Oggetto del Consiglio n. 2070 del 20 giugno 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2070/XI Stipula di convenzioni con strutture extraregionali da parte dell’USL a supporto della propria attività. (Interpellanza)
Interpellanza A conoscenza che da parte dell’USL sono state deliberate con strutture extraregionali numerose convenzioni a supporto e consulenza della propria attività, come quella affidata alla Consulman di Torino, concernente la valutazione dell’attività di pronto soccorso, all’Università "La Sapienza" di Roma per il tirocinio di alcuni operatori della Sanità, all’Azienda ospedaliera di Alessandria concernente la consulenza a sostegno della direzione sanitaria dell’Ospedale regionale;
Preso atto dei costi e spese che dette convenzioni comportano sul bilancio dell’USL;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
il Presidente della Regione e l’Assessore competente per conoscere:
1) quali sono i motivi per i quali vengono stipulate dette convenzioni;
2) quale è la spesa totale delle convenzioni a carico del bilancio dell’USL;
3) se e come intende intervenire per impedire il propagarsi di consulenze e spese che possono essere evitate.
F.to: Beneforti
PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.
Beneforti (PVA-cU)Ogni volta che si legge l’elenco delle delibere dell’USL si scoprono delle novità. In particolare si scopre che in molti casi non si guarda a spese. Le convenzioni vecchie o nuove sono sempre all’ordine del giorno. Certamente a chi non conosce l’Ospedale possono apparire utili, e anche indispensabili, ma così non è, purtroppo, aggiungo io. Lo dicono gli stessi medici ed operatori sanitari, che lavorano all’interno dell’Ospedale e dell’USL.
Per quanto ci riguarda, più volte abbiamo denunciato in questa sede ciò che accade nel Servizio sanitario, come pure abbiamo denunciato le lacune, gli sprechi, gli abusi, le convenzioni ritenute più o meno fasulle, di cui si potrebbe fare a meno. Da parte dell’USL, come da parte anche dell’Assessore e della Giunta, in più occasioni si è espressa la volontà e l’esigenza di risparmiare, di ridurre le spese, di ricercare un'organizzazione più razionale alle esigenze dell'utenza.
Ma poi così non è stato e non è: purtroppo i fatti sono lì a dimostrarlo. Fatti che ci costringono a presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni, perché tacendo e non presentando iniziative, avalleremmo una gestione della politica sanitaria che non soddisfa nemmeno le esigenze degli operatori, dal momento che essi denunciano a noi ciò che accade ogni volta che si riunisce la direzione dell’USL.
Poiché la ragione non sta mai da una parte sola, occorrerebbe riconoscere i meriti e i demeriti delle deliberazioni che vengono approvate dall’USL, come delle nostre iniziative. Infatti, noi quando comprendiamo che le risposte che ci vengono date sono veritiere, ringraziamo e ci dichiariamo soddisfatti. Da parte della Giunta e dell’Assessore invece no: noi dell'opposizione abbiamo sempre torto, salvo qualche raro cenno di consenso che si legge fra le righe delle risposte che ci vengono date. L’opposizione per voi assume sempre un atteggiamento strumentale, qualsiasi cosa ponga o chieda.
Il contenuto dell'interpellanza oggi in discussione è chiaro, per cui non mi dilungo oltre. Vorrei che, oltre alla risposta che sarà stata data dall’USL, conoscere il pensiero, il parere anche della Giunta, del Presidente, sui reali motivi e obiettivi che stanno alla base delle tre convenzioni citate in premessa. Sono tre, prese ad esempio, ma ce ne sono altre. Ne abbiamo citate tre, perché per noi è il principio che conta e che deve essere compreso.
Mi auguro che si comprenda che noi portiamo a conoscenza del Consiglio le situazioni, che non sono a favore dell’utenza, che non risolvono i problemi che abbiamo nella sanità, sia a livello ospedaliero che a livello di territorio, che all’interno dell’USL. Per cui mi auguro di avere una risposta più che convincente.
Mi fermo qui e mi riservo di replicare dopo che ho ascoltato la risposta.
