Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2313 del 28 novembre 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2313/XI Criteri per favorire l’accesso delle famiglie disagiate al fondo previsto dalla legge 431/98 in campo abitativo. (Interpellanza)

Interpellanza Sentite le osservazioni dei rappresentanti sindacali degli inquilini nel corso dell’audizione congiunta della seconda e terza commissione consiliare permanente sulla questione casa, ed in particolare sull’applicazione della legge 431/98, che istituisce un fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione per famiglie disagiate;

Preso atto che le proposte avanzate riguardano:

- la richiesta di mantenere la possibilità per le famiglie di presentare la domanda di contributo nel corso di tutto l’anno;

- la possibilità riconosciuta alla famiglia destinataria del contributo di non ripresentare ogni anno la domanda, se non per segnalare eventuali cambiamenti (numero componenti la famiglia, posizione reddituale, eccetera);

- lo stanziamento di ulteriori risorse da parte dell’amministrazione regionale, al fine di dare una risposta adeguata alle domande;

i sottoscritti Consiglieri regionali condividendo le richieste avanzate

Interpellano

l’Assessore competente per sapere:

1) se, e come, intenda rispondere a tali richieste.

F.to: Squarzino Secondina - Beneforti

Presidente La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Questa interpellanza vuole riproporre qui, direttamente all’Assessore, una serie di richieste che sono emerse in sede di audizione della III Commissione sul problema della casa. Abbiamo avuto queste richieste da parte dei rappresentanti degli inquilini, che sono venute dopo l’incontro con l’Assessore, per cui non è stato possibile dibattere con l’Assessore queste proposte.

Ci siamo permessi di proporle, anche se probabilmente l’Assessore le conoscerà già, perché il sindacato inquilini più volte ha chiesto dei cambiamenti rispetto alle procedure seguite per applicare la legge n. 431/98, legge nazionale che prevede dei fondi statali per sostenere l’accesso alle abitazioni in locazione per famiglie bisognose, fondo statale a cui la Regione aggiunge una parte di risorse, in genere minima in questo capitolo. Poi ci sono altri capitoli in cui vengono aggiunte altre risorse. Volevamo quindi sapere direttamente dall’Assessore come considera queste richieste e come intende rispondervi.

Presidente La parola all’Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Vallet.

Vallet (UV) Per quanto riguarda le due prime questioni poste nelle premesse, cioè la richiesta di mantenere la possibilità per le famiglie di presentare la domanda di contributo nel corso di tutto l’anno e la possibilità riconosciuta alla famiglia destinataria del contributo di non ripresentare ogni anno la domanda, se non per segnalare eventuali cambiamenti, devo dire che, analizzate le questioni, queste risultano non accoglibili per motivi di natura amministrativa molto semplici.

Il fondo nazionale, introdotto con la legge n. 431, prevede che l’accesso al fondo avvenga mediante appositi bandi pubblici. Ora, il concetto stesso di bando richiede necessariamente una data di apertura e una data di chiusura del tempo utile per la presentazione delle domande. Potremmo ipotizzare di posticipare la chiusura al 31 dicembre di ogni anno, ma la questione creerebbe allungamento dei tempi di esame rispetto alle domande presentate, ad esempio al mese di gennaio, piuttosto che al mese di marzo di ogni anno. Dovendo avere la totalità delle domande presentate per poter fare la graduatoria, capite che chi ha presentato la domanda a febbraio, dovrebbe attendere probabilmente il mese di marzo, aprile o maggio dell’anno successivo prima di avere il contributo, e questo ci sembra non vada nell’interesse di chi ha fatto la domanda.

Lo stesso dicasi per quanto riguarda la seconda questione. Intanto, la domanda va presentata, non fosse altro per dimostrare la manifestazione di volontà rispetto all'esigenza. Quindi, presentare domanda per integrare la documentazione o per confermare la richiesta significa, di fatto, ripresentare la domanda. Senza tener conto che, di anno in anno, vengono a modificarsi le situazioni personali e in relazione ai contratti di affitto che devono essere registrati, e in relazione al reddito di ogni famiglia. Devo dire che un tentativo di semplificazione noi lo abbiamo fatto per coloro che hanno presentato richiesta di finanziamento sul fondo regionale e non hanno trovato qui soddisfazione - perché per accedere al fondo regionale sono previsti certi requisiti - ma hanno potuto invece accedere al fondo nazionale; per questi abbiamo previsto l’automaticità della questione, nel senso che non è necessario per questi soggetti ripresentare la domanda, vale la domanda presentata per il fondo regionale.

Per quanto riguarda invece la terza questione, cioè lo stanziamento di ulteriori risorse, su questo ci siamo attivati e il problema lo risolveremo in questo senso. Nella discussione al bilancio, nel prossimo Consiglio, presenterò un emendamento alle norme di finanziaria che riguardano l’edilizia residenziale, per prevedere la possibilità di finanziare domande fatte sul fondo nazionale con i fondi assegnati al fondo regionale.

Con la finanziaria del 2000 avevamo attivato il meccanismo inverso, cioè la possibilità di finanziare il fondo regionale con i fondi statali; ora, il numero delle domande sui rispettivi fondi impone un ragionamento diverso perché mancano le risorse sul fondo nazionale. Con questa norma che andremo a proporre con la finanziaria - e che spero il Consiglio la approvi - ci sarà la possibilità di trasferire i fondi regionali sul fondo statale, e viceversa, nel caso in cui se ne presenti la necessità.

Presidente La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Ringrazio l’Assessore per queste informazioni e per l’impegno che si è preso rispetto alla possibilità di dare ulteriori risposte alle domande delle famiglie disagiate, che hanno i requisiti per accedere ai contributi statali, previsti per venire incontro a famiglie bisognose.

Vorrei ancora chiedere di fare un ulteriore sforzo per quanto riguarda lo snellimento delle procedure, di studiare altre possibilità. Capisco che alcuni passi sono stati fatti, ma pregherei l’Assessore di incaricare gli uffici di verificare con i diretti interessati se esistono delle procedure diverse, che possano snellire tutta la pratica.

Non so se il sindacato degli inquilini è stato informato di queste difficoltà, delle decisioni prese; credo che sarebbe importante se l’Assessore attivasse degli incontri con il sindacato inquilini per chiarire le difficoltà che ci sono, per confrontarsi e vedere se ci sono delle modalità diverse che possano facilitare il lavoro per gli utenti oltre che per l’Amministrazione. Quindi è un percorso che chiedo ancora di esplorare.

Chiederei poi all’Assessore di sollecitare il collega della sanità e assistenza sociale, perché ci sia un'informazione più puntuale rispetto a questi strumenti che danno una risposta ad alcuni disagi. So con sicurezza che in diversi casi le persone, che pur accedevano a servizi sociali, non sono state informate di queste possibilità. Credo pertanto che una maggior sinergia fra il suo Assessorato e quello alla sanità su questo tema possa servire ad offrire alle famiglie bisognose le informazioni tempestive.

Alcune persone si sono rivolte a me per chiedere un aiuto: ho detto che c’è una legge che viene in loro aiuto, ma mi hanno risposto di aver parlato con gli assistenti sociali e che nessuno di loro ha fatto intravedere questo strumento. Credo che non spetti al Consigliere regionale dare queste informazioni e neanche all’Assessore Vallet, ma che si debbano far circolare le informazioni nei luoghi dove accedono i possibili utenti.

Si dà atto che dalle ore 11,53 presiede il Vicepresidente Viérin Marco.