Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2075 del 20 giugno 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2075/XI Pubblicazione da parte dell’Assessorato regionale al turismo della guida "Rifugi e bivacchi della Valle d’Aosta". (Interpellanza)

Interpellanza Premesso:

che la guida dei "Rifugi e bivacchi in Valle d’Aosta", edita dall’assessorato regionale al turismo, presenta numerose inesattezze (storpiature di nomi, indicazioni erronee sulle difficoltà di accesso e sulle quote altimetriche), lacune informative (mancano i tempi di percorrenza per raggiungere i bivacchi, non vi è una carta geografica con la localizzazione dei rifugi) e imperfezioni linguistiche che non qualificano né la pubblicazione stessa né l’immagine di una regione alpina quale la nostra;

tutto ciò premesso,

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l’Assessore regionale al turismo per sapere:

1) se ha constatato quanto descritto in premessa e quale giudizio esprime sulla pubblicazione in oggetto;

2) per quali ragioni l’assessorato non è stato in grado di coordinare più attentamente e con maggiore cognizione di causa la redazione e la pubblicazione di tale guida;

3) se sono state coinvolte, nella fase di predisposizione dell’opuscolo, le associazioni competenti (guide valdostane e Club Alpino Italiano) e qual è l’entità dell’esborso complessivo affrontato dall’ente pubblico, inclusa la maggiore spesa causata dagli errori sopradescritti;

4) se corrisponde a verità l’annunciata ristampa - riveduta e corretta - della guida: in caso affermativo, quando sarà disponibile e se il ritardo, vista l’imminenza della stagione estiva, non rischia di comprometterne la fruibilità da parte degli interessati.

F.to: Tibaldi

PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (FI)L’ultima edizione della guida dei "Rifugi e bivacchi in Valle d’Aosta" costituisce l’oggetto di questa interpellanza perché nella pubblicazione sono ravvisabili diverse imprecisioni e inesattezze.

Imprecisioni e inesattezze che sono state sinteticamente elencate nella premessa dell'interpellanza e che si riferiscono a storpiature di nomi, indicazioni erronee sulle difficoltà di accesso ai singoli rifugi e anche errori sulle quote altimetriche, oltre a lacune informative come l’assenza dei tempi di percorrenza per raggiungere i singoli rifugi o bivacchi e poi l’assenza di una carta geografica con la localizzazione degli stessi rifugi.

È chiaro quale deve essere l’obiettivo di una guida come questa, cioè quello di carattere promozionale, divulgativo nei confronti dei turisti, degli escursionisti, degli alpinisti che vogliono cogliere le opportunità offerte dal nostro ambiente alpino.

Obiettivo peraltro che è stato giustamente ribadito nelle due delibere di Giunta che si riferiscono proprio a questa guida, dove si dice infatti che tale opuscolo viene distribuito in Italia e all’estero soprattutto in occasione di saloni e fiere turistiche, oltre che nell’ambito di specifiche iniziative di promozione organizzate dall’Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti, e dirette agli operatori turistici, ovvero inviato direttamente su richiesta degli interessati.

Si tratta di una pubblicazione, come viene definita qui dall’Assessorato, di modesto importo, questo poi è opinabile perché le due delibere di Giunta che riguardano gli impegni di spesa assommano per difetto a 45 milioni e quindi sulla modestia dell’importo possiamo poi dissertare. Soprattutto non possiamo dissertare molto, a nostro avviso, su quello che è il contenuto, o quantomeno una parte dei contenuti di questa pubblicazione, che è densa di errori.

