Oggetto del Consiglio n. 1962 del 26 aprile 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1962/XI Ipotesi di raddoppio del Traforo del Monte Bianco. (Interpellanza)
Interpellanza Appreso delle dichiarazioni, in data 9/4/2001, del Ministro dei lavori pubblici, Nerio Nesi, circa l’ipotesi di raddoppio del traforo del Monte Bianco, attraverso la costruzione di una seconda "canna";
Osservato che una tale realizzazione avrebbe inevitabilmente la conseguenza di incentivare ed incrementare il passaggio dei T.I.R. attraverso la nostra Regione;
Rilevato inoltre che tale ipotesi sarebbe in totale contraddizione con l’esigenza, ampiamente condivisa, di trasferire il traffico pesante dalla gomma alla rotaia;
Ricordato che il Consiglio regionale si è ripetutamente pronunciato contro l’ipotesi del raddoppio del tunnel;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
il Presidente della Regione per sapere:
1) se condivide quanto affermato dal Ministro Nesi circa l’ipotesi di un raddoppio del tunnel;
2) se intende invece ribadire la contrarietà dell’Amministrazione ad ogni ipotesi di raddoppio.
F.to: Curtaz
PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)La presente interpellanza risponde ad una mia curiosità politica.
Il 9 aprile 2001 il Ministro Nesi in visita al Traforo del Monte Bianco ha, fra le altre cose, fatto un'osservazione che assolutamente non condivido, ed è quella della possibile realizzazione di una seconda canna, di un raddoppio del Traforo del Monte Bianco, poi è stato fatto anche un cenno ad un'ipotesi ferroviaria che mi sembra quanto di più improbabile e avveniristico possibile.
In sostanza il Ministro dei lavori pubblici italiano propone il raddoppio del Tunnel del Monte Bianco.
Mi sembra persino superfluo osservare che un’ipotesi di questo genere avrebbe come inevitabile conseguenza l’incentivazione e l’incremento del passaggio dei TIR nella nostra regione, questo è un dato pacifico, storico: quando si fanno strade passano dei mezzi, quando si allargano passano più mezzi, quando si raddoppiano raddoppia il numero dei mezzi e così via. Questo dato qualsiasi studioso del settore lo può agevolmente confermare.
Fra l’altro, la proposta di Nesi contrasta totalmente con quella che è ormai una valutazione condivisa e consolidata, cioè dell’esigenza di passare dal traffico su gomma al traffico su rotaia. Ciò premesso, visto che ripetutamente sia nella scorsa legislatura, sia ancora in questa legislatura, il Consiglio regionale si è pronunciato contro il raddoppio del Monte Bianco, ne è derivata la mia curiosità intellettuale e politica di sapere se l’Amministrazione regionale condivide le ultime affermazioni di Nesi circa il raddoppio del tunnel, e se invece intende ribadire la propria contrarietà ad ogni ipotesi di raddoppio.
Questo perché può darsi che io mi sia distratto, non abbia letto tutti i comunicati stampa, le agenzie, i giornali, eccetera, ma non ho sentito a seguito delle dichiarazioni di Nesi alcun significativo intervento al riguardo.
Si dà atto che, dalle ore 12,02, presiede il Vicepresidente Lattanzi.
PresidenteLa parola al Presidente della Regione, Viérin Dino.
Viérin D. (UV)A plusieurs reprises, depuis les années 1990, cette Assemblée a exprimé l’opposition de la Vallée d’Aoste à tout projet de doublement du Tunnel du Mont-Blanc, et c’est avec la même fermeté qu’après le tragique incendie du mois de mars 1999 elle a indiqué qu’il était indispensable non seulement que le tunnel soit remis en exploitation au plus tôt et dans des conditions de sécurité optimales, mais aussi que toutes les décisions nécessaires soient prises aux fins de la modernisation des réseaux ferroviaires et de la construction de nouveaux axes transalpins en vue d’augmenter la proportion du fret sur rail.
La position de la Région sur ce point ne saurait donc être modifiée par les déclarations du Ministre Nesi, qui exprimait par ailleurs des considérations d’ordre général relatives à tous les tunnels monotube qui, compte tenu des flux de circulation actuels et à venir auraient, selon lui, besoin d’être doublés par un second tube.
Ce propos dénote un pessimisme certain quant à la possibilité que le chemin de fer puisse acheminer une partie appréciable des marchandises, même s’il est vrai que pour ce qui est du Mont-Blanc le ministre a fait allusion à un tunnel ferroviaire.
Par ailleurs, du point de vue de la sécurité, les projets de doublement des tunnels monotube par un tunnel de sécurité paraissent de plus en plus faire l’unanimité des experts en la matière et constituer la recommandation sinon la prescription nécessaire pour leur utilisation au cours des années à venir.
Mais à l’heure actuelle aucune proposition visant la construction d’un deuxième tunnel de sécurité n'ayant été formulée, nous ne pouvons que rester sur nos positions, et maintenir notre refus d’un projet de doublement de la circulation du tunnel routier sous le Mont-Blanc, surtout au moment même où nous discutons de la réglementation de la circulation dans le nouvel ouvrage, en vue d’augmenter la sécurité des usagers et de protéger à la fois la santé publique et la qualité de l’environnement, grâce à des règles de transit qui devront aboutir en fait à une réglementation des passages des poids lourds, et donc à une diminution de leur nombre.
PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Ringrazio il Presidente per la risposta e mi dichiaro ovviamente soddisfatto.
Quindi direi bene circa il fatto che il Presidente abbia ribadito questa posizione ormai consolidata e ampiamente condivisa dalle forze politiche della nostra regione, in particolarmente ovviamente dalla nostra.
Direi forse meno bene che non ci sia stata una replica immediata, ufficiale a queste ipotesi del Ministro Nesi, che per quanto debbano essere calate nel contesto a cui il Presidente ha accennato, potevano essere fonte di equivoci, anche se, secondo me, quando un ministro esperto come Nesi, seppure in una chiacchierata davanti ai lavori di un tunnel, fa queste affermazioni, è segno che ha in mente qualcosa di preciso.
Condivido il ragionamento che ha fatto il Presidente, cioè un conto sarebbe una doppia canna di dimensioni ridotte atta a garantire la sicurezza, l’evacuazione, eccetera: sarebbe un'iniziativa sulla quale non avremmo nulla da dire, anzi, sarebbe, per certi versi, perfino auspicabile; altra cosa è una canna di transito che significherebbe incentivo e incremento del traffico pesante.