Oggetto del Consiglio n. 1959 del 26 aprile 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1959/XI Intervento di una squadra specializzata per l’abbattimento di piante nel Comune di Antey-Saint-André. (Interpellanza)
Interpellanza Preso atto della richiesta avanzata in data 14 marzo 2001 all’Assessorato regionale Agricoltura e Risorse naturali dal Sindaco di Antey-Saint-André, al fine di ottenere l’intervento di una squadra specializzata per l’abbattimento di alberi, e precisamente di pioppi lungo il viale del cimitero;
Considerato che si tratta di una strada comunale, ma che i pioppi in questione sorgono (o meglio sorgevano) su terreno privato e che era necessario per il taglio delle piante l’assenso dei proprietari;
Constatato che l’assenso preventivo dei proprietari non c’è stato;
Ritenendo che le risorse pubbliche (umane e materiali) della Regione possano essere impiegate solo nel rispetto della legge;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
l’Assessore competente per sapere:
1) se è vero che sono state impiegate squadre di operai regionali per il taglio dei pioppi lungo il viale del cimitero di Antey;
2) se, a quanto gli risulta, il taglio dei pioppi è stato effettuato a fronte dell’assenso dei rispettivi proprietari;
3) e, se così non fosse, cosa intende fare perché le risorse pubbliche non vengano utilizzate in modo improprio.
F.to Squarzino Secondina
PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Questa potrebbe sembrare la semplice storia di alcune piante tagliate, anzi dei pioppi tagliati, e dei soliti ambientalisti che entrano in fibrillazione ogni volta che una pianta viene tagliata.
In questo caso si tratta di pioppi, che a mio avviso stavano bene e facevano ormai parte delle caratteristiche ambientali del Comune di Antey, pioppi che sorgevano - uso l’imperfetto - lungo la strada comunale che porta al cimitero.
Allora si può discutere a lungo sulla bellezza o pertinenza o meno di alcuni elementi arborei e qui le idee possono essere diverse e ogni idea ha una sua validità ma, nel momento in cui si decide di tagliare le piante, se si tagliano, vanno rispettate tutte le regole che la comunità si è data.
Innanzitutto bisogna verificare se si possono considerare tali piante caratteristiche del paesaggio tali da essere salvaguardate in quanto sorgono in zone soggette a vincolo paesaggistico o a vincolo idrogeologico.
Non era il caso di questi pioppi. Però sappiamo che, se si tratta di piante pubbliche, l’ente pubblico che decide di tagliarle richiede tutti i permessi necessari alla Forestale, o a chi per esso, e chiede eventualmente aiuto all’Assessorato per avere squadre di operai che procedano al lavoro di taglio.
Se si tratta di piante che sorgono su terreno privato, anche se l’ente pubblico decide di tagliarle, non può farlo in modo autonomo, ma lo può fare solo se è autorizzato dal legittimo proprietario. Nel caso che stiamo esaminando sembra che non sia andata in questo modo, sembra che le regole non siano state rispettate.
Sappiamo che il 21 gennaio il Sindaco del Comune di Antey-Saint-André richiede alla stazione forestale del comune di poter tagliare le piante lungo la strada che conduce al cimitero comunale, adducendo come motivazione che quelle sono piante che risalgono a quarant’anni prima e che sono state piantate in occasione della festa degli alberi. Attenzione d'ora innanzi, durante la festa degli alberi dovremo dire ai bambini che il fatto che alcune piante siano messe a dimora in occasione di tale festa diventerà un motivo per dire che tali alberi non sono importanti e si possono tagliare.
Dice ancora il Sindaco che: "? Quelle piante possono rappresentare un pericolo perché ci sono alcuni rami rotti per il vento che si riversano sulla carreggiata e, dato che ci sono alcuni rami rotti, attenzione bene?" precisa il Sindaco "? potrebbe la pianta crollare a causa del forte vento?".
