Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1921 del 4 aprile 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 1921/XI Definizione delle norme di sicurezza da adottare per la riapertura del Traforo del Monte Bianco. (Interrogazione)

Interrogazione Preso atto che sono in corso incontri e trattative per definire le norme di sicurezza che dovranno essere rispettate alla riapertura del traforo del Monte Bianco;

Considerato che la sicurezza all’ingresso e all’interno del tunnel sarà affidata a squadre di soccorso di cui faranno parte vigili del fuoco francesi e valdostani;

Ritenendo che rientra nella professionalità del corpo dei vigili del fuoco l'individuazione delle condizioni che garantiscono la messa in sicurezza di persone e veicoli, in caso di incidenti;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Giunta per sapere:

1) se, e come, sono stati, o saranno, coinvolti i responsabili del corpo valdostano dei vigili del fuoco nella definizione e scelta delle misure di sicurezza da adottare;

2) se sono previste iniziative, e quali, per garantire che gli interventi dei vigili del fuoco francesi e valdostani siano tra loro sincronizzati.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz - Beneforti

PresidenteLa parola al Presidente della Regione, Viérin Dino.

Viérin D. (UV)La Commission intergouvernementale de contrôle a créé un comité binational chargé de contrôler et de proposer toutes les mesures utiles ou nécessaires à assurer aux futurs usagers du Tunnel du Mont-Blanc le meilleur niveau de sécurité possible du point de vue tant de la structure que des procédures à respecter lors de l’exploitation de ce dernier.

A cette fin trois groupes de travail ont été formés en vue de l’élaboration des dispositions, des plans et des procédures pour l’utilisation du tunnel, à savoir: un groupe de techniciens français et italiens chargés d’établir une convention tripartite entre le groupement européen d’intérêt économique qui exploite l’ouvrage, le Service départemental d’incendie et de secours de la Haute Savoie et la Région autonome Vallée d’Aoste; un groupe de techniciens français et italiens chargés de dresser le plan de secours binational du Tunnel du Mont-Blanc.

Ce plan fixera les règles d’intervention des services publics de la Haute Savoie et de la Région et fournira son apport au GEIE pour la formulation du plan interne d’intervention et de secours qui régira l’action des sapeurs-pompiers valdôtains et savoyards auxquels le GEIE confira le service de secours et de lutte contre l’incendie qui est de son ressort; enfin, troisième groupe, une commission franco-italienne chargée de rédiger le règlement de la circulation sous le Mont-Blanc que les usagers devront respecter.

Pour ce qui est du premier volet de la question, la Direction des services d’incendie et de secours de la Région est représentée, tout comme les autres organismes régionaux intéressés, au sein de ces trois instances. C’est notamment le directeur de celle-ci, le Comandant Badino, secondé par un certain nombre d’autres personnels du Corps valdôtain des sapeurs-pompiers, qui participe aux travaux des groupes qui mettent au point tant le plan de secours binational que le plan interne d’intervention et de secours ainsi que la convention entre le GEIE, le SDS 74 et la Région.

Ces documents sont presque définis et avant d’être soumis à l’approbation du Gouvernement valdôtain seront présentés au personnel du Corps valdôtain des sapeurs-pompiers et discutés avec leurs représentants syndicaux.

En ce qui concerne le deuxième volet de la question, les interventions de secours seront coordonnées et dirigées depuis une seule salle de commande située, selon les exigences contingentes et la compétence territoriale, soit sur la plate-forme italienne soit sur la plate-forme française.

Par ailleurs, le Service départemental d’incendie et de secours de la Haute Savoie et la Région Vallée d’Aoste ne font pas uniquement partie de la convention tripartite, mais aussi d’une autre convention en cours de passation car, en tant qu’établissement public auquel le GEIE confira l’organisation du service des premières interventions de secours et de lutte contre l’incendie dans le tunnel, ils constitueront un organisme unique de coordination des moyens et des personnels dénommé "Groupement mixte du Tunnel du Mont-Blanc".

Ainsi dans l’optique du recours à des équipes mixtes, les personnels intéressés devront-ils suivre une formation commune qui leur sera dispensée avant la réouverture du tunnel.

Cette convention entre le SDIS 74 et la Région devra par ailleurs respecter les mêmes procédures et les mêmes délais que la convention tripartite.

PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Ringrazio il Presidente per le informazioni che ci ha fornito.

Tutti noi, credo, abbiamo avuto occasione il mese scorso di vedere che in Valle d’Aosta c’è stato un incontro fra i pompieri valdostani e i loro colleghi francesi e che il tema della sicurezza all’interno del tunnel è stato il tema centrale.

Sicuramente sul tema della sicurezza sono interessati tutti i vari soggetti, a livelli diversi, sia i gestori, sia i passeggeri, ma credo che i tecnici della sicurezza, cioè quelli che sono poi chiamati a tutelare le norme e a intervenire nel momento in cui questi standard di sicurezza non ci sono più, sono proprio in prima persona i vigili del fuoco che devono giustamente essere chiamati in causa fin dall’inizio, nella discussione dei piani di soccorso, perché sono coloro che più direttamente li gestiranno.

La cosa positiva che sottolineo nell’intervento del Presidente della Giunta è il fatto che il responsabile dei vigili del fuoco della Valle d’Aosta è inserito a pieno titolo nel gruppo di lavoro che programma i piani della sicurezza; e la seconda cosa positiva che voglio sottolineare è il fatto che le convenzioni, che adesso sono in via di elaborazione, prima di essere sottoscritte pubblicamente, prima di diventare operative saranno sottoposte al parere e all’esame dei diretti responsabili che sono i vigili del fuoco. Credo che il loro parere sia molto interessante.

Tra l’altro, finora abbiamo avuto modo di sentire il parere dei vigili del fuoco francesi, ma non quello dei vigili del fuoco valdostani perché quando c’è stato quell’incontro ad Aosta i vigili del fuoco francesi hanno espresso la loro disapprovazione rispetto alle ipotesi di sicurezza che si stavano ventilando in quanto non ritenevano sufficiente né il numero delle persone collocate all’imbocco del traforo, soprattutto non ritenevano sicura la postazione al centro del tunnel.

Su questo tema si sono espressi in modo molto chiaro, come pure sul fatto che gli spazi per la fuga sono stretti: il cunicolo di 1,40 per 1,60 metri è un cunicolo molto stretto e difficilmente consente di garantire la sicurezza ai passeggeri. Rispetto a queste osservazioni dei vigili del fuoco francesi, non abbiamo sentito nessun riscontro da parte dei vigili del fuoco valdostani. Può darsi che condividessero pienamente queste critiche perché, se non sono state rese pubbliche le loro osservazioni, è perché probabilmente coincidevano con quelle francesi.

Questo ci fa però dire che occorre effettivamente tener conto delle esigenze di chi dovrà operare perché se poi la postazione, che è ritenuta indispensabile all’interno del tunnel è una postazione in cui nessuno dei vigili del fuoco vuole andare, perché non è ritenuta sicura, chiaramente questa presa di posizione deve far rivedere le norme di sicurezza che si stanno in questo momento studiando per il tunnel.