Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2397 del 9 gennaio 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2397/XI Mandato alla Giunta a riferire al Consiglio regionale entro la prima seduta dell’anno 2002 sulla verifica dei risultati della convenzione quadro USL-IN.VA. S.p.A. (Reiezione di mozione)

Mozione A conoscenza della normativa di legge regionale concernente la costituzione dell’IN.VA. S.p.A., operante nel settore dello sviluppo dell’informatica;

Preso atto della delibera approvata dall’USL a seguito della convenzione quadro esistente con l’IN.VA. S.p.A.;

A conoscenza delle delibere USL n. 29 e 30 dell’8 gennaio 2001, n. 86, 87, 88 del 15 gennaio 2001 e n. 1481 del 2 luglio 2001;

A conoscenza, altresì, dell’intenzione dell’USL di esternalizzare, oltre alle attività per le quali ciò è già avvenuto, anche la segreteria del reparto di Radiologia e del Laboratorio di analisi dell’Ospedale regionale, a decorrere dal 1° gennaio 2002, sperimentando tale soluzione per un anno;

Constatato che il trattamento economico, corrisposto dall’IN.VA. S.p.A. al personale comandato a prestare servizio presso l’USL, sarebbe di gran lunga inferiore a quello corrisposto agli operatori della Sanità in forza al servizio Sanitario Valdostano;

Ritenuto che non si possano giustificare né tale trattamento economico-salariale né l’utilizzazione di personale sottopagato, per fornire un servizio di competenza dell’USL;

il Consiglio regionale della Valle d’Aosta

Dà mandato

alla Giunta regionale:

1) di verificare ed accertare il numero di dipendenti IN.VA. comandati a prestare servizio presso l’USL, nonché i compiti istituzionali dell’Ente che sono chiamati a ricoprire;

2) di accertare, altresì, qual è il trattamento economico-salariale loro corrisposto mensilmente;

3) di intervenire in modo da evitare la privatizzazione dei servizi che rientrano nei compiti istituzionali dell’USL, come del resto è stato richiesto dalle OO.SS. dei lavoratori;

4) di riferire al Consiglio nella prima seduta del mese di gennaio 2002.

F.to: Beneforti - Curtaz - Squarzino Secondina

PresidenteLa parola al Consigliere Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Con questa mozione è nostra intenzione riprendere il confronto che era stato aperto in questa sede con la presentazione da parte nostra, nella seduta del Consiglio regionale di metà novembre - se ricordo bene -, di un’interrogazione. La risposta che ci venne data in quella occasione non fu soddisfacente per noi ma, per i fatti accaduti da allora ad oggi, non lo fu nemmeno per altre parti che erano interessate all’argomento - non per niente per alcuni aspetti se ne sta interessando la Magistratura, come se n’è interessata la stampa locale -; questa mozione, infatti, riguarda un problema che riveste particolare importanza e che noi crediamo meriti una vera attenzione da parte del Consiglio regionale, non bastano le giustificazioni dell’USL - lette in questa sede dall’Assessore -, né le dichiarazioni rilasciate ad un giornale locale dai massimi dirigenti dell’USL.

Qui non vale, Presidente, il proverbio "far bene e lasciar dire" perché in questa Regione accadono "cose buone", ma anche "cose" purtroppo da "Repubblica delle banane", che ogni tanto viene ricordata.

Nel bilancio dell’USL la voce relativa alla spesa del personale è elevata, ma necessaria se l’organico è adeguato ai servizi da erogare alla comunità. Certo, quando una spesa raggiunge certi livelli, occorre fare le dovute riflessioni e verifiche e, se necessario, procedere ad una più razionale organizzazione dei servizi, nonché di utilizzo del personale dipendente perché non sempre il personale è ben distribuito, ma le scelte comunque devono essere sempre fatte a monte e collegate all'efficienza dei servizi che vengono resi agli utenti, perché al centro di tutto ci deve essere l’uomo, l’ammalato.

Nell’USL infatti, anziché dimostrare sul serio la volontà di abbattere gli sprechi, gli abusi, i privilegi, le spese superflue, si mantengono e addirittura si concedono i privilegi a coloro che sono "intoccabili", non si sa per quali meriti lo siano, ma sono considerati tali. Da questo comportamento dell’USL balza evidente l'incapacità della dirigenza sia di saper gestire certi servizi affidati all'esterno, sia di impedire a certi primari di trasformare la propria unità di base quasi in una clinica privata, come è avvenuto e sta avvenendo in Radiologia - e questo avviene senza rendere conto a nessuno e senza alcun controllo -, non ci si rende conto della delicatezza e del riguardo che ci deve essere verso certi servizi, non ci si rende conto di favorire lo sfruttamento del personale che, per mantenersi un posto di lavoro, è costretto ad accettare qualsiasi condizione gli venga imposta.

In questo reparto - non alla TAC, ma all'ecografia - al personale inserviente sono state richieste prestazioni che non sono confacenti alla categoria degli inservienti, ma sono stati posti davanti all’alternativa o di farle o di andarsene.

Si va avanti senza tener conto che quanto è di competenza dell'USL, se deve essere affidato, deve essere affidato a personale certo e sicuro e non a quello che viene chiamato "della quarta armata", come in alcuni casi accade nel settore delle pulizie. C’è da aspettarsi di tutto dalla controriforma sanitaria che il Ministro Sirchia intende mettere in atto, infatti la nuova politica sanitaria del Governo centrale mi sembra che contagi anche la Valle d’Aosta, Assessore: qui si rivendica l’autonomia, ma poi se ne segue anche l’esempio!

Attenti però a non tirare troppo la corda perché "meno Regione" e "più privato", in un settore di servizi come quello sanitario, non è concepibile e tanto meno redditizio sia agli effetti economici, sia agli effetti dei servizi resi alla collettività!

Questo modo di operare, infatti può divenire pericoloso, per due motivi; c’è il rischio che si allarghi la forbice fra i ricchi, che dispongono del denaro per poter pagare, e i poveri che non ne hanno e non possono curarsi perché, "mettendosi nelle mani" del privato, a lungo andare la spesa può anche aumentare, come è accaduto in altre regioni italiane.

L’Assessore questo lo sa perché partecipa agli incontri con altri assessori regionali alla sanità: dove si è andati avanti con la privatizzazione sono aumentate le spese e sono aumentate anche le tasse per i cittadini in certe regioni.

Ora, voi della maggioranza, con i numeri che avete in questo Consiglio, potete fare ciò che vi pare, come del resto avete sempre fatto, ma tenete presente che contro la trasformazione della salute, da diritto a mercato, c’è l’articolo 32 della Costituzione italiana da osservare.

Ricordo che il "caporalato" era una delle piaghe delle campagne meridionali ed era legittimato dalla mafia locale; rammento inoltre che se il sistema di reclutamento del personale non ottempera alle leggi sul collocamento e sono percepiti dei salari inferiori a quelli previsti dalle tariffe sindacali, vi è sfruttamento, questo avrebbe dovuto essere preso in considerazione anche dal Direttore generale dell’USL, anziché giustificare il tutto con una superficialità alquanto infantile.

Il Direttore generale dell’USL, infatti, in un incontro avvenuto con le organizzazioni sindacali - ho qui il verbale della riunione - ha affermato che l’USL è un'azionista dell’IN.VA. per cui si può fare qualsiasi tipo di convenzione; ha dichiarato che il Progetto riguardante la Radiologia e la struttura semplice Analisi cliniche sarà sperimentale e avrà la durata di un anno a decorrere dal 1° gennaio del corrente anno; ha detto che il personale dell’USL e delle due unità interessate al momento sarà posto in mobilità e gli sarà garantito il rispetto dei suoi diritti, anche se dovrà lasciare il posto ora per lasciarlo agli altri; ha fatto presente che i risultati del Progetto della Radiologia saranno "misurati" e visti alla fine della sperimentazione e che i costi saranno invariati rispetto al servizio che l'IN.VA. già fornisce all'USL - ma c’è una delibera che è di 1 miliardo perché si va avanti a forza di miliardi, non di centinaia di milioni, ma di miliardi! -; ha rilevato che la società IN.VA. già segue con proprio personale la gestione amministrativa del programma di screening, per cui può seguire anche le prenotazioni e le altre fasi amministrative del Progetto "TAC".

Questo è quello che ha risposto in sede sindacale il Direttore generale dell’USL poi, senza attendere nessuna risposta positiva da parte delle organizzazioni sindacali e delle parti interessate, il 2 gennaio, ha dato applicazione alle delibere, questa è la concertazione che c’è all’interno dell'USL! Nel 1987, quando l'IN.VA. fu costituita, ero Consigliere regionale e ricordo bene gli scopi, le finalità e i compiti che le erano stati affidati, che dovevano essere mantenuti tali!

Le finalità principali erano: il sostegno allo sviluppo dell'informatica in Valle d’Aosta, mediante la predisposizione di un censimento dei fabbisogni; l'identificazione dei progetti prioritari e la predisposizione di un piano conseguente di intervento; il coordinamento tecnico-operativo dell'iniziativa presso gli enti locali; la formazione e l’aggiornamento del personale per l’utilizzo delle tecniche informatiche; lo sviluppo e la gestione di procedure automatizzate; lo sviluppo della ricerca e della didattica rivolte alle esigenze della pubblica amministrazione, all'attività programmatoria e alla crescita dell'imprenditoria locale nel settore ma, né allora, né successivamente, nonostante le modifiche apportate alla legge, fu mai scritto che un giorno avrebbe dovuto occuparsi di problemi sanitari!

