Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2332 del 3 dicembre 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2332/XI Intendimenti in merito alla situazione dell’Istituto Musicale della Valle d’Aosta. (Interpellanza)

Interpellanza Viste le decisioni dei membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione "Istituto Musicale della Valle d’Aosta", che non hanno accettato le richieste di docenti dell’Istituto Musicale di Aosta, dei loro rappresentanti sindacali, e degli stessi genitori di alunni iscrittisi ai corsi sperimentali dell’Istituto Musicale, relativamente a due questioni non ancora risolte, e precisamente:

- la modifica dello Statuto della Fondazione, che introduce una graduatoria di priorità nelle finalità dell’Istituto, che non era prevista nella legge regionale (n. 8/92) istitutiva della Fondazione e che di fatto crea una frattura tra le finalità dell’Istituto, considerate di pari dignità nella legge istitutiva;

- la scelta di non riconoscere ai docenti dei corsi sperimentali lo stesso stato giuridico riconosciuto ai docenti dei corsi pareggiati, nonostante i docenti possiedano gli stessi requisiti artistici e professionali richiesti a chi insegna nei Conservatori;

Considerato che la conseguenza di tali diatribe si traduce nella non accettazione di alunni iscrittisi ai corsi sperimentali;

Ritenuto che sia compito dell’organo politico svolgere un’azione di valutazione circa il rispetto delle volontà del legislatore e che sia compito dell’organo amministrativo vigilare perché siano rispettati i diritti di docenti-lavoratori;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore per sapere:

1) cosa intenda fare perché sia ripristinato un clima di serenità e di collaborazione tra organi direttivi, docenti e famiglie di alunni dell’Istituto Musicale;

2) se, e come, intenda operare perché agli alunni che si sono iscritti ai corsi sperimentali sia garantita la possibilità di accedere a quella cultura musicale che la legge regionale ha indicato come obiettivo principale della Fondazione.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz - Beneforti

Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Con questa interpellanza ritorniamo per l’ennesima volta - e temo che non sarà l’ultima - sulla questione dell’Istituto musicale, perché la situazione in questo istituto permane ancora molto grave sotto diversi punti di vista. Recentemente è stata pubblicizzata la decisione del Consiglio di amministrazione della Fondazione di non accogliere le richieste che i docenti della scuola e i loro rappresentanti sindacali hanno formulato, richieste che andavano nell’ottica di ottenere la revoca di quella decisione che divide l'Istituto musicale in due parti.

La decisione era nata proprio con la modifica dello statuto della Fondazione ed aveva portato, ripeto, alla separazione netta all’interno dell’istituto fra i corsi cosiddetti "pareggiati" e i corsi cosiddetti "sperimentali". Nel momento in cui il Consiglio di amministrazione ha deciso di introdurre questa divisione netta ha proceduto di conseguenza, non riconoscendo per esempio agli insegnanti dei corsi sperimentali lo stesso stato giuridico che è riconosciuto ai docenti dei corsi pareggiati. Ricordo che questa distinzione è una distinzione artificiosa, che è stata inserita da parte del Consiglio di amministrazione, perché tutti questi docenti che oggi lavorano nelle due diverse specializzazioni dell’Istituto musicale sono stati assunti con le medesime procedure, hanno dovuto sottoporsi ad una procedura concorsuale con la quale sono state riconosciute le loro competenze professionali, i loro titoli di studio, che sono uguali.

Questi docenti sono stati quindi assunti con un medesimo tipo di contratto, sono stati selezionati con le medesime regole e adesso, all’improvviso, il Consiglio di amministrazione decide di distinguere all’interno di questo gruppo di docenti quelli che vanno pagati di più perché fanno i corsi pareggiati, da quelli che devono lavorare di più e devono avere un contratto diverso, perché fanno i corsi sperimentali.

La decisione del Consiglio di amministrazione ha avuto delle conseguenze anche nei confronti delle famiglie. Le famiglie i cui figli frequentavano il corso di ritmica Suzuki, hanno ricevuto il 17 agosto 2001 una lettera in cui il direttore dell’istituto assicura l’iscrizione del figlio alla scuola per il prossimo anno scolastico, chiede di confermare lo strumento indicato e di pagare la quota conseguente durante il mese di ottobre: ciò che le famiglie fanno. Nel mese di novembre, invece, le stesse famiglie si vedono recapitare un’altra lettera, con cui le si informa con grande rammarico che il consiglio ha deciso di bloccare tutte le nuove ammissioni ai corsi sperimentali, adducendo per questo due tipi di motivazioni.

