Oggetto del Consiglio n. 1877 del 7 marzo 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1877/XI Organizzazione delle AIAT a seguito dell’approvazione della legge regionale di riforma del turismo. (Interrogazione)
Interrogazione Premesso:
- che, attraverso la recente approvazione di una legge regionale, le APT cambiano denominazione in AIAT e sono titolari grossomodo delle medesime funzioni del passato;
- che le AIAT sono organizzate secondo un modello particolarmente complesso e fortemente burocratizzato;
- che le risorse disponibili in legge per il funzionamento delle AIAT sono quantificate in 6 miliardi per l’esercizio corrente;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l’Assessore competente per conoscere:
1) quanti sono attualmente i dipendenti di tali organismi territoriali e se sono previsti ampliamenti di organico;
2) a quanto ammontano le altre risorse che enti locali o privati mettono a disposizione per il funzionamento delle AIAT;
3) quale quota è destinata alle spese correnti e quale quota è invece riservata agli investimenti per iniziative di accoglienza e/o informazione;
4) quanto incide, in termini di costi, il mantenimento degli organismi direttivi tra indennità periodiche e gettoni di presenza.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
PresidenteLa parola all’Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.
Lavoyer (SA) Al primo quesito: "quanti sono attualmente i dipendenti di tali organismi territoriali e se sono previsti ampliamenti di organico", rispondiamo che attualmente i dipendenti sono 47 complessivamente, così suddivisi: 6 Aosta, 8 Monte Bianco, 9 Monte Cervino, 7 Monte Rosa, 6 Monte Rosa Walser, 2 Gran San Bernardo, 3 Cogne Grand Paradis, 3 Gran Paradiso e 3 Saint-Vincent.
Se sono previsti ampliamenti di organico, questo dipenderà molto dal momento in cui sarà vistata la nuova legge sulla riforma turistica, dipenderà molto dall'eventuale riorganizzazione delle singole strutture dal punto di vista territoriale.
"A quanto ammontano le altre risorse che enti locali o privati mettono a disposizione per il funzionamento delle AIAT"; attualmente i contributi non della Regione che sono quantificati in 6 miliardi annui, io rispondo per l’anno 2000, 6 miliardi all’anno che sono fra l’altro quelli che la nuova legge prevede che vengano mantenuti nella ridistribuzione, sono 795 milioni? vi interessa la suddivisione dei 6 miliardi?
Tibaldi (fuori microfono) ? No?
Lavoyer (SA) ? Allora i contributi degli enti locali complessivamente sono di lire 506.501.828, mentre i contributi di privati attualmente sono di lire 7.810.000.
Apro un inciso per sottolineare che proprio questi dati, che per certi versi fanno riflettere, sono uno degli elementi che ha suggerito nella modificazione della nuova legge nel riordino delle APT che diventeranno AIAT di incentivare maggiormente riducendo alcune percentuali, aumentando la percentuale di ridistribuzione per le varie organizzazioni territoriali in base a quanto queste sono in grado di attingere a contributi che non sono quelli regionali.
"Quale quota è destinata alle spese correnti e quale quota è invece riservata agli investimenti per iniziative di accoglienza e/o informazione"; complessivamente sono stati destinati, come ho detto prima prendo a riferimento l’ultimo anno, per spese correnti lire 3.774.129.328, mentre sono stati utilizzati per spese di investimento lire 2.073.290.110.
"Quanto incide, in termini di costi, il mantenimento degli organismi direttivi tra indennità periodiche e gettoni di presenza"; per quanto attiene la nuova riforma diciamo che i gettoni di presenza sono stati quantificati in 50.000 lire a presenza per i consiglieri, mentre per quanto attiene il Presidente sarà un atto dei nuovi organismi all’interno di un tetto che verrà fissato successivamente con delibera di Giunta.
Attualmente l’indennità di carica degli organismi è per il presidente di 3 milioni annui, a parte l’APT di Saint-Vincent, dove l’indennità è di lire 3.214.000, quindi complessivamente l’indennità di carica per i presidenti è di lire 27.214.010.
