Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2009 del 23 maggio 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2009/XI Trasferimento del Centro diurno per malati di Alzheimer presso la Casa di riposo "Bonifacio Festaz". (Interrogazione)

Interrogazione A conoscenza che il Centro Diurno per malati di Alzheimer, fino al 30 aprile u.s. si trovava presso il "Réfuge Père Laurent" di Corso Padre Lorenzo, è stato trasferito nei locali della Casa di Riposo "Bonifacio Festaz" in piazza della Repubblica;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

la Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere:

1) per quali motivi è avvenuto il trasferimento sopra richiamato;

2) la durata della Convenzione e la spesa a carico dell’USL;

3) perché non sono state accolte le richieste dei familiari dei malati di Alzheimer concernenti l’orario di apertura e chiusura del Centro.

F.to: Beneforti

PrésidentLa parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Il Consigliere mi chiede per quali motivi è avvenuto il trasferimento.

L’azienda USL ha ritenuto opportuno trasferire il Centro diurno per ammalati di Alzheimer per vari motivi, che possono essere così sintetizzati.

La sede più adeguata: quando il centro è stato attivato per andare incontro alle esigenze dei pazienti e dei familiari, che da tempo auspicavano una soluzione, non era stato possibile trovare ad Aosta (dove risiedono molti pazienti con il morbo di Alzheimer) un’altra sede. Si è pertanto collocato all’epoca il centro nella struttura "Refuge Père Laurent", che aveva dato disponibilità, si sono adattati i locali, ma con l’intento che sarebbe stata comunque una soluzione non definitiva.

Il secondo motivo riguarda l’organico, adeguato e preparato. Gli operatori, come previsto dalla convenzione, dovevano avere adeguata professionalità e preparazione: educatore professionale ADEST. Nel corso della convenzione con il Refuge, durata dal maggio 1999 all’aprile 2001, il turn over e l’avvicendarsi del personale non ha garantito l’osservanza di queste condizioni, non sempre è stato assicurato il numero di operatori previsto in organico, anche se da parte dell’istituto si è cercato di coprire le esigenze dell’utenza. Tra l’altro, l’utilizzo di alcuni locali comuni, servizi e salette da pranzo, seppure con un orario differenziato, ha posto al personale problemi che non potevano essere risolti proprio per la tipologia di utenza, che non può essere costretta in spazi o con regole comportamentali.

Il terzo motivo riguarda il parere del referente geriatra e degli operatori, che hanno più volte caldeggiato una struttura dove non ci fosse commistione che limitasse l’uso degli spazi. La nuova sede risponde perfettamente alle esigenze che erano state avanzate da più parti: da parte, ripeto, degli operatori e dei familiari. La convenzione con l’Istituto Bonifacio Festaz è per un anno e il costo a carico dell’USL è di 260 milioni, che derivano da 381 milioni meno la quota degli utenti, che è di 40.000 lire al giorno.

Rispetto al punto terzo, la richiesta dei familiari non è stata respinta, ma è temporaneamente sospesa in attesa di ulteriori verifiche sia di carattere economico, sia dell’esigenza di rivolgere il servizio anche agli utenti residenti sul territorio della Valle d’Aosta. Il centro infatti, pur essendo uno dei più validi sul territorio nazionale, si rivolge purtroppo esclusivamente al bacino dell'utenza di Aosta. Come ben sappiamo, ci sono purtroppo molti ammalati di Alzheimer che sono residenti anche in altri comuni.

Per le nostre tipologie morfologiche, è chiaro che è difficilissimo mettere in piedi altri servizi che prendono in considerazione i casi delle valli laterali, sia per l’esiguità dei numeri, sia per le distanze che devono affrontare. Noi, come politica regionale, cerchiamo comunque prima di dare i servizi essenziali a tutti, ripeto, a tutti e poi eventualmente di migliorarli. La richiesta di allungamento dell’orario è pervenuta da alcuni familiari, non da tutti; comunque è ancora all’attenzione.

Durante un incontro che ho avuto con l’associazione, ho sottolineato le difficoltà operative e ho sollecitato l’associazione ad attivarsi, assieme all’Assessorato, come attività di supporto, perché l’associazione con l’aiuto dei volontari che sono per ora praticamente inesistenti, possa dare un servizio di supporto sostitutivo rispetto all’attività istituzionale che venga data.

Questo è un problema più generale, che riguarda non solo l’Associazione dei malati di Alzheimer, ma in generale tutte le associazioni di volontariato. Dibatteremo di questi temi fra l’altro durante la prossima Conferenza sul volontariato.

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Ringrazio l’Assessore e mi dichiaro soddisfatto per la risposta.