Oggetto del Consiglio n. 2035 del 6 giugno 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2035/XI Progetti per il riutilizzo delle stazioni ferroviarie dismesse del patrimonio disponibile delle Ferrovie dello Stato. (Interrogazione)
Interrogazione Facendo riferimento alle precedenti iniziative consiliari riguardanti la questione del riutilizzo delle stazioni ferroviarie dismesse e, più in generale, del patrimonio disponibile delle Ferrovie dello Stato;
Preso atto degli impegni assunti dall’Assessore, in sede di dibattito consiliare e della volontà espressa di trovare nella legislazione regionale gli strumenti normativi per sostenere dal punto di vista finanziario i progetti di riutilizzo presentati dai vari Enti locali;
Considerato il ruolo positivo di interfaccia fra le parti, Infrastrutture S.p.A. e Enti Locali, svolto in questi mesi dall’Assessorato al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti;
Ritenendo che tale ruolo possa anche assumere una valenza propositiva;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interroga
l’Assessore competente per sapere:
1) se tutti i comuni hanno già presentato progetti e quali progetti sono stati presentati;
2) se i progetti presentati sono già stati valutati, da chi e con quale esito;
3) se tutti i progetti possono essere finanziati con le attuali leggi regionali;
4) se l’assessore ha svolto, e come, un ruolo propositivo di riutilizzo di tali immobili.
F.to: Squarzino Secondina
PrésidentLa parole à l’Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.
Lavoyer (SA)Al primo punto dell'interrogazione, "Se tutti i comuni hanno già presentato progetti e quali progetti sono stati presentati", possiamo rispondere che tutti i comuni interessati al tracciato della ferrovia sul territorio regionale sono stati contattati in prima istanza dall’Amministrazione regionale che ha una funzione di coordinamento su questo argomento e si è proceduto con tutta una serie di sopralluoghi congiunti fra Ferrovie dello Stato e funzionari dell’Amministrazione regionale, in particolare funzionari della Direzione dei trasporti, il tutto è coordinato dalle strutture dell’Assessorato.
Di questi comuni ad oggi per il riutilizzo delle stazioni ferroviarie ci sono situazioni diversificate, nel senso che alcuni hanno già presentato dei progetti molto dettagliati con già una destinazione d’uso abbastanza precisa, altri hanno invece presentato progetti di massima o studi di fattibilità.
I Comuni che hanno partecipato agli incontri e che sono interessati a questo tipo di problematica sono: Nus, Montjovet, Chambave, Saint-Pierre, Verrès, Villeneuve, Pont-Saint-Martin, Châtillon, Sarre, La Salle e Pré-Saint-Didier.
Tutte le posizioni dei singoli comuni, le varie proposte, alcune stime di valutazione che sono già state fatte e confrontate - perché le stime di valutazione, su cui darò maggiori dettagli rispondendo al punto che riguarda questo aspetto, sono state fatte in senso bilaterale, cioè gli enti locali hanno fatto fare le stime o dagli uffici tecnici o da tecnici incaricati perché l’ente pubblico per poter concludere un'acquisizione deve avere un parere positivo sull’impegno di spesa da parte delle strutture tecniche e c’è un confronto fra queste stime e quelle che vengono fatte da Metropolis per quanto attiene gli aspetti Ferrovie dello Stato -, il tutto è in una fase di approfondimento sia dal punto di vista della tipologia delle destinazioni che, tutto sommato, interessa relativamente Metropolis perché le problematiche di Metropolis e Ferrovie dello Stato sono quelle di cedere gli immobili a prescindere poi se questi siano destinati a servizi sociali o a ricovero o altro.
Quello che importa è che ci sia l’accordo tra gli spazi che verranno utilizzati e ceduti da parte dell’ente locale e quegli spazi sono in alcuni casi ancora funzionali e rimangono in capo a Ferrovie dello Stato.
"Se tutti i progetti presentati sono stati valutati, da chi e con quale esito". Per la verità c’è stata una valutazione in questi sopralluoghi congiunti, sia la definizione dei progetti, gli obiettivi, il rendiconto dei sopralluoghi vengono regolarmente verbalizzati dalle strutture dell’Assessorato, quindi lo stato di avanzamento delle trattative viene monitorato da una relazione, da un verbale che viene redatto per ogni singolo incontro comunque, per andare nel concreto, per quanto attiene Metropolis, il referente per la valutazione sia degli aspetti tecnici che degli aspetti finanziari è l’Arch. Zanetti, per quanto attiene la Divisione infrastrutture Torino, è il Geom. Gianotti, per la Divisione infrastrutture Milano, Ufficio valorizzazione, è l’Ing. Grassi. Queste sono le strutture Ferrovie dello Stato con le quali normalmente ci interfacciamo su queste problematiche.
Per quanto attiene invece i tecnici degli enti locali, questi sono normalmente, al di là della presenza dei sindaci e vicesindaci, tecnici comunali e in alcuni casi consulenti esterni.