La prima è di tipo economico: mancano i fondi per pagare eventuali nuove assunzioni, cioè la Fondazione ha poche risorse, quelle che ci sono bastano a malapena, sembra si voglia dire, per portare avanti le attività dei corsi pareggiati, e i docenti dei corsi sperimentali - è la seconda motivazione - non hanno accettato il nuovo contratto di lavoro che la Fondazione ha proposto.

Ci sembra che questa situazione abbia diversi elementi di poca chiarezza, che non possono essere lasciati nel vago e nel generico, per cui riteniamo che l’Assessore, in quanto organo politico, sia chiamato a svolgere un'azione di valutazione circa il rispetto della volontà del legislatore e debba rilevare se esista, una differenza fra la volontà del legislatore e la decisione che il Consiglio di amministrazione ha attuato con la modifica dello statuto.

Il secondo richiamo che facciamo è all’Assessore in quanto responsabile di un'unità amministrativa, il cui compito è proprio quello di vigilare sull’insieme delle scuole, della formazione nel suo complesso, perché quelli che sono i diritti-doveri dei docenti come lavoratori siano rispettati, e che lo siano anche i diritti-doveri dei discenti! Di fronte a questa situazione problematica chiediamo all’Assessore come intende operare, perché sia ripristinato un clima di serenità e di collaborazione fra gli organi direttivi, i docenti e le famiglie dell’Istituto musicale.

Devo dare atto che l’Assessore, in sede di audizione in commissione consiliare, ha dichiarato la sua disponibilità e la sua preoccupazione rispetto a questa situazione, e il suo desiderio di intervenire perché la causa di tutta una serie di disguidi e di difficoltà di dialogo fra le varie parti interessate sia superata. La seconda domanda chiede se - qui posso aggiungere: in base all'informazione avuta la settimana scorsa - intende operare perché gli alunni che si sono iscritti ai corsi sperimentali possano vedere accolta la propria domanda, e non solo quelli che già erano iscritti gli anni precedenti, ma anche quelli che per la prima volta si presentano quest’anno e chiedono di poter accedere a questa opportunità formativa.

Président La parole à l’Assesseur à l’éducation et à la culture, Pastoret.

Pastoret (UV) Il est difficile de répondre à une interpellation qui, dans les prémisses, énonce des faits n’ayant aucun rapport avec les questions qui sont posées par la suite. J’essaierai tout d’abord d’introduire deux réponses qui n’étaient pas prévues, compte tenu que l’on évoque ces jeunes étudiants qui auraient dû suivre le cours Suzuki, ayant déjà suivi ce cours de rythmique l’année passée. Il s’agit de 17 élèves, je l’avais annoncé au cours de la dernière séance du Conseil, le Conseil d’administration a assumé une délibération sur la base de laquelle ils sont admis au cours d’instruments, donc il n’y a pas eu d’interruption sur la base de l’activité qu’ils ont pu faire l’année passée et celle de cette année. Egalement le Conseil d’administration a décidé de ne pas appliquer au personnel actuellement en service pour les cours expérimentaux les nouvelles dispositions statutaires en matière de contrat et de rétribution. Tout cela dit, je viens aux questions posées dans l’interpellation.

Première question: "cosa intenda fare perché sia ripristinato un clima di serenità e di collaborazione tra organi direttivi, docenti e famiglie di alunni dell’Istituto Musicale". Je l’avais déjà annoncé, aux fins de l’analyse de la gestion et des résultats de l’Institut musical et afin d’acquérir des éléments d’évaluation du fonctionnement de la structure, le Gouvernement valdôtain a approuvé une délibération portant consultation extérieure spécialisée dans le domaine musical. Cette décision a été estimée nécessaire, pour approfondir le changement des dispositions législatives pour les Conservatoires et pour renforcer les liens entre l’innovation en matière de dispositions législatives et la réalité, notamment l’expérience régionale. Le but est celui de garantir la culture musicale et artistique de la région par des instruments efficaces et adaptés au contexte, ce qui pourrait exiger des modifications législatives dans l’avenir quant à l’organisation de l’Institut musical, le but de cette initiative étant aussi celui de vérifier si les règles en vigueur sont respectées et d’en définir éventuellement de nouvelles, si besoin en est, et surtout de permettre à l’institut de remplir les fonctions qui lui sont propres; il faudra donc patienter, dans l'attente de connaître le résultat de ce travail.