Qui mi sembra che ci sia un po' uno scarto fra un ramo che è rotto a causa del vento e la conseguenza che se ne trae: l’intera pianta crollerà. Dovrebbe essere ammalata per crollare.
Viene fatta questa richiesta alla guardia forestale, la quale in data 22 febbraio comunica di aver verificato che quelle piante non rientrano né in un vincolo paesaggistico, né in un vincolo idrogeologico e che, dall’effettuazione di un carotaggio, le piante non risultano interessate da alterazioni. Conferma inoltre di aver visto numerosi rami spezzati lungo la sede stradale, però si tratta di piante sane. È difficile - e qui lo sottolineo - che una pianta sana, se arriva un po' di vento, crolli all’improvviso.
Il 14 marzo il Sindaco, a fronte del nullaosta da parte della stazione forestale per il taglio dei pioppi lungo il viale del cimitero, chiede all’Assessorato dell’agricoltura l’intervento di una squadra specializzata per l’abbattimento degli alberi in questione e fa una domanda che rientra nella prassi abituale, dicendo che poi metterà dei cipressini verdi.
Ormai la pianta accanto ad un cimitero è considerata sinonimo di cipresso. Non si può mettere nessun’altra pianta, come se, cimitero richiamasse solo il cipresso. I pioppi non sono coerenti con il contesto del cimitero, secondo il Sindaco di Antey.
E aggiunge per confermare che tutto è a posto: "? Si dichiara che il viale è di proprietà comunale e che si è acquisita la disponibilità dei proprietari dei terreni confinanti?", quindi sono tutti d’accordo, si può fare, c’è il nullaosta e si può andare avanti tranquillamente. Questo avviene il 14 marzo, data in cui viene chiesto l'intervento degli operai.
Il 27 marzo, cioè alcuni giorni dopo la richiesta dell’intervento delle squadre specializzate, il Sindaco chiede ai proprietari l’autorizzazione per il taglio dei pioppi pericolosi, allora delle due l’una: o l’autorizzazione c’era già prima, ed era giusto dire che si era acquisita la disponibilità dei proprietari, oppure l’autorizzazione non c’era, non si capisce perché si sia dichiarata la disponibilità dei proprietari.
Questa situazione ha sollevato alcune interrogazioni non solo a noi, ma anche al gruppo consiliare di minoranza del comune. Le domande che poniamo a lei, Assessore, non al Sindaco, ma a lei in quanto responsabile degli interventi che le squadre fanno sul territorio, sono le seguenti.
Prima domanda: "se è vero che sono state impiegate squadre di operai regionali per il taglio dei pioppi lungo il viale del cimitero di Antey".
Seconda domanda: "se, a quanto gli risulta, il taglio dei pioppi è stato effettuato a fronte dell’assenso dei rispettivi proprietari".
Terza domanda: "se così non fosse?" come io tendo a credere "? cosa l’Assessore intende fare perché le risorse pubbliche?" operai pagati dalla Regione "? non vengano utilizzate in modo improprio".
PresidenteLa parola all’Assessore all’agricoltura e risorse naturali, Perrin.
Perrin (UV)Avant de répondre aux questions ponctuelles je voudrais donner quelques informations de nature techniques concernant les peupliers d’Antey.
Les peupliers d’Antey sont des peupliers d’Italie dont la croissance est très rapide. Ils sont généralement cultivés le long des canaux et des routes pour la production de bois ou comme rangée protectrice contre le vent.
La période de roulement des peupleraies est de 10-15 années en général; les peupliers sont attaqués soit par la pourriture soit par les insectes et quand ils dépassent un certain âge, 40-50 ans, ils se vident à l’intérieur et deviennent dangereux surtout si sollicités par le vent les branches tombent et merci à l’effet voile de la silhouette le tronc même peut s’écraser au sol. On a déjà assisté à des écroulements de peupliers dans différentes localités valdôtaines et qui ont même causé des dégâts.
