Oggetto del Consiglio n. 1955 del 26 aprile 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1955/XI Tempistica e modalità dell’erogazione dei contributi di risarcimento dei danni causati dall’alluvione dell’ottobre 2000. (Interrogazione)
Interrogazione Premesso:
- che il Ministero dell’Interno per favorire il rapido rientro nelle abitazioni e la ripresa delle attività produttive ha individuato con l’ordinanza n. 3090 del 19/10/2000 rapidi meccanismi di erogazione dei primi aiuti finanziari per il risarcimento dei danni causati dall’alluvione;
- che alle regioni è stato demandato il compito di anticipare ai comuni, quali enti erogatori, i contributi da concedere ai danneggiati;
Appreso:
- che il primo acconto di tali contributi è stato erogato mediamente a oltre quattro mesi dagli eventi alluvionali e che ad oggi la maggior parte degli aventi diritto sono ancora in attesa del saldo;
- che l’erogazione, articolata in due rate, è subordinata alla presentazione di un’autocertificazione relativamente ai contributi inerenti le unità abitative e ad una perizia asseverata relativamente alle attività produttive;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione per sapere:
1) quali siano i motivi dei tempi lunghi che hanno caratterizzato l’erogazione di tali contributi;
2) se corrisponde al vero che anche per il saldo dei contributi dei danni a privati sia richiesta la perizia asseverata.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Président La parole au Président de la Région, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) L’ordonnance n° 3090/2000 envisage différentes modalités d’intervention, à savoir aides aux relogements par ses propres moyens, aides à la réintégration immédiate de son domicile, aides à la reprise immédiate des activités de production. Ce sont des aides destinées aux populations qui ont été frappées par les événements d’octobre dernier.
Afin de pourvoir à l’allocation des crédits, le Gouvernement valdôtain le 27 novembre 2000, donc 40 jours à peine après l’inondation, a engagé une somme de 20 milliards de lires sur les fonds affectés par l’Etat.
La Direction de la gestion des catastrophes naturelles a attribué aussitôt aux communes une première avance de 15.730.500.000 lires à titre de provision à verser immédiatement aux particuliers et aux entreprises sur la base des demandes présentées. Ainsi dès la fin novembre les communes disposaient-elles des ressources nécessaires pour allouer les aides.
Cette somme de 20 milliards de lires a ensuite été majorée d’un montant de 5 milliards de lires le 23 décembre 2000 et de 17 milliards de lires supplémentaires par décision du Gouvernement valdôtain lundi dernier.
A ce jour, donc, les communes ont déjà bénéficié d’un total de 24.262.445.000 lires sur présentation de comptes rendus, et aucune demande n’est parvenue ni est restée sans réponse, quant aux transferts des fonds de la Région aux communes.
En conséquence, ces dernières ont toujours été à même d’accéder aux requêtes des particuliers.
Si les ayants droit attendent encore les derniers versements, il convient de vérifier auprès des communes la cause des éventuels retards susceptibles d’être imputés - je présente des hypothèses - soit à la non-éligibilité de la demande, le type de dommage subi ne faisant pas l’objet d’aides à la réintégration immédiate de son domicile, ou à la reprise immédiate de l’activité productive, soit aux dossiers incomplets, par exemple facture manquante, ou encore à la lenteur dans l’instruction des dossiers pour les raisons les plus diverses.
Quant à la documentation requise - et c’est la deuxième question - aux fins de la constitution des dossiers, il est à préciser que relativement à la réintégration immédiate de son domicile, et au retour à des conditions normales de vie, une aide maximale de 40 millions de lires est accordée sur présentation d’une demande, relatant les dégâts présumés, dont ont eu à souffrir les habitations, les biens meubles et immeubles enregistrés.
L’avance pouvait atteindre 10 millions de lires, jusqu’à un montant maximum de 15 millions par famille, en sus de la totalité de l’aide pour les biens immeubles enregistrés, et le solde peut être versé sur présentation d’un compte-rendu détaillé des dépenses, sans besoin d’expertise.
Pour ce qui est, en revanche, de la reprise des activités de production, l’aide maximale de 60 millions de lire est accordée sur présentation d’une demande relatant les dégâts estimés à plus de 75 millions de lires.
Une avance, là aussi, pouvait être accordée sur simple déclaration sur l’honneur, jusqu’à concurrence de 30 millions de lires - il y a en effet ce barème de 30 millions de lires - les acomptes ne pouvant dépasser 40 pour cent de la facture totale.
Le solde peut être liquidé sur présentation d’un compte-rendu détaillé des dépenses, compte tenu du fait que si les aides dépassent 30 millions de lires, une expertise s’impose.
PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI) Prendiamo atto delle risposte puntuali che il Presidente della Giunta ha dato. Sono risposte che peraltro ci aspettavamo, nel senso che sono le risposte che fedelmente ripercorrono quello che è il cammino dell’ordinanza e delle successive circolari esplicative sulla materia.
La nostra interrogazione però non nasceva tanto sulle procedure previste dalle norme emanate dal Ministero degli interni, quanto sulla concreta attuazione di quelle norme.
Il Presidente ci dice che se ci sono dei ritardi, probabilmente dipenderanno o da inadempienze dei privati, o da inadempienze dei comuni, perché la Regione mette a disposizione i finanziamenti, dopo di che sono i comuni che devono provvedere all'erogazione degli stessi.
Il problema è un altro però, Presidente. Al di là di quello che lei ha ricordato in aula, la realtà è leggermente difforme rispetto a quella che dovrebbe essere la procedura.
Siamo soddisfatti - e non avevamo dubbi - che non ci fossero problemi in materia di finanziamenti, ossia che l’Amministrazione regionale abbia fatto quello che è il ruolo che il ministero prevedeva, ossia abbia fatto da anticipatore delle risorse.
Quello che invece riteniamo debba essere appurato è se effettivamente l’ufficio che è stato costituito all’interno dell’Amministrazione regionale, l’ufficio che si occupa di coordinare le varie pratiche inerenti i rimborsi, stia o meno rispettando queste procedure.
Perché diciamo questo? Diciamo questo perché, come il Presidente sicuramente saprà in quanto legge anche lui i giornali e riceve le petizioni, sembra che venga percorsa una strada diversa.
È pervenuta alla Presidenza della Giunta regionale una petizione dei primi di aprile dei residenti del Quartiere Dora, che sono i residenti più danneggiati della città di Aosta, i quali sostengono che viene loro richiesta una perizia per quanto riguarda la documentazione dei dati inerenti i vani accessori, e giustamente ragionano che le metrature dei vari accessori sono facilmente rilevabili dai dati catastali.
Ora noi concordiamo con la procedura che il Presidente della Giunta ha ricordato, però evidenziamo che non è così, Presidente, altrimenti non vi sarebbe motivo che un numero significativo di persone, qualche centinaio, si armassero di carta e penna per produrre questo tipo di petizione!
Di conseguenza invitiamo il Presidente della Giunta a verificare se l’Ufficio regionale preposto e costituito proprio per l’emergenza dell’alluvione stia dando o meno attuazione a quel percorso, che il Presidente in maniera puntuale ha qui ricordato, perché è evidente che qualcosa non quadra all’atto pratico.