Oggetto del Consiglio n. 2045 del 6 giugno 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2045/XI Trasloco delle strutture di supporto e direzione dell’Istituzione scolastica Aosta 4. (Interpellanza)
Interpellanza Premesso che i provvedimenti regionali di riforma della scuola hanno limitato la libertà di scelta scolastica, vincolandola agli ambiti territoriali di residenza (zonizzazione);
Appreso che la direzione e la segreteria dell’Istituzione scolastica Aosta 4, comprendente i plessi scolastici denominati Allende, Ramires, Quartiere Cogne, Casa delle Opere, sono state trasferite in Via Hôtel des Etats;
Richiamate, inoltre, le note vicende di cronaca che hanno caratterizzato negativamente tale Istituzione per le violenze e le turbolenze verificatesi in particolare nel plesso del Quartiere Cogne, ove sino a metà maggio erano ubicate la segreteria e la direzione;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l’Assessore all’Istruzione e Cultura per sapere:
1) se sia a conoscenza del trasloco effettuato dalle strutture di supporto e direzione dell’Istituzione Aosta 4 e quale giudizio esprima in merito;
2) se non ritenga che il principio – discutibile – della zonizzazione debba riguardare la scuola in tutti i suoi aspetti anche di tipo logistico;
3) se intenda diramare disposizioni affinché, per evidenti fini funzionali, le direzioni e segreterie scolastiche debbano rimanere all’interno dei plessi scolastici e comunque nell’ambito territoriale in cui opera l’istituzione scolastica;
4) se vi siano in Valle d’Aosta nei vari ordini e grado di scuole segreterie e direzioni esterne ai rispettivi plessi scolastici.
F.to: Frassy
PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI) Con questa interpellanza, Assessore, noi solleviamo una questione che, pur riguardando un'istituzione scolastica fra le tante attive nella nostra Regione, nei fatti affronta una questione di principio.
I fatti penso che siano noti. Quando è stata fatta la scelta, che noi non abbiamo condiviso, della verticalizzazione e della conseguente zonizzazione avevamo evidenziato quali potevano essere i limiti di vincolare la scelta degli istituti scolastici a una zona di residenza.
Ritenevamo che fosse una scelta fra l’altro contraddittoria con quel meccanismo di concorrenza che il piano di offerta formativa avrebbe dovuto innescare.
L’Assessore e la maggioranza avevano elementi diversi e hanno proceduto sulla cosiddetta "zonizzazione".
Ora, nell’ambito di questa zonizzazione accadono dei fatti quanto meno curiosi sui quali vorremmo capire se l’Assessore ne è informato, che tipo di valutazioni esprime e, se del caso, che tipo di provvedimenti ritiene di adottare.
Ci riferiamo nel particolare all’istituzione scolastica Aosta 4 che è un'istituzione difficile per la zona e per il bacino di utenza che accoglie in quanto è quel quartiere Cogne che è stato massacrato da un punto di vista urbanistico, oltre che nel suo tessuto sociale, da un'edificazione selvaggia che il Comune di Aosta ha concentrato come edilizia economico-popolare in quel quartiere, è quel quartiere che è andato sulle cronache locali per fatti inerenti episodi di micro e macrocriminalità che andavano da atti di violenza a livello giovanile nelle scuole stesse a problemi inerenti spaccio di sostanze stupefacenti perciò un quartiere difficile, forse il più difficile nell’ambito perlomeno della realtà comunale.
L’Aosta 4 ha plessi disseminati nella periferia del quartiere, c’è la scuola dell’infanzia alla Casa delle opere vicino alla Chiesa dell’Immacolata, c’è un’altra scuola dell’infanzia in via Chambéry, c’è una scuola elementare in via Binel e poi c’è il plesso centrale in quella struttura precaria di prefabbricati rossi che ci sono al centro del quartiere Cogne, ci sono delle classi elementari e ci sono delle classi di scuola media.
Fino al 14 maggio in quel plesso del quartiere Cogne vi stavano gli uffici della segreteria e della direzione dell'istituzione stessa; dal 15 maggio segreteria e direzione sono stati traslocati in piazza Chanoux o meglio in via Hôtel des Etats.
Noi non sappiamo se l’Assessore sia o meno a conoscenza di questo trasloco, riteniamo però che questo trasloco non abbia motivo di esistere quanto meno per una serie di valutazioni.
La prima è che se il principio della zonizzazione è un principio che ritenete voi essere funzionale, anche se noi ne dubitiamo, deve essere un principio biunivoco, nel senso che il servizio all’utenza che la zonizzazione fornisce deve essere compreso nella zonizzazione.
Non ha senso impedire all’utenza di scegliere una scuola al di fuori del proprio ambito residenziale e poi obbligarli nei fatti ad andare fuori di quell’ambito per comunicare con le strutture di supporto, la segreteria piuttosto che la direzione stessa.
Il problema degli spazi, Assessore, che immagino possa essere uno degli argomenti della sua replica, è un problema che ha sempre caratterizzato non solo la scuola, ma la pubblica amministrazione in generale.
Il problema degli spazi deve avere una logica, deve rientrare in una fruibilità di quello che è il servizio stesso. È evidente che la scelta di decentrare completamente rispetto all’ambito territoriale dei servizi che sono a supporto dell'istituzione stessa non rende un servizio all’istituzione, non rende un servizio agli insegnanti, non rende un servizio alle famiglie, non rende un servizio agli studenti perciò vorremmo sapere su questo aspetto, Assessore, quali riflessioni trae e se ritiene necessario impartire delle disposizioni che diano quanto meno un minimo di coerenza al principio che noi deprechiamo, ma che l’Assessore ha fatto suo, della zonizzazione.
Teniamo presente, e qui apro un inciso, che proprio l’istituzione Aosta 4 è una di quelle istituzioni dove probabilmente la presenza dell’organo massimo, che è l’organo di direzione, sarebbe quanto mai auspicabile che fosse in uno di questi plessi proprio per quelli che sono stati i recenti fatti di cronaca che hanno visto anche una difficoltà non solo di tipo didattico-disciplinare, ma di ordine pubblico all’interno di quel plesso scolastico.
Infine vorremmo sapere se nell’ambito regionale vi siano altre situazioni di direzioni e segreterie che siano al di fuori di un qualsiasi plesso, che siano avulse da quella che è la realtà scolastica alla quale invece dovrebbero fungere da supporto e da direzione.
PrésidentLa parole à l’Assesseur à l’éducation et à la culture, Pastoret.
Pastoret (UV)Dans son interpellation le Conseiller Frassy a posé quatre questions à l’Assesseur, la première pour savoir: "se sia a conoscenza del trasloco effettuato dalle strutture di supporto e direzione dell’Istituzione Aosta 4 e quale giudizio esprima in merito".
Il est évident que pour des raisons d’organisation et de communication l’Assessorat était bien au courant du déménagement du Secrétariat de l’Institut scolaire d’Aoste du quartier Cogne aux nouveaux bureaux de rue Hôtel des Etats, mais il est indispensable de savoir que l’affectation des locaux, soit scolaires, soit administratifs, aux écoles de base n’est pas du ressort de l’Administration, mais elle est du ressort de la commune, comme le collègue Frassy le sait pertinemment, et c’est un élément qu’il faudrait tenir en évidence, donc je ne peux qu’en prendre acte, tout jugement serait porté sur des décisions qui n’appartiennent pas à l’Assessorat.
Deuxième question: "se non ritenga che il principio - discutibile - della zonizzazione debba riguardare la scuola in tutti i suoi aspetti anche di tipo logistico".
La définition des zones de pertinence de chaque école ou circonscription, ce qu’on appelle zonizzazione, a toujours été prévue par des dispositions ministérielles transposées par la suite par des dispositions régionales?
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
? Mme Squarzino, l’initiative ne vous concerne pas pour le moment. Je vous prierais de me permettre de faire mon exposition même si vous n’êtes pas d’accord!
On attendra les nouvelles dispositions ministérielles, il y aura le nouveau ministre qui définira d’autres choses d’une façon différente; je ne sais pas si Mme Squarzino les appréciera si bien.
Cette définition de "zonizzazione" n’implique pas automatiquement la localisation de la structure administrative à l’intérieur?
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
? M. Frassy, je peux continuer, mais je trouve au moins rigolo que vous posiez des questions dont les réponses non pas un Conseiller régional, mais n’importe quel citoyen devrait déjà connaître. Moi je ne me moque pas de personne comme je pense vous ne vous êtes pas moqué de nous quand vous avez posé ces questions, alors je vous fournis les éléments au point de vue technique en réponse aux questions que vous avez posées.
Les raisons logistiques des administrations qui sont compétentes sur ces écoles, dans le cas échéant la Commune d’Aoste, peuvent dans la réalité des faits empêcher la solution idéale qui serait celle d’avoir la direction de l’établissement à l’intérieur de la structure.
Ce n’est pas toujours possible d’accueillir dans un seul bâtiment les structures administratives et didactiques comme il serait souhaitable là où l’état des structures le permettrait.
Vous demandez: "se intenda diramare disposizioni affinché, per evidenti fini funzionali, le direzioni e segreterie scolastiche debbano rimanere all’interno dei plessi scolastici e comunque nell’ambito territoriale in cui opera l’istituzione scolastica".
En réponse à ce point et sur la base de ce que je viens de dire quant aux compétences communales que je cite encore une fois, il est évident qu’aucune disposition ne peut être édictée par l’Assesseur régional en vertu du respect des compétences qui ont été d’ailleurs disposées par des lois de l’Etat et de la Région et en raison du fait que le patrimoine immobilier de chaque commune doit être géré, dans la façon plus opportune, par le sujet qui est propriétaire et responsable de ce patrimoine.
Dans le cas précis de cette interpellation, il y a aussi lieu de signaler les raisons qui ont été exprimées par le Directeur scolaire qui confirme qu’une autre solution n’était pas possible. Je vais vous en donner lecture:
"Motivazione spostamento uffici di segreteria: evidenti problemi di spazio. Dallo scorso anno il numero di addetti agli uffici di segreteria delle scuole è aumentato passando da 3 a 7 persone. Gli spazi liberati devono essere utilizzati dalle classi per attività di gruppo, attività individualizzate per alunni in situazioni di handicap in quanto i locali che fino all’anno scorso erano adibiti a questo uso saranno aule scolastiche a tutti gli effetti con l’ingresso di tre classi prime medie. Il dirigente scolastico ha cercato soluzioni alternative in loco per la sistemazione degli uffici con l’amministrazione comunale, ma l’Amministrazione stessa non ha trovato altri locali utilizzabili per tale scopo".
Quatrième question vous demandez: "se vi siano in Valle d’Aosta nei vari ordini e grado di scuole segreterie e direzioni esterne ai rispettivi plessi scolastici".
Moi je vous donne une réponse que vous n’aimez pas, mais parce que vous venez de vous corriger seulement maintenant dans votre intervention, car ce que vous demandiez dans la question ne peut que donner origine à la réponse que je vais vous fournir maintenant.
Les directions des institutions scolaires de base en Vallée d’Aoste sont 18 au total, les écoles maternelles sont 87 et 84 sont les écoles primaires, 22 les écoles moyennes. Les directions des écoles secondaires de IIème degré sont 8 et elles gèrent 14 écoles secondaires.
Sur la base de ces chiffres, qui d’ailleurs témoignent l’éparpillement des établissements scolaires sur le territoire, il va de soi qu’il n’y a pas forcement un bureau de direction pour chaque "plesso scolastico".
Par contre j’ai bien entendu votre réelle intention, comme vous l’avez éclairci au cours de votre intervention, et je n’ai pas en ce moment les données pour cette précision que vous venez d'introduire car j’avais donné l’interprétation littéraire de ce que vous aviez écrit, donc quant à la requête que vous me posez, beaucoup plus réduite, je m’engage de vous faire parvenir les données.
PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI) Assessore, l’insoddisfazione è totale anche perché non so chi è che qui si diverta "à se moquer", forse gli uffici a questo punto, se quello che lei ha letto, lo ha letto con il convincimento e la buona fede che dovrebbe contraddistinguere la risposta di un Assessore.
La sua risposta è una non risposta, Assessore; non ci si può trincerare dietro l’autonomia della scuola e dietro le competenze dei comuni, anzitutto, Assessore, i comuni hanno degli obblighi: quelli di mettere a disposizione le sedi scolastiche e, se paradossalmente il Comune di Aosta avesse individuato nell’Hôtel Valle d’Aosta, per indicare l’ultimo immobile sul confine est della città, una sede disponibile, secondo lei era razionale che una scuola che sta nella zona ovest di Aosta avesse i servizi nella zona est? Ma non esiste, Assessore!
E non esiste neppure questo atteggiamento remissivo, sotto tono, che lei ci vuol far credere da parte dell’Amministrazione regionale nei confronti dell’amministrazione comunale, ma non solo per quello che vediamo da questa posizione privilegiata, non solo per quello che cogliamo da cittadini della città di Aosta, ma anche per quella che è stata la mia esperienza di Consigliere della città di Aosta, dove l’Amministrazione regionale non ha mai accettato nulla che non fosse ciò che voleva perciò la sua affermazione è un'affermazione che non è assolutamente sostenibile.
Il principio della zonizzazione ha un fondamento su un presupposto che non condividiamo che è quello di ottimizzare i servizi, di far interagire la popolazione scolastica con la realtà dell'istituzione scolastica; lei non mi può dire che questo non comporti l’esigenza di avere i servizi nell’ambito della zona stessa.
Questa è una situazione che ha dell’incredibile e sottolineo che è ancora più incredibile alla luce dei gravi episodi, e saranno oggetto della prossima interpellanza del prossimo Consiglio, che sono accaduti nell'istituzione Aosta 4 di cui immagino lei sia a conoscenza.
Allora questa è una fuga dalle responsabilità, Assessore; quello che accade nell'istituzione Aosta 4 è una fuga dalle responsabilità ed è gravissimo che lei l’avalli. E la risposta alla numero quattro gliela do io, Assessore: non esistono, non esistono in tutta la Regione delle sedi di segreteria di direzione che siano fuori dall’ambito territoriale perché dove vi sono plessi diversi o nell’uno o nell’altro sono collocati gli strumenti a supporto dell'istituzione scolastica.
È un non senso ed è un non senso che crea un precedente gravissimo. Mi spieghi lei qual è il senso del generale che è lontano e isolato dalle truppe.
La segreteria ha sempre la funzione di supporto, gli insegnanti hanno l’esigenza di comunicare con la segreteria, i ragazzi hanno l’esigenza di portare documentazione in segreteria; con questo meccanismo obblighiamo la gente ad attraversare la città, poca cosa la città di Aosta probabilmente si attraversa velocemente, ma la cosa grave è che qui si viene meno alle proprie responsabilità e il fatto che lei lo ignori e per certi versi lo tolleri in quanto dice che le disposizioni non possono essere emanate, in quanto dice che sono i comuni che sono responsabili, non è vero.
I comuni hanno un obbligo, Assessore: quello di mettere in grado le istituzioni scolastiche in tutti i loro gradi di avere gli immobili e gli immobili devono essere collocati nelle zone idonee.
Le dirò di più. Su Aosta 4 domanderemo all’Assessore Vicquéry se ha mandato i funzionari dell’USL a verificare le condizioni di igiene di quella scuola, c’erano 34 gradi nelle aule la settimana scorsa, i locali di segreteria e di direzione non possono essere utilizzati come aule scolastiche perché non hanno i dimensionamenti minimi previsti dalla normativa perciò la invito ad assumere documentazione in maniera più oggettiva perché la risposta è non solo insoddisfacente, ma è praticamente inconsistente, parla di un’altra cosa.