Si parla infatti di "tracce di sentiero impervido e infido": ci piacerebbe sapere cosa vuol dire "impervido"; rifugi come il Boccalatte vengono definiti "Boccalate"; il Monte Emilius è diventato "Monte Emilus". Altre chicche che si trovano sfogliando questa rubrica: il Mont-Blanc du Tacul è diventato Mont Blanc de Tecul, oltre agli errori di quota e all’assenza di indicazioni di accesso ai singoli rifugi. Alcune fotografie, per esempio, il Rifugio Savoia, abbiamo notato poc’anzi che invece di vedere il rifugio vediamo dei panni stesi; al Rifugio Vittorio Sella invece di essere raffigurato l’edificio giusto è raffigurata la casa del guardaparco. Poi graficamente l'opera è anche piacevole, rispetto alla scorsa edizione direi che c’è stato un salto qualitativo, però a livello di contenuti anche il bivacco "Gratton" è indicato alcune volte con due "t", altre volte con una sola "t".

Allora, visto che l’Assessore ha sottolineato nella deliberazione che è uno strumento promozionale, ci piacerebbe che la promozione venisse fatta in maniera corretta nei confronti dei fruitori di una pubblicazione di questo tipo! Sappiamo che l’Assessore non può sovrintendere a tutto, perché ci sono tematiche che sono di maggiore importanza rispetto a queste e la sua persona non può dedicarsi a coordinare un’attività editoriale di questa portata, però immaginiamo, visto che la sua struttura è ben fornita di persone competenti in materia, che qualcuno vi abbia dedicato del tempo per coordinare e l’attività grafica editoriale e la stesura dei testi e la collocazione dei medesimi nella pubblicazione.

Allora l’interpellanza pone quattro quesiti: il primo quesito è se l’Assessore ha constatato questi difetti e in caso affermativo quale giudizio esprime in merito; seconda domanda, e si fa giustamente riferimento all’Assessorato e non all’Assessore per le ragioni che poc’anzi ho detto, perché l’Assessorato non è stato in grado di coordinare in maniera più puntuale questa attività; terzo quesito, se sono state coinvolte, nella fase di predisposizione della pubblicazione, le associazioni professionalmente competenti, e indichiamo innanzitutto le guide valdostane e Club Alpino Italiano; inoltre qual è l’esborso complessivo, che presumiamo quello che ho detto perché mi sono fatto cercare le due delibere; quarto quesito, sappiamo che è prevista una ristampa, non so se l’edizione che possiedo sia già la ristampa, se lo fosse sarebbe drammatico, perché sarebbero stati reiterati gli errori!

L’Assessore dice di no, quindi la cosa mi tranquillizza, ma se la ristampa deve essere fatta, entro quanto tempo viene fatta? Non è un po' tardiva rispetto all'imminente stagione estiva?

PresidenteLa parola all’Assessore al turismo, allo sport, al commercio e ai trasporti, Lavoyer.

Lavoyer (SA)Diciamo che il termine "drammatico" mi sembra esagerato; su questo opuscolo vengono enfatizzati alcuni chiari errori di stampa, quando a "impervido" basta togliere la "d" che diventa impervio, e si capisce che è un errore di stampa.

Pertanto eviterò di incentrare la mia risposta sulla contestazione di errori, che oggettivamente ci sono, e che se non ci fossero sarebbe meglio per tutti, ma per la verità mi pare che siano degli errori che possono considerarsi fisiologici in un opuscolo che racchiude una così grossa quantità di dati. Un opuscolo che, se lo confrontiamo con la precedente pubblicazione degli elenchi, contiene un grosso sforzo innovativo, ma non solo dal punto di vista della veste grafica.

Poi è chiaro che probabilmente, se guardiamo la documentazione fotografica, si sarebbero potute inserire delle foto più significative anche dal punto di vista dell'informazione, però qua c’è un grosso sforzo di andare nella direzione di innovare non solo la veste grafica, ma anche il contenuto, le informazioni. Se confrontiamo il primo rifugio di La Thuile con la pubblicazione precedente, vediamo quante notizie ci sono in più rispetto alla precedente pubblicazione.

Quindi eviterei di andare a confutare errori che più che altro sono errori di battitura, errori di stampa, che sono normali in qualsiasi tipo di pubblicazione.