PrésidentLa parole au Président de la Région, Viérin Dino.
Viérin D. (UV)J’espère que le collègue Beneforti voudra bien m’accepter en tant que remplaçant de l’Assesseur Vicquéry pour répondre à ses questions.
Il nous a posé trois questions, la première: "Quali sono i motivi per i quali vengono stipulate dette convenzioni;", sur la base des éléments que l’Assesseur Vicquéry m’a fournis, je vais essayer de présenter ces raisons, en considérant les trois missions qui ont été indiquées dans l’interpellation.
La première: Assegnazione e incarico di consulenza alla Consulman S.p.A. di Torino.
L’incarico di consulenza alla società Consulman di Torino ha per oggetto la definizione di un sistema di controllo inteso al monitoraggio e alla verifica delle prestazioni erogate e dei costi sostenuti dal Pronto soccorso di viale Ginevra.
L’obiettivo del lavoro è: tracciare il percorso standard diagnostico terapeutico; individuare le patologie più comunemente trattate presso il dipartimento di emergenza; identificare e attribuire le risorse alle singole fasi di ciascuna prestazione; calcolare il costo grezzo di prestazione per ciascuna delle patologie censite; analizzare i risultati al fine di effettuare un intervento di revisione organizzativa improntato a parametri di appropriatezza, efficienza ed efficacia. L’incarico iniziale era stato disposto nel mese di febbraio 2000, incarico che si è concluso, evidenziando la necessità di essere implementato mediante un ulteriore approfondimento rispetto alla quantificazione dei costi delle prestazioni radiologiche e di laboratorio analisi direttamente consumate dal Pronto soccorso.
Alla luce di tali conclusioni, nel mese di maggio 2001, con una deliberazione analisi-costi Pronto soccorso effettuato nel 2000, si è disposta la prosecuzione del precedente incarico. La sintesi finale del primo lavoro con quello precedente costituirà l’elemento per la revisione organizzativa improntata al recupero di efficienza nonché alla precisa valorizzazione delle prestazioni del Pronto soccorso, al fine della loro esatta quantificazione da parte dell’USL alla Regione, nell’ambito di una strategia direzionale, nell’ambito dell'obiettivo del governo della spesa sanitaria e della sua trasparente identificazione.
Nell’ambito di tale rapporto di consulenza, l’analisi verrà effettuata inizialmente per il Pronto soccorso e poi, compreso quindi nell’incarico, in un’ottica estesa a tutte le prestazioni diagnostiche dell’Ospedale. Il lavoro di cui trattasi si concluderà nel primo trimestre 2002, tale lavoro andrà ad inserirsi e vedrà il suo completamento in una sperimentazione gestionale interregionale con le aziende sanitarie della Regione Piemonte e con l’Agenzia sanitaria della Regione Piemonte, per la definizione di un modello strutturato ed accreditato di sviluppo organizzativo della medicina d’urgenza, che dovrà comprendere un modello organizzativo, la metodologia di miglioramento, un set di strumenti per la rilevazione dati e di strumenti di reporting, e un modello operativo per la formazione degli operatori.
Pour ce qui concerne la convenzione con l’Università degli studi di Roma, La Sapienza, la convenzione in oggetto, la cui attivazione è stata richiesta con nota nel maggio di quest’anno dal preside della facoltà di psicologia di questa università, riguarda il tirocinio post-laurea di un laureato in psicologia.
Tale tirocinio ha durata annuale e non determina costi per l’USL, e non può dare luogo ad alcun rapporto di impiego né libero-professionale e non può dare titolo di preferenza nelle procedure adottate dall’azienda per la copertura di nuovi posti di psicologo. L’USL Valle d’Aosta ha ritenuto di aderire a tale richiesta per motivi legati agli effetti di accrescimento tecnico scientifico e di confronto con realtà scientifiche.
