Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2314 del 28 novembre 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2314/XI Realizzazione di una strada di attraversamento dell’area Cogne. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso:

- che da alcuni mesi Vallée d’Aoste Structure S.r.l. ha terminato la realizzazione della strada di attraversamento dell’area Cogne;

- che tale strada risulta, peraltro, nel suo capo est priva di adeguato raccordo viabile in quanto sfocia nel piazzale esterno alla Portineria Dora della Cogne Acciai Speciali, immettendosi in una inadeguata viabilità di quartiere;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) quando verrà aperta al traffico tale nuova arteria;

2) quale parere esprima sull’attuale innesto est di tale strada;

3) se sono in corso trattative con il Comune di Aosta per modificare lo sbocco est.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Presidente La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI) Con questa interpellanza pensiamo che si inizino a vedere le prime incongruenze di quell’accordo di programma, che porterà - riteniamo, purtroppo - alla luce altre incongruenze sulla riqualificazione-riutilizzo dell’area Cogne. Tante cose sono ancora non visibili, una delle poche cose resa visibile in questi giorni è proprio la strada di attraversamento dell’area Cogne, strada che parte da Pont-Suaz e che dovrebbe svolgere un po' il ruolo di tangenziale sud, o comunque di via di scorrimento sull’asse sud comunale, per portare il traffico fuori dalla città. Riscontriamo, invece, come quel traffico venga fatto confluire in un piazzale, il piazzale antistante la portineria attualmente utilizzata da Cogne Acciai Speciali, in particolar modo un piazzale che è incluso in una viabilità di quartiere; di conseguenza, riteniamo sorprendente la scelta di terminare questa arteria.

Vorremmo capire anzitutto qual è il parere che la Giunta esprime sull’innesto est di questa strada, che riteniamo inadeguato rispetto a quelle che dovrebbero essere le funzioni viabili della strada stessa, e vorremmo anche capire se è stata già - o meno - consegnata al Comune di Aosta, perché questo diceva l’accordo di programma: che la Regione l’avrebbe realizzata attraverso Valle d’Aosta Struttura e successivamente il comune l’avrebbe acquisita al demanio comunale.

Abbiamo notato come questa strada da parecchi mesi sia stata ultimata, e abbiamo anche riscontrato come da altrettanti mesi questa strada non sia stata aperta e rimanga inutilizzata. Vorremmo anche sapere se, alla luce di quella che ci sembra essere una situazione irrazionale e non funzionale di una arteria che non porta da nessuna parte, siano già in corso ripensamenti sullo sbocco est e se ci siano trattative in corso con l’amministrazione comunale, che è poi quella più direttamente interessata, per apportare delle modifiche allo sbocco est della strada stessa.

Presidente La parola all’Assessore all’industria, artigianato ed energia, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) Per quanto riguarda le questioni poste dal Consigliere Frassy, alcune di esse andrebbero indirizzate al Comune di Aosta, anziché alla Giunta regionale; darò comunque alcune risposte. Innanzitutto, l’accordo di programma prevedeva che la Regione realizzasse la strada che attraversa l’area Cogne, strada che è stata completata nei termini previsti.

Sempre l’accordo di programma prevede che la strada venga concessa in uso al Comune di Aosta, un uso trentennale, e attualmente sono in corso verifiche tecniche per la sottoscrizione del verbale di accettazione da parte del Comune di Aosta, quindi siamo alla fase conclusiva. Secondo quanto comunicatoci in via informale dal Comune, si prevede che con il completamento della rotonda di Via Valli Valdostane si possa aprire al traffico questa nuova arteria, approssimativamente attorno alla metà del mese di gennaio 2002.

Per quanto riguarda la questione: "quale sia il nostro parere", credo che qui noi facciamo valere quello che è il principio di sussidiarietà. Questa è una materia che riguarda la viabilità comunale, quindi è il comune che deve operare in materia. Per quanto riguarda questo aspetto, in ogni caso, nel Consiglio tematico che il Comune di Aosta ha tenuto nei giorni scorsi, è emersa la volontà del comune di modificare quanto era previsto relativamente al baffo di raccordo, al viadotto di Corso Ivrea, ed è in corso una nuova impostazione che punta a collegare direttamente la strada che attraversa l’area Cogne con la zona della Croix Noire, quindi è in corso un progetto per un raccordo alternativo che vede il superamento del cosiddetto "baffo di Corso Ivrea".

Per quanto riguarda l’ultima questione: "se siano in corso delle trattative", come dicevo, non ci sono trattative in corso, in quanto la viabilità urbana è una materia di competenza del comune ed esiste un interesse generale perché questa strada venga aperta al traffico quanto prima.

PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI) Non è che possiamo esprimere soddisfazione, ma non perché la sua risposta, Assessore, non sia stata esaustiva. Non esprimiamo soddisfazione per quella che è la situazione dei fatti, nel senso che riteniamo che questa sia la dimostrazione di come quell’accordo di programma sia stato un accordo di programma astratto da quelle che erano le aspettative, le esigenze, le realtà del territorio comunale della città di Aosta.

È vero che in questo contesto la Regione ha dato esecuzione agli accordi che sono stati sottoscritti, però sarà curioso capire chi si accollerà gli oneri di questa variante, che non è più una variante in corso d’opera, ma sarà una variante ormai ad opera ultimata, cioè su quali bilanci graveranno le varianti di sbocco ad est di questa arteria, considerando che l’attuale sbocco, nonostante la rotonda, sarà uno sbocco privo di significato da un punto di vista viabilistico.

Capiamo anche il motivo per cui il Comune di Aosta attenda il completamento di questa rotonda, perché quella che doveva svolgere la funzione di strada a scorrimento veloce dell’asse sud sarà il nostro circuito cittadino tipo Indianapolis: con due rotonde all'estremità gli automobilisti potranno correre in grande velocità, arrivare in fondo, fare una bella inversione di marcia e ritrovarsi al Pont-Suaz, perché questo, ad oggi, è l’unico sbocco possibile di questa strada.

Prendiamo atto che la situazione ha creato non poche perplessità in entrambe le amministrazioni e auspichiamo, come già abbiamo sostenuto in sede comunale come movimento politico, che sia l’Amministrazione del Comune di Aosta sia l’Amministrazione regionale, prima che sia troppo tardi rispetto alle opere che ancora devono essere realizzate nell’ambito dell’accordo di programma, abbiano la volontà di effettuare una verifica sull’attualità di quell’accordo di programma. Riteniamo che sarebbe quanto mai deleterio procedere su un accordo di programma datato e che forse non è più così di attualità, come poteva esserlo al momento in cui è stato sottoscritto.

Questa è sicuramente, lo dicevo in esordio di illustrazione della nostra interpellanza, la prima incongruenza visibile di quell’accordo di programma.

Noi temiamo però che se quell’accordo non verrà ridiscusso, quanto prima ne seguiranno altre e la città di Aosta, ma anche l’Amministrazione regionale, avranno perso l’opportunità per riqualificare effettivamente un’area che è strategica sotto molti profili, non solo della viabilità, ma anche dal punto di vista turistico e, più in generale, dal punto di vista urbanistico.