Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2346 del 19 dicembre 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2346/XI Accertamenti da parte dell’INAIL e dell’USL sui rischi di amianto presso lo stabilimento "Cogne Acciai Speciali". (Interrogazione)

Interrogazione A conoscenza degli accertamenti in corso da parte dell’INAIL - sede di Aosta - in merito al rischio di amianto allo stabilimento "Cogne-Acciai Speciali";

Constatata la necessità che venga data una risposta ai lavoratori interessati, come previsto dalla legge 217/92;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

il Presidente della Regione e l’Assessore competente per conoscere:

- qual è ad oggi l’esito degli accertamenti messi in atto dall’INAIL e dall’USL.

F.to: Beneforti

PresidenteLa parola all’Assessore all’industria, artigianato ed energia, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) Per quanto riguarda l’amianto la situazione alla Cogne è la seguente. Il servizio di prevenzione e di sicurezza degli ambienti di lavoro dell’USL sta attualmente seguendo i lavori di bonifica programmati dalla Cogne, e questi vengono eseguiti, così come sono stati previsti dal piano di bonifica approvato sempre dal servizio dell’USL.

I lavori stanno procedendo regolarmente e, ad oggi, non sono stati evidenziati problemi particolari. I siti interessati alla bonifica sono stati la centrale termica, l’acciaieria per quanto riguarda il forno UHP e RH, il laboratorio tecnologico, l’ESR che è un altro impianto di acciaieria, la fucina, il TBB che è il treno di laminazione.

Sono emersi dei problemi collegati all’impianto LF, in questo caso il 27 settembre l’ARPA di Aosta ha provveduto ad effettuare un campionamento ambientale di questo impianto, in cui vi erano dei pannelli di amianto friabile e dei flessibili rivestiti di garza di amianto. I campioni sono stati inviati all’ARPA di Grugliasco per relativo esame al microscopio elettronico.

Il 14 novembre l’ARPA di Grugliasco forniva il risultato, dal quale si evidenziavano concentrazioni di fibre di amianto di 47 fibre/litro, al di sotto delle 100 fibre/litro stabilite dal decreto legislativo n. 277/91 per l’adozione di provvedimenti particolari, ad esempio allontanamento del personale, comunicazione all’USL, eccetera. Successivamente il valore di 47 fibre/litro veniva corretto, sempre dall’ARPA di Grugliasco, a 29 fibre/litro.

A seguito di questi risultati, il servizio di prevenzione e sicurezza dell’USL emetteva un verbale, con il quale si disponeva alla Cogne l’adozione di maschere antipolvere di tipo FFP3 per i lavoratori addetti all’impianto LF, e la messa in sicurezza mediante incapsulamento dei pannelli e dei flessibili dello stesso impianto, veniva, inoltre, ordinato un ulteriore monitoraggio ambientale del sito.

Quest’ultimo veniva effettuato dall’ARPA con l’ausilio della ditta Tecno Ambiente di Genova, e il monitoraggio veniva effettuato il 23 novembre. Allo stato attuale, gli unici dati disponibili sono quelli forniti dalla ditta Tecno Ambiente, la quale, per l’analisi al microscopio elettronico si è avvalsa dell’Università di Genova. I dati relativi hanno evidenziato una presenza di 1,7 fibre/litro di amianto e, a seguito di tale risultato, il servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’USL revocava la disposizione dell'obbligatorietà di uso della maschera dei lavoratori presso l’impianto LF; contemporaneamente la Cogne provvedeva ad iniziare la bonifica dell’area, eliminando totalmente i pannelli di amianto, mentre è ancora in attesa di ricevere ricambi per la sostituzione dei flessibili, i quali sono stati comunque messi in sicurezza mediante incapsulamento. Mi pare che da questi dati emerga come la situazione venga seguita con particolare attenzione da parte degli organismi preposti, in particolare dei servizi specifici dell’USL.

Per quanto riguarda gli "accertamenti messi in atto dall’INAIL", che riguardano la situazione precedente relativa ai lavoratori che possono usufruire dei benefici di legge per le questioni previdenziali, il consulente nominato dall’INAIL avrà un incontro nella giornata di domani, giovedì 20 dicembre, con l’azienda, per avviare l’esame della documentazione in possesso della CAS. Le pratiche presentate al 14 dicembre presso l’INAIL sono 116 e l’INAIL stessa ritiene che per fine gennaio si avranno i primi esiti riguardo a queste istanze.

Nella giornata odierna inoltre l’INAIL incontra le parti sociali, per relazionare sulle modalità degli accertamenti e sui tempi di realizzazione degli stessi. Mi pare quindi che si stia lavorando per seguire questa questione. Sappiamo anche che un provvedimento collegato alla finanziaria, presentato dal Ministro Brambilla, avrebbe comportato una forte riduzione dei benefici ai lavoratori. Sulla base della richiesta delle organizzazioni sindacali nazionali questo provvedimento, è stato attualmente stralciato. Si andrà avanti e ci troveremo di fronte a una situazione che non sarà positiva per i lavoratori che hanno avuto problemi collegati all'esposizione all’amianto.

Presidente La parola al Consigliere Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Prendo atto della risposta che l’Assessore ha dato, ma non mi sento del tutto soddisfatto. Vede, Assessore, eravamo a conoscenza che la verifica e gli accertamenti da parte dell’INAIL si erano nuovamente bloccati, in quanto l’esperto tecnico dell’Istituto infortuni era latitante? neppure l’istituto lo trovava più, ma ora è riapparso? ho fatto i miei accertamenti, perché abbiamo parecchie conoscenze, e sembrava che neanche l’INAIL sapesse più dov’era!

Questo ci ha indotto a presentare questa interrogazione, per conoscere e fare il punto sullo stato della vertenza in atto, promossa dai lavoratori, che chiedono il rispetto e il riconoscimento dei loro diritti e, nello stesso tempo, per quelli che sono ancora in forza, la salvaguardia della loro salute dal rischio di amianto.

Assessore, credo che si debba "tallonare" maggiormente l’INAIL, come gli altri enti preposti, perché la vertenza che è stata aperta si possa risolvere nel più breve tempo. Che il rischio da amianto ci sia, lo dimostra il fatto che è stato consigliato ai lavoratori di tenere le maschere; se non ci fosse stato rischio, è chiaro che le maschere non sarebbero state consigliate!

Questo vuol dire che il rischio c’era già prima e che siamo dal 1992 ad oggi senza effettuare accertamenti alla Cogne come invece è previsto per legge per accertare il rischio esistente, benché sia risaputo che da amianto si può anche morire.

Riteniamo pertanto che si debba seguire più da vicino questa vertenza, in modo che l’INAIL da una parte adempia ai compiti che le sono stati affidati e che, da parte degli enti preposti della Regione, si acceleri una verifica che deve trovare una fine. Su questo non vogliamo altro che la verità, vogliamo sapere come sia ora la situazione. Termino chiedendo all’Assessore se mi può fornire i dati che ha letto, in modo che si possa fare una valutazione con i lavoratori e le organizzazioni sindacali, che mi avevano chiesto di presentare questa interrogazione in questa sede.