Oggetto del Consiglio n. 2312 del 28 novembre 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2312/XI Situazione delle Unità di base di Rianimazione e Coronaria dell’Ospedale di Aosta. (Interpellanza)
Interpellanza Rilevato il disagio in cui si vengono a trovare i familiari e i conoscenti dei pazienti ricoverati presso l’U.B. di Rianimazione e/o presso l’U.B. Coronarica dell’Ospedale di Aosta, i quali sono costretti ad un’attesa in un atrio di accesso al piano terreno;
Considerato che nel reparto di Rianimazione sono normalmente ricoverati pazienti che presentano gravi problemi;
Tenuto conto che lavori di ristrutturazione ai più diversi livelli hanno interessato quasi tutto il presidio ospedaliero e, se il reparto di Rianimazione pare accogliente e funzionale, la relativa zona di attesa è assolutamente inadeguata;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore delegato per sapere:
1) quanti sono i posti-letto disponibili in Rianimazione e in Unità Coronarica, quali sono i tassi di occupazione dei medesimi e qual è l’indice del turn-over dei pazienti in questi stessi reparti;
2) a quanto ammontano le spese inerenti gli ultimi lavori di adeguamento della U.B. di Rianimazione e della U.B. Coronarica;
3) se non ritenga necessario ovviare urgentemente al disagio denunciato in premessa, destinando uno spazio più decoroso a coloro che sono costretti ad attese lunghe e magari sofferte.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
Presidente La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (FI) L’interpellanza porta a conoscenza di quest’aula, e di conseguenza chiede all’Assessore alcune risposte in merito a un problema concreto e cioè allo status della sala d’attesa dell'Unità di base coronarica dell’Ospedale di Aosta, nonché dell’Unità di base di Rianimazione. Forse è improprio definirla "sala di attesa", perché questa in realtà coincide con l’ingresso dell’ala laterale al piano terreno dello stesso Presidio ospedaliero.
Infatti parenti e conoscenti di coloro che sono ricoverati in queste due unità di base, cioè la coronarica o la rianimazione, sono costretti ad un'attesa che abbiamo definito in questa interpellanza "indecorosa", in quanto possono sedersi solamente su due panchine collocate in questo disimpegno-atrio-ingresso, il quale, ripeto, si trova al piano terreno di quest’ala laterale, in corrispondenza di ascensori e rampe di scale in un senso e nell’altro.
Qui dove si vive un'attesa anche preoccupata della sorte del congiunto che sta dall’altra parte del vetro, si convive in compagnia di facchini che passano con materiali, con gente che sale e scende freneticamente le scale, il tutto in una confusione che, secondo noi, non è consona a quello che è lo status delle persone che sono lì e che aspettano di vedere i propri parenti. Teniamo presente che giustamente le visite ai parenti sono ridotte da un punto di vista orario (possono effettuarle solo dalle 12,30 alle 13 e dalle 19,30 alle 20). Penso che l’Assessore abbia fatto un sopralluogo o comunque conosca molto bene la situazione esistente. Pertanto queste sono le ragioni per cui abbiamo presentato l'interpellanza.
Le prime domande servono a conoscere quelli che sono alcuni aspetti meramente tecnici, ma anche importanti, relativi all’utilizzo di questi due reparti, in particolare quali sono "i posti letto disponibili", "i tassi di occupazione dei medesimi", il "turnover dei pazienti", anche per capire quale sarà il turnover dei parenti dei pazienti che sono costretti ad attendere in questo atrio; "a quanto ammontano le spese inerenti gli ultimi lavori di adeguamento della U.B. di Rianimazione e della U.B. Coronarica", perché sappiamo che questi due reparti sono stati interessati da lavori anche importanti e anche necessari. Infine se non ritenga necessario provvedere a rimuovere il disagio ora denunciato, destinando uno spazio più decoroso a coloro che sono costretti ad attese lunghe e magari sofferte.
Presidente La parola all’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Rispetto alla prima domanda, premesso che i dati che riferisco sono relativi al mese di settembre, in Rianimazione i posti letto erano cinque, dico "erano" perché in data 19 ottobre è stato attivato finalmente il famoso sesto letto di rianimazione, con un tasso di occupazione dell’85,49 percento e con un indice di turnover - relativo ai cinque letti, perché i dati del sesto letto si rileveranno a fine anno - di 1,09, il che significa che c’è "un giorno e zero nove" di letto libero, fra virgolette. In Terapia intensiva cardiologica i letti sono cinque con un tasso di occupazione dell’84,03 percento e un indice di turnover di 0,66, per cui è più occupata la Terapia intensiva rispetto alla Rianimazione, ma ripeto che con il sesto letto abbiamo risolto molti problemi che erano sopravvenuti lo scorso anno.
