Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2409 del 23 gennaio 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2409/XI Affidamento da parte dell’USL a imprese esterne dell’esecuzione di servizi. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamata la discussione avvenuta in Consiglio regionale in merito ai rapporti esistenti fra l'IN.VA. e l'USL, da cui è emersa anche la situazione venutasi a creare a seguito della "esternalizzazione" di servizi che potrebbero essere svolti dai dipendenti dell'USL;

Preso atto che le iniziative di esternalizzazione prese dimostrano più l'incapacità della dirigenza USL di saper gestire certi servizi, che la necessità di razionalizzare la spesa;

Ricordato anche il parere contrario espresso dalle OO.SS., in quanto le attività vengono tolte ai dipendenti interni e affidate a quelli delle imprese esterne, senza che sia garantito un servizio migliore (vedi pulizie, cucina, trasporto barelle, lavanderia, servizi amministrativi);

Ritenuto ingiustificato che, a parità di mansioni e funzioni, al personale delle imprese venga erogata una remunerazione inferiore a quella prevista per i dipendenti del servizio sanitario;

Visto che i dati forniti dalla direzione dell'USL alle iniziative presentate in Consiglio regionale non sono risultati sempre esatti;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere:

1) il numero dei contratti con ditte esterne che sono stati attivati dall'attuale direzione dell'USL, con quale durata e per quali importi di spesa;

2) quali verifiche, studi, procedure, sono stati effettuati prima di giungere alla stipula dei suddetti contratti; e quali convenienze sono state riscontrate rispetto alla gestione diretta e quindi interna all'USL;

3) se, e come, ritiene costituire un gruppo di lavoro onde verificare l'attività dell'USL rispetto alle proposte di "privatizzazione" dei servizi.

F.to: Beneforti - Curtaz - Squarzino Secondina

PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Questa interpellanza tratta ancora una volta del "problema sanità" perché non possiamo rimanere in silenzio di fronte a quanto sta accadendo nella gestione dell'USL.

Nella precedente adunanza consiliare abbiamo presentato una mozione - che è stata, come sempre, respinta dalla maggioranza - per chiedere all'Assessore di verificare quali problemi siano sorti in seguito alla stipulazione della convenzione tra l'USL e l'INVA, di verificare altresì le conseguenze relative alle sperimentazioni e alle "esternalizzazioni" messe in atto in alcuni servizi. Questa verifica non si è voluta effettuare, né si sono fatte le indagini che abbiamo proposto e richiesto da sempre anche in questa sede, senza mai pensare che "i nodi possono venire al pettine" e, quando questo si verifica, allora si ricorre alle conferenze stampa, ai comunicati, alle dichiarazioni, si va alla ricerca della smentita e delle giustificazioni a tutti i costi.

Con questa interpellanza intendiamo riaprire il confronto su certi problemi che oggi sono sul "tappeto". Le domande che poniamo, le richieste che facciamo e che abbiamo fatto anche con questa interpellanza si illustrano da sole, non c’è bisogno di molti commenti, ma vorremmo che si comprendessero le motivazioni per le quali questa iniziativa è stata presentata, le ragioni che ci hanno indotto ad insistere: non abbiamo presentato questa interpellanza per il gusto di infastidirla, Assessore!

Ciò che chiedevamo con la mozione e ciò che domandiamo nuovamente con l'interpellanza è utile a tutti: a noi dell'opposizione per ampliare le nostre conoscenze, a voi della maggioranza - e anche a lei, Assessore, per non essere messo di fronte al fatto compiuto e per non dover poi venire in questa sede a difendere, molte volte, le cause perse -, anche alla gente, agli ammalati, ai ricoverati per le conseguenze che certi appalti e certe privatizzazioni comportano - delle conseguenze ho parlato in occasione dell'illustrazione della mozione, quindi non sto qui a ripeterle -; è utile anche per prevenire certi fatti di malasanità che stanno avvenendo anche altrove relativamente a certe "questioni"; è utile per verificare le motivazioni che stanno alla base delle privatizzazioni di certi servizi, ma è anche utile per controllare l’operato dell’USL perché è opportuno renderci conto se quanto accade è normale che avvenga, se è redditizio sul piano della spesa, se i servizi resi agli assistiti migliorano dopo essere stati privatizzati, se a monte delle privatizzazioni ci sta solo l'incapacità della Direzione dell’USL di gestire certi servizi o se sono dovute alla mancanza di personale o per eliminare certi "fastidi".