Evito anche di scendere sul terreno della polemica, perché penso che l’iniziativa del Consigliere Tibaldi sia un'iniziativa autonoma e giusta, fatta da un Consigliere di opposizione, e non sia una coda della lettera polemica che il cittadino Borluzzi ha inviato a tutti gli organi di informazione!

Quindi, per rispondere al primo quesito, ammettiamo che ci sono stati degli errori. Secondo il mio punto di vista l’errore più grave è forse la quota sbagliata del Grand Combin e quello più evidente dal punto di vista linguistico è la scrittura "Cabane", Rifugio Cabanne, con una sola "n". Ripeto, sono errori di stampa e certamente fisiologici in una marea di dati come sono quelli che sono contenuti in questa prima pubblicazione riveduta.

È chiaro che se avessimo continuato a pubblicare il vecchio elenco, queste cose non si sarebbero evidenziate. Secondo me c’è stato comunque qua uno sforzo notevole per modernizzare e dare maggiori elementi, quindi non possiamo condividere alcune affermazioni, che sono affermazioni che non corrispondono al vero, in cui si dice che manca una cartina geografica; la cartina geografica è contenuta in fondo alla pubblicazione e poi vi sono comunque delle parti di cartine geografiche schematizzate per le singole comunità.

Anzi, da questo punto di vista c’è stato un grosso arricchimento. Può darsi che ci siano delle lacune informative, nel senso che si possono dare ancora maggiori informazioni, però qua c’è stato un grosso sforzo di aggiungere tutta una serie di informazioni, abbiamo anche cercato di dividere l’impostazione per comunità montana.

Come Assessore ho constatato, insieme anche ai responsabili degli uffici, la presenza di una serie di errori, peraltro avevamo anche invitato soprattutto gli addetti ai lavori a segnalarci le imprecisioni, gli errori, le eventuali informazioni che potrebbero essere aggiunte in una ristampa per migliorare ancora il prodotto, se possibile.

Quindi non affermiamo qui che questo è un prodotto perfetto, però siamo tranquilli di aver offerto un opuscolo anche con queste lacune nella sua prima edizione che senz’altro ha contribuito, per quanto ci riguarda, a migliorare l’entità delle informazioni anche dal punto di vista turistico e, direi, anche l'immagine dell’opuscolo che è stato unanimemente considerato positivo.

Per terminare la risposta al primo quesito, se le osservazioni fatte peraltro pacatamente dal Consigliere Tibaldi, ma non solo, se le osservazioni e i suggerimenti che perverranno all’Assessorato in merito alla possibilità di migliorare, sono osservazioni che vanno nella direzione di essere costruttive, saranno bene accette. L’Assessorato non ha la presunzione di avere soluzioni non perfettibili ai vari problemi. Quindi, da questo punto di vista, siamo consci che l’opuscolo possa essere migliorato, siamo consci anche che c’è qualche errore di stampa, e siamo pronti nell’opuscolo che stiamo ultimando nella fase di ristampa a correggere e integrare tutte queste osservazioni.

Si chiede per quali ragioni l’Assessorato non è stato in grado di coordinare e se sono state coinvolte le varie associazioni; qui ritorniamo su un aspetto di responsabilità. La responsabilità politica di questo prodotto me l’assumo in toto come Assessore, qua non si tratta di fare lo scaricabarile sulle strutture dell’Assessorato, perché come Assessorato abbiamo curato l’aspetto grafico, promozionale, l’impostazione dell’opuscolo, e abbiamo demandato all’Assorifugi e alle guide alpine anche la correzione delle bozze, però mi sembrerebbe ridicolo scaricare la responsabilità su altri!

Quindi mi assumo totalmente la responsabilità della qualità e del contenuto di questo prodotto, anche perché, ripeto, se il concetto è quello di migliorare, siamo disponibili a migliorare; non abbiamo voglia di entrare nella polemica o di rispondere a lettere provocatorie di personaggi più o meno sbiaditi dal punto di vista politico che colgono tutte le occasioni per attaccare non solo la Giunta regionale, ma le istituzioni in generale, soprattutto poi se vengono coinvolti aspetti di tipo linguistico, in particolare il francese. Quindi non scendiamo su quelle polemiche, sul resto siamo d’accordo che tutto è perfettibile.

