Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2036 del 6 giugno 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2036/XI Interventi per la sistemazione della strada regionale n. 47 di Cogne. (Interrogazione)

Interrogazione Premesso:

- che la strada regionale n. 47 di Cogne, a seguito degli eventi alluvionali dell’ottobre scorso, versa in pessime condizioni ed è a elevata pericolosità, a causa dei movimenti franosi che incombono su di essa;

- che la comunità locale, preoccupata dell’isolamento e delle conseguenze dannose che si ripercuotono sulle attività produttive e sui servizi, sta giustamente invocando un celere e concreto intervento da parte degli enti pubblici (Regione e Comune) finalizzato al ripristino e alla messa in sicurezza della strada regionale n. 47, unica via di accesso al paese di Cogne e al suo comprensorio;

- che il Consiglio comunale di Cogne ha approvato all’unanimità, il 26 marzo scorso, una deliberazione che riassume i contenuti sopracitati;

tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l’Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche per conoscere:

1) qual è il piano di interventi e quali sono i tempi previsti per ripristinare il tracciato stradale, garantendo la sicurezza di coloro che lo percorrono;

2) se e come - prima dell’avvio della stagione estiva - la strada potrà essere fruibile;

3) se corrisponde al vero la notizia che parte dei fondi messi a disposizione dalla Legge Soverato sarebbero destinati a finanziare il "trenino delle nevi", la cui ferrovia è stata danneggiata dall’alluvione, invece di essere opportunamente impiegati per il ripristino e la messa in sicurezza della strada regionale n. 47;

4) se la Giunta regionale ha preso in considerazione la volontà espressa dalla comunità di Cogne, anche attraverso la deliberazione unanime del Consiglio comunale.

F.to: Tibaldi

PrésidentLa parole à l’Assesseur au territoire, à l’environnement et aux ouvrages publics, Vallet.

Vallet (UV)Il 25 maggio scorso, rispondendo a una richiesta del Comune di Cogne, ho inviato al comune stesso una relazione che riassume la programmazione degli interventi che l’Assessorato del territorio ha previsto sulla strada regionale n. 47 per Cogne.

Prima di entrare nella trattazione del piano, ricordo che la strada è stata trasferita alla competenza della Regione a fine 1994, da allora al 31 dicembre 2000 sono stati realizzati interventi manutentivi per un ammontare complessivo di 4.280 milioni, di questi 1.600 milioni sono per lavori conseguenti ai problemi causati dall’alluvione dell’ottobre scorso.

Per quanto riguarda il piano degli interventi di cui il Consigliere chiede notizia con la prima domanda, procederò analizzando i settori di competenza e citando solo gli importi totali perché, per quanto riguarda i dettagli, consegnerò al Consigliere copia della relazione che ho inviato al Comune di Cogne e che dettaglia puntualmente le varie situazioni.

Per quanto attiene gli interventi di consolidamento e di protezione, settore per cui sono stati assunti globalmente dal 1998 ad oggi impegni per 10.900 milioni, i lavori sono consistiti principalmente in interventi di disgaggio, di bonifica, di posa di reti paramassi e realizzazione di valli paramassi.

Per quanto attiene alle opere in programma in questo settore, che è di competenza del Servizio difesa del suolo, sono previsti interventi straordinari, ai sensi dell'ordinanza del Ministero dell’interno n. 3.090/2000, per un ammontare complessivo di 7.824 milioni.

La tempistica per questi interventi è quella dell’ordinanza n. 3.090 e quindi lavori avviati entro l’estate 2001 e completati entro il 2002.

A questi lavori, previsti e finanziati con l’ordinanza, devono sommarsi sempre per la realizzazione della stessa tipologia di opere, interventi per complessivi 5.410 milioni, in parte finanziati con fondi statali riferiti alla legge n. 183/1989 e per il resto attingendo ai capitoli del bilancio regionale.

A questi interventi vanno aggiunti quelli programmati dal Servizio costruzioni stradali, anche di questi non fornirò adesso il dettaglio perché contenuto nella relazione, voglio comunque citare gli interventi principali che si riassumono nella costruzione di un paramassi a protezione della sede stradale al chilometro nove e seicento in località Grand Bois e di una galleria paravalanghe in località La Pesse, a cui vanno aggiunti il prolungamento delle gallerie esistenti in località Tsecheret e La Nouva e una galleria naturale in destra orografica con l’attraversamento della Grand Eyvia a monte del ponte di Chevril.

Per questi ultimi tre interventi procederemo quanto prima alla gara di progettazione.

Qualche notizia di dettaglio in relazione ai lavori del paravalanghe La Pesse, il cui progetto ha avuto una valutazione di impatto ambientale favorevole il 4 settembre 2000: l’approvazione del progetto esecutivo avverrà entro la fine di quest’anno e possiamo presumere l’inizio dei lavori per il giugno 2002.