Credo che ci debba essere una ragione plausibile per tutto quello che viene fatto da un Ente pubblico visto che si tratta di un ente assistenziale, la cui dirigenza deve rendere conto del proprio operato. Per questo motivo, l'interpellanza, oltre alla richiesta di dati in merito all'entità del fenomeno delle privatizzazioni che sono avvenute, contiene la richiesta volta a sapere se l'Assessore ritiene opportuno costituire un gruppo di lavoro per verificare l’attività dell’USL in merito alle proposte di privatizzazione di certi servizi.

Rimaniamo in attesa della sua valutazione e della sua risposta, Assessore. Mi auguro che comprenda le motivazioni che stanno alla base di questa interpellanza perché riteniamo importante verificare in questa sede, visto quanto aumenta la spesa sanitaria anche nella Regione, se certi atti sono giusti o se invece dipendono dall’arbitrio dell’USL.

PrésidentLa parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Rispondo in nome e per conto dell’azienda USL perché questa è un'interpellanza che a ragion del vero avrebbe dovuto avere i connotati dell'interpellanza con risposta scritta in quanto c’è una serie di dati che, se mi consente il Consigliere Beneforti, non leggerò - numero di contratti, data di inizio, durata e quant’altro - riservandomi di consegnargli la documentazione, se lo ritiene opportuno.

Vorrei subito rispondere all'argomentazione di fondo del Consigliere Beneforti che mi ha invitato a comprendere le motivazioni; io le capisco, ma non le condivido, e invito il Consigliere a leggere non solo la stampa specializzata, ma per esempio "Il Sole 24Ore" della settimana scorsa che intitola: "In Ospedale gestione privata" e cita il caso della "Fatebenefratelli" di Milano, una delle più importanti strutture ospedaliere della città, che imbocca una via innovativa per acquisire risorse da destinare a nuovi investimenti, interventi di ristrutturazione ed ammodernamento, una via che contempla il coinvolgimento di capitali privati, questo il cuore del progetto che Corrao, Direttore dell’Ospedale, ha presentato ai sindacati.

Al centro delle iniziative, fra le prime in Italia, si trova il Presidio ospedaliero "Macedonia Meloni" di Milano, che fa capo appunto alla "Fatebenefratelli", e che è una clinica specializzata in ginecologia e ostetricia che nel prossimo futuro potrà essere gestita dai privati. Questa è la strada maestra che tutte le amministrazioni stanno seguendo, cioè un sistema di gestione il più possibile privatistico, per tutta una serie di motivi.

Il Consigliere intende conoscere il numero dei contratti con ditte esterne che sono stati attivati dall’attuale Direzione dell’USL. Riservandomi di dargli la documentazione, premetto che tutti i contratti citati - fatta eccezione per il servizio barellieri che costituisce un elemento di novità, nonché per lo sportello informatizzato, di cui abbiamo parlato nel corso dell'ultima adunanza consiliare, che costituisce una logica evoluzione del precedente servizio di data entry - erano già attivi, anche se con modalità differenti, prima del giugno 2000 per cui, se si tratta di inefficienza dell’attuale Direzione, lei dovrebbe correttamente parlare anche di inefficienza dei Direttori generali precedenti. Mi rifiuto di considerare questo un sistema inefficiente, e lo motiverò, perché molti di questi contratti hanno più di una ragione d’essere.

In relazione al secondo punto dell'interpellanza: "quali verifiche, studi, procedure sono stati effettuati prima di giungere alla stipula dei suddetti contratti?", la diversa natura e i differenti contenuti operativi e professionali dei contratti sopraelencati rendono necessario procedere alla descrizione delle diverse valutazioni, che determinano le scelte tecnico-economiche di convenienza fra il produrre in proprio i servizi oppure acquistare gli stessi all’esterno.

