parte dell’azienda USL degli organi prelevati e gli oneri economici sopportati dal Centro regionale trapianti Piemonte-Valle d’Aosta e, sotto questo punto di vista, dobbiamo ancora definire il quantum.
Per quanto riguarda la seconda domanda, dopo la mozione approvata da questa Assemblea in data 12 luglio, in data 23 luglio 2001 la Direzione dell’USL ha deliberato l’autorizzazione per l’attivazione di un centro raccolta di sangue presso l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia.
La delibera dice testualmente: "? di autorizzare l’attivazione presso l’unità budgetaria di Ostetricia e di Ginecologia dell’azienda USL della Valle d’Aosta di un centro di raccolta di sangue placentare che farà capo alla banca del sangue placentare di Torino del Sant’Anna; di affidare al Direttore dell’unità budgetaria di Ostetricia e Ginecologia la responsabilità in relazione alla corretta applicazione delle procedure codificate dal protocollo in essere denominato "protocollo Grace"; di dare atto che il prelievo di sangue placentare riguarderà esclusivamente donne che volontariamente aderiranno all'iniziativa, previa sottoscrizione da parte delle stesse del modulo di consenso informato; di dare atto che gli oneri che l’azienda dovrà sostenere per la realizzazione di quanto sopra riguardano esclusivamente l’acquisto di sacche di raccolta, il cui costo unitario è stato preventivato in lire 40.000 circa e all’acquisto provvederà l’unità budgetaria economato provveditorato?" e di dare atto che il trasporto verrà effettuato dal servizio "118".
Nel mese di novembre scorso il Centro raccolta sangue di Torino ha chiesto, al fine di procedere alla convenzione con l’azienda USL, l’accreditamento del reparto inviante; in pratica, per poter iniziare una collaborazione definitiva, è necessario che ogni medico operatore della ginecologia esegua cinque raccolte che vanno esaminate dal punto di vista microbiologico per accertarne la validità, attualmente si sta completando questa fase di training e ciò sta avvenendo nel servizio del Dr. Montanera di Microbiologia. Le raccolte di prova sono già iniziate, ma non vanno inviate al Regina Margherita perché sono testate in Valle in attesa che la struttura ricevente accrediti il reparto inviante; devono cioè accertare che le procedure previste dal protocollo sono idonee e la formazione del personale è adeguata.
Nel corrente mese si terrà una riunione all’Ospedale Regina Margherita con il medico referente e con i medici aostani per fare il punto della situazione e concordare la partenza ufficiale dell’attività che indicativamente fra le parti si è concordata essere per la prossima estate. A questo proposito, dalla corrispondenza intercorsa, si intendeva far decollare il tutto dai primi mesi di quest’anno, il ritardo è intervenuto in virtù della richiesta di accreditamento di cui ho parlato, ma indicativamente si può dire che il tutto decollerà nella prossima estate.
PrésidentLa parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (FI)Prendiamo atto della risposta dell’Assessore che conferma che è stato dato seguito agli intenti manifestati dal Consiglio regionale nella seduta del luglio 2001. Forza Italia aveva proposto una mozione, poi parzialmente rivista insieme all’Assessore e votata dal Consiglio all'unanimità per il prelievo e l’utilizzo del sangue cordonale delle donne che partoriscono in Valle d’Aosta. Il fatto che questi intenti si stiano concretizzando non può che rallegrarci e confidiamo nelle parole dell’Assessore che la prossima estate possa essere attivato questo importante servizio. Chiedo all’Assessore di poter avere una copia della risposta di cui ha dato lettura.