Per quanto riguarda invece il progetto esecutivo del paravalanghe Grand Bois, questo ha avuto un iter più celere avendo potuto usufruire delle procedure semplificate dell’ordinanza n. 3.090, sarà approvato il prossimo luglio e la data presunta di inizio lavori è per i primi di settembre.

Per quanto attiene invece alla galleria di Chevril, verrà proposta la deliberazione per l'indizione della gara di progettazione nel corso del prossimo mese di giugno.

Qui la data prevista come ipotesi di inizio dei lavori è fissata per la fine del 2003.

Qui parliamo di un’opera importante che dovrebbe essere stimata in circa 25 miliardi di lire, analogamente per quanto riguarda l'indizione della gara di progettazione per il prolungamento delle gallerie esistenti in località La Nouva e Tsecheret.

Quanto ho detto prima comporta impegni finanziari già assunti dall’Amministrazione per 36.739 milioni e presuppone la previsione di spesa per ulteriori 40.110 milioni da programmare nel periodo 2002-2003 e seguenti.

Per quanto riguarda la seconda domanda, cioè se la strada potrà essere fruibile prima dell’avvio della stagione estiva, ho già avuto modo di dire in questo Consiglio, rispondendo al Consigliere Curtaz nella scorsa seduta, che la strada regionale n. 47 per Cogne è stata chiusa, dall’ottobre scorso alla riapertura dopo l’alluvione ad oggi, esclusivamente durante tre notti del mese di maggio a scopo precauzionale.

Per quanto riguarda la fruibilità, immagino riferita ai lavori di brillamento dell’ammasso roccioso a cui stiamo provvedendo in questi giorni, confermo che le operazioni conclusive che comporteranno interruzioni precauzionali della circolazione si svolgeranno nella settimana dall’11 al 16 giugno.

In particolare, il 14 giugno è previsto il brillamento dell’ammasso roccioso, le giornate successive di giovedì e venerdì saranno dedicate alla bonifica post brillamento e alla pulizia del pendio della sede stradale.

Se le cose procederanno nel modo previsto, per sabato 19 giugno si può ipotizzare la riapertura totale del transito sulla strada regionale.

Nel confermare quindi la data del 14 giugno per il brillamento, devo comunque sottolineare quanto tutte le operazioni sull’ammasso roccioso, in particolare le fasi di caricamento con esplosivo - qui parliamo di qualcosa come 1.500 chilogrammi di esplosivo per demolire 3.500 metri cubi di roccia - siano estremamente sensibili alle avverse condizioni meteorologiche; le previsioni sono relativamente favorevoli e speriamo di non avere intoppi da questo punto di vista.

Con i Sindaci di Cogne e di Aymavilles e con i responsabili di tutti gli enti e i servizi interessati è stato messo a punto un piano di misure volto a garantire le operazioni nella massima sicurezza contenendo anche al minimo i disagi per la popolazione.

Al di là di queste date, che sono della settimana prossima, la strada sarà fruibile salvo imprevisti non ipotizzabili allo stato attuale.

Per quanto riguarda la terza questione, cioè se sono stati destinati a finanziare il "trenino delle nevi" fondi della "legge Soverato", l’evento alluvionale dell’ottobre scorso ha gravemente danneggiato la tramvia in corrispondenza dei torrenti Gimillan e Urthier, due profonde incisioni hanno cancellato muri, traversine, rotaie, canalette, recinzioni, barriere paramassi, modificando profondamente l’orografia dei siti.

È stato così predisposto un progetto, inserito nell’ambito degli interventi dell'ordinanza n. 3.090, in priorità 2, per la sistemazione degli alvei dei torrenti Gimillan e Tarabouc e per il loro attraversamento con la tramvia attraverso la realizzazione di due ponti in cemento armato posti a cavallo delle nuove ed incisive valli formatesi. Per la sicurezza di queste strutture si renderanno così necessarie sistemazioni dell’alveo a monte e a valle degli stessi, con pavimentazione e scogliere e serie di micropali infissi. Al riguardo, la Giunta approverà quanto prima il progetto esecutivo e l’appalto dei lavori; l’ammontare complessivo dell’impegno finanziario è previsto in 3.600 milioni.

Questo nulla toglie, evidentemente, agli impegni finanziari in termini di realizzazione di opere per quanto riguarda la messa in sicurezza della strada regionale. Quanto ho riferito credo possa testimoniare della determinazione con cui l’Amministrazione regionale e l’Assessorato del territorio in particolare hanno perseguito e intendono perseguire una politica volta alla messa in sicurezza della strada regionale n. 47 per Cogne.