"Rispetto ai metodi di scelta del contraente, questa azienda utilizza?" - questa azienda è l’USL, perché do lettura, sia chiaro, di una sua nota - "? gli strumenti normativi vigenti, quali le gare in ambito comunitario, le procedure di gara sotto soglia di cui al decreto legislativo n. 229/99, il rinnovo contrattuale previa valutazione di convenienza economica, così come previsto e confermato nelle disposizioni contenute nelle ultime finanziarie, a far data dal 1993, l’affidamento diretto nei casi consentiti dalla legge. Si aggiunga che la legge 28 dicembre 2001 n. 448 all’articolo 29, misure di efficienza delle pubbliche amministrazioni, ribadisce che le pubbliche amministrazioni sono autorizzate ad acquistare sul mercato i servizi?"- questa è una legge - "? originariamente prodotti al proprio interno a condizione di ottenere conseguenti economie di gestione, nonché a costituire, nel rispetto delle condizioni di economicità, di cui alla lettera a), soggetti di diritto privato ai quali affidare lo svolgimento di servizi svolti in precedenza" (legge 28 dicembre 2001 n. 448). "Si aggiunga altresì che, per alcuni dei contratti citati, le scelte aziendali sono fatte oggetto di informazione sindacale nei limiti previsti dai contratti di lavoro e in questa fase le opinioni a confronto hanno registrato in qualche caso valutazioni di carattere generale diverse fra organizzazioni sindacali e azienda, ma che tale difformità di opinioni non si possa considerare come concretizzazione di pareri contrari. In riferimento al fatto che tali esternalizzazioni determinino condizioni salariali particolari per i dipendenti delle società appaltanti, si vuole sottolineare che i contratti stipulati prevedono l’obbligo, sanzionabile, in carico alle stesse società di applicazione dei contratti collettivi di categoria con la derivante correttezza contributiva.

Per quanto riguarda il ritiro?" - e qui scendiamo nello specifico dei singoli contratti principali - "? e lo smaltimento dei rifiuti sanitari e speciali, il servizio raccolta rifiuti e pulizie aree esterne, è evidente come l’esternalizzazione rappresenti la regola in quanto non risulta che alcuna azienda sanitaria proceda in proprio alla gestione per motivi legati alla complessità del settore dello smaltimento. I prezzi applicati sono da considerarsi in linea con i prezzi medi di mercato.

In relazione al servizio lava/nolo biancheria, materasseria, si deve significare come fin dal 1995 ci si trovasse in presenza di una gestione mista e come l’ultimo appalto abbia voluto razionalizzare definitivamente la situazione operativa che necessitava di forti investimenti strutturali, tecnologici e di competenze e risorse umane. Si aggiunga che anche in questo settore la percentuale di aziende sanitarie che hanno optato per l'esternalizzazione rappresentano una percentuale superiore al 50 percento dei casi. Alcuni studi, con dati da verificare, parlano del 75 percento delle aziende che utilizzano questo sistema. I prezzi applicati sono da considerarsi in linea con i prezzi medi di mercato.

In riferimento al servizio di pulizia si deve evidenziare come ormai la totalità delle aziende sanitarie abbia optato per l’esternalizzazione in considerazione della necessità di continuità di erogazione. Il contratto prevede la fornitura di materiale di consumo e la messa a disposizione di tutte le attrezzature necessarie. I prezzi applicati sono da considerarsi in linea con i prezzi medi di mercato, anche a seguito della rinegoziazione avvenuta in occasione del rinnovo del contratto di appalto.

Per quanto concerne il servizio di ristorazione, si deve premettere che la scelta dell'esternalizzazione rappresenta un’alta percentuale delle aziende sanitarie: 50 percento in Italia con il nord-ovest assestato sul 70 percento. La gara, recentemente aggiudicata, ha permesso di conseguire un ottimo risultato tecnico ed economico, con costi allineati rispetto alle medie di mercato e collocati nella migliore fascia.

Il servizio di vigilanza armata viene svolto da società autorizzate nel limite dei relativi tariffari previsti dalla Prefettura. Il servizio infermieristico rappresenta una delle varie risorse, insieme al personale dipendente e al personale convenzionato, per garantire i livelli minimi di assistenza infermieristica." Aggiungo che il servizio infermieristico è sicuramente destinato ad essere revocato nel momento in cui avremo sufficiente personale dipendente, questo è certo.

