Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2064 del 20 giugno 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2064/XI Ottenimento del parere della Commissione europea sul disegno di legge quadro sulla zootecnia. (Interrogazione)

Interrogazione Preso atto delle dichiarazioni fatte dall’Assessore regionale all’Agricoltura, sia in terza Commissione consiliare permanente, sia in aula, circa l’iter di approvazione del disegno di legge quadro sulla zootecnia;

Dato che questo disegno di legge è stato notificato alla Commissione europea nel giugno 2000 e che, secondo le previsioni degli uffici, avrebbe dovuto ritornare con i prescritti pareri entro il mese di maggio 2001;

Non avendo finora avuto notizie in merito all’esito della procedura europea attivata con la notifica;

Preso atto altresì che il disegno di legge n. 116 ("Incentivi regionali per l’attuazione degli interventi sanitari a favore del bestiame di interesse zootecnico") è stato a sua volta notificato alla Commissione europea in data 24 maggio 2001;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

l’Assessore competente per sapere:

1) se, e quando, il disegno di legge generale sulla zootecnia ha ottenuto il prescritto parere da parte della Commissione europea e, in caso contrario, cosa si sta facendo per accelerare la conclusione della procedura di notifica;

2) quali sono state le modifiche apportate nel corso dell’esame in sede comunitaria;

3) quando, a suo avviso, tale disegno di legge potrà essere portato all’esame del Consiglio;

4) quando, a suo avviso, sarà concluso l’iter procedurale avviato con la notifica alla Commissione europea del disegno di legge n. 116.

F.to: Squarzino Secondina

PrésidentLa parole à l’Assesseur à l’agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.

Perrin (UV)Il 28 maggio 2000 la rappresentanza permanente d’Italia a Bruxelles ha notificato alla Commissione europea l’aiuto di Stato n. 418, concernente "Disposizioni in materia di allevamento zootecnico" e relativi prodotti.

Con lettere del 6 ottobre e 5 dicembre 2000, del 12 gennaio, del 29 marzo e del 4 aprile 2001, la rappresentanza permanente ha trasmesso alla Commissione i complementi di informazione richiesti. Numerose consultazioni telefoniche e incontri informali con un’ultima riunione bilaterale ufficiale tenutasi il 1° febbraio 2001, completano l’elenco dell’iter particolarmente laborioso della negoziazione. Il parere ufficiale della Commissione, di cui siamo venuti a conoscenza in questi giorni, porta la data del 5 giugno 2001, n. 288939.

In sede di esame definitivo la Commissione non ha apportato modifiche al disegno di legge notificato, però alcune misure previste nel disegno di legge originario sono state ritirate e precisamente: l’assistenza zootecnica veterinaria, il controllo di qualità dei prodotti di allevamento, il risanamento degli allevamenti da epizoozie o altre malattie, la tenuta dell’anagrafe, l’utilizzazione, la coltivazione e la conservazione dei prati e dei prati-pascoli.

Tutto questo è stato ritirato in sede di negoziazione. La decisione della commissione recita: "La commissione ha deciso che l’aiuto in oggetto facilita lo sviluppo dell’attività agricola ed è compatibile con il trattato CE e con l’articolo 87, paragrafo 3, lettera c)", cioè le norme in materia di concorrenza.

Per rispondere al punto 3, il disegno di legge verrà riproposto all’attenzione della Giunta per essere completato con le disposizioni finanziarie; prevedo che possa essere sottoposto all'approvazione del Consiglio regionale nelle sedute del 25, 26 e 27 luglio.

Per quanto concerne il disegno di legge n. 116, è stato notificato ed ha avviato il suo iter procedurale. Sarà cura dell’Assessorato porre in essere tutte le iniziative per ottenere in tempi ragionevoli il parere della Commissione.

Non mi posso permettere di fare delle previsioni precise sulla scorta dell'esperienza maturata in questa delicata fase di "mise à jour" di tutta la legislazione concernente il settore dell’agricoltura.

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Ringrazio per le informazioni. L’iter procedurale seguito dalla legge, che non so come si chiama e che non porta nessun numero, legge che ho qui indicato come disegno di legge quadro sulla zootecnica?

(interruzione dell’Assessore Perrin, fuori microfono)

? sì, ha detto adesso il numero assegnato al disegno di legge, ma è un'informazione che abbiamo in questo momento, perché a quella legge è stato attribuito un numero in questo periodo.

Prendiamo atto, ripeto, che questa legge generale sulla zootecnica ha avuto finalmente la notifica a seguito di una procedura che è durata un anno; oggi finalmente è possibile attuare quegli interventi di cui la nostra agricoltura ha bisogno. C’era bisogno di una legge quadro che accogliesse in sé tutti i vari incentivi che finora singole leggi regionali prevedevano, nel senso che per la zootecnia si è fatto lo stesso tipo di ragionamento che è stato fatto per il piano rurale più in generale.

Quello che mi lascia alquanto perplesso invece, Assessore, è il fatto che una parte del disegno di legge generale, diciamo così, è stata stralciata nel corso delle trattative, per diventare oggetto di una legge specifica, la famosa legge n. 116 che è stata però, lo ricordo, notificata solo da poche settimane.

L’Assessore giustamente dice che noi non possiamo prevedere quanto tempo si impiegherà perché arrivi il parere positivo da parte della Comunità europea. Tempi ragionevoli: abbiamo visto in base all’esperienza che i tempi ragionevoli oscillano da sei-sette mesi, nei casi fortunati, ad un anno. Allora questa è la domanda che pongo, anche come momento di riflessione: era proprio necessario stralciare questo provvedimento?

Cioè se l’Assessore non avesse stralciato questa parte del provvedimento dalla legge quadro, forse a quest’ora avremmo avuto, dopo aver discusso magari un mese in più, una legge quadro completa, complessiva. Adesso invece, dato che sono stati stralciati proprio quegli interventi che lei ha ricordato, fra cui la tenuta dell’anagrafe, gli interventi sulla zootecnica, e via dicendo, questi interventi rimangono ancora sospesi nel limbo per sei-sette mesi, ad essere ottimisti, oppure per un anno, come è avvenuto per l’altra legge.

Credo che questo episodio dovrebbe far riflettere attentamente la Giunta sulle decisioni che vengono prese, perché quel percorso che sembrava essere una scorciatoia, cioè "stralciamo e cominciamo a prendere noi le decisioni", poi si è rivelato una strada più tortuosa, che danneggia, a nostro avviso, proprio quel mondo agricolo di cui questa maggioranza vuole essere il difensore.