Oggetto del Consiglio n. 2402 del 23 gennaio 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2402/XI Iniziative per prevenire lo sviluppo di incendi sul territorio a seguito della siccità. (Interrogazione)
Interrogazione In considerazione delle eccezionali condizioni meteorologiche che hanno creato un prolungato periodo di siccità;
Preso atto del proliferare, stante tale situazione, di innumerevoli e gravissimi incendi boschivi in Italia e all’estero;
Considerati i drammatici danni provocati ai centri abitati e all’ambiente dall’espandersi di tali incendi;
In funzione delle ingenti risorse impegnate dall’amministrazione regionale per il servizio di protezione civile e antincendio;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale al fine di conoscere:
1) quale organizzazione sorveglia tale eventualità, come è strutturata sul territorio valdostano l’organizzazione antincendio, quali interventi sono stati fatti o sono programmati per prevenire lo svilupparsi di estesi incendi sul territorio;
2) quali mezzi sono predisposti per tale evenienza;
3) quali risorse idriche vengono considerate per l’approvvigionamento dei mezzi di soccorso terrestri ed aerei.
F.to: Lattanzi
PrésidentLa parole à l’Assesseur à l’agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.
Perrin (UV)La materia "incendi boschivi" è disciplinata dalla legge regionale n. 85/82 e successive modificazioni, la quale prevede, attraverso l’elaborazione e l’adozione di uno specifico piano regionale di tutela dei boschi dagli incendi, l’attuazione di tutta una serie di iniziative e di interventi nell’ambito della prevenzione e della lotta al fuoco.
Quest’anno, in considerazione delle eccezionali condizioni meteorologiche e della conseguente siccità, è stato dichiarato con decreto del Presidente n. 745 del 28 dicembre lo stato di grave pericolosità su tutto il territorio regionale, non coperto da neve, circa l’innesco e la propagazione di incendi nei boschi, con il quale sono sanciti divieti e prescrizioni nell’uso del fuoco. La legge n. 85/82 individua poi nella Direzione del Corpo forestale valdostano la struttura competente in materia di lotta agli incendi.
Il Corpo forestale opera per mezzo di 16 comandi di stazione dislocati sul territorio, nonché di uno specifico ufficio antincendio boschivo incaricato di coordinare e gestire l’attività di prevenzione e lotta agli incendi, anche con l’ausilio delle altre strutture aventi a vario titolo competenza in materia: il Corpo dei Vigili del fuoco professionale e volontario, le forze dell’ordine, la Protezione civile regionale e i comuni. In particolare, con decreto n. 534/84 del Presidente della Regione, sono stati istituiti i distretti antincendio in numero di 16 ed identificati con le circoscrizioni dei comandi di stazione forestale.
Ai sensi del suddetto Piano antincendio boschivo, presso ogni comando di stazione forestale è stata istituita e organizzata una specifica squadra antincendio boschivo, il cui organico può variare dalle 5-10 unità sino a 20 unità in considerazione della maggiore o minore incidenza dell’evento nella giurisdizione, e composta in massima parte da operai forestali, nonché da vigili del fuoco volontari.
Complessivamente, ad organico completo, si dispone di 210 unità, mentre le unità del Corpo forestale ammontano, sempre ad organico completo, a 150. Inoltre, presso l’Ufficio antincendio boschivo viene calcolato quotidianamente, usufruendo di un circuito di rilevazione di dati meteorologici, un indice di pericolosità elaborato sulla base di una metodologia di previsione molto valida e adatta alla nostra realtà, secondo un sistema canadese ampiamente collaudato.
La sorveglianza, attiva lungo tutto l’arco dell’anno e rafforzata nei periodi a più elevato rischio, viene svolta dalle pattuglie delle stazioni forestali, le quali sono dotate di collegamento radio e di micro autobotti.
Queste ultime sono sufficienti per l’eventuale estinzione di piccoli focolai o per interventi di primo soccorso in attesa del sopraggiungere dei mezzi di maggiore portata.
In periodi di dichiarata grave pericolosità queste pattuglie sono integrate con personale delle già menzionate squadre antincendio boschivo così da potenziare sia l’azione di avvistamento sia l’eventuale successivo intervento di spegnimento. Comunque, quando necessario, il servizio di avvistamento può essere potenziato anche con l’ausilio di ricognitori aerei resi disponibili dal locale Aero Club con il quale è sottoscritta un'apposita convenzione.
La struttura antincendio funziona ed assolve il suo compito. Infatti, anche l’incendio che ha recentemente interessato il Comune di Verrayes avrebbe potuto avere un esito ben più disastroso - considerata la situazione particolarmente sfavorevole che si era determinata per la concomitanza di diversi fattori, fra i quali l'elevata ventosità che ha giocato un ruolo di primo piano - se tutta l’organizzazione preposta all'estinzione non avesse sollecitamente messo in atto le contromisure necessarie a contrastare l’avanzata del fronte di fiamma; nella stessa giornata, tra l'altro, si sono manifestati anche altri tre eventi.