"Il servizio barellieri rappresenta una novità per l’azienda e la sua durata anch’essa è limitata in quanto si sta verificando la possibilità di effettuarlo a mezzo di personale dipendente razionalizzando l’utilizzo delle risorse interne e di personale ausiliario" compatibilmente con la normativa, che il Consigliere Beneforti conosce, dei pesi e dei carichi che vieta al personale ausiliario infermieristico di sopportare dei carichi superiori a 40 chilogrammi. "Il costo applicato è in linea con i prezzi medi di mercato e i servizi del cosiddetto "ausiliarato".

In relazione al servizio di ingegneria clinica, si vuole sottolineare come la scelta di esternalizzazione dello stesso rispetti i parametri di utilità gestionale in uso nelle aziende sanitarie che recenti studi di settore hanno fissato, infatti la dimensione del patrimonio di tecnologia sanitaria dell’azienda USL della Valle d’Aosta colloca la stessa nella fascia ove è ritenuto più efficiente l’andamento esterno al coordinamento interno. Il contenuto del contratto si sostanzia nella manutenzione delle apparecchiature tecnologiche, compresi i costi del materiale di riparazione per tutte le attrezzature affidate. Dal punto di vista dei costi, la situazione attuale, contratti di manutenzione diversi per ogni apparecchiatura, rappresenta una situazione di risparmio, seppur minimo". Ricordo al Consigliere che antecedentemente questi contratti erano stipulati con le singole ditte produttrici con grossi problemi di gestione, oggi il servizio di ingegneria clinica gestisce tutti i contratti di manutenzione. "Le tariffe applicate sono in linea con i prezzi medi di mercato e si aggiunga che le professionalità specifiche richieste per l’espletamento di tale servizio non sono facilmente rintracciabili sul mercato interno.

La gestione stipendi è affidata, fin dal 1994, all’esterno, come fanno tutte le aziende sanitarie, e tale scelta di esternalizzazione rappresenta ormai la totalità, appunto, delle aziende sanitarie. Le motivazioni sono da ricercarsi nell'esigenza di garantire un continuo aggiornamento delle banche dati, nonché una fortissima specializzazione che può essere meglio perseguita attraverso dinamiche di rete. Il costo annuo - 86.764 euro - non consentirebbe di realizzare la struttura completa di tutte le risorse umane e materiali necessarie". Questo viene definito "economia di scala", Consigliere Beneforti.

"In relazione allo sportello informatizzato della Radiologia e allo sportello informatizzato unità budgetarie diverse?" – IN.VA., per intenderci - "? si ribadisce come tale servizio costituisce la logica evoluzione del servizio di data entry già in atto negli anni precedenti. I motivi legati alla natura dei servizi interessati, che richiedono di essere forniti in una logica pura di servizio, senza soluzione di continuità, rappresentano e soddisfano i livelli di analisi costi-benefici, anche dal punto di vista della garanzia di elevati livelli di servizio all'utenza. Rispetto al servizio di supporto del sistema informativo aziendale, il principale motivo di esternalizzazione è da ricercarsi nella particolarità dello specifico mercato di lavoro, ove le professionalità tecniche necessarie, non in generale, ma nello specifico, sono restie in genere al rapporto di dipendenza diretta con esclusività di rapporto."

Questo è di tutta evidenza per l’alta professionalità che ha questo personale specializzato. "I costi sopportati sono in linea con un ipotetico costo di gestione diretta oltre che in linea con i costi di mercato delle professionalità impiegate. In relazione ai contratti di help desk, tecnologie informatiche, servizi supporto Progetto screening mammografico, gestione supporto sistema "118", supporto elaborazioni statistiche e sistema informativo sanitario, gli stessi sono affidati alla partecipata IN.VA. sulla scorta delle valutazioni già espresse in precedenza, anche in questo caso l'esternalizzazione si fonda sui motivi che hanno determinato la costituzione di IN.VA. e cioè la creazione di una struttura a servizio delle pubbliche amministrazioni della Regione in grado di fornire professionalità e competenze, oltre a dotazioni tecnologiche condivise, al fine di definire importanti economie di scala in settori di tale complessità ed estensione che renderebbero estremamente dispendiose forme a gestione diretta.

