Oggetto del Consiglio n. 1830 del 7 febbraio 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1830/XI Installazione temporanea di un prefabbricato per il ricovero di elicotteri in Comune di Pré-Saint-Didier. (Interrogazione)
Interrogazione Appreso che con deliberazione n. 252/2000 la Giunta comunale di Pré-Saint-Didier ha autorizzato l’installazione temporanea di un prefabbricato per il ricovero di elicotteri;
Osservato che dalla deliberazione citata non emerge di chi sarà la titolarità del prefabbricato, né sono chiare le motivazioni che hanno condotto l’Amministrazione comunale a derogare dalle normative vigenti in tema di concessione edilizia;
Osservato altresì che una "precarietà" di cinque anni appare quantomeno anomala, soprattutto perché motivata dalla necessità di trovare una soluzione alternativa;
Ricordato che la Regione detiene la potestà di vigilare in materia urbanistica e che l’attività di eliski, così come ogni altra attività commerciale esercitata con elicotteri, interessa ambiti spaziali ben più ampi di quelli relativi al territorio di un comune;
Creduto opportuno avere ulteriori informazioni al riguardo;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
l’Assessore competente per sapere:
1) se è a conoscenza di quanto descritto in narrativa e qual è la normativa da applicare al caso del ricovero per elicotteri di Pré-Saint-Didier;
2) chi è il soggetto beneficiato dell’autorizzazione e se ritiene conforme alla legge e alla prassi concedere un’autorizzazione precaria gratuita per ben cinque anni;
3) quali eventuali problemi per le zone circostanti e per la viabilità sorgeranno in conseguenza dell'installazione del ricovero per elicotteri in oggetto.
F.to: Curtaz
Presidente La parola all’Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Vallet.
Vallet (UV)Siamo venuti a conoscenza della questione evidenziata nell'iniziativa del Consigliere Curtaz a seguito di una missiva inviata il 26 gennaio scorso dal Capogruppo di minoranza del Comune di Pré-Saint-Didier. In relazione alla questione l’autorizzazione citata nell'iniziativa e deliberