Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 659 del 9 giugno 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 659/XII - Modalità di pagamento delle spese di una manifestazione di promozione di vini regionali. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

- con deliberazione di Giunta del maggio u.s. è stata data copertura a sanatoria alle spese relative "alla manifestazione di Roppolo indirizzata alla promozione dei vini regionali" svoltasi dicembre u.s.;

- la sanatoria è giustificata con un non meglio specificato "problema di coordinamento";

- i provvedimenti a sanatoria avevano già caratterizzato la malagestione delle attività effettuate dall'ufficio stampa condotto da Paolo Maccari;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

Il Presidente della Regione e l'Assessore all'Agricoltura per conoscere:

1) a quale livello è stata assunta la decisione di impegnare l'Amministrazione regionale, prescindendo dai relativi procedimenti amministrativi;

2) quali sono i problemi di coordinamento citati in delibera e se sono state attivate procedure per evitare il loro ripetersi;

3) i motivi per i quali la sanatoria è stata adottata ad oltre cinque mesi dall'evento sanato.

F.to: Frassy

Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture, aux ressources naturelles et à la protection civile, Vicquéry.

Vicquéry (UV) - Rispondo all'interrogazione, con cui mi si chiede: "a quale livello è stata assunta la decisione di impegnare l'Amministrazione regionale"; questa è una decisione che risale al 1992, "Giunta Bondaz", Assessore Lanièce: con deliberazione di Giunta dell'epoca, n. 1073/1992, vi è stata l'adesione della Regione all'enoteca di Roppolo, con pagamento di una prima quota annuale di 15 milioni. Questa adesione dura da 11 anni e l'ultima quota annuale versata corrisponde al 2003 con versamento di 7.747 euro. L'adesione permette la presenza delle produzioni valdostane nell'enoteca, con possibilità di degustazione e vendita. Parliamo di un'epoca in cui l'enoteca regionale non esisteva e di fatto non esiste ancora, per cui sottoscrivo in pieno la scelta che è stata fatta, perché i risultati che si sono ottenuti in questi anni sono lusinghieri. Oggi sono presenti i vini di tutte le cooperative e di un privato di La Crête. Il peso commerciale annuale ammonta a circa 2.500 bottiglie. L'adesione all'enoteca prevede la collaborazione con la stessa per l'organizzazione di almeno una manifestazione all'anno, lo scorso anno è stata dedicata ai vini passiti, quest'anno sarà indirizzata ai vini delle vendemmie tardive, dove un importante spazio promozionale è destinato alle produzioni valdostane; i costi di questa manifestazione sono divisi a metà. Questa è la scelta dell'epoca, condivisa dal Coordinamento viticoltori in due assemblee del 1991 e del 1992.

Quest'anno si sono verificati problemi di coordinamento interni fra una direzione e l'altra, perché, con deliberazione della Giunta regionale del 6 dicembre, sono state passate dalla Direzione al Dipartimento dell'agricoltura le competenze per le azioni promozionali e questo ha creato un problema di tipo di passaggio di funzioni fra un ufficio e l'altro ed è stata una pura dimenticanza il fatto di non avere impegnato la spesa di questa manifestazione, null'altro. Le deliberazioni a sanatoria non sono la nostra regola, anzi, ho biasimato i miei uffici ben prima dell'interrogazione, il fatto che la deliberazione sia arrivata nel mese di aprile dipende anche qui dal fatto che nel frattempo sono state definite le procedure per le competenze delle strutture stesse dell'Assessorato. Non ho null'altro da aggiungere, se non dire che si tratta di un impegno di spesa limitato a 4.200 euro ma, al di là dell'importo, di certo condivido con il Consigliere Frassy l'affermazione fatta che non si tratti di una corretta procedura amministrativa.

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Questa mattina avevo chiesto che la deliberazione potesse essere discussa alla presenza del Presidente della Regione perché, al di là dell'impegno che riguarda direttamente l'Assessorato dell'agricoltura, penso che qui si debba fare una riflessione su un principio: appunto quello delle sanatorie, che ha contraddistinto in maniera negativa una buona parte della scorsa legislatura e che è sfociato nella nota "vicenda Maccari". Quella vicenda è stata caratterizzata da deliberazioni adottate in sanatoria, ossia a spese che venivano fatte in nome e per conto dell'Amministrazione, prescindendo da quegli atti formali, che sono poi il linguaggio con cui l'Amministrazione deve agire e deve e può impegnare risorse e persone.

