Oggetto del Consiglio n. 1883 del 7 marzo 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1883/XI Interventi di sistemazione dell’alveo del torrente Saint-Barthélemy in Comune di Nus. (Interpellanza)
Interpellanza Atteso che fra le concause degli eventi alluvionali che hanno colpito l’abitato di Nus si possono ragionevolmente registrare:
- la grande massa di detriti trasportati dal torrente Saint-Barthélemy,
- la presenza di edifici abitati presso l’alveo del torrente, proprio all’inizio del cono di deiezione, che hanno deviato con violenza l’acqua e il materiale trasportato, su tutti i raggi della conoide;
Constatato che a quattro mesi dall’alluvione non pare si stiano facendo lavori adeguati per prevenire situazioni analoghe, in caso di eventuale pioggia intensa nel periodo del disgelo;
Constatato inoltre che il torrente si è ormai tracciato un percorso, scavandosi un alveo nuovo più lontano dal centro abitato, e che ruspe in zona stanno lavorando per riportare il torrente nel precedente alveo;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore competente per sapere:
1) perché non si sia ancora proceduto a demolire gli edifici che si trovano ormai nell’alveo del torrente né a pulire l’alveo dal materiale che lo ostruisce;
2) come si intenda operare nei confronti del nuovo alveo scavatosi dal torrente Saint-Barthélemy.
F.to: Squarzino Secondina - Curtaz
PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)L’Assessore Vallet sa che la nostra attenzione sull’alluvione e soprattutto sul post-alluvione, su tutti i lavori, su tutti gli interventi che nelle varie località vengono attivati, sa – dicevo - che l’attenzione del nostro gruppo è alta perché noi riteniamo che nelle scelte che vengono fatte in questo momento risiedono poi molte delle eventuali cause o non cause di possibili future calamità.
Con questa interpellanza prendiamo in esame la situazione dell’abitato di Nus per il quale, come risulta da numerosa documentazione, fra le concause, che hanno contribuito agli eventi alluvionali che hanno colpito Nus, possiamo ragionevolmente registrare da una parte, la grande massa di detriti trasportati dal torrente Saint-Barthélemy e, dall'altra, la presenza di ponti, di edifici abitati presso l’alveo del torrente proprio all’inizio del cono di deiezione, edifici che hanno deviato con violenza l’acqua e il materiale trasportato su tutti i raggi della conoide su cui è costruito l’abitato di Nus, conoide che ha il suo punto di inizio proprio lì, dove ci sono i ponti.
In questa vicenda alluvionale il torrente si è tracciato un nuovo percorso collocato più verso ovest, più lontano dal centro abitato; in questi giorni ci sono delle ruspe che lavorano in zona.
Ora una delle ipotesi fatte anche da alcuni abitanti della zona è questa: cosa fanno queste ruspe? Vogliono riportare di nuovo il torrente nel precedente alveo con tutti i problemi che questo può comportare?
Di fronte a questa situazione siamo interessati a conoscere dall’Assessore essenzialmente due aspetti del problema:
- come mai quegli edifici, che sono stati una delle concause dell’evento alluvionale, sono ancora lì quasi a testimoniare che la loro presenza è stata l’origine di tutta una serie di eventi del cambiamento di rotta del torrente;
- qual è la finalità dei lavori che si stanno adesso attuando nella zona che è stata alluvionata e se è intenzione di chi ha la gestione dei lavori, di chi finanzia tutti questi lavori, di riportare il torrente nel precedente alveo o se si ha intenzione di mantenerlo nell’attuale.
PresidenteLa parola all’Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Vallet.
Vallet (UV)En ce qui concerne la démolition des bâtiments, il semble très clair le rappel des Conseillers, je pense, à la "Maison Théodule", compte tenu du fait que les autres bâtiments concernés, environ trois, ont été seulement partiellement détruits par le torrent et les autres ont été déjà abattus en exécutant les travaux de renforcement de la digue gauche en localité Mazod.
Donc pour le cas spécifique il y a eu une ordonnance de démolition de la part du Maire de Nus et les travaux y afférents, commandés et suivis par la Commune, devraient débuter dans les meilleurs délais.
Suite à cela, la Direction des bassins versants de montagne?
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
? oui, démolition de la "Maison Théodule", je ne sais pas; comme les travaux sont de compétence de la Commune, suite à l’ordonnance qui a déjà été faite, la Commune pourvoira.
Suite à cela, la Direction des bassins versants de montagne et protection du sol entend intervenir pour enlever en partie les matériaux pierreux présents à l’abri de la maison démolie, afin de mieux protéger et renforcer la berge gauche qui a été concernée en automne par les travaux de construction du pont provisoire desservant le village de Mazod.
Pour répondre à la deuxième question, à présent je peux seulement dire que le nouveau lit du torrent Saint-Barthélemy reste encore provisoire.
A l’état actuel les études et les projets pour l’aménagement hydraulique du cône sont en cours et de ceux-ci semble ressortir la possibilité de repositionner le torrent sur son lit d’origine.
Donc, suivant cette hypothèse, le nouveau lit qui s’est formé sera encore opérationnel jusqu’à l’achèvement de la première tranche des travaux prévus dans la zone apicale du cône.
