Oggetto del Consiglio n. 2400 del 23 gennaio 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2400/XI Eventuale dismissione dello stabilimento "Olivetti I Jet" di Arnad e situazione generale della struttura in questione. (Interrogazione)
Interrogazione Premesso:
- che la nuova proprietà di Olivetti-Telecom avrebbe inserito, secondo indiscrezioni trapelate anche su alcuni organi di stampa, lo stabilimento Olivetti I Jet di Arnad nel piano di dismissioni;
- che per ovviare alla crisi e occupare comunque il personale, è stato effettuato nell’autunno scorso un massiccio intervento formativo e di aggiornamento professionale per 150 dipendenti della stessa azienda;
- che Olivetti I Jet starebbe da tempo tentando di concludere un accordo con un partner forte, al fine di potere collocare sul mercato i grossi quantitativi di testine ink-jet tuttora non commercializzati;
- che le maestranze occupate presso lo stabilimento sono comprensibilmente preoccupate per il loro futuro lavorativo e per la continuità produttiva dell’insediamento;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
l’assessore delegato per conoscere:
a) se le notizie inerenti le presunte dismissioni sono fondate e se ci sono stati contatti ufficiali con i vertici del gruppo o, quantomeno, dell’azienda interessata in merito a quanto descritto in premessa;
b) se corrisponde al vero la notizia del possibile interesse di una cordata di dirigenti Olivetti per rilevare l’azienda;
c) quali considerazioni esprime sull’andamento dell’Olivetti I Jet e sulle eventuali prospettive di sviluppo;
d) quante sono le persone occupate e se gli risulta che l’azienda intenda ricorrere ad ammortizzatori sociali.
F.to: Tibaldi
PrésidentLa parole à l’Assesseur à l’industrie, à l’artisanat et à l’énergie, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE)Nel rispondere a questa interrogazione vorrei fare due brevissime premesse: la prima riguarda la situazione di rallentamento produttivo che riguarda il settore delle telecomunicazioni, in particolare il settore in cui opera l'Olivetti I Jet, che ha comportato - non solo per questo stabilimento, ma anche per gli stabilimenti della concorrenza - delle riduzioni produttive e la riduzione dei prezzi di vendita; la seconda: per quanto riguarda la situazione specifica dello stabilimento, ci troviamo di fronte a un cambiamento dell’azionista di riferimento con l’ingresso del gruppo Pirelli all’interno della compagine azionaria dell’Olivetti che ha definito un progetto di riassetto del gruppo secondo il quale le attività non riconducibili alla gestione dei servizi di telecomunicazioni, quindi le attività della telefonia fissa, mobile e di Internet, non rappresentano il "core business" dell’azienda, che invece rimane collegato alle attività di telecomunicazione.
L’Olivetti Tecnost, che è l’azionista di riferimento dell’Olivetti I Jet, è un’azienda che nel 2000 ha avuto un fatturato di 1.130 milioni di euro, circa 2.200 miliardi di lire, e che ha attività produttrici nel settore delle copiatrici e dei prodotti laser, delle calcolatrici e delle macchine per scrivere, dei sistemi per il gioco, dell'elettronica e di consumo, di altre attività; all’interno di questo gruppo i prodotti dell'Olivetti I Jet rappresentano il 16 percento del fatturato. L'Olivetti Tecnost nel suo complesso, quindi, per il tipo di attività che ho elencato e per le enunciazioni che sono state fatte dall’azionista di riferimento dell'Olivetti, non rientra nelle attività "core business", di conseguenza l'Olivetti Tecnost nel suo insieme - non solo l'Olivetti I Jet - rientra fra le società per le quali è prevista la cessione da parte del gruppo Tronchetti Provera, una cessione che, dalle notizie che abbiamo e da incontri avuti con i dirigenti dell’azienda, non è prevista come una "cessione spezzatino", nel senso di un'azienda o un’altra all’interno del gruppo Tecnost, ma è vista come una cessione in blocco della società Tecnost.
In merito alla seconda domanda, per quanto riguarda eventuali trattative sulla cessione del gruppo Tecnost, abbiamo non solo richiesto all’azienda di essere tempestivamente informati, ma di tenere conto anche dell'importanza che questo stabilimento ha per la Valle d’Aosta, sia in termini di occupati che di attività produttiva anche dal punto di vista delle tecnologie interessate, e di tenere conto del fatto che nello stabilimento di Arnad sono stati fatti degli interventi - anche grazie al contributo della Regione - tesi a migliorare la competitività dello stabilimento.
In ogni caso, non risultano al momento operazioni di "management buy out", così come veniva indicato nella domanda, riguardanti l’acquisizione da parte dell’azienda di dirigenti della azienda stessa. Ribadisco che l'Olivetti Tecnost ritiene che le competenze tecnologiche dell'Olivetti I Jet rappresentano un patrimonio inalienabile per la società, quindi riconfermo che non è prevista una cessione separata. Si tenga conto che l'Olivetti I Jet è l’unica azienda europea - sono cinque le aziende nel mondo - che governa e sviluppa i processi produttivi collegati ai componenti, che utilizzano le testine a stampa a getto di inchiostro.