C’è l’impegno a programmare un incontro entro la fine del mese di giugno perché avevamo previsto nell’ultimo incontro circa 30-40 giorni, abbiamo già inviato comunicazione a Ferrovie dello Stato per definire questo incontro che era a suo tempo programmato per dare il tempo da una parte agli enti locali, alcuni dei quali hanno già le valutazioni, ma soprattutto a Ferrovie dello Stato, con le loro strutture di fare eventualmente le controproposte, quindi il prosieguo delle valutazioni, che porterà a una definizione, se non definitiva, però molto vicino alla fase che può essere propedeutica alla definizione della trattativa, avverrà entro la fine di giugno, forse anche nella prima quindicina.
"Se tutti i progetti possono essere finanziati con le attuali leggi regionali", questo nel dettaglio non sono in grado di dare una risposta precisa, dipende molto dal tipo di destinazione perché se la tipologia della destinazione non ha riferimenti legislativi per accedere a finanziamenti regionali, nulla vieta che siano finanziamenti comunali o di comunità montana.
La Giunta, se questo è l’obiettivo dell’interrogante, non ha ancora esaminato le varie possibilità, andremo però a verificare con attenzione, nel momento in cui avremo i progetti definitivi, quali possono essere finanziati direttamente dagli enti locali, quali possono essere finanziati in base a leggi esistenti dalla Regione e se ci sarà una problematica vasta che non potrà trovare concretezza di copertura finanziaria, in quel caso l’Amministrazione regionale esaminerà la possibilità di intervenire, però è un problema che non abbiamo ancora affrontato.
"Se l’Assessore ha svolto, e come, un ruolo propositivo di riutilizzo di tali immobili", il ruolo più che dell’Assessore, nel senso di dare gli indirizzi e le disposizioni, è partecipare nella fase di avvio e di sintesi degli incontri. Il ruolo propulsivo, al di là del fatto che ci siamo fatti carico del coordinamento sia operativo e poi anche di definizione nella fase di contrattazione per avere uniformità di trattamento, è testimoniato dal fatto che sempre il tutto viene gestito direttamente dalle strutture, dai dirigenti e dai funzionari dell’Assessorato e del Servizio trasporti.
PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Prendo atto che tutto l’insieme del complesso iter di incontro della domanda/offerta, così possiamo dire, relativamente alla cessione di questi beni immobili pian piano va avanti seppure lentamente. Devo dirle, Assessore, che rispetto ad iniziative del 21 febbraio non ho notato dei fatti concreti in più rispetto a quanto già mi aveva detto tre mesi e mezzo fa.
Avevo pensato a questa iniziativa proprio facendo riferimento a una sua affermazione del 21 febbraio in cui, dopo aver dato una panoramica di quello che era stato fatto, aveva affermato che: "? ci sarà un incontro già programmato in linea di massima per i giorni 5 e 6 marzo 2001?", incontro che c’è stato.
Ma dalle cose che lei mi ha detto, rispetto al piano che avevo stilato sulla base delle sue informazioni, cioè sul fatto che già i Comuni di Morgex, di Sarre e di Nus avevano presentato dei progetti ben chiari, che Villeneuve e La Salle avevano delle proposte che andavano esaminate, diciamo che non ho visto dei grandi passi avanti.
Prendo atto che almeno questo processo non si è interrotto e questa è già una cosa positiva.
Rispetto alle valutazioni, ho preso atto che ci sono tecnici, e dalla parte degli enti locali e dalla parte di Ferrovie, quindi Metropolis, Infrastrutture e via dicendo, che stanno analizzando e valutando le varie proposte per poter concordare i termini dell’accordo finale. In questo senso mi sembra che si faccia giorno per giorno un passo avanti, anche se mi sembra ancora un processo molto lento e faticoso per certi aspetti; d’altra parte sono accordi che non possono essere costruiti su due piedi, ma vanno preparati pian piano.
Prendo atto che, anche per quanto riguarda i finanziamenti, l’Assessore mantiene la posizione già espressa e cioè che si ricorrerà a leggi locali, se è possibile, e si vedrà in un secondo momento se è il caso, come Regione, di intervenire in qualche modo per favorire l’acquisizione di questi beni immobili da parte degli enti locali.
Quando parlavo di funzione propositiva, non pensavo solo al coordinamento. Questa funzione di capofila del coordinamento attivo che la Regione sta svolgendo mi sembra estremamente positiva, ma io pensavo anche a qualcos’altro: per esempio, se ci sono dei bisogni che la Regione ha verificato all’interno del proprio territorio e intravede in questi edifici la possibilità che a questi bisogni possa essere data una risposta, credo che nulla vieti alla Regione, attraverso il proprio Assessore, di far presente queste esigenze.
Ad esempio, lei sa benissimo che c’è un'emergenza abitativa in Valle, anche nella bassa e media Valle, emergenza che fra l’altro è stata accentuata dagli eventi alluvionali, allora come oggetto di riflessione le chiedo se effettivamente non tutti, ma alcuni di questi immobili, possano essere utilizzati a tale fine.