La cosa paradossale non è il ritardo, ossia la sanatoria di questa deliberazione, la cosa paradossale è che a questa manifestazione la Regione era presente, a questa manifestazione la Regione ha mandato del personale, ha commissionato degli impegni di spesa, che sono stati fatti nella più assoluta illegittimità delle corrette procedure di una buona e trasparente amministrazione. Io, purtroppo, devo dire che questo vizio, che era sfociato in quella vicenda, permane nel "modus operandi" dell'amministrazione; non mi sono messo a fare l'investigatore - perché ritengo sia un compito che non compete a un consigliere regionale -, ma senza alcuno sforzo, semplicemente prendendo i vari inviti che giungevano sul mio tavolo... le dico soltanto che nell'ultima settimana di maggio vi sono ben due iniziative, che - tra l'altro senza che nulla venisse detto in deliberazione - sono state adottate a sanatoria. La "Penisola del Tesoro" è un invito che ho ricevuto dal Touring Club italiano, come penso i colleghi consiglieri, il 26 maggio; la deliberazione della Giunta è la n. 1746 del 31 maggio. Ora, non vi sono grossi impegni, ma nell'invito si fa riferimento alla partecipazione dell'Assessore alla cultura e del Presidente del Consiglio regionale. La deliberazione è del 31 maggio, poi possiamo anche far finta di non capirci ma, al di là del fatto che l'evento sia il 13 giugno, mi insegnate che gli eventi vanno preparati, di conseguenza gli impegni devono essere presi prima. Ricevo questo invito il 26 maggio e voi deliberate il 31 maggio, vuol dire che avete comunque deliberato a sanatoria...

un Assessore (fuori microfono) ... la sanatoria viene dopo...

Frassy (CdL) - ... ne parliamo subito dopo. Il 31 maggio, sempre nella stessa riunione di Giunta, avete approvato l'organizzazione del convegno sugli OGM e agricoltura valdostana. Anche in questo caso l'invito è stato ricevuto il 1° giugno rispetto alla deliberazione del 31 maggio, ho dei dubbi che in poco meno di 24 ore la tipografia sia stata impegnata a realizzare questa cosa... insieme alle altre spese, che venivano impegnate con queste deliberazioni. Allora, Presidente, il problema non è sulle singole iniziative - che, fra l'altro, sono iniziative minimali in questo caso, tanto che casualmente mi sono capitate in evidenza -, il problema sta a monte, sta nel meccanismo e nel principio che consente a funzionari e a dirigenti di questa Amministrazione di impegnare l'Amministrazione ed è questo il motivo per cui ho domandato a quale livello è stata assunta la decisione di impegnarla. La risposta dell'Assessore Vicquéry è una "non risposta", perché non può dirmi che l'impegno è stato assunto nel 1992, perché immagino che l'adesione a qualsiasi organismo politico, culturale, enogastronomico, associativo vada rinnovata di anno in anno, cioè questi automatismi non sono automatismi che possono essere tollerati da un'amministrazione.

La relazione della Commissione amministrativa istituita dalla "Giunta Viérin" a seguito della nota "vicenda Maccari" aveva stigmatizzato in maniera chiara ed evidente come la procedura della sanatoria, e aggiungeva della sanatoria occulta - e qui ci troviamo di fronte a due sanatorie occulte -, siano fenomeni che non vanno bene. In questo caso probabilmente ci limitiamo ad una questione formale, ma questi meccanismi consentono poi la gestione di spese fuori bilancio, con tutto ciò che ne consegue ai fini della responsabilità amministrativa e molte volte o alcune volte anche di tipo penale. Inviterei perciò il Presidente della Regione a valutare che la sanatoria sia un metodo anzitutto straordinario e non ordinario di gestire manifestazioni o cose di questo genere, con tutti i problemi legati all'ospitalità, all'impegno con le tipografie e con le varie società che organizzano pranzi, conferenze stampa o quant'altro, ma soprattutto lo invito a trovare dei meccanismi per cui queste cose non possano più essere praticate e, quando accade, che quanto meno sia evidenziata la sanatoria; qui abbiamo invece delle sanatorie che sono occultate, nel senso che non sono rese palesi.