Per quanto riguarda poi le questioni relative all’andamento e alle prospettive del gruppo e all’utilizzo di ammortizzatori sociali, la situazione è la seguente. Relativamente agli occupati, i dipendenti dell'Olivetti I Jet sono 870: 510 ad Arnad, 360 a Scarmagno. Le difficoltà di mercato insorte nel corso del 2001 sono state gestite ricorrendo, come viene citato nell'interrogazione, ad una massiccia azione di formazione che è stata finanziata interamente dall’azienda.
In ogni caso l’azienda è orientata ad utilizzare strumenti non traumatici per contenere i volumi produttivi. L’azienda ha inoltre attivato la ricerca di partnership per incrementare i volumi produttivi e ha attivato politiche di investimento nel campo degli impianti e della ricerca, sempre per il miglioramento della propria competitività. Nel corso di quest’anno non è prevista una significativa inversione di tendenza. La ripresa, che credo tutti ci attendiamo e che è stata anche annunciata, al momento in questo comparto produttivo non c’è; per questa ragione, sempre secondo l’azienda, si dovrà far corso ad ammortizzatori sociali.
L’azienda comunque precisa la propria volontà di evitare conseguenze traumatiche sui lavoratori, nello spirito di quanto già sperimentato lo scorso anno per quanto riguarda il processo di formazione che è stato attivato. Infine, sono previsti incontri la prossima settimana fra sindacato e azienda per affrontare questa specifica parte della questione. Aggiungo, ma credo sia pleonastico dirlo, che seguiamo con particolare attenzione gli sviluppi della situazione.
PrésidentLa parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (FI)Ringrazio l’Assessore per la risposta che ci ha fornito anche se sinceramente, essendo la Regione proprietaria dello stabilimento, mi aspettavo che nella sua risposta ci fosse qualche conoscenza più approfondita rispetto a quelle che sono state elencate sinteticamente nella premessa dell'interrogazione e rispetto a quelle che conosciamo grazie alle pubblicazioni sugli organi di stampa.
La risposta, purtroppo, non è rassicurante da un punto di vista sostanziale, malgrado le comunicazioni dell’Assessore, perché conferma che lo stabilimento vive una nuova fase evolutiva della sua esistenza, una fase che consiste nel fatto che l’azionista di riferimento Tronchetti Provera (il gruppo Pirelli), non ha più interesse a concentrare risorse e strategie nei confronti della tecnologia I Jet, in particolare del gruppo Olivetti Tecnost, mentre ha individuato nel "core business" delle comunicazioni la propria linea di indirizzo aziendale e imprenditoriale. Purtroppo per l’Olivetti I Jet di Arnad si profila un nuovo scenario.
Lo scenario, come abbiamo già visto dal dopo alluvione, è piuttosto grigio perché da allora l’azienda sta vivendo una situazione di difficoltà.
Ha prodotto una notevole quantità di testine I Jet, ma non è riuscita a collocarle in analoga quantità sul mercato, mancando un rapporto con un soggetto commerciale che potesse conseguire quegli obiettivi di distribuzione che un'azienda di queste dimensioni dovrebbe meritarsi. L’intenzione che c’è da parte di una cordata di dirigenti per rilevarla è, da quello che ci risulta, l’unico spiraglio di salvezza e penso che l’Assessore ne sia consapevole.
È vero, bisogna riconoscere il merito a questa azienda di essere riuscita nell’autunno scorso è ad evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali, investendo risorse proprie in un corso di formazione professionale per 150 unità, con l’obiettivo però di adeguare le competenze degli addetti all'evoluzione della tecnologia I Jet (così ci rispondeva lo stesso Assessore ad una nostra interpellanza del 19 settembre). Una iniziativa lodevole, quindi, perché l’azienda non ha fatto ricorso allo strumento della cassa integrazione e ha provveduto all’aggiornamento professionale di tasca propria, ma allo scadere di queste 13 settimane, concluse le festività natalizie, per i dipendenti si profila un periodo ancora più critico.
Prendiamo atto delle attenzioni che l’Assessore ha detto di voler rivolgere nei confronti del futuro scenario di questa azienda e uniamo le nostre attenzioni di gruppo consiliare perché la realtà produttiva dell'Olivetti I Jet di Arnad, anche sulla base delle maestranze occupate, ha una rilevanza notevole per la nostra Regione.
PrésidentLa parole à l’Assesseur à l’industrie, à l’artisanat et à l’énergie, Ferraris, uniquement pour une courte précision.
Ferraris (GV-DS-PSE)Rispetto all’affermazione del Consigliere Tibaldi secondo cui la Regione è proprietaria di una parte del pacchetto azionario della società, vorrei solo informare il Consiglio?
Tibaldi (fuori microfono) ? nello stabilimento?
Ferraris (GV-DS-PSE)? allora no, perché è stata ceduta la partecipazione azionaria del 6,87 percento detenuta da Finaosta?
Tibaldi (fuori microfono) ? nello stabilimento?
Ferraris (GV-DS-PSE)? perfetto, chiedo scusa, allora ho capito male io.