Pour ce qui concerne les mouvements d’excavateurs dans la zone, il n’y a pas d’excavateurs qui sont en train d’exécuter des travaux ordonnés par l’Administration régionale. Il s’agit probablement des excavateurs ?uvrant pour des interventions prévues par l’ANAS (Agence nationale pour les routes), qui est en train d’exécuter des travaux d’entretien du pont de la route nationale.
PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Prendo atto con soddisfazione di alcune risposte, Assessore, e cioè del fatto che è stata emanata da parte del Comune di Nus questa ordinanza di demolizione della maison Théodule che è dentro l’alveo del torrente.
Prendo atto con soddisfazione anche che è stato deciso come Lavori pubblici di ripulire la zona dei materiali che si sono depositati.
Mi chiedo se lungo il corso del torrente non ci sia del materiale che va anche questo tolto...
(interruzione dell’Assessore Vallet, fuori microfono)
? una cosa alla volta va bene, Assessore. Capisco che chi programma i vari interventi li metta in ordine di priorità; il fatto è che chi fa questa programmazione dei lavori non è in grado di programmare né la quantità delle piogge né il periodo in cui esse cadono. Se lei verifica l’andamento delle piogge e delle alluvioni in Valle d’Aosta, vede che i due picchi sono proprio nel mese di ottobre-novembre e di maggio. Il mese di maggio è vicino, Assessore, e io credo che sarebbe davvero irresponsabile da parte dell’Amministrazione regionale non prevenire un eventuale rischio di alluvione, non ripulire l’alveo del torrente Saint-Barthélemy prima che ci siano eventuali future piogge.
Capisco che si pensi di asportare subito i materiali, i detriti vicino al ponte, ma anche la parte più a nord del torrente va sicuramente fatta in tempi brevi. Credo che sia possibile attivare contemporaneamente squadre diverse di lavoro, non credo che siano gli stessi operai che fanno un lavoro e l’altro perché le professionalità richieste sono diverse.
Prendo atto che quegli escavatori sono dell’ANAS, quindi fanno un'attività legata alla viabilità.
Quello che invece non mi soddisfa nella sua riposta, Assessore, come già forse immagina visto che ha sottolineato la parola "sembra", è il fatto che si preveda un eventuale ripristino del precedente letto del torrente Saint-Barthélemy. Questo, non solo a mio avviso, ma anche ad avviso di chi ha redatto tutti i documenti dell’Assessorato.
Non dovrebbe esserci differenza fra quello che si fa e quello che si dice. A meno che non diciate che tutti i documenti dell’Assessorato con elencazione di problemi, individuazione delle cause, indicazione delle linee operative sono carta straccia e non servono a niente, e che invece l’operare diretto, quotidiano è un’altra cosa. Ma se così fosse non ha neanche senso scrivere venti pagine e mandare questi documenti anche nelle sedi ufficiali per far vedere che uno ha analizzato il fenomeno, se poi non si agisce di conseguenza.
Non si può affermare in più parti, come la Regione fa nei documenti, che occorre salvaguardare e, ove possibile, ampliare le aree di esondazione dei corsi d’acqua, non si può parlare di necessità di garantire la divagazione dei torrenti e contemporaneamente agire contro queste indicazioni. Eppure, Assessore, le risorse che sono previste nel piano degli interventi per Nus per la conoide, per la sistemazione idraulica forestale del torrente Saint-Barthélemy per quanto riguarda la conoide si aggirano quasi sugli 8 miliardi?
(interruzione dell’Assessore Vallet, fuori microfono)
? nel rapporto "Alluvione 2000", sito della Regione, è scritto: "? Nell’ultimo decennio si è rivalutato il concetto di aree di espansione perché si è compreso che i danni causati dalle piene sono di gran lunga maggiori ai valori dei terreni che risultano vincolati per la creazione di aree di espansione?".
Allora, se voi riportate di nuovo il torrente dov’era prima, spendendo quasi 9 miliardi, non garantendo aree di espansione e non garantendo la possibilità al corso d’acqua di divagare, voi non tenete conto di quanto dice il rapporto alluvione secondo cui la miglior difesa è lasciar divagare il corso d’acqua in tutte le possibili zone di espansione, qui il torrente si è?
Vallet (fuori microfono) ? possibili?
Squarzino (PVA-cU)? possibili, ho capito. Ma qui il torrente si è scavato un corso d’acqua più ad ovest; perché non possiamo lasciarlo li? Cosa osta a questa decisione? L’interesse di alcuni proprietari terrieri? Ma voi stessi dite che i danni causati dalle piene sono di gran lunga maggiori al valore dei terreni che risultano vincolati per la creazione di aree di espansione.
Si spendono 9 miliardi di denaro pubblico per risistemare l’alveo del torrente Saint-Barthélemy, dove era prima dell'alluvione. Quindi fate questa scelta pur avendo detto, e continuando a dire, che questa scelta non andrebbe fatta in base alle cose affermate nel Rapporto.
Secondo me, questo è molto grave: questo è spreco del denaro pubblico, in dispregio ai criteri tecnici che voi stessi, come Assessorato, avete individuato!