Pour ce qui est de la deuxième question, je dois revenir à ce que j’ai déjà dit maintes fois dans cette salle sur le rôle actuel de la Fondation, qui était, est et reste un ente di "diritto privato". Il s’agit donc d’une fondation à laquelle nous transférons des sommes importantes qui permettent à la Fondation d'organiser son activité sur la base des ressources humaines et des horaires disponibles. Ces ressources aujourd’hui permettent d’accueillir un certain nombre d’élèves, qui ne peut pas être dépassé, à moins que l’institut ne dispose pas d’heures supplémentaires lui permettant d’accepter toutes les demandes d’inscription.

Il est évident que ces heures devront être disponibles aussi pour les années à venir: il ne suffit pas de se proposer, au cours de cette année de augmenter davantage les heures disponibles pour accueillir des jeunes, car après il faut leur permettre d’accomplir leur parcours, qui s’échelonne sur quatre ou sur cinq années. L’institut ne dispose pas, à l’heure actuelle, des ressources permettant ce choix.

Pour accueillir ces élèves, l’institut devrait payer des heures supplémentaires par rapport aux douze heures par semaine que l’actuel contrat des enseignants prévoit, après qu’une négociation syndicale s’étant prolongée pendant des mois n’a pas permis de trouver une solution à ce problème. Les raisons sont résumées dans le courrier, que le Président du Conseil d’administration a adressé aux syndicats, duquel j’ai donné lecture au cours de la dernière séance du Conseil, mais que je veux rappeler encore en répétant quelques-uns unes de ses lignes:

"È stato proposto anche di concordare una soluzione transitoria per l’attuale anno scolastico, che incrementando l’orario dei suddetti docenti e lasciando inalterate le reciproche posizioni, avrebbe potuto consentire alle parti di individuare strada facendo un'intesa comune. Malgrado la conciliante posizione assunta dall’istituto e dopo ben quattro incontri sindacali, non è stata formulata invece una benché minima proposta di accordo da parte vostra. Pertanto vi comunichiamo che, a causa di tale inspiegabile irrigidimento e visto il protrarsi del confronto sindacale, peraltro conclusosi con esiti negativi, siamo costretti, per l’anno in corso, a dare avvio all’anno scolastico senza poter ammettere ai corsi non pareggiati i nuovi alunni che hanno inoltrato richiesta".

La modification des statuts, ne prévoit pas que l'on applique "urbi et orbi", comme on le disait avant, un horaire et un traitement économique différent. Les enseignants garderont leur horaire et leur traitement économique. Cela importe le fait que les élèves qui peuvent être admis au cours, sont ceux auxquels on pourra assurer l’enseignement sur la base des disponibilités horaires.

Ce n’est donc pas l’Assesseur qui doit ?uvrer pour garantir aux élèves de suivre le cours. Le chemin existait, il s’agissait de trouver un accord sur le contrat, sans accord les actuelles douze heures par semaine des enseignants ne permettent pas d’avoir davantage d’heures disponibles, pour accueillir tous les élèves.

Je ne sais pas si par cette question vous n’avez pas estimé que la Région devrait même cette année prévoir davantage d’argent pour l’Institut musical, ce que d'ailleurs nous avons fait dans le budget 2002! Ces ressources sont celles qui sont nécessaires à couvrir les frais du nouveau contrat de travail des enseignants; nous n’avons pas prévu de ressources, pour payer des heures supplémentaires, comme nous l’avions fait, il y a un an. Je voudrais d’ailleurs rappeler qu’à l’époque j’avais bien dit qu’il s’agissait d’une mesure extraordinaire, une mesure que vous n’avez pas partagée, car vous aviez voté contre les dispositions budgétaires concernant aussi l’Institut musical.

Il n’en reste, en conclusion, que la possibilité d’accueillir tous les étudiants existant à l’époque - et qu’elle n’a pas été prise en compte, et qu’on ne peut pas faire retomber à ce point sur l’Administration la responsabilité de ne pas avoir pris en charge ce problème - si les sujets pouvant permettre une solution positive étaient d’autres.

Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Non pensavo di avere un potere così grande, da essere "io" responsabile della situazione così come si è delineata, e non penso che anche nel momento in cui si vota un bilancio in cui sono centinaia di voci, per il fatto che uno è d’accordo su una voce di bilancio, è costretto per questo motivo ad accettare novecentonovantanove voci di bilancio. Non solo, nella nostra interpellanza il nostro gruppo non ha parlato di aumento di budget, non c’è una parola sulle risorse finanziarie da aumentare, ma perché? Perché sembra che queste risorse siano sufficienti per portare avanti l’istituto pareggiato e per aprire due nuove iniziative; queste non le ho inventate io, in commissione è stato detto chiaramente che c’è la volontà di farle, che è in programma l’istituzione di corsi superiori a livello di Istituto musicale, che saranno finanziati anche dal Fondo europeo, ma non solo, quindi anche con risorse della Fondazione. Inoltre si vuole attivare un corso per operatori di musicoterapia.

Allora, questo Consiglio di amministrazione che ha come progetto di attività quello di impegnare risorse significative per attivare corsi per operatori di musicoterapica o per attivare corsi superiori all’attuale livello di conservatorio, questa Fondazione cosa fa? Praticamente sottrae risorse che dovrebbero essere utilizzate per rispondere all'esigenza e alla domanda di cultura musicale che proviene dall’utenza valdostana, per indirizzarle su altre cose che non corrispondono all'utenza valdostana, Assessore!

Qui c’è un uso diverso, non so se dire "improprio", ma è un uso chiaro delle risorse, finalizzato non a rispondere ai corsi sperimentali, ma ad altre esigenze: istituire corsi superiori a quelli del Conservatorio, avviare corsi per operatori di musicoterapia, che saranno pure cose bellissime, ma mi chiedo se questa è la priorità che deve seguire l'Istituto musicale in Aosta!

Qui si va a fare una scelta politica ben precisa: le risorse ci sono, ma il Consiglio di amministrazione non vuole utilizzarle per i corsi sperimentali, perché l’obiettivo è chiaro: quei corsi sperimentali devono pian piano annullarsi, diminuire, perché il progetto è quello di istituire un’altra fondazione. Se proprio la Regione vuole rispondere alle esigenze dei corsi sperimentali, che faccia un’altra fondazione con queste finalità, ma che non si mescolino - questo è l’intento del Consiglio di amministrazione attuale della Fondazione - le due diverse tipologie di corsi. Questa è la realtà, Assessore, non la mancanza di soldi!

Seconda osservazione. Qui c’è un elemento che è il punto di partenza di tutta la questione. Lei, Assessore, e il Consiglio di amministrazione continuate a dire che il problema risiede nell’accordo sul nuovo contratto di lavoro, che il nuovo contratto non si applica ai vecchi che già qui lavorano, ma che verrà applicato solo ai nuovi di cui ci sarà bisogno in futuro. Ma allora, su cosa si bassa l’esigenza di fare un contratto di lavoro diverso? Su cosa si basa questa affermazione? Su niente!

Questa affermazione è soltanto legata alla volontà del Consiglio di amministrazione di tenere separate le due tipologie di corsi, ma questa volontà non ha nessun valore formale, legale, sostanziale, nessuno, perché le modifiche dello statuto apportate dal Consiglio di amministrazione, finché rimangono dentro il Consiglio di amministrazione, non hanno nessun valore all’esterno! Queste modifiche non sono apparse in nessun bollettino ufficiale della Regione, non sono state approvate da nessun organo istituzionale, quindi non hanno un valore formale né sostanziale; certo - annuisce l’Assessore - ma allora è molto grave che lei, sapendo, non intervenga

Tutte le modifiche dello statuto non hanno valore cogente di legge, ma il Consiglio di Amministrazione, su queste norme, che non hanno valore cogente, attiva un contratto di lavoro diverso con i sindacati, attiva tutta una serie di azioni per dividere all’interno il Collegio dei docenti. Vi rendete conto della gravità della situazione?

Questo consiglio di amministrazione ha operato una serie di scelte: divisione del corpo docente in due gruppi, divisione della scuola in due settori, diminuzione delle risorse per i corsi sperimentali, basandosi su quello che dice il nuovo statuto, che non ha nessun valore legale, che è carta straccia, che è pura intenzione; questo è molto grave, Assessore! Pensavo che almeno su questo, visto che lei mi ha risposto: "Certo", quindi è consapevole della cosa, pensavo che almeno su questo avesse fatto un po' di chiarezza! Il fatto che lei sappia queste cose e non sia intervenuto, è doppiamente grave, Assessore!