Noi abbiamo coordinato e abbiamo coinvolto fino in fondo l’Assorifugi, le guide alpine; purtroppo sono sfuggite alcune imprecisioni e alcuni errori di stampa, e a questo stiamo ponendo rimedio. La guida che sta per essere ultimata, riveduta e corretta, risolve questi aspetti. Ringrazio anche dello "impervido", che diventerà "impervio": se ci è sfuggito questa interpellanza ha comunque raggiunto un risultato perché correggeremo anche questo errore!

Però per lo più sono errori di stampa e voglio dare personalmente proprio un giudizio positivo su questo opuscolo: finalmente, dopo anni che esisteva solo quel cartaceo con un elenco di nomi e di sigle per presentare dal punto di vista promozionale uno degli aspetti che consideriamo un atout non solo interessante, ma che qualifica la specificità della nostra regione, io dico che è stato fatto, da parte degli uffici dell’Assessorato, un grosso sforzo per offrire al potenziale "turista verde" delle immagini e degli spunti per le ascensioni, delle informazioni utili integrando anche, non solo le notizie relative al rifugio, ma notizie relative alle traversate e alle ascensioni che non erano presenti nell’opuscolo precedente.

Questa non è una difesa d’ufficio; io sono soddisfatto del prodotto, conscio che è un prodotto migliorabile e che ci sono stati nella fase di stampa parecchi errori e imprecisioni alle quali cercheremo di porre rimedio.

Detto questo, penso di avere risposto alle domande più di contenuto. Sulla questione della spesa finanziaria ha già detto bene il Consigliere Tibaldi; sono 22.932.000 lire per l’opuscolo in italiano e francese e 21.744.000 lire per l’opuscolo in inglese e tedesco, 30.000 copie per ogni dépliant. Mi premeva questa spesa, perché l’appendice del commento se è tanta o poca dipende dal numero di copie che se ne fanno.

Poi per la stampa di questi opuscoli viene fatta una gara, dove vengono coinvolte le tipografie, e normalmente viene affidata a quella che fa l’offerta migliore. Se la spesa è tanta o poca, dipende dal numero di copie. Per quanto attiene alla realizzazione, se n’è occupato dal punto di vista di supporto grafico lo studio Seghesio-Grivon per un importo di 24.600.000 lire. Questo è il discorso complessivo per quanto attiene agli oneri di questo intervento.

L’annunciata ristampa è imminente. D’altro canto, pur con tutte le sue lacune, dal punto di vista della stagione estiva l’opuscolo che è stato distribuito non è così lacunoso da non permettere ai potenziali turisti di farsi tranquillamente le passeggiate o di raggiungere i rifugi che sono indicati nell’opuscolo.

Quindi do senz’altro un giudizio positivo. Accettiamo di buon grado le critiche, soprattutto quelle che tendono a crearci i presupposti per evitare errori di stampa o per migliorare sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista dei contenuti questo opuscolo.

PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (FI)Assessore "Lavoisier", la chiamo Assessore "Lavoisier" tanto è insignificante, è un refuso anche questo e quindi, come lei dice, di poco conto. Possiamo chiamarla anche così, Monsieur Lavoisier, in fondo non è che faccia la differenza!

La sua risposta dovrebbe crearle un po' di imbarazzo. Crea imbarazzo anche a me perché comunque se lei si assume la responsabilità politica di questa iniziativa in toto, fa quel gesto eroico che non scarica la responsabilità su alcun dirigente o sulla sua struttura, però d’altro canto si assume la responsabilità di un prodotto molto scarso.