Non fu scritto che doveva diventare lo strumento per fornire personale, per svolgere compiti istituzionali dell’USL, come sta accadendo da tempo nel nostro servizio sanitario regionale! Non fu scritto neppure che doveva agevolare la libera professione dei medici di radiologia perché il personale amministrativo dell’USL si è rifiutato e si rifiuta di prestare la sua opera oltre l’orario di lavoro a 5.000 lire l’ora contro le 315 mila circa che vengono percepite dai medici all’ora e alle 135 mila che vengono percepite dai tecnici della Radiologia!

In realtà il progetto messo in atto all’insegna dell’abbattimento delle liste di attesa alla TAC è servito a cacciare via il personale che si rifiutava e si rifiuta di fare ciò che la gerarchia medica pretende e a sostituirlo con il personale di IN.VA. che, per mantenere il posto di lavoro, è costretto a subire e ad accettare, con la speranza un giorno di essere assunto nel servizio sanitario regionale.

Questo progetto è servito a trasformare l'unità di base della Radiologia in una clinica privata del primario. Assessore, è inutile che scuota la testa perché lì chi comanda è lui! Lei lo sa meglio di me.

Siamo convinti che la strada intrapresa sia pericolosa, che questo tipo di sperimentazione vada disinnescato perché è un metodo che non convince, perché ci sono altre strade per raggiungere l’obiettivo e per abbattere le liste di attesa.

Il sistema adottato lo riteniamo un sistema che impone la legge del più forte, infatti le delibere e i provvedimenti presi sono "ad uso e consumo" di chi gode di protezioni interne ed esterne all’Ospedale regionale. Il gruppo - una volta lo chiamavo "il triumvirato" - che voi della maggioranza avete nominato alla testa dell’USL - nonostante che uno di loro continui a ricoprire l’incarico abusivamente, continuo a ripeterlo, non avendo i titoli richiesti dalle norme di legge - più che tagliare la spesa taglia i servizi e l’assistenza agli ammalati, taglia i salari dei dipendenti delle imprese che, a parità di mansione e di lavoro, dovrebbero essere retribuiti con lo stesso compenso erogato ai dipendenti dell'USL.

Oggi si nota nel nostro servizio sanitario un rimodellamento del lavoro dei medici rispetto al passato, infatti c’è chi contemporaneamente percepisce lo stipendio dell’USL e fa attività privata senza vincoli e controlli, come è dimostrato - lo dicevo prima - per quanto concerne il servizio di Radiologia; inoltre, Assessore, io le ho chiesto una volta di accertarsi di quello che avviene nelle sale operatorie, dove si svolge l’attività professionale privata?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? sì, ma questo non deve avvenire, non sta scritto da nessuna parte che questo debba avvenire a discapito di chi si rivolge e si prenota all’Ospedale perché, se lei va la mattina, lei trova quelli che vanno a pagamento e che si fanno operare e queste operazioni fanno ritardare tutte le altre operazioni. Lei lo sa meglio di me questo e queste cose ci sono!

Vicquéry (fuori microfono) ?ma cosa dice!

Beneforti (PVA-cU)? Assessore, lo domandi al personale interno dell’Ospedale?

Il rapporto esclusivo è ormai una finzione per gli utenti, ma continuano a percepire - ma ora non so se continuano a percepirlo - il milione al mese previsto dal contratto dei medici per il rapporto esclusivo. Volenti o nolenti - e voglio tralasciare altre affermazioni - c’è un sistema di gestione che tende a favorire il clientelismo, che favorisce le liste di attesa sempre più funzionali all’interesse privato, questo è quello che sta accadendo.

Si sta attuando, sotto la vostra responsabilità politica, uno scardinamento del nostro sistema sanitario. Non bastano, per rimediare a quanto accade, le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’Assessore perché quanto dice sulle liste di attesa non è del tutto credibile. State attenti però, perché siete voi i responsabili della salute dei Valdostani!

Mi chiedo come può una Regione come la nostra permettere ad IN.VA. di svolgere le mansioni del "caporale" e quindi reclutare personale per conto dell’USL, personale sottopagato rispetto a quello che va a sostituire che quindi può essere sfruttato, personale che non percepisce neppure l'indennità di bilinguismo - parlo del personale amministrativo - nonostante la frequentazione delle scuole in Valle.

Mi domando se voi della Giunta, se voi della maggioranza, vi sentite di avallare questa situazione che rasenta la speculazione. Oltre al trattamento del personale amministrativo, fornito da IN.VA., ciò che a noi desta altrettanta preoccupazione, Assessore, è il ricorso ad esterni per i lavori inerenti le pulizie e il trasporto delle barelle all’interno dell’Ospedale.

