Oggetto del Consiglio n. 1834 del 7 febbraio 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1834/XI Scelta del sito in cui costruire il depuratore per l’alta Valle. (Interpellanza)
Interpellanza Preso atto che, dopo anni di discussioni e dibattiti circa la scelta del sito in cui costruire il depuratore per l’Alta Valle, non si è ancora giunti ad una decisione definitiva;
Atteso che il 31 dicembre scorso è scaduto il termine, previsto dal Decreto Legislativo n. 152/99, entro cui le acque, provenienti da agglomerati con un numero di abitanti superiori a 15.000, devono essere trattate prima di essere scaricate in un corso d’acqua superficiale;
Constatato che l’intera Valdigne si trova tuttora priva di un depuratore e che questo incide negativamente sulle condizioni ambientali del territorio regionale e sulla stessa salute dei suoi abitanti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore competente per sapere:
1) quali sono i motivi di tale ritardo e quando, a Suo avviso, si giungerà ad una scelta;
2) se, e come, intende procedere per garantire, da una parte, il rispetto della legge, e dall’altra, condizioni di salute e di igiene per gli abitanti e per il territorio della valle.
F.to: Squarzino Secondina - Curtaz
PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Con questa interpellanza vogliamo avere informazioni su un’altra telenovela, che affonda le sue radici nel 1990, tanto per risalire alle prime documentazioni più ufficiali. Vorremmo sapere, rispetto al depuratore per l’alta Valle, se è stata raggiunta una decisione, se è in via di elaborazione una decisione dopo anni di discussioni e dibattiti circa la scelta del sito in cui costruire questo depuratore.
È un dibattito che ha visto confrontarsi fra loro più ipotesi, in particolare due ipotesi diverse; la prima individuava la zona a valle del ponte Equilivaz sulla conoide del torrente Vertosan. Credo che dopo l’alluvione, sentir parlare di costruzioni su conoidi, quando sappiamo che qui c’è un rischio di esondazione devastante che può essere aggravata da movimenti franosi e anche da esondazioni che portano detriti e non solo acqua a valle, faccia sorgere dei problemi. Questo sito individuato presenta però grossi problemi dal punto di vista ambientale. L’Assessore, in una precedente interpellanza del 1999, aveva definito questo sito come inopportuno sia per motivi ambientali, sia per gli stessi costi enormi che un depuratore in quella zona avrebbe comportato.
La seconda soluzione aveva individuato un’area presso la cava Sorrenti, con tutti i problemi che anche questa soluzione comporta. Comunque, da più di un anno non si è più sentito parlare di questo problema; una Giunta comunale addirittura è caduta su questo depuratore, però nessuna decisione è stata presa dalla nuova amministrazione. I problemi aperti ci sono, continuano ad esserci; ci sono 50-75 mila persone a seconda del periodo dell’anno, che gravitano in questa zona, e non si può non dare una risposta al trattamento di refluo idrico della comunità montana.
C’è una normativa precisa che indica anche dei termini entro cui vanno presi dei provvedimenti. Ci sono dei finanziamenti statali che vanno spesi entro pochi mesi. C’è una regione che è disposta a finanziare la costruzione di un depuratore, perché sa giustamente che anche questo è uno di quegli elementi che fanno la qualità dell’ambiente, specialmente in una zona turistica. Di fronte a questa situazione, mi sembra che ritardi e indecisioni siano abbastanza da evitare perché si traducono in un danno per tutti. Allora rispetto a questa situazione volevamo sapere dall’Assessore competente i motivi di questo ritardo, quando la decisione sarà presa e come intende attivarsi per garantire che anche l’alta Valle - e non solo l’alta Valle - abbia il depuratore, a cui ha diritto.
PresidenteLa parola all’Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Vallet.
Vallet (UV)Non credo che sia necessario ripercorrere qui la cronistoria. Mi limiterò al passato più recente, partendo dalle dimissioni del Sindaco di La Salle e della sua maggioranza, che proprio in relazione alla scelta del sito perse l’appoggio della sua maggioranza, e quindi dal rinnovo del Consiglio comunale di La Salle, consiglio comunale che deve esprimersi con l’assenso rispetto alla scelta del sito.
Dopo le elezioni comunali di La Salle, con una nota a mia firma del 12 luglio scorso, ho sollecitato la Comunità montana e le Amministrazioni comunali della Valdigne evidenziando l’esigenza di definire con urgenza la questione dell'ubicazione dell’impianto di depurazione consortile, dando alle Amministrazioni un'indicazione puntuale e precisa per quanto riguarda il sito che noi avremmo consigliato, da individuare in sponda sinistra della Dora Baltea, a monte del ponte di Equilivaz.
