Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1928 del 4 aprile 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 1928/XI Aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti. (Interpellanza)

Interpellanza Tenuto conto che il piano rifiuti attualmente in vigore nella nostra Regione risale al 1989 e che esso va ridefinito alla luce della recente normativa, codificata nel D.Lgs. n. 22/97, e successive modificazioni;

Preso atto della delibera di Giunta n. 3966 dell’8 novembre 1999, con cui vengono definiti gli obiettivi e le finalità per l’aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 22 del D.Lgs. n. 22/97, obiettivi e finalità che "costituiscono elemento di riferimento per la predisposizione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti";

Constatato che a tutt’oggi, nonostante le reiterate promesse formulate in aula consiliare dall’Assessore alla sanità, non è stato ancora presentato il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore competente per sapere:

1) quali sono i motivi del ritardo nella predisposizione del Piano regionale di gestione dei rifiuti;

2) se, e come, intenda attivarsi per definire nel Piano regionale di gestione dei rifiuti le scelte politiche e i relativi interventi necessari per attuarle.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Sarò brevissima nella mia illustrazione. Vorrei solo ricordare alcuni termini del problema. Abbiamo un piano rifiuti che risale al 1989. Dopo dieci anni, nel 1999, abbiamo una delibera di Giunta che fa proprie le considerazioni elaborate da un gruppo di lavoro in cui vengono indicati obiettivi e finalità che dovranno essere presi in considerazione nel momento in cui sarà aggiornato il piano rifiuti.

Abbiamo una serie di delibere che danno un incarico di consulenza a un esperto per predisporre il piano regionale dei rifiuti, ma a quanto ci risulta questo piano dei rifiuti non ha ancora visto la luce.

Tra l’altro, se qualcuno di noi utilizza il sito Internet della Regione e clicca sul sito "Regione Valle d’Aosta, sanità, rifiuti", trova la sintesi della delibera di Giunta n. 3.966/1999, quella in cui la Giunta fa propri gli obiettivi e i contenuti che un gruppo di lavoro propone come elementi da prendere in considerazione per il piano rifiuti. Ma trova solo questo.

Siamo in ritardo rispetto alla presentazione di un piano rifiuti. Chiediamo pertanto all’Assessore come mai ci sono questi ritardi, per quale motivo e cosa intenda fare perché il piano rifiuti veda la luce e perché c'è così poca cura dei dati del sito web. Chi si accosta al sito della Valle d’Aosta per vedere cosa fa la nostra Regione, infatti vede che l’ultimo atto risale quasi a due anni fa e che in questo atto si illustrano gli intenti che poi il piano rifiuti prenderà in considerazione.

PresidenteLa parola all’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.

Vicquéry (UV)L’adaptation du plan régional de gestion des déchets aux dispositions du décret législatif n° 22/1997, complété et modifié, a été terminée et présentée à la Région par le technicien responsable avant le 1er juillet 2000, échéance fixée par la délibération du Gouvernement régional n° 853/2000.

Ce plan a ensuite été étudié par les structures régionales compétentes et soumis au Gouvernement afin qu’il puisse vérifier s’il répondait bien aux objectifs visés par la délibération.

Le Gouvernement a demandé que les considérations finales soient complétées se référant aux déchets urbains et notamment à l’ensemble des déchets produits par la Région et aux différentes phases de la simulation de recyclage desdits déchets en fonction des installations d’élimination et de traitement prévues par le plan.

Les structures régionales ont préparé la version définitive du plan régional de gestion des déchets qu’elles ont remise aux Assesseurs au cours du mois de décembre dernier. Le 22 janvier dernier le responsable technique de l’élaboration du texte et les fonctionnaires régionaux compétents ont présenté leur travail au Gouvernement régional.

C’est alors que les procédures visées au décret législatif n° 22/1997, c’est-à-dire l’obtention des avis préliminaires des collectivités locales et des associations concernées, ont pu être lancées. A ce propos deux réunions ont été organisées pour présenter le plan régional de gestion des déchets: l’une le 2 février 2001 avec les associations concernées et l’autre le 6 février avec les collectivités locales.

Le 8 mars nous avons sollicité à ces dernières de nous donner leur avis, le Conseil permanent des collectivités locales lequel nous informe par sa lettre du 21 mars que nous recevrons leur réponse au tout début du mois d’avril.

Dès réception de cet avis et après l’ajout des modifications éventuellement requises nous procéderons aux démarches nécessaires pour que le Conseil régional puisse étudier et approuver le plan.

PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Do atto che siamo in ritardo estremo rispetto a quello che fissava la legge, un ritardo che non è tanto comprensibile perché non si capisce come mai ci voglia tutto questo tempo per riuscire ad elaborare un piano anche perché è importante arrivare a fare delle scelte. Ci sono delle scelte urgenti che vanno fatte, scelte urgenti per le quali siamo già molto in ritardo.

Lei sa bene, Assessore, che rispetto alla raccolta differenziata raggiungiamo adesso in Valle d’Aosta i limiti previsti dal "decreto Ronchi" per il 1999, siamo sul 14-15 percento di raccolta differenziata; il "decreto Ronchi" prevedeva il 15 percento entro il 5 marzo 1999 e il 25 percento entro il 5 marzo 2001, quindi siamo almeno di due anni in ritardo rispetto alla raccolta differenziata. Lei sa bene che, se non si lavora in modo puntuale, preciso e incisivo su questo tema, non si riuscirà mai a raggiungere i livelli previsti.

Siamo in ritardo e non sappiamo bene quali sono le scelte rispetto, ad esempio, al compostaggio, rispetto alla separazione dei rifiuti solidi dai rifiuti umidi.

Siamo in ritardo e non si sa bene quale sarà la soluzione rispetto al recupero di materiale inerte.

Siamo con un punto interrogativo, e sarà interessante verificare con la Giunta quali scelte essa intende fare, rispetto al post Brissogne.

Il centro smaltimento rifiuti di Brissogne non è eterno, durerà forse fino alla fine di questa legislatura, ma credo che questa legislatura debba porsi il problema del dopo. Siamo in ritardo rispetto alla scelta di metodi nuovi di raccolta differenziata, quindi il fatto che il piano sia in ritardo?, è in ritardo tutta la politica dell’Assessorato rispetto a questo tema. Certo che lo è, perché l’Assessore mi può fare anche le sue grimaces, ma i dati sono quelli che sono. Non può annullare con un suo cenno della testa il dato oggettivo che oggi siamo al 15 percento della raccolta differenziata quando il "decreto Ronchi" chiederebbe il 25 percento ?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? Assessore, noi dobbiamo rispondere a questo elemento e non ad altro. Discuteremo poi sulle scelte nel momento in cui arriverà il piano, però sottolineo con forza e con amarezza il ritardo con cui questa Giunta arriva a presentare un piano rifiuti.

Si dà atto che, dalle ore 11,50, presiede il Segretario Perron.