Les peupliers d’Antey ont été plantés justement lors de la fête des arbres, j’ai même la date précise du 23 novembre 1957, mais ce n’est pas la question qu’ils ont été plantés lors de la fête des arbres, c’est seulement qu’on peut démontrer bien la date où ces peupliers ont été plantés.
Le Président probablement était élève des écoles élémentaires d’Antey à ce moment-là et donc il a contribué à planter les peupliers en question?
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
? et donc ces peupliers ont un âge de plus de 40 ans et sont des arbres à risque.
Pour répondre de façon ponctuelle aux questions, je précise que les équipes forestières ont effectué le travail d’abattage suite à la requête du Syndic d’Antey que vous avez mentionnée et à l’avis favorable du poste forestier de la même commune.
Le Syndic a déclaré que l’allée est de propriété communale et que la décision a été prise suite à la chute des branches sur la route publique. Il a déclaré aussi d’avoir eu les autorisations des propriétaires privés.
J’ajoute que les interventions des équipes forestières n’intéressent que des interventions pour les administrations publiques tandis que les propriétés privées ne sont concernées qu’en cas d’événements exceptionnels tels que les alluvions ou des cas de sécurité publique, donc là il y a une requête précise de l’Administration communale d’Antey-Saint-André faite par son Syndic qui déclare que l’allée est de propriété communale et qu’il a l’autorisation des propriétaires pour opérer cet abattage et donc face à ces déclarations les équipes de l’Assessorat sont intervenues.
Quant aux dépenses pour l’abattage des peupliers, celles-ci rentrent dans les opérations normales de collaboration avec les communes et les communautés de montagne, dans les différents domaines d’activité du Département des ressources naturelles.
C’est une collaboration qui s’effectue surtout pour l’aménagement des aires au pique-nique et des aires vertes publiques, pour l’aménagement environnemental et des sentiers de montagne et aussi pour l’élagage des allées communales et régionales, donc je ne crois pas percevoir dans cette intervention un détournement de fonds publics, nos fonds publics ont été utilisés à travers nos équipes forestières pour répondre à une intervention précise voulue par l’Administration communale d’Antey-Saint-André.
PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Lei immaginerà che io non sono affatto contenta della sua risposta perché non è possibile che lei svicoli così dal problema.
La ringrazio per la lezione di botanica che mi ha dato sui pioppi, anche se lei ha parlato di piante ammalate dopo 50 anni; qui gli alberi hanno solo 40 anni e sono ancora sani, comunque lasciamo perdere questo particolare. Ho detto prima che non entravo nel merito, se è bene o male tagliare quei pioppi, perché ciò che voglio sottolineare è il fatto che la procedura seguita va contro la legge.
Lei dice che l’Assessorato ha ricevuto una richiesta da parte del Sindaco in cui affermava di avere tutte le autorizzazioni. Va bene, adesso però lei sa, Assessore, e lo sa non solo da oggi, ma da almeno dieci giorni avendo preso le informazioni, lei sa benissimo che questo non è vero. Perché dico che lo sa? Perché anche lei ha avuto i documenti dalle minoranze e i suoi uffici sicuramente hanno chiesto informazioni quando ho presentato dodici giorni fa, quindi parecchio tempo fa, questa iniziativa.
Io le ripeto alcune date. Il 26 marzo l’Assessore dice che è disposto a mandare le squadre; lo stesso giorno la minoranza consiliare solleva il problema al Sindaco e chiede chiarimenti circa l’autorizzazione dei proprietari. Il 27 marzo, il giorno dopo, il Sindaco chiede ai proprietari l’autorizzazione.
Allora o il Sindaco aveva già l’autorizzazione prima della lettera, l’allegava e poteva dire che tutto era in regola oppure non ce l’aveva e, se ricorre adesso alla richiesta di autorizzazione, vuol dire che non ce l’aveva.