Le imprese, che appaltano queste attività lavorative, erogano salari ridotti rispetto all’USL, per cui reclutano il personale che trovano, che il mercato mette a loro disposizione, al quale non viene richiesta professionalità, preparazione, attaccamento al compito al quale viene preposto, tant’è che questo personale abbandona il lavoro non appena trova altro da fare, ma che importa se sussistono certi rischi? Basta togliersi di torno certi fastidi.

Che importa se tutto lascia a desiderare, se si vengono a creare situazioni di disagio anche nei rapporti con i ricoverati? Che importa se alla mensa il piatto è di qualità scadente e viene consumato molte volte freddo? Che importa se viene lasciato a casa personale ausiliario, dopo due o tre anni di servizio, e quindi più preparato di quello fornito dalle imprese? Non importa niente a nessuno, basta togliersi i fastidi e i problemi perché non si ha la capacità di gestirli.

È giunto il momento di riportare la gestione della sanità nella più completa normalità. La stessa IN.VA., che non "ci azzecca per niente", non deve essere lo strumento che si presta ai giochi di potere, con il rischio di infrangere la legge e quindi di essere colpita moralmente e giudizialmente!

Abbiamo presentato questa mozione perché occorre che il Consiglio regionale si renda conto di ciò che accade nel servizio sanitario regionale a livello ospedaliero e di territorio; occorre che si renda conto di ciò che non va e che deriva da una gestione che favorisce la restaurazione di ciò che accadeva prima della riforma, nonostante le denunce avvenute in questa sede.

Occorre che la Giunta verifichi, nei termini che ritiene più opportuni, quanto viene richiesto con questa mozione, ciò non solo per noi, ma per smentire le bugie che vengono raccontate qui e fuori di qui. Anche i dati forniti dall’USL, in risposta alla nostra interrogazione, che ricordavo prima, presentata nel Consiglio di novembre, non sono risultati esatti: quando mi si dice che a novembre non c’era nessuno prenotato per la TAC e poi il 2 gennaio mi si fa una delibera da un miliardo per venire incontro alle liste di attesa per la TAC?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? come no, Assessore! Si legga le delibere, le ho qui! Per lei è sempre un altro discorso, ma io ho la lettera dell’USL dove si dice a novembre zero, poi il 1° gennaio, guarda caso, si deve stanziare un miliardo per pagare la libera professione per venire incontro alle liste di attesa nell’anno che viene. È un dato esatto quello?

(nuova interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

Sì, appunto? Assessore, sappiamo leggere, ripeto: sappiamo leggere. Ci sentiamo frastornati e avviliti di fronte a quello che accade, non si comprende perché, a fronte di quella parte sana che sussiste, debba esserci quella parte di malasanità che distrugge anche quanto di buono è stato fatto e si sta facendo. Vi devo dire che quanto abbiamo denunciato è vero e reale ed è la posizione anche delle organizzazioni sindacali, per cui abbiamo ritenuto giusto chiedere alla Giunta qual è la reale situazione e di riferire al Consiglio nella prossima seduta del mese corrente.

Chiediamo alla Giunta di verificare ed accertare se c’è chi ha il tornaconto, chi guadagna sul minor costo del personale reclutato da IN.VA. per conto dell’USL, se questo personale viene pagato meno come viene investita questa differenza; di verificare quanto incide la spesa di IN.VA. sul bilancio della sanità viste le numerose delibere fatte a suo favore; addirittura è il personale di IN.VA. che all’interno dell’USL fa le delibere per conto dell'IN.VA., cioè sono gli stessi impiegati di IN.VA. che fanno le delibere per l'IN.VA. stessa. Chiediamo alla Giunta di intervenire in modo da evitare la privatizzazione dei servizi che rientrano nei compiti istituzionali dell’USL, come richiesto anche dalle organizzazioni sindacali e da quanti hanno a cuore l’efficienza della sanità pubblica.

Tenete presente che la situazione ci impone un confronto fra di noi, anche pur vedendo i problemi in forma diversa, perché siamo noi i responsabili della salute dei nostri concittadini, siamo noi che dobbiamo indicare la risposta da dare alla crescita della domanda sanitaria che proviene dalla nostra gente; è da noi che il personale ausiliario, come gli operatori sanitari, attendono una risposta ai loro problemi, come pure attendono le risposte, che non vengono date, dalla Direzione dell’USL.

A questo riguardo ho qui: documenti, petizioni, richieste rimaste inevase, risposte che non sono state date, delibere di Giunta che confermano la necessità di un cambiamento! Ritengo pertanto che il confronto ci debba essere, che la Giunta si debba impegnare a verificare certe situazioni perché la responsabilità politica di quanto accade è della Giunta, come lo è della maggioranza.

Mi auguro di discutere nuovamente di questo argomento con i dati che ci fornirà la Giunta per dibattere e confrontarci in modo da evitare tutte quelle lamentele e quelle situazioni di disagio che fino ad oggi si sono registrate all’interno dell’USL.