Per quanto attiene invece i gettoni di presenza, che attualmente ammontano a 30.000 lire per presenza, complessivamente hanno inciso come spesa complessiva per lire 14.429.203.
PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (FI)Sotto il profilo formale la risposta dell’Assessore ha soddisfatto i quesiti posti dagli interroganti, perché ci ha permesso di acquisire un insieme di dati che fotografano la situazione delle ex APT, ora AIAT, che direi è piuttosto grigia o sbiadita. Perché?
Perché in realtà la nuova riforma ha potenziato, di queste strutture promozionali o di accoglienza, l’aspetto burocratico e burocratizzante.
La nuova riforma, quella che viene definita come riforma, esalta questo sistema articolato sulla base di organismi territoriali, troppi a nostro avviso, lo abbiamo già segnalato e l’Assessore lo sa, mentre servirebbero più uffici d'informazione immediatamente efficaci sul territorio piuttosto che organismi di questo tipo: un'APT per la Regione Valle d’Aosta sarebbe più che mai sufficiente.
Le AIAT sono organismi che assorbono la maggior parte delle risorse che la Regione mette a disposizione: su 6 miliardi stanziati, quasi 3,8 miliardi sono destinati solo alle spese correnti, tant’è che il numero di dipendenti è attualmente di 47 unità e sono facilmente prevedibili ampliamenti di organico.
Questo ci fa capire che il sistema turistico valdostano si sta burocratizzando ulteriormente e d’altro canto non si riescono a coinvolgere in maniera adeguata i privati perché se il contributo dei privati su 6,5 miliardi è di soli 7,8 milioni, direi che è una cifra risibile.
È vero che sono dati riferiti al 2000, ma il 2000 è già finito e di conseguenza è auspicabile che la riforma possa dare un impulso superiore in quello che è il rapporto fra pubblico e privato.
Noi nutriamo profondi dubbi in materia, perché le AIAT sono organismi territoriali strettamente burocratizzati e connessi con il potere politico: d’altronde un rappresentante della Giunta in ogni loro direttivo non riusciamo a capire quale funzione possa svolgere.
Quanto ai fondi, su 6,5 miliardi, 6 miliardi sono messi dalla Regione, mezzo miliardo dai comuni. L’altro giorno ho avuto l’occasione di partecipare a un Consiglio comunale a Saint-Vincent, che dovrebbe essere un comune a vocazione turistica più spiccata rispetto ad altri: la quantità di denaro destinata alla promozione e all’accoglienza turistica, cioè la quota-parte discrezionale da parte dell’Assessore ammonta a 30 milioni. Cifra ridicola che è stata anche oggetto di una giustificata lettera pubblicata su "La Stampa" recentemente: un Assessore che costa 70 milioni annui ha una disponibilità di portafoglio di 30 milioni e parliamo del Comune di Saint-Vincent.
C’è da fare una riflessione su quanto serva a questo punto l’Assessore al turismo di un Comune come Saint-Vincent visto che costa il doppio di quello di cui può disporre.
È auspicabile che sulla base di questa riforma le AIAT non diventino una palude burocratica e politica; Assessore, lei ha questa grossa responsabilità. Lei dice che la riforma sarà il momento di rilancio, mi ha risposto prima dicendo che fino a ieri è stato così, ma che domani cambierà.
Noi siamo fortemente scettici perché l’articolato della legge è veramente un'essenza burocratica che appesantisce notevolmente il sistema. Ci auguriamo anche che i privati vengano stimolati e coinvolti; non so se quegli incentivi percentuali, che sono stati stabiliti a margine della legge, possano conseguire questo obiettivo.
Penso che però i dati che lei oggi ha fornito fotografino una situazione piuttosto allarmante. Lei non ha le responsabilità del passato perché in passato ci sono stati altri suoi colleghi, ma sta di fatto che il turismo finora ha prodotto solo burocrazia.