Rispetto alla seconda domanda: "a quanto ammontano le spese inerenti gli ultimi lavori di adeguamento della U.B. di Rianimazione e della U.B. Coronarica", i lavori di ristrutturazione ammontano a lire 1.891.911.520 così suddivisi: 886 milioni di opere edili, ristrutturazione completa del reparto, pavimenti, rivestimenti, tramezzature, infissi, serramenti e finiture, 447.916.000 lire impianti termoidraulici, rifacimento completo del condizionamento, rifacimento completo di impianti idraulici, gas medicali, 358.073.087 lire impianti elettrici, rifacimento completo impianto elettrico, installazione impianto rilevazione fumi, installazione impianto chiamata infermieri, installazione impianto monitoraggio paziente, installazione trasformatori di isolamento, 181.775.233 lire di lavori di trasferimento, rete di monitoraggio, porte automatiche, accesso esterno, riduttori di pressione, tinteggiatura, idraulico, tende, porte interne, lavori elettrici generali, 38.081.200 lire di opere varie, linee di cablaggio, linee di comunicazione, altre tende, predisposizione attacchi di dialisi e miscelatore automatico per un totale di 1.891.911.520 lire.
I lavori, come ha già detto il Consigliere Tibaldi, erano assolutamente indispensabili, tenendo conto che le strutture ad alta intensità, come Rianimazione e Terapia intensiva, hanno un'obsolescenza riconosciuta dalle strutture tecniche che non supera i dieci anni, per cui ogni dieci anni vanno totalmente rimesse a nuovo.
Rispetto al punto 3, condivido la premessa del Consigliere, non è mai stata "sala di attesa", è l’ingresso della cosiddetta "ala nuova", ma gli interventi di ristrutturazione del Presidio ospedaliero avvengono mediante una sequenzialità di interventi programmati.
Nel momento in cui si è intervenuti presso la Rianimazione, si sapeva già che con l’inizio dei lavori relativi alla realizzazione del servizio di Radioterapia l’attuale ingresso all'ala nuova sarebbe stato reso inagibile, in quanto la zona antistante fa parte del relativo cantiere e sarà interessata dagli scavi previsti dal progetto.
Tutta quella parte lì viene congiunta con l’ex Ospedale Mauriziano e si deve assolutamente chiudere l’ingresso dell’Ospedale. Per ovviare al problema sopraccitato è stato deciso di ripristinare un accesso ai due reparti in questione, leggermente spostato a destra rispetto a quello attuale, e di realizzare, quando si interverrà in tale area, una sala di attesa a servizio della stessa. Non siamo intervenuti nell’ingresso dell’ala nuova, perché si sarebbe comunque dovuto ridemolire tutto nel momento in cui fosse partito il grosso cantiere della Radioterapia, della Farmacia e della ricongiunzione delle due strutture.
Questa sala di attesa, che realizzeremo verso est, per intenderci, sarà uno spazio più decoroso per coloro che sono costretti a lunghe e sofferte attese.
Sottolineo che i lavori per la realizzazione del servizio di Radioterapia sono stati consegnati all'impresa aggiudicatrice nel corrente mese, pertanto la realizzazione avverrà fra breve, questo significa che con fondi stanziati direttamente all’USL con gestione da parte loro, si provvederà a realizzare un nuovo ingresso e una sala di attesa per ovviare al problema evidenziato dal Consigliere, che in effetti ci era stato segnalato da più persone, sul quale si doveva comunque intervenire.
Presidente La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (FI) Ringrazio l’Assessore per la risposta fornita. Sulla base di quanto lui oggi ha affermato vediamo che c’è la buona volontà di intervenire a breve, per ovviare a questo problema urgente e grave. Una sola considerazione: è meritoria l’attenzione che è stata rivolta ai pazienti, naturalmente a coloro che devono assistere i pazienti, cioè i medici, con gli interventi che ha citato per 1.891 milioni, ma riteniamo che sia altrettanto meritoria l’attenzione che dovrà essere rivolta ai parenti degli stessi, che sono lì ad attendere di poter visitare i loro cari.
Prendiamo atto, Assessore, e speriamo che alle parole che lei oggi ha speso in quest’aula, corrispondano quanto prima, a breve, i fatti!