Certo che la situazione non è delle migliori e gli interventi stessi non sono fra i più semplici e agevoli. Credo comunque di poter ribadire quanto ho già detto rispondendo al Consigliere Curtaz due settimane fa, che in tempi ragionevolmente brevi sarà possibile avere un significativo miglioramento della situazione.

PrésidentLa parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (FI)I dieci minuti a disposizione per la replica non è che consentano grosse?

Président? cinq minutes, étant une question, Conseiller.

Tibaldi (FI) ? cinque minuti, essendo un'interrogazione, tempo addirittura dimezzato. Mi sembra necessario tornare sull’argomento.

Per replicare velocemente alle osservazioni e ai dati forniti dall’Assessore. L’Assessore conoscerà senz’altro le risultanze dello studio Crealp, articolato in due fasi, che ha posto in drammatica evidenza la situazione della strada di Cogne sulla quale insistono, secondo un documento che è stato definito come carta del pericolo, ben 11.500 metri cubi di materiale roccioso potenzialmente instabile, ma prossimo alla discesa a valle solamente nel tratto che va dal ponte di Chevril fino a sotto Epinel, quindi nel secondo tratto della strada, esclusi quei 3.500 metri cubi di roccia che dovranno essere fatti brillare la prossima settimana di giugno.

A queste quantità rocciose si aggiungono anche i 35 coni valanghivi che sono stati censiti sempre lungo la stessa vallata.

Ovviamente per un paese come Cogne, ove risiedono 1.500 abitanti, inserito in un comprensorio naturalistico di tutto rispetto, la cui unica via di accesso con il fondovalle è costituita dalla strada regionale n. 47, questa situazione è veramente preoccupante. Quali considerazioni fare?

Prima considerazione: sulla base delle informazioni fornite dall’Assessore, quasi 37 miliardi come impegni finanziari assunti e circa 40 miliardi come impegni finanziari programmati nel biennio 2002-2003, sono in tutto 77 miliardi per interventi che, se da una parte sono doverosi, dall’altra ci piacerebbe capire, anche in ossequio alle legittime richieste del Consiglio comunale di Cogne, se non sia il caso, prima di procedere ad investimenti "tampone" come quelli assunti, di effettuare uno studio comparato.

Cogne può essere collegata con il fondovalle o attraverso la strada regionale n. 47, o attraverso l'utopistica idea di collegarla a Pila con il trenino delle nevi sulla quale torno dopo perché c’è una domanda specifica, o ancora con il Piemonte mediante una galleria che giunge a Campiglia.

Gli abitanti di Cogne vorrebbero sapere anzitutto qual è la scelta più idonea che intende fare l’Amministrazione regionale visto che dispone dei fondi per intervenire e mi pare di capire che anche questa sia la richiesta che proviene dal gruppo della strada regionale n. 47.

In sostanza, prima di procedere a spese miliardarie nell’una o nell’altra direzione, perché la Regione non affronta la questione in maniera concreta e anche saggia individuando la soluzione migliore come collegamento fra Cogne e il resto del mondo?

Altrimenti questo rischio di isolamento permarrà sempre, perché dei 36 miliardi assunti come impegni finanziari l’Assessore ben sa che buona parte di essi sono interventi destinati a tamponare situazioni di dissesto idrogeologico che si sono create e che hanno ostruito la strada, peraltro provocando anche la perdita di vite umane.

La prima cosa che ci sentiamo di chiedere è che uno studio comparato, invocato dalla stessa Amministrazione comunale e quindi dalla comunità di Cogne, sia effettuato in tempi brevi affinché ci sia una decisione chiara e univoca sul da farsi.

Per ottimizzare la spesa di questi 77 miliardi invitiamo l’Assessore e la Giunta a provvedere in tal senso anzi, visti i tempi stretti a disposizione, ci sentiamo in dovere di riproporre la questione anche attraverso una mozione nella prossima seduta del Consiglio.

Per quanto riguarda la "legge Soverato", essa finanzia interventi per ricostruire opere danneggiate da eventi alluvionali. Il ponte sotto Gimillan, nell'ambito del percorso del trenino delle nevi, è situato in una zona talmente instabile dal punto di vista geologico che non è la prima volta che viene compromesso.

I due miliardi e mezzo, o tre, che vengono utilizzati ai sensi della "legge Soverato" per ricostruire un’opera che sappiamo utopistica - perché il trenino delle nevi non ha i requisiti di sicurezza per funzionare un domani, anche se sono stati spesi già 70 miliardi, e abbiamo visto i problemi che sono successi per il Traforo del Monte Bianco, non penso che quel tunnel avrà condizioni di sicurezza tali da poterci transitare -, devono essere opportunamente destinati per la strada di Cogne, ma sempre previo esame ed elaborazione di un progetto e di uno studio comparato come richiesto dalla comunità che lì ci vive.