Oggetto del Consiglio n. 1882 del 7 marzo 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1882/XI Situazione dei rapporti tra Regione e società Cogne Acciai Speciali. (Interpellanza)
Interpellanza Preso atto di quanto era stato comunicato in sede di Consiglio regionale da parte dell’Assessore all’Industria ed Artigianato in merito alla ripresa degli incontri con la Società "Cogne Acciai Speciali";
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
la Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere:
1) se l’incontro fra la Regione e la Società Cogne Acciai Speciali è avvenuto e quali intese fra le parti sono state raggiunte;
2) se non ritiene opportuno informare il Consiglio regionale in merito all’aggiornamento degli accordi sottoscritti con il protocollo d’Intesa del 1993.
F.to: Beneforti
PresidenteLa parola al Consigliere Beneforti.
Beneforti (PVA-cU)Nella seduta del Consiglio regionale della seconda quindicina di gennaio, dove affrontammo il problema Cogne Acciai Speciali, l’Assessore al termine della sua risposta annunciò un incontro con la società da tenersi il giorno successivo.
Noi abbiamo presentato questa interpellanza per conoscere se l’incontro è avvenuto e quali intese fra le parti sono state raggiunte o non sono state raggiunte. Inoltre se ritiene di informare il Consiglio sul confronto che si dovrebbe essere aperto con la società a seguito anche dell’ordine del giorno, approvato in questa sede dalla maggioranza il 20 dicembre, con il quale il Consiglio dava un certo mandato alla Giunta regionale e di conseguenza anche all’Assessore.
Non sto a ripetere il nostro parere sulla vicenda Cogne perché lo abbiamo già espresso qui dentro e fuori e quindi ormai è noto a tutti i livelli. Mi riservo solo di replicare dopo l’Assessore ci avrà detto quanto ha da dirci.
PresidenteLa parola all’Assessore all’industria, artigianato ed energia, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE)L’incontro fra la Regione e i vertici della Cogne Acciai Speciali previsto per l’8 febbraio, come è stato anticipato nel Consiglio del 7 dello stesso mese e come ricordato dal Consigliere Beneforti, si è regolarmente svolto.
In merito alla riunione dell’8 febbraio si può riferire che le parti hanno sottolineato come il mutato contesto socio-economico regionale così come la diversa organizzazione dei mercati e le rinnovate sfide che essi pongono richiedano un impegno comune dell’azienda e dell’Amministrazione regionale, all’interno del quale si deve inquadrare un aggiornamento del protocollo di intesa del 1993.
Indipendentemente dai pareri che possiamo esprimere sulla vicenda Cogne, credo che sia evidente a tutti come questo sia uno stabilimento che occupa fra dipendenti diretti e indotto più di 1.000 addetti e che comunque la Cogne fino ad oggi ha fatto degli investimenti per 200 miliardi, quindi questa è una realtà significativa.
Nel corso dell’incontro si è deciso di attivare un tavolo tecnico per individuare soluzioni utili alla stesura di una bozza di accordo che possa riguardare le strategie aziendali, i problemi legati ai costi energetici, agli investimenti, alle politiche di acquisizione, alla formazione professionale, ovviamente all'occupazione e a quant’altro può essere utile per definire il quadro in cui l’azienda deve operare. La bozza verrà sottoposta successivamente all’esame dell’Esecutivo regionale e dei vertici aziendali. Sarà mia cura informare sia in sede di commissione consiliare oppure direttamente in sede consiliare sull’esito finale dell’aggiornamento dell’accordo in questione.
Ciò detto, vorrei evidenziare come vi siano una serie di segnali significativi che lasciano intravedere la possibilità di un diverso rapporto fra azienda e organizzazioni sindacali e fra azienda e comunità locale. Mi riferisco all’accordo del 1° febbraio 2001 fra azienda e organizzazioni sindacali che è stato importante nell’ottica di una normalizzazione delle relazioni sindacali stesse e che ha dato i suoi primi frutti proprio nel quadro della vicenda del sequestro degli scarichi aziendali di cui parleremo in una successiva interpellanza. In ogni caso la soluzione concordata dei permessi retribuiti ai lavoratori è un chiaro segnale che l’accordo del 1° febbraio è qualcosa di più di una mera dichiarazione di intenti.
La stessa azienda attraverso i suoi vertici ha evidenziato, nel corso dell’incontro che si è tenuto presso il Comune di Aosta il 23 febbraio 2001, la necessità di migliorare l’immagine presso la comunità valdostana. Contestualmente ha invitato il Consiglio comunale di Aosta a tenere una propria seduta all’interno dello stabilimento nel mese di maggio con un dibattito sulla situazione aziendale e con lo scopo di migliorare i rapporti fra la fabbrica e la città.
Sempre nella direzione di creare un diverso rapporto fra l’azienda e la comunità locale si inserisce l’avvio della procedura per l’ottenimento della certificazione ambientale; la certificazione ambientale, quindi le ISO 14.001 e l’EMAS, si differenzia dalle norme di certificazione del gruppo ISO 9.000 in quanto tale certificazione non è rivolta prioritariamente a soddisfare il cliente, bensì tiene conto di un vasto insieme di parti interessate e della crescente esigenza della società e dell'opinione pubblica di migliorare la protezione dell’ambiente.
Credo che anche questo possa essere interpretato come un’attenzione dell’azienda al rispetto dell’ambiente e al miglioramento del contesto in cui opera.
Da parte nostra rinnoviamo l’impegno a seguire con attenzione le attività di questa importante azienda valdostana con la massima disponibilità a sostenere le strategie rivolte a un rafforzamento della capacità competitiva dell’azienda e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
PresidenteLa parola al Consigliere Beneforti.
Beneforti (PVA-cU)Prendo atto di quanto l’Assessore ha detto questa mattina in questa sede e, come dicevo nella premessa dell’intervento, la nostra posizione, ciò che pensiamo sulla Cogne come sul comportamento dell’Esecutivo nei confronti delle vicende che si sono susseguite in questi ultimi tempi, è noto per cui non sto qui a ribadirlo.
Restiamo in attesa di conoscere l’esito di questo confronto fra la Cogne e la rappresentanza della Regione; quando avremo in mano il documento che sarà sottoscritto fra le parti in sostituzione o in accompagnamento dell’accordo di protocollo del 1993, in questa sede o in sede di commissione torneremo ad esprimere il nostro parere.
Rivolgo solo una raccomandazione: che si faccia presto perché abbiamo grosse preoccupazioni nei confronti del comportamento di questa azienda, sia per quanto riguarda il seguito che può avvenire con gli scorpori, sia per quanto riguarda il comportamento di rappresaglia antisindacale che esiste all’interno dell’azienda. Per questo, ripeto, occorre fare presto.
Aspettiamo e mi auguro che non si debba più ripresentare un’altra interpellanza o interrogazione per conoscere l’esito che verrà fuori fra le parti e che dovrà essere portato all’esame del Consiglio.