Convenzione con l’ASO nazionale SS. Antonio e Biagio di Alessandria. La convenzione ha come oggetto prestazioni di consulenza in materia di direzione sanitaria ospedaliera, a supporto della direzione strategica, per il periodo 1° giugno-31 dicembre 2001, da parte del direttore medico di presidio di tale azienda, e/o da medici dirigenti di tale azienda per numero 15 ore settimanali da rendersi in due accessi. La convenzione è stata stipulata in considerazione del fatto che il procedimento per il conferimento dell’incarico di direttore medico di presidio non è stato ancora espletato per la mancanza di candidature a seguito del primo avviso. Attualmente si è in attesa della convocazione della commissione per l'esame delle candidature pervenute in seguito alla riapertura dei termini.
La convenzione stipulata con il precedente direttore sanitario successivamente al suo pensionamento scadrà il 30 giugno di quest’anno, per il mese di giugno, con un impegno di venti ore settimanali. Non è pertanto possibile, allo stato attuale, organizzare la direzione sanitaria di presidio con un solo dirigente medico in organico a tempo pieno. È il motivo per cui la direzione dell’azienda intende garantire un organico medico alla direzione sanitaria di presidio.
Ma, in questo preciso momento non è possibile attendere la definizione delle procedure concorsuali senza l'adozione di provvedimenti temporanei, pena negative ripercussioni sull'organizzazione dei servizi ospedalieri e sull'utenza. Con questo provvedimento la direzione ha inteso adottare un provvedimento che sia in grado, temporaneamente, in attesa dell’espletamento delle procedure concorsuali, di garantire il governo dell’attività in attesa della messa a regime delle operazioni organizzative intese alla copertura degli organici stessi.
Deuxième point: "Quale è la spesa totale delle convenzioni a carico del bilancio dell’USL;". Le predette convenzioni comportano una spesa complessiva onnicomprensiva di 142 milioni di lire.
Troisième point, plus politique: "Se e come intende intervenire per impedire il propagarsi di consulenze e spese che possono essere evitate.". Evidentemente, come Regione, abbiamo ben presente l’obiettivo e la necessità di contenimento e di razionalizzazione della spesa sanitaria, quindi nell’ambito delle competenze che sono attribuite all’azienda riteniamo che la stessa sia, o debba essere impegnata a garantire i servizi da rendersi agli utenti, con il miglior grado di efficienza possibile.
L’impegno è sicuramente quello di non assumere a carico del proprio bilancio costi superflui non a valore aggiunto per il sistema sanitario. Sappiamo che all’interno dell’azienda da tempo è in atto una valutazione costi-benefici su ogni richiesta comportante spesa, tale da costituire uno strumento, un mezzo per il pieno governo dei costi derivanti dall’attività istituzionale.
Tale metodologia di valutazione viene applicata in riferimento anche alle proposte di attivazione di consulenze. È comunque evidente che tale strumento, cioè l’affidamento di consulenze, non possa essere evitato in situazioni contingenti, ovvero in relazione ad argomenti specialistici in assenza di equipollenti professionalità all’interno dell’azienda.
Questi, peraltro, dovrebbero essere i criteri che dovrebbero motivare e giustificare, nell’ambito di questo quadro di razionalizzazione e di contenimento della spesa sanitaria, il ricorso a prestazioni esterne e quindi il conferimento di consulenze.
PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.
Beneforti (PVA-cU)Prendo atto della risposta del Presidente, ma devo dire che le giustificazioni portate per le consulenze sono molto discutibili.
È apprezzabile lo sforzo che viene fatto; infatti si fanno le consulenze, ha detto il Presidente, per fare un'analisi dei costi, per il recupero di efficienza, per portare avanti un risparmio nella gestione, e queste analisi saranno estese a tutte le prestazioni diagnostiche dell’Ospedale.
Sì, sono buoni propositi ma che non giustificano le consulenze. Prendiamo quella con la quale si affida alla Consulman di Torino il compito di fare una valutazione dell’attività di pronto soccorso. Ma, Presidente, questa valutazione non poteva farla il Direttore sanitario dell’USL, che del Pronto soccorso è stato per tanti anni primario e responsabile? Perché si è fatto ricorso ad esterni? Non mi si dica che il Direttore sanitario dell’USL della Valle d’Aosta non ha il tempo a disposizione per controllare un reparto, una unità, di cui è stato responsabile per tanti anni e che conosce bene. Fra l’altro è colui che ha portato avanti il potenziamento di quel servizio di cui era primario.