Ed è un prodotto molto scarso, perché per realizzarlo c’è stato un impegno di risorse umane, professionali, intellettuali e di risorse economiche non di poco conto, visto che solo quei 45 milioni sono andati per la stampa e quindi per pagare i corrispettivi delle tipografie, ma non si tiene conto di tutto il lavoro di coordinamento, di impostazione grafica e di contenuti che è stato fatto a monte, di cui non è stata data risposta puntuale al numero 3) del quesito. Al numero 3) del quesito avevo chiesto se era possibile sapere qual era l’entità dell’esborso complessivo affrontato dall’ente pubblico. È vero, ci sono due delibere che si riferiscono alla stampa, però l’Assessore sa benissimo che non si manda solo in tipografia?

(interruzione dell’Assessore Lavoyer, fuori microfono)

? e poi qual è la maggiore spesa causata dagli errori sopra descritti?

(nuova interruzione dell’Assessore Lavoyer, fuori microfono)

? va bene, non mi è parso di sentire delle risposte convincenti o quanto meno complete su questo punto.

Assessore, sappiamo che la Valle d’Aosta investe molti soldi nelle pubblicazioni aventi carattere promozionale come questa, e sappiamo che lei ha informato la sua attività politica sul turismo di qualità.

Mi pare di capire che con iniziative di questo genere e di questa portata non si vada verso l’obiettivo del turismo di qualità, perché non ci sono solo errori di stampa, come lei ha dichiarato, ma ci sono diverse imprecisioni e inesattezze che sono, oltre alle storpiature dei nomi, gli errori di quote, e non c’è solo il Combin che ha un errore di quota, ci sono anche altre cime come Les Dames Anglaises, il Passo del Ventina, il Rifugio Bouquetins, il Vittorio Emanuele, la Becca Rayette, che sono tutti sbagliati.

Sulle chicche linguistiche ha fatto anche lei riferimento al termine "Cabanne"; non sono qui per fare dissertazioni di carattere antifrancofono, ma nella lettera di Borluzzi da lei citata sono indicati una serie di errori, che lei non può negare, anzi mi pare che lei li abbia confermati! Vi è l’assenza delle indicazioni delle difficoltà di accesso, e un’altra clamorosa dimenticanza è il non citare il Rifugio Regina Margherita, fra l’altro luogo di sperimentazioni scientifiche come il "progetto Cresta", dove la Valle d’Aosta ha manifestato interessi e probabilmente anche impegnato risorse.

Diciamo che questa pubblicazione non è senz’altro un esempio felice di gestione del turismo secondo i criteri qualitativi che lei auspicava, o che lei si era prefissato ad inizio di legislatura. Ne deriva che anche l’immagine della Valle d’Aosta agli occhi dell’utente viene rappresentata in maniera distorta, e di questo non può che darcene atto!

Quanto ai suggerimenti, questi devono arrivare anzitutto dalle persone che hanno la competenza; purtroppo fra i soggetti che sono stati coinvolti in questa iniziativa manca il CAI, il Club Alpino Italiano, l’ente che in materia di alpinismo può dare lezioni non solo al sottoscritto, ma anche a chi si accinge a redigere una guida come questa. Poi, Assessore, la invitiamo a sfogliare un po' più attentamente, visto che si è assunto la responsabilità, questo opuscolo prima che venga ristampato, affinché al suo ruolo di Assessore possa aggiungere anche quello di correttore di bozze, perché qui di errori ce ne sono tanti, ed è inammissibile che la Regione si proponga, come lei ha scritto in delibera, in sedi istituzionali di grande prestigio come può essere la BIT, che si è svolta a febbraio, con iniziative che sono assolutamente inopportune e inesatte.

È vero che c’è stato uno sforzo sotto l'aspetto grafico, l’opuscolo come ho detto in premessa è decisamente più bello rispetto a quello dello scorso anno; però ci vuole anche uno sforzo nei contenuti e nella precisione delle indicazioni a favore di chi, turisti, escursionisti o alpinisti, verranno in Valle d’Aosta!