Relativamente ai mezzi predisposti per fronteggiare il fenomeno degli incendi, si ricorda che l’Ufficio antincendio boschivo dispone di tre autobotti di varia portata e specificamente attrezzate per l’attività di antincendio boschivo e di un autoveicolo di appoggio negli interventi in cui si rende necessario l’utilizzo di elicotteri; in aggiunta vi sono le micro autobotti già citate a disposizione dei comandi delle stazioni forestali e ovviamente il parco mezzi del Corpo dei vigili del fuoco sia a livello di comando centrale, sia a livello di distaccamenti comunali. Sono poi disponibili i tre elimobili della Protezione civile regionale, per quanto si riferisce alla lotta attiva, oltre ai già citati velivoli resi disponibili dall’Aero Club Valle d’Aosta in ausilio all'attività ricognitiva di avvistamento.
Nell’opera di spegnimento dell’incendio di Verrayes, che ha percorso 138 ettari, sono intervenute 288 persone, fra cui 53 appartenenti al Corpo forestale e 226 appartenenti al Corpo dei vigili del fuoco; sono stati utilizzati oltre 41 veicoli fra camionette e furgoni, 13 autobotti di varia portata, un autocarro per appoggio elicottero, per un totale di 55 automezzi fra Corpo forestale e Corpo dei Vigili del fuoco e inoltre fino a 4 elicotteri con 7 equipaggi.
Nel Piano regionale antincendio boschivo esiste poi una sezione specificatamente destinata all'individuazione delle risorse idriche utilizzabili in caso di necessità sia per il rifornimento degli elimobili, sia per quello degli autoveicoli specifici. L’Ufficio antincendio boschivo, inoltre, provvede alla realizzazione di invasi, vasche e serbatoi, come pure di opere di viabilità, in particolare nelle aree più o meno carenti o classificate ad elevata e media pericolosità nella cartografia ufficiale allegata al Piano antincendio boschivo. Vengono inoltre utilizzate le vasche mobili di varia capacità che l’ufficio ha provveduto in parte a stoccare presso i propri magazzini, in parte a distribuire ai comandi delle stazioni del Corpo forestale e ai comuni per l’utilizzo sul territorio in aree non sufficientemente servite.
Président La parole au Vice-président Lattanzi.
Lattanzi (FI)Ringrazio l’Assessore per la risposta puntuale. Mentre ho formulato il testo di questa interpellanza mi sono soffermato a riflettere sul fatto che, a distanza di un anno, invece che commentare l’eccesso d’acqua dell’alluvione dello scorso anno, ci troviamo nella situazione di dover commentare la siccità: com’è strana la meteorologia! È sorta quindi spontanea - anche alla luce degli eventi che l’Assessore ha citato e di molti altri eventi che sa essersi verificati in Valle, ma in particolar modo in quanto impressionati dagli eventi catastrofici di altre zone d’Italia, d’Europa e addirittura del mondo - la richiesta volta a sapere come funziona il nostro sistema antincendio, richiesta che faccio sia come cittadino sia come politico.
Per quanto riguarda il sistema che l’Assessore ha illustrato, cioè quello a terra, posso dichiararmi soddisfatto delle risorse e dei mezzi impegnati. Vorrei invece, per dare un contributo, sollevare qualche perplessità legata alle risorse idriche specifiche ed utili, come abbiamo potuto vedere anche nell’incendio di Verrayes, e cioè i 4 elicotteri che hanno dovuto andare a prendere l’acqua perché, quando avvengono questi incendi, contestualmente c’è anche il problema della siccità. La domanda che mi è stata più volte posta in questi giorni è perché non si pensa di creare queste risorse idriche, di individuarle in modo da evitare che, nel momento dell'emergenza, si abbia la struttura sul territorio, ma non si disponga della risorsa primaria: l’acqua. Siamo ricchi di torrenti e di "situazioni" dalle quali si può attingere l’acqua, anche se ridotte in questo momento e dal gelo e dalla siccità, ma sicuramente abbiamo molte potenzialità di reperimento idrico.
Evidenzio che non è sufficiente avere un fiume, bisogna che il fiume abbia un'ansa sufficientemente grande e gli alberi sufficientemente distanti da permettere all’aeromobile di attingere l’acqua nel fiume; che non è sufficiente l’utilizzo delle vasche mobili perché se non c’è l’acqua, è difficile reperirla, come credo che non sia sufficiente individuare i siti nei quali i torrenti possono fornire la materia prima perché bisogna effettuare dei lavori, predisporre delle anse o ampliare quelle esistenti per renderle utili agli aeromobili per potersi rifornire di acqua.
Esprimo la mia soddisfazione per quanto riguarda la dislocazione sul territorio del Corpo forestale, del nostro Servizio antincendio che ritengo adeguato; sollevo la problematica dell'individuazione delle risorse idriche e della creazione delle condizioni affinché queste risorse possano essere sfruttate.