Anche la convenzione con l’Azienda ospedaliera di Alessandria per sostenere l’attività della Direzione sanitaria dell’Ospedale di Aosta si giustifica dicendo che manca il primario. Ma c’è un vicedirettore sanitario che ha il compito di espletare i compiti del direttore quando è assente.
Che stato di necessità sussiste? Sono convinto che si è voluto trovare questo stratagemma per giustificare la consulenza precedente, che è stata data ingiustamente a un altro primario dell’Ospedale, che stava andandosene in pensione e che, come ha detto il Presidente, finisce la sua consulenza con il 30 giugno.
Mi chiedo: è mai possibile che si debba sempre ricorrere all’esterno, che all’interno dell’Ospedale regionale non ci siano le persone che possono sopperire alle carenze che abbiamo e che invece ci sono? Allora i nostri non si adegueranno mai, non impareranno mai, non faranno mai esperienza e sarà sempre una rincorsa; oggi mi si dice che sono 142 milioni i costi di queste consulenze, può sembrare poco, ma poi vengono rinnovate e vanno a costituire il disavanzo aziendale dell’USL, che costringe la Regione addirittura ad accendere dei mutui per pagare il debito creato dall'assistenza sanitaria.
Pertanto queste decisioni, Presidente, fanno nascere dei grossi dubbi. Ma non nascono solo in noi, come dicevo illustrando l’interpellanza, nascono negli operatori sanitari all’interno dell’Ospedale, che ritengono queste spese superflue, ingiustificate. Se magari per altri servizi ed altri settori si nega la spesa, si fa il conto costi-benefici per altre cose ciò non avviene.
Ad alcuni primari si negano gli strumenti di cui hanno necessità per portare avanti la loro attività, poi si affida la consulenza all’esterno, ad Alessandria e a Torino. Posso capire quella con l’università, non perché non ci costa, Presidente, ma perché è importante. La consulenza con l’università è apprezzabile non solo perché non ci costa, ma perché ci aiuta a risolvere alcuni problemi che abbiamo.
Non posso accettare questa situazione. È possibile che si debba sempre raddoppiare in certi settori il numero di coloro che prestano servizio? Lo slogan commerciale dice: "prendi due e paghi uno", ma qui se ne pagano sempre due per averne uno! Questo è quanto accade in certi settori, poco o tanto che sia. Sembra quasi di venir qui a fare il muro del pianto o a strumentalizzare le situazioni, ma questa è la verità!
A volte mi domando, e l’ho chiesto anche agli operatori sanitari, se oltre alla nostra vanno anche in altre parrocchie a raccontare le cose che accadono all’interno dell’USL. Mi si dice di sì. Ma se le raccontano in altre parrocchie, perché non si prendono i provvedimenti che devono essere presi? Noi denunciamo queste situazioni, ma non abbiamo noi la gestione della politica sanitaria in Valle, non siamo noi che possiamo prendere delle decisioni!
E guarda caso avete anche un’altra fortuna: che la stampa locale mette sotto l’ovatta queste situazioni, magari pubblica qualche letterina su "La Stampa", addirittura si ricorre a letterine a favore di primariati, di operazioni ben riuscite. E vorrei vedere che non riuscissero le operazioni! Vorrei vedere che si ammazza la gente all’Ospedale di Aosta! Ma vogliamo scherzare? E allora si mette tutto sotto silenzio. Io parlo qui un’ora, poi chiamano l’Assessore e gli fanno dire tutto, all’Assessore, e a me neanche una riga! Mica che mi interessi, perché ormai la mia carriera politica è finita, ma questo dimostra come si agisce in Valle d’Aosta!
È questa l’autonomia, mi chiedo? È così che difendiamo la nostra autonomia speciale in Valle d’Aosta? Se è questa la strada, accomodatevi pure, noi non ci stiamo! Cercheremo sempre di crearvi delle alternative.