Oggetto del Consiglio n. 2362 del 19 dicembre 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2362/XI Regionalizzazione degli Uffici del Lavoro. (Interpellanza)
Interpellanza Considerato che il Presidente della Regione ha più volte sostenuto la volontà politica di addivenire alla regionalizzazione degli Uffici del Lavoro per unificare i servizi offerti all’utenza;
Considerato il decreto legislativo n. 183 del 10 aprile 2001: "Norme di attuazione dello Statuto Speciale della Regione Valle d’Aosta, concernenti il conferimento di funzioni alla Regione in materia di lavoro";
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
il Presidente della Regione per conoscere:
1) a quale punto si trova questo processo annunciato;
2) con quali determinazioni si intende procedere al fine di realizzare questo obiettivo.
F.to: Lattanzi
Président La parole au Vice-président Lattanzi.
Lattanzi (FI) Era volontà di questa maggioranza, sostenuta anche da una risoluzione di questo Consiglio, di addivenire ad una regionalizzazione degli uffici del collocamento del lavoro, tanto che tutto questo si tramutò in una proposta fatta dall’Amministrazione in commissione paritetica, che venne accolta nell’aprile 2001 da un decreto legislativo statale, n. 183, che citava: "Norme di attuazione dello Statuto Speciale della Regione Valle d’Aosta, concernenti il conferimento di funzioni alla Regione in materia di lavoro".
Questo decreto prevedeva la dismissione da parte del competente ministero di tutta l'organizzazione amministrativa per le politiche del lavoro e sanciva, all’articolo 4, che l’organizzazione amministrativa e le modalità di esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti ai sensi del presente decreto sono disciplinati con legge regionale da emanarsi entro 12 mesi dall’entrata in vigore del presente decreto.
Vi ricordo che il decreto è andato in vigore nel maggio 2001, quindi con i 12 mesi si arriva a maggio 2002; diceva anche che la Regione adotta la sua normativa con l’osservanza di rendere effettiva sul territorio l'integrazione fra i servizi all’impiego, le politiche attive del lavoro e le politiche formative. All’articolo 7, "Soppressione degli uffici periferici" citava, al comma 1, che a decorrere dalla data di costituzione delle strutture previste dalla normativa regionale di cui all’articolo 4 del presente decreto, sono soppressi gli uffici periferici e le strutture del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, espletati i compiti e le funzioni previste dai commi 1 e 2 dell’articolo.
Contestualmente si procede all’effettivo trasferimento dei beni e delle risorse finanziarie - questo è il passaggio importante - umane e strumentali così come individuate in base al decreto di cui al comma 1 del successivo articolo 8, che vado a leggere.
L’articolo 8, "Personale" dice, al comma 1, che entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sentita la Regione e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per quanto attiene le risorse umane, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri si provvede all'individuazione dei beni e delle risorse finanziarie umani e strumentali da trasferire. Come poi è andata la storia lo sappiamo, è evidente che il Presidente del Consiglio dei ministri - che all’epoca approvò questo decreto - aveva la fiducia di poter procedere lui in queste competenza, cosa che invece sappiamo non si è avverata per essere andata al governo la Casa delle Libertà.
E da quel momento non si è più sentito parlare di questa regionalizzazione. Vorremmo sapere se il Governo regionale ha riaperto i colloqui con il Governo nazionale su questa problematica, anche perché sappiamo che quando parliamo di una riorganizzazione degli uffici del collocamento e del lavoro, parliamo di un problema che anche a livello nazionale è molto sentito. Una recente indagine fatta presso le Associazioni degli industriali diceva che si riteneva molto soddisfatto dei rapporti con il collocamento, lo 0,9 percento delle imprese, abbastanza soddisfatto il 16,2, poco soddisfatto il 40 percento, per niente soddisfatto addirittura il 42 percento delle imprese.
È evidente che le imprese si rivolgono all’Ufficio del collocamento esclusivamente per assumere persone facenti parte delle categorie obbligatorie, per le liste di mobilità e in ogni caso per le qualifiche più basse. La impietosa fotografia sul sostanziale fallimento dell’Ufficio del collocamento e del lavoro in tutta Italia è stata scattata da questa indagine Ermemedia, pubblicata su "Il Sole 24Ore" nel dicembre 2001. Vorrei chiedere al Presidente della Giunta - che credo sia competente in materia - a che punto siamo con questo processo.
Président La parole au Président de la Région, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) Je tiens tout d’abord à rappeler que le processus de transfert à la Région des compétences en matière d’emploi, qui a débuté en 1997, a été particulièrement long et laborieux, puisqu’il ne s’est achevé qu’avec les dispositions d’application du Statut spécial, adoptées par la Commission paritaire en septembre 2000, dispositions que le Conseil régional a entérinées le 24 janvier 2001 et qui ont fait l’objet du décret législatif du Conseil des ministres du 10 avril dernier.