Si dà atto che, dalle ore 17,55, riassume la presidenza il Presidente Louvin.

PrésidentLa discussion générale est ouverte.

L’amendement annoncé par les Conseillers Beneforti et Squarzino Secondina est donc déposé, il modifie uniquement le point n° 4, c’est-à-dire:

Emendamento sostituire l’espressione: "nella prima seduta del mese di gennaio 2002" con la seguente: "nella prima seduta del mese di febbraio 2002".

La parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Intervengo dopo i venti minuti o più di intervento del Consigliere Beneforti, che ha spaziato su tutte le problematiche, o supposte tali, della sanità, parlando poco del contenuto della mozione, che comunque è chiara, ha una valenza politica di fondo: quella di impegnare la Giunta regionale ad intervenire in modo da evitare la privatizzazione dei servizi che rientrano nei compiti istituzionali dell’USL, come del resto richiesto dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori.

Mi pare che la motivazione politica sia questa, al resto sono in grado di dare risposte sin da subito ma, se questa è la richiesta, ci asterremo perché siamo profondamente convinti della necessità, come del resto è stato scritto nel Piano sociosanitario regionale, in modo inequivoco, di verificare di volta in volta la necessità e l’opportunità di utilizzare servizi pubblici o privati, cosiddetta "esternalizzazione", verificando a priori i costi/benefici in termini puramente economici delle due scelte e in termini di ricaduta sul sistema complessivo, questo è quanto è stato previsto nella legge del Piano sanitario regionale, che è entrato in vigore e che è stato ampiamente discusso a livello di commissione consiliare e di Consiglio regionale - è quella che definirei "una svolta" nel concetto di gestione della sanità nel suo insieme -, allora non possiamo accettare di dare mandato all’USL di evitare l'esternalizzazione quando questa Assemblea ha detto il contrario nella legge regionale n. 18.

Nel merito vorrei semplicemente dire al Consigliere Beneforti che non diciamo bugie, probabilmente non ci capiamo, ma questa non è una novità perché da anni il Consigliere Beneforti ripete le stesse cose, che non vuole intendere, e da anni non riesco a mettermi in sintonia perché, se si parlano lingue diverse, difficilmente ci si incontra, però non raccontiamo bugie.

Al mese di novembre non esistevano liste per le TAC, la delibera di gennaio ripropone per il 2002 la stessa impostazione per autorizzare il personale a fare del prolungamento di orario seguendo la logica dell’attività libero-professionale a favore dell’azienda prevista dalla normativa in vigore.

Ripeto: se non ci si vuol capire, è inutile che impieghi io altri trenta o più minuti per dire cose che do per scontato, ma che così non sono. Mi sia comunque permesso di dire che bugie non ne raccontiamo.

Magistratura: ho letto?, ma non mi risulta, se sarà, così sarà. Il Segretario della CISL si è espresso in questo senso, il Consigliere Beneforti riprende in questa aula alcune di quelle informazioni. All’USL e all’IN.VA. nulla è pervenuto per ora ma, se perverrà, la Magistratura farà il suo corso.

Il Pretore del lavoro verificherà se c’è intermediazione di manodopera, ho detto in quest’aula che ci sono fior di sentenze che escludono l'intermediazione di manodopera nel sistema pubblico ma, se così sarà, ne prenderemo atto, non è mia abitudine intervenire laddove interviene la Magistratura, né nel bene né nel male, e quindi farà il suo corso, non siamo comunque noi la controparte in ogni caso.

Chiarisco - spero per l’ultima volta - che l’USL è azionista di IN.VA. in virtù del 5 percento del capitale e in virtù di una legge che autorizza l’USL a diventare azionista dell’IN.VA.. Questo significa che, in virtù di questa normativa, l’USL con la convenzione quadro che ha stipulato con IN.VA., dopo l’acquisizione della qualità di socio, utilizza gli attuali strumenti in materia di impiego di società per azioni appositamente costituita per lo sviluppo, la modernizzazione, la diffusione degli strumenti e delle tecnologie relative ai sistemi informativi.

Nell’accordo quadro che fa riferimento a una legge, non a una delibera, si definiscono le aree di riferimento, l’area dello sviluppo, l’area delle prestazioni professionali che consiste nella fornitura di definite competenze professionali, fra cui anche quella dell’operatore meccanico, non lo ripeto più, è una facoltà che viene utilizzata ad amplissimo raggio in tutta Italia, per non dire in tutta Europa, che viene vieppiù utilizzata con la logica del project financing, con la logica dell’associazionismo, con la logica di mettere assieme il capitale pubblico con il capitale privato.

Il Consigliere Beneforti continua a ragionare in termini diversi, liberissimo di farlo, ma non siamo sulla stessa linea d’onda, ne prendiamo atto e non ci ripetiamo.

