Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1978 del 27 aprile 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 1978/XI Approvazione della deroga di cui al comma 2, dell’articolo 21 legge regionale 6 luglio 1984, n. 30 e successive modificazioni, per la concessione di provvidenze a favore dell’azienda agricola Fernanda Saraillon di Aymavilles, avente sede nel comprensorio servito da struttura cooperativistica regionale, per la costruzione di locali al servizio di azienda vitivinicola.

Deliberazione Il Consiglio

Preso atto che l’Azienda agricola Fernanda Saraillon di Aymavilles, operante nel settore agricolo, in data 26 luglio 2000 ha presentato una richiesta tendente ad ottenere le provvidenze regionali previste dalla legge regionale 6 luglio 1984, n. 30 e successive modificazioni, per la costruzione di locali al servizio di azienda vitivinicola;

Atteso, che le norme transitorie dell'allegato "A" alla deliberazione di Giunta n. 286 in data 12 febbraio 2001 relativa all'approvazione delle modalità di esecuzione e dei criteri di applicazione del Piano di Sviluppo Rurale per gli anni 2000/2006 approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 1807/XI in data 24 gennaio 2001 ai sensi dei regolamenti Ce n. 1257/99 e n. 1750/99, dispongono che le domande giacenti in attesa di finanziamento presentate ai sensi della legge regionale 6 luglio 1984, n. 30 e successive modificazioni possono essere istruite in base ai criteri di ammissibilità definiti con deliberazione di Giunta n. 259 del 7 febbraio 2000 o transitare sul piano di Sviluppo Rurale;

Preso atto che, trattandosi di richiesta presentata antecedentemente all'entrata in vigore del Piano di Sviluppo Rurale, il Capo del Servizio produzioni agricole e riordino fondiario, ha ritenuto opportuno istruire detta domanda ai sensi della legge regionale 6 luglio 1984, n. 30 e successive modificazioni;

Atteso che tale azienda sorge nel comprensorio servito da struttura regionale gestita da cooperativa agricola operante nel settore vitivinicolo, e precisamente la "Coop. Cave des onze Communes scrl" di Aymavilles;

Considerato che il comma 2 dell’articolo 21 della legge regionale 6 luglio 1984, n. 30 e successive modificazioni, così come sostituito dall’articolo 7 della legge regionale 13 giugno 1991, n. 19, prevede che nelle zone interessate dagli impianti e dalle attrezzature destinate alla raccolta, trasformazione, lavorazione, conservazione, commercializzazione e vendita di prodotti agricoli e zootecnici, non possono essere concesse provvidenze, per gli stessi scopi, alle aziende ricadenti nel comprensorio servito dalle strutture collettive, salvo deroghe approvate dal Consiglio regionale;

Preso atto inoltre che la sopracitata azienda non conferisce i propri prodotti alla cooperativa sopraricordata e che pertanto la stessa necessita di realizzare una nuova struttura, per la trasformazione e la conservazione dei propri prodotti agricoli;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 13 in data 11 gennaio 2001 concernente l’approvazione del bilancio per il triennio 2001/2003, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati e di disposizioni applicative;

Visto l’obiettivo n. 152102 – Interventi finalizzati al miglioramento e all’efficienza delle strutture agricole e al riordino fondiario;

Visto l’articolo 8 del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320, come modificato dall’articolo 1 del decreto legislativo 16 febbraio 1998, n. 44, in ordine alla sottoposizione dell’atto a controllo;

Visto il parere favorevole rilasciato dal Capo del servizio produzioni agricole e riordino fondiario dell’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla legittimità della presente deliberazione;

Delibera

1) di approvare la deroga, ai sensi del comma 2 dell’articolo 21 della legge regionale 6 luglio 1984, n. 30 e successive modificazioni, così come sostituito dall’articolo 7 della legge regionale 13 giugno 1991, n. 19, per la concessione delle provvidenze previste dall’articolo 6 della legge regionale in questione a favore dell’Azienda agricola Fernanda Saraillon di Aymavilles, avente sede nel comprensorio servito da struttura cooperativistica regionale, per la costruzione di locali al servizio di azienda vitivinicola;

2) di dare atto che alla determinazione della spesa ammissibile e alla concessione della relativa provvidenza, all’azienda agricola sopraccitata, nonché all’impegno della spesa provvederà la Giunta regionale con successivo provvedimento deliberativo.