La Comunità montana ha provveduto, con un provvedimento del 29 agosto 2000, ad incaricare un tecnico per la predisposizione dello studio di fattibilità dell’impianto di depurazione consortile; studio che è stato consegnato il 28 dicembre, trasmesso il 10 gennaio al Comune di La Salle e il 15 gennaio all’Amministrazione regionale. Stiamo aspettando le determinazioni del Comune di La Salle, che si è impegnato a decidere in tempi rapidi per poi, se c’è l’assenso del Comune di La Salle in relazione al sito proposto nello studio di fattibilità, provvedere noi, Amministrazione regionale, all’affidamento dell’incarico per la progettazione e quindi alla realizzazione del depuratore.
Alcune puntualizzazioni rispetto ai contenuti dell'interpellanza. È vero che la scadenza prevista dal decreto legislativo n. 152/1999 per dotare gli agglomerati con più di 15.000 abitanti equivalenti di un impianto di depurazione era il 31 dicembre 2000, ma i Consiglieri vorranno concordare con me se dico che nulla impone di considerare il comprensorio della Valdigne come unico agglomerato, e quindi i termini previsti dalla legge non necessariamente si riferiscono a questa fattispecie.
Ricordo che il terzo comma dell’articolo 31 del decreto legislativo n. 152/1999 prevede come data di scadenza per gli agglomerati tra 2.000 e 15.000 abitanti equivalenti il 31 dicembre 2005. Questo nulla toglie alla necessità di realizzare con urgenza il depuratore della Valdigne.
La legge finanziaria dello Stato per il 2001 stabilisce all’articolo 141, comma 4°, che sia predisposto entro 90 giorni, quindi entro fine marzo, un programma di interventi urgenti nel settore fognario e depurativo per il rispetto dei termini previsti dalla legge n. 152/1999. Nel programma che andremo a predisporre e che riguarda la nostra regione, inseriremo il depuratore della Valdigne, il depuratore consortile di Chambave e il depuratore consortile della bassa Valle, per esemplificare di Pont-Saint-Martin.
È chiaro che solo ad avvenuta decisione circa l'individuazione del sito sarà possibile prevedere dei tempi certi per la realizzazione dell’opera.
Per quanto riguarda la seconda questione, quindi, se, e come, intende procedere per garantire, da una parte, il rispetto della legge, e dall’altra, condizioni di salute e di igiene per gli abitanti e per il territorio della valle, ho già detto in relazione alla necessità di provvedere quanto prima alla realizzazione del depuratore.
Voglio aggiungere però che mi pare esagerato mettere in relazione, o perlomeno affermare che l’assenza di un depuratore possa incidere sulla salute degli abitanti della Valdigne, in assenza soprattutto di qualunque evidenza sanitaria al proposito. Preciso che il descrittore della qualità delle acque superficiali misurato dall’ARPA nel 1999, attribuisce a quel tratto di Dora Baltea il livello di buono.
Non ho il dato del 2000 perché non è stato ancora pubblicato, ma le condizioni igienico-sanitarie e le condizioni generali di qualità delle acque della Dora Baltea nel tratto della Valdigne non destano da questo punto di vista preoccupazioni. Fuor di dubbio, ripeto, sono i benefici che la corretta depurazione delle acque può apportare alla qualità e al mantenimento della qualità dell’acqua, quindi è chiaro che l’impegno prioritario per l’Amministrazione regionale e per le Amministrazioni comunali dovrà essere quello di provvedere quanto prima a ciò che è necessario per la realizzazione dell’impianto.
PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Prendo atto delle informazioni che sono state fornite.
Prendo atto che l’Assessore si è attivato in tempi brevi con la nuova amministrazione per sollecitarla, in modo che venga presa in tempi rapidi una decisione. Chiedo poi all’Assessore di tenermi informata sulle decisioni che verranno prese, anche se i giornali ne parleranno, perché credo che al di là delle preoccupazioni più o meno marcate, a seconda delle maggiori o minori sensibilità, sia interesse di tutti che l’alta Valle abbia un depuratore, al di là addirittura della normativa, perché nel momento in cui si vorrà confrontare fra loro la qualità di siti turistici, la presenza di depuratori in zona si dimostrerà un elemento qualificante.