Il Consigliere Beneforti continua a ragionare in termini vetero-sindacalisti perché non è vero che vengono pagati 5.000 lire all’ora i dipendenti IN.VA., lei sì che dice bugie?

(interruzione del Consigliere Beneforti, fuori microfono)

? no, non è vero. Lei o dice bugie, ma mi rifiuto di pensarlo, o la informano male. È stato proposto ai dipendenti dell’USL di essere retribuiti 5.000 lire a referto, non ad ora, sono cose diverse, non cerchi di salvare la situazione in zona Cesarini! Se ci volesse un’ora per fare un referto quando fanno migliaia di esami al mese, si renderebbe conto che la giornata di 24 ore non sarebbe sufficiente! È stato proposto ai dipendenti USL, extra orario, di essere pagati 5.000 lire a referto, i sindacati non hanno accettato questa proposta, proposta che invece è stata accettata dall’IN.VA?

Sarà un ragionamento vetero-sindacalista di cottimo, ma è un ragionamento di produttività, i risultati sono lì a dimostrare che si sta lavorando, non si sta giocando, allora lei non può continuare a venire a dire in quest’aula tutto e il contrario di tutto.

Siamo su linee politiche diverse, ma ripeto che la nostra linea politica - per questo sono stato accusato di essere troppo filo-bindiano - è la linea politica imposta e voluta dal Ministro Bindi, laddove si è voluto far entrare nel sistema pubblico il sistema privato, con molti istituti contrattuali. Potrei citare a memoria una ventina di istituti contrattuali previsti dalla nuova normativa, quelli del rapporto dipendenti, del rapporto con i medici convenzionati, dei pediatri, dei medici dell’emergenza territoriale, di tutta una serie di categorie di personale, laddove si inseriscono questi concetti che a nostro parere sono concetti validi.

È chiaro che dobbiamo vigilare, io questo non lo metto in dubbio, perché non vorrei che passasse la linea che è questo il metodo per sfruttare il lavoratore dipendente, per non applicare le normative contrattuali, per andare al di là dei normali rapporti sindacali, ma vorrei anche definire i termini numerici di cui stiamo parlando: noi stiamo parlando di 17 persone, IN.VA. occupa presso l’USL attualmente 17 persone su un totale di 1.900 persone circa, allora di qui a dire che si sta privatizzando il sistema mi pare che siamo "leggermente" distanti! Ho quindi risposto alla prima domanda che chiede quant’è il numero dei dipendenti: 17.

Qual è il trattamento economico salariale? Ho una bozza nelle carte del trattamento salariale che è stato applicato e il contratto che viene applicato è lo stesso per tutti i dipendenti dell’IN.VA.: quelli che lavorano presso l’USL, presso la struttura centrale, presso questa Amministrazione regionale e spero che il Consigliere Beneforti faccia un'interpellanza anche sui dipendenti che lavorano presso l’Amministrazione regionale, se tanto mi dà tanto?

(nuova interruzione del Consigliere Beneforti, fuori microfono)

? non sostituiscono dipendenti, è questo il concetto che lei non vuole capire: fanno mansioni che possono essere esternalizzate e nel merito - e con questo chiudo l’aspetto contrattuale - loro applicano il contratto dei metalmeccanici. È vero, non hanno l'indennità di bilinguismo perché sono privati.

Nel merito vorrei far capire che, se è vero che le banche hanno avuto problemi enormi nell'applicazione dell’euro perché gli sportellisti non sono stati formati, in un sistema complesso com’è la Radiologia - vorrei invitare il Consigliere Beneforti a vedere come funziona il sistema che è stato totalmente rifatto lo scorso anno con investimenti consistenti -, totalmente informatizzato per cui, quando viene digitato il nome all’accettazione, viene poi riportato su tutte le apparecchiature presenti: dalla TAC alla nuova risonanza magnetica, alla mammografia e a quant’altro, è necessario che ci sia personale formato e continuamente aggiornato.

La garanzia che dà IN.VA. è innanzitutto che il personale è formato su quel sistema perché non mi improvviso cassiere bancario se non ho fatto un corso di aggiornamento per cassiere bancario, così come non mi improvviso sportellista o front office, come si usa dire oggi, nel sistema radiologico se non sono in grado di utilizzare il sistema perché qui non si tratta solo di digitare nome e cognome del cittadino, si tratta di essere in grado di recuperare i dati, stamparli, inviarli in tutti i reparti ospedalieri, di correggere gli errori e tutto a livello informatizzato. Questo è il motivo di fondo per cui si è scelta questa strada e non per penalizzare i dipendenti di altro tipo, questo vorrei che fosse chiaro per evitare sotterfugi.

Mi pare di aver detto tutto quanto contiene la mozione, pertanto invito il Consigliere a ritirarla, non è accettabile l’emendamento perché la motivazione politica che sta alla base della mozione non è accoglibile, in caso contrario ci asterremo.

PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)È evidente che non mi aspettavo una risposta diversa dall’Assessore; se vengo qui e denuncio gli stessi problemi, lui mi risponde sempre con gli stessi argomenti: ormai è uso e consuetudine che l’USL non si può smentire. È chiaro, quel "triumvirato" è stato nominato da questa maggioranza e questa maggioranza lo tiene fino a quando le pare e non viene qui certamente a smentirne l'operato. Chi ci rimette sono i servizi che andiamo a dare alla nostra gente. Lei ha detto che oggi i dipendenti dell’IN.VA. sono 17, si legga la delibera perché forse sono aumentati di diverse unità con la delibera del 2 gennaio n. 4849, dove si parla di personale di segreteria ed amministrativo ma, anche se fossero cinque persone o una persona, non è giusto che questa persona sia sottopagata rispetto al lavoro che veniva fatto dal personale dell’USL. Perché non si è lasciato il personale dell’USL a fare quel lavoro che fanno quelli di IN.VA.?

È stato tolto perché non faceva, specialmente in Radiologia, quello che il primariato voleva che facesse. Quando le ho detto che quella unità di Radiologia è diventata una clinica privata, mi riferivo a una realtà; le ho detto anche come avvengono le ecografie, le ho citato altre "cose" perché è una realtà, che oggi il Consiglio si assuma la responsabilità politica che queste "cose" continuino a sussistere è grave! Non possiamo permettere queste "cose"!

Non ho detto che lei, Assessore, viene qui a raccontare bugie: ho detto che la Direzione dell’USL dà, tramite suo, delle risposte che non sono veritiere e, quando mi si dice che non c’erano prenotazioni per la TAC nel mese di novembre, dati alla mano mi è stato dimostrato che non è vero, tant’è che in certi settori queste liste di attesa continuano ad aumentare.

Lei è intervenuto anche su "La Stampa" cercando di dare delle motivazioni: è lei stesso che giustifica, quindi ci sono certe liste di attesa! Ho un vicino di casa che da un anno aspetta di essere operato all’anca, tutti i giorni va là a domandare e si sente rispondere: "l’avvisiamo noi" e non è mai stato avvisato in questo periodo. Vuole che glielo mandi? Glielo mando allora però le persone che le mando, non le tratti come tratta tutti quelli che?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? ma poi fa Ponzio Pilato! Allora non se ne lavi le mani! All’Assessore Agnesod ho detto di cessare di ripetermi che altre regioni non hanno certe spese, a lei dico di smettere di prendere sempre a riferimento le altre regioni dicendo che c’è chi sta peggio di noi, lo so anch'io questo, lo so anch'io che il nostro sistema non è tutto da buttare, però cerchiamo di andare avanti meglio ancora, non di tornare indietro!

Quando le chiedo di verificare, di accertare certe situazioni, io mi accorgo che non vengono né verificate, né accertate a meno che lei si riferisca a persone che le raccontano quello che vogliono perché la dimostrazione è evidente.

Torneremo sopra su questi discorsi dei lavori in appalto alle imprese esterne. Assessore, verifichi tutta la storia delle pulizie, della lavanderia, quella della mensa: mi faccia la cortesia, verifichi la qualità e se i cibi sono serviti caldi agli ammalati! Abbiamo presentato l’interpellanza proprio per invitarla a verificare certi dati e a riferire al Consiglio.

Io ero in Consiglio, come dicevo prima, quando è stata approvata la legge sull’IN.VA., ma non mi venga a dire che si deve occupare di problemi sanitari! E poi regolano i rapporti relativi a queste persone che fanno attività sanitaria in base al contratto dei metalmeccanici? Fanno tutto un discorso di sanità e poi applicano loro il contratto dei metalmeccanici? Ma via! Anche i sindacati non sono d’accordo, ma li snobbano.

Non c’è più né concertazione, né discorso sociale, non c’è più niente. Oggi comunicano o, meglio, si incontrano e poi dicono: "abbiamo sentito", redigono la delibera e non se ne parla più?

(interruzione del Consigliere Cottino, fuori microfono)

? ma ci fosse almeno la cogestione! Non c’è neanche quella, perché sulla cogestione una parola la si può dire tutti, ma in questo caso non c’è proprio niente: entra da un orecchio e esce dall’altro! Avete trovato un "triumvirato" che sembra nato apposta per gestire - avete scelto proprio bene - e che ha una guida anche migliore perché c’è un Assessore che guida forse un po' troppo da vicino questa situazione. Assessore, poi ci sono là anche altre forze occulte perché non è pensabile che questa gente si senta così protetta e così potente - una volta c’era la Massoneria - non so cosa ci sia, ma io dico che c’è una forza occulta perché non è pensabile che questa gente possa agire così!