PrésidentLa discussion générale est ouverte.

La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI) Vorrei capire meglio questa deliberazione perché mi sembra che su questo argomento avessimo già avuto modo, in tempi passati, di fare un ragionamento su quella che era l’utilità di una norma che, da quel che mi sembra di poter ricordare, viene spesso e sistematicamente derogata.

Qua ci troviamo in presenza di un provvedimento che il Consiglio adotta in deroga alla legge n. 30/1984. Cosa dice questa legge nella norma che qui viene derogata? Dice che quando un’azienda sorge in un comprensorio che è servito da una struttura regionale gestita da cooperativa non dovrebbe aver diritto ad ottenere una serie di finanziamenti pubblici.

Con questa deliberazione invece andiamo a derogare questa norma e a concedere di conseguenza dei finanziamenti che altrimenti non potrebbero essere erogati.

La domanda che pongo alla fine di questo breve ragionamento è quali sono i criteri per derogare.

Ammesso poi che possa avere un senso il divieto contenuto nella legge, se non ci sono dei criteri per derogare si rischia che la discrezionalità amministrativa si tramuti, Assessore, in arbitrio ossia che ci sia una valutazione meramente personale sull’opportunità o meno di concedere la deroga.

Visto che provvedimenti di questo genere ne sono già stati portati diverse volte in aula, ma non sappiamo se vengono portati tutti o se alcuni non vengono portati, vorrei sapere dall’Assessore se per quanto concerne il suo mandato richieste di deroga sono sempre state accolte e, se così non fosse, quali sono i criteri che fanno sì che alcune deroghe vengano concesse e altre no.

E se, come auspico, le deroghe vengono sempre concesse, sarebbe opportuno che la legge n. 30/1984 negli articoli che vengono qui derogati venisse modificata affinché questo meccanismo della deroga non debba più essere attuato e ci sia la consapevolezza da parte di soggetti che si ritrovino in queste situazioni che, anche se l’area in cui operano è servita da strutture regionali gestite da cooperative agricole, possono comunque ottenere i contributi.

Riteniamo che su questo argomento debba essere fatta chiarezza perciò vorremmo avere delle risposte possibilmente precise.

PrésidentLa discussion générale est ouverte.

La parole l’Assesseur à l’agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.

Perrin (UV)Innanzitutto voglio rassicurare il Consigliere Frassy che si tratterà di uno degli ultimi episodi, se non dell’ultimo, che va ad usufruire di questo tipo di deroga, anche perché siamo in fase di transizione dalla normativa prevista dalla legge n. 30 e alla normativa attuativa del piano di sviluppo rurale.

La richiesta di questa azienda per andare a costruire nuovi locali - si tratta di un'azienda vitivinicola - è precedente all’approvazione del piano per cui transita ancora sulla vecchia normativa che, come giustamente dice il Consigliere, prevede delle deroghe per le aziende che operano all’interno di un comprensorio servito da cooperative qualora queste aziende dimostrino una certa struttura e una capacità produttiva che giustifichi l'intervento.

Posso anche assicurare il Consigliere Frassy che, almeno a partire dal mio mandato, le deroghe che sono state richieste, motivate chiaramente, sono state tutte accolte trattandosi generalmente di completamento di strutture già esistenti, quindi di aziende già operanti sul territorio con una consolidata azione produttiva sul territorio stesso.

Questo penso sia uno degli ultimi casi, per non dire l’ultimo caso, a cui questa norma si applica.

PrésidentLa discussion est close.

Je soumets au vote l’objet n° 27:

Conseillers présents: 27

Votants: 24

Pour: 24

Abstentions: 3 (Beneforti, Curtaz, Squarzino Secondina)

Le Conseil approuve.