Il 29 marzo, due giorni dopo aver chiesto l’autorizzazione, il Sindaco, senza neanche aver aspettato la risposta dei proprietari, inizia il taglio delle piante e il 30 marzo risponde alla lettera dei Consiglieri che avevano chiesto informazioni, dicendo che non intendeva recedere dalla decisione. Certo, le piante erano già state tagliate!
Il Sindaco, nel rispondere alla minoranza, non accenna alle autorizzazioni che pure i consiglieri avevano chiesto, ma perché? Perché non le ha.
Tant’è vero, e questo non mi dica che non lo sapeva, Assessore, che uno dei pioppi pur tagliato era - adesso è stato spostato - stato lasciato lì sul terreno, sequestrato dai carabinieri a seguito della denuncia di un comproprietario che si è lamentato che gli avevano tagliato la pianta senza chiedergli l’autorizzazione.
Vede che lo sa, Assessore? Vede che sa queste cose? Allora sa benissimo che, se c’è stata una denuncia ai carabinieri, vuol dire che qualcosa non andava. Perché sottolineo questi aspetti, Assessore? Cosa vuol dire questa vicenda?
In primo luogo è vergognoso che si disperdano tempo e risorse pubbliche per effettuare operazioni che privano il territorio di un elemento caratteristico, ma che soprattutto, come dicono i consiglieri stessi nel loro documento, non sono richieste. Ancora, si utilizzano squadre di operai a cui sono affidati lavori urgenti post alluvione.
Quando è venuto il suo dirigente a presentare in commissione il programma dei lavori affidati a queste squadre di operai nel rispondere ad una domanda precisa della sottoscritta, ha detto che quei lavori rientravano negli interventi sul territorio che la Regione fa per riparare i danni dell’alluvione. Non c’erano sul territorio comunale dei lavori più urgenti da fare?
I Consiglieri della minoranza fanno un elenco ben preciso di lavori e sicuramente chi di noi va in giro o è andato a vedere i disastri dell’alluvione ha visto che ci sono situazioni urgentissime da sanare: tagli di piante lì sì, pericolanti lungo l’alveo del torrente, fogne a cielo aperto, ci sono strade ancora parzialmente inagibili, eccetera.
E di fronte a questi danni seri, urgenti provocati dall’alluvione, si utilizzano le squadre della Regione per tagliare dei pioppi. Perché danno fastidio. Non so perché, anche se sarebbe interessante saperlo, perché le motivazioni addotte non sono credibili.
Tutto questo credo che sia molto grave. Sono pochissime le risorse economiche utilizzate per questa operazione, lo ammetto, non sono miliardi, saranno poche decine di migliaia di lire; però è grave che siano state distolte da lavori più urgenti squadre di operai specializzati nella gestione del territorio.
E poi mi consenta di fare un'ulteriore precisazione. C’è qualcosa che non funziona in questo comune. È la terza volta che intervengo su quello che capita in questo comune. Qui si inseriscono nei lavori post alluvione asfaltature di strade non toccate dall’alluvione e di questo avevo discusso a lungo con l’Assessore Vallet.
Qui si irridono, e di questo avevo parlato con l’Assessore Ferraris, le norme che riguardano il regolamento della fiera estiva dell’artigianato, in aperto contrasto sia con quello che diceva il dirigente dell’Assessorato dell’industria e artigianato, sia con quello che diceva la commissione. Qui ancora si inserisce nel piano dei lavori urgenti, lo voglio sottolineare, il taglio di piante sane (quindi l’intervento non era poi così urgente) senza l’autorizzazione dei proprietari.
In tutti e tre i casi si utilizzano risorse pubbliche a fini diversi per i quali le risorse sono state stanziate e la Regione cosa fa? Niente, dice che tutto va bene.
Ne prendiamo atto, ma voi dovete renderne conto voi ai vostri elettori.