Ho sentito prima la sua risposta, Assessore, a un'interpellanza sui primariati; sono d’accordo che bisogna cercare di trovare persone capaci perché il primariato "fa l'Ospedale, fa la sanità", ma non è neanche giusto non scegliere il primario e scegliere, come è stato scelto all’interno dell’Ospedale, di "mettere l’amico mio perché fa quel che dico io". Come è andata in Odontoiatria? Come è andata al Pronto soccorso? È andato via dal Pronto soccorso, è venuto a fare il Direttore sanitario dell’USL, ma chi ha lasciato dietro di sé? Il posto è vacante, o se lo tiene per sé quando ritorna, non lo so? ma il posto è vacante! Lì ci vuole un primario. Il discorso del Direttore sanitario dell’Ospedale che non c’è! Ora mi hanno detto che arriva un signore che si chiama Firenze e viene da Palermo, non so se sia vero?

(nuova interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? da Alessandria? È una persona che si chiama Firenze e viene da Palermo, qualcosa del genere. Mi auguro che arrivi perché tante situazioni all’interno dell’Ospedale si risolvono se c’è una direzione sanitaria efficiente che può imporre certe risoluzioni ai problemi, bisogna darsi da fare perché, se non c’è il direttore sanitario, chi comanda è il Dirigente sanitario dell’USL, tutti "ballano" attorno a lui e il potere ce l’ha lui.

Non mi volete rispondere? Astenetevi. Io la mozione non la ritiro perché non sento di doverlo fare perché quanto abbiamo detto è vero, ci è stato sollecitato dal personale della sanità, ci è stato sollecitato da tante organizzazioni sindacali e dai lavoratori, pertanto non la ritiriamo però, anche se non la ritiriamo, la raccomandazione che rivolgo all’Assessore e alla Giunta è quella di verificare fino in fondo quelle situazioni che vengono denunciate qui. Guardi, Assessore, non lo facciamo a cuor leggero e non vogliamo neanche distruggere quello che si crea, riconosco che tante "cose" vanno bene, ma stia attento che quello che oggi sta andando bene viene distrutto da ciò che non va.

PrésidentJe suppose qu’il n’est pas indispensable de mettre en votation l’amendement... alors l’amendement est mis en votation en même temps que la motion, donc je soumets au vote la motion tel qu’elle découle de l’amendement présenté par les Conseillers Beneforti et Squarzino Secondina:

Mozione A conoscenza della normativa di legge regionale concernente la costituzione dell’IN.VA. S.p.A., operante nel settore dello sviluppo dell’informatica;

Preso atto della delibera approvata dall’USL a seguito della convenzione quadro esistente con l’IN.VA. S.p.A.;

A conoscenza delle delibere USL n. 29 e 30 dell’8 gennaio 2001, n. 86, 87, 88 del 15 gennaio 2001 e n. 1481 del 2 luglio 2001;

A conoscenza, altresì, dell’intenzione dell’USL di esternalizzare, oltre alle attività per le quali ciò è già avvenuto, anche la segreteria del reparto di Radiologia e del Laboratorio di analisi dell’Ospedale regionale, a decorrere dal 1 gennaio 2002, sperimentando tale soluzione per un anno;

Constatato che il trattamento economico, corrisposto dall’IN.VA. S.p.A. al personale comandato a prestare servizio presso l’USL, sarebbe di gran lunga inferiore a quello corrisposto agli operatori della Sanità in forza al servizio Sanitario Valdostano;

Ritenuto che non si possano giustificare né tale trattamento economico-salariale né l’utilizzazione di personale sottopagato, per fornire un servizio di competenza dell’USL;

il Consiglio regionale della Valle d’Aosta

Dà mandato

alla Giunta regionale:

1) di verificare ed accertare il numero di dipendenti IN.VA. comandati a prestare servizio presso l’USL, nonché i compiti istituzionali dell’Ente che sono chiamati a ricoprire;

2) di accertare, altresì, qual è il trattamento economico-salariale loro corrisposto mensilmente;

3) di intervenire in modo da evitare la privatizzazione dei servizi che rientrano nei compiti istituzionali dell’USL, come del resto è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori;

4) di riferire al Consiglio nella prima seduta del mese di febbraio 2002.

Conseillers présents: 30

Votants: 3

Pour: 3

Abstentions: 27 (Agnesod, Aloisi, Borre, Cerise, Charles Teresa, Comé, Cottino, Cuc, Ferraris, Fiou, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Louvin, Marguerettaz, Martin, Nicco, Ottoz, Pastoret, Perrin, Piccolo, Praduroux, Rini, Tibaldi, Vallet, Vicquéry, Viérin D.)

Le Conseil n’approuve pas.

Sur l’examen de ce point s’achève l’ordre du jour de la journée d’aujourd’hui.

La séance est levée.