Per quanto riguarda il servizio registrazione ricette, si deve precisare che ormai la totalità delle aziende sanitarie procede all'esternalizzazione delle stesse a centri di elaborazione dati; anche in questo caso i prezzi di contratto sono in linea con i prezzi medi di mercato." Aggiungo che questa gestione era stata tentata in gestione diretta alcuni anni fa con fallimento totale dell'iniziativa perché sono necessarie strumentazioni specifiche molto costose e comunque una professionalità anche se non di elevato livello che invece hanno questi centri elaborazione dati.

"Il contratto di noleggio procedure informatiche sanitarie e relativi servizi è relativo alle licenze del software sanitario in uso presso le unità budgetarie ospedaliere con la relativa assistenza on side. In questo caso è evidente come la società licenziataria del software sia specificatamente formata sul prodotto della casa produttrice e pertanto, unitamente alla quota di pagamento delle licenze, sia congruo affidare alla stessa l’assistenza in attesa di soluzioni WEB che potranno determinare un'ulteriore razionalizzazione dei costi.

In relazione alle manutenzioni ordinarie ospedaliere ed extraospedaliere - in tali tipologie sono assimilabili i contratti per le tinteggiature, i global services di sede poliambulatoriale - si precisa che, come logica gestionale generale, con il servizio manutenzione interna vengono svolte le attività di pronto intervento e l'ordinaria manutenzione minuta, mentre si affidano a terzi le attività che comportano grossi volumi di lavoro, trasferte rilevanti e attrezzature particolari. Si esternalizzano altresì le manutenzioni rivolte a settori tecnici particolarmente specifici, ad esempio manutenzione straordinaria dei gruppi di continuità del sistema Siemens di supervisione degli impianti di condizionamento.".

Devo dire che, da quando è stata fatta la manutenzione esterna, c’è un notevolissimo miglioramento nella manutenzione ordinaria che era uno dei "punti dolens" del sistema di gestione interna per molti motivi. In tutti i casi citati i contratti sono sottoposti a continue verifiche di efficacia - qui rispondo in linea generale alla seconda domanda - da parte dei soggetti interni deputati al controllo della corretta ed efficiente esecuzione degli stessi. In questo modo, oltre a svolgere un compito e un dovere istituzionale, la struttura mantiene un patrimonio di conoscenze tecnico-professionali specifico, tale da garantire una corretta posizione contrattuale per il presente e il futuro.

Passo alla terza domanda che è di mia competenza. Devo ribadire il concetto più volte sostenuto in questa e in altre sedi che, trattandosi esclusivamente di materia organizzativa e gestionale, non è assolutamente intenzione di questo Assessorato costituire un gruppo di lavoro essendo oggi presenti gli strumenti di monitoraggio dell’attività dell’USL consistenti nel PAL (Piano attuativo locale) e nel contratto di programma che ogni anno l’Amministrazione regionale stipula con l’azienda USL, all’interno del quale ci si può confrontare su tutta l’attività gestionale dell'azienda.

Non si intende, lo sottolineo, ripristinare il controllo sugli atti dell’USL poiché sarebbe un atteggiamento anacronistico e in netta contraddizione rispetto alle normative generali esistenti. Nulla vieta al Consigliere regionale di investire - come è già stato fatto -, se lo ritiene opportuno, la commissione consiliare per verificare nel dettaglio tutti i contratti in essere, così come nulla vieta al Consigliere Beneforti, e a tutti noi, di prendere contatti con l’azienda USL per esaminare le singole tipologie di contratto; altra cosa è fare un controllo di tipo gestionale, attività in merito alla quale il sottoscritto più volte è stato accusato dal Consigliere regionale di intervenire al di là delle proprie competenze, per cui la invito ad avere, almeno da questo punto di vista, un minimo di coerenza.

PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Non siamo soddisfatti, Assessore.

La ringrazio di aver dato lettura della risposta che l’USL ha fornito a questa interpellanza e sono certo che ce ne darà copia affinché sia possibile approfondire i dati che ha comunicato. L’avrei ringraziata in modo diverso se avesse accolto, per una volta, il nostro suggerimento di dare vita ad un gruppo di lavoro per verificare come avviene la gestione dell’USL, per quanto concerne le privatizzazioni dei servizi. Purtroppo anche in questa occasione lei ha respinto la richiesta precisando che la competenza è dell’USL e aggiungendo che, se proprio la si deve verificare, l’occasione è quella dell’esame del contratto di programma che viene stipulato fra le parti. Io penso che lei, Assessore, si sia espresso più per convenienza che per convinzione relativamente a tutto ciò che ci ha detto.

Mi sento di fare questa affermazione perché lei, come Responsabile della sanità in Valle, non può non avere dei ripensamenti e fare delle valutazioni su quanto avviene, se tutto è regolare, se i costi sono in linea con il mercato - così si afferma -, perché si arriva ad adottare certe deliberazioni? Posso capire che nel settore infermieristico si presenti una necessità immediata, posso pensare che in certi servizi dell’informatica si debba far ricorso a chi è più competente e disponga delle strumentazioni specifiche, ma tutto ciò che può essere fatto all’interno, tramite il personale diretto, non è comprensibile che venga dato all’esterno! Non può condividere anche lei, Assessore, che certi servizi vengano privatizzati pur sapendo che molti servizi non migliorano. Abbiamo l’esempio della mensa, dei servizi di pulizia, del trasporto delle barelle all’interno dell’Ospedale e della lavanderia.

Lei, Assessore, si è limitato a leggere la lettera che le ha inviato l’USL, ma perché non va ad accertarsi se questi servizi, che sono sempre stati svolti con personale interno e che oggi si affidano all’esterno, sono adeguati alle esigenze esistenti? È possibile che non ci si voglia rendere conto che non c’è un controllo sulla qualità! Ci sono le lamentele e non c’è il controllo sulla qualità! Spesso e volentieri alla mensa il "piatto" è di qualità scadente e viene consumato freddo; non ci vuole tanto ad accertarsi se questo corrisponde al vero.

Si vengono a creare anche situazioni di disagio fra i ricoverati e il personale esterno che svolge il servizio di barelliere e, nonostante tutto quello che si sta facendo, la spesa sanitaria aumenta anno dopo anno, anziché diminuire, allora quali vantaggi abbiamo nel privatizzare questi servizi?

Il problema principale è costituito dal fatto che le persone che oggi dirigono l’USL non se la sentono di gestire certi servizi: questo è il "nodo di fondo", Assessore, di cui lei deve tener conto, la dimostrazione c’è e si vede!

Ci sono le denunce delle organizzazioni sindacali sul malcontento esistente, sugli incarichi affidati all’esterno, sulla mancanza di personale preparato professionalmente; ci sono le nomine e le delibere, i provvedimenti adottati "ad uso e consumo" di chi gode di protezioni interne ed esterne all’Ospedale regionale. In tal senso, basta leggere il comunicato del SAVT che ha spiegato su "La Stampa" come avviene l’applicazione dell’articolo 12 del contratto di lavoro della sanità: viene detto che vi sono lavoratori che hanno passaggi automatici ed altri, invece, che devono sostenere prove di selezione. Cosa vuol dire questo? Che si considerano tutti alla pari, che sono tutti uguali, che hanno tutti gli stessi diritti? Se lo avesse detto la CISL, lei poteva dirmi, Assessore, che era la stessa fonte dalla quale provengo io, invece lo dicono altri?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? Assessore, lo spieghi al SAVT, non lo spieghi a me! Magari lo avete richiamato all’ordine affinché non si permetta più di fare certi comunicati! Infine, diciamolo francamente: voi fate tutto questo discorso, avete nominato i dirigenti di oggi e di ieri - lei si richiamava prima ai dirigenti: non li ho nominati io, li avete nominati voi -, però siamo al primo posto in Italia per le morti evitabili; più aumenta la spesa sanitaria, più si muore e i servizi nella nostra Regione non migliorano.

Lei, Assessore, sostiene sempre che tutto va bene, lei giustifica tutto, però si è fatto in fretta e furia la conferenza stampa per smentire e definire "strumentale" quello che era stato detto. Mi sembrate Berlusconi: quando si dice qualcosa contro di loro, tutto diventa "strumentale"! Anche per voi diventa tutto "strumentale" e non ne approfittate per andare ad approfondire, per verificare quali siano le cause.

Noi abbiamo chiesto la costituzione di un gruppo di lavoro pensando ad un gruppo di tecnici chiamati a valutare se quello che si sta facendo sia giusto o no, i costi e i benefici e soprattutto in quale modo questa azione curi l’interesse dell’ammalato. In futuro, comunque, interverremo nuovamente relativamente a questo argomento.