Pour ce qui est de l’exercice effectif de ces fonctions par la Région, les dispositions d’application font état de deux démarches distinctes. Il y a d’une part l’Etat, qui doit décider des ressources humaines, financières et autres, qu’il transférera à la Région, et de l’autre la Région qui doit promulguer une loi, portant organisation administrative et modalités d’exercice de ces nouvelles fonctions.
En ce qui concerne l’Etat, il aurait fallu que la Présidence du Conseil des ministres, de concert avec le Ministre du travail et des politiques sociales, le Ministère de l’économie et des finances, et le Département de la fonction publique, la Région et les organisations syndicales entendues, prépare un décret en vue du transfert desdites ressources, et mette au point les procédures y afférentes dans les six mois suivant l’entrée en vigueur du décret-loi, c’est-à-dire le 5 décembre 2001, au plus tard. Mais ce terme est passé, sans qu’aucun décret n’ait été pris. En fait, le Coordinateur du Département des politiques de l’emploi et celui du budget ont pris part à deux réunions, convoquées à la demande du Ministère du travail de la Présidence du Conseil des ministres, à Rome?
(interruzione del Vicepresidente Lattanzi, fuori microfono)
? mais c’était avant le 5 décembre, parce que le décret devait être édité avant le 5 décembre. A l’issue de ces rencontres les grandes lignes de la mesure des transferts ont été définies et les représentants du Ministère du travail se sont engagés à rédiger le projet dudit décret. D’après les renseignements que nous avons pu obtenir, l’ébauche du projet a effectivement été préparée, mais elle est actuellement bloquée au ministère, dans l’attente des décisions du Cabinet et du Bureau législatif. Quant à nous, le décret législatif donne un délai de 12 mois pour promulguer une loi portant organisation administrative et modalités d’exercice de ces nouvelles fonctions. Or, le 1er octobre nous avons créé un groupe de travail, en lui confiant comme mission celle d’élaborer une ébauche du projet de loi avant le 31 janvier 2002. Ce groupe de travail, qui est composé des coordinateurs et des dirigeants des services régionaux concernés, s’est déjà réuni à plusieurs reprises et le projet de loi en question sera vraisemblablement achevé à temps. Il me semble donc évident qu’en tant que Région nous sommes déterminés à mener à bien le processus et à respecter les temps de la régionalisation des compétences en matière d’emploi, prévus par les dispositions d’application du Statut spécial. Dès que nous disposerons de cette ébauche, il y aura une phase de confrontation avec les organisations syndicales et avec les représentants des différentes associations.
Puisque la situation actuelle non seulement ne nous permet pas de maîtriser toutes les options du secteur des politiques de l’emploi, mais qu’elle nous place même en situation de désavantage par rapport aux régions à statut ordinaire, pour lesquelles le processus de régionalisation est déjà achevé, nous avons l’intention d’entreprendre les démarches nécessaires auprès du Ministère du travail, afin que l’Etat s’acquitte de ces obligations en promulguant ce décret.
En tout cas nous sommes déterminés à respecter les temps et pour le mois de mai 2002 à achever cette régionalisation des services de l’emploi.
Président La parole au Vice-président Lattanzi.
Lattanzi (FI) Esprimo soddisfazione perlomeno per la volontà politica, ribadita ed espressa anche in scadenze che il Presidente ha voluto citare: quella del 31 gennaio per la formulazione della legge regionale e del maggio 2002 come momento ultimo per concludere questo processo, fermo restando che da parte del ministero competente ci sia il contestuale rispetto degli impegni presi in questi due incontri di questi ultimi mesi, per poter addivenire a questo importante obiettivo. Anche qui, visto che stiamo parlando in questi giorni - e per la bozza il Presidente ha indicato nella data del 31 gennaio la possibilità di cominciare a discutere sulla bozza di questa legge - apriamo uno spiraglio di riflessione, visto quelle che sono le esperienze delle altre regioni.
Infatti, come ha detto anche il Presidente, alcune regioni ordinarie sono già in uno stato avanzato rispetto a queste situazioni. Lo Stato dice che le agenzie per l’impiego di tipo pubblico funzionano meno bene di quelle a capitale privato o misto (a capitale completamente privato non ce ne sono); quindi anche questa può essere un'indicazione per la formulazione di questa bozza di legge, che auspichiamo possa vedere anche in Valle una partecipazione dei privati nella gestione di un processo importante del ricollocamento e del collocamento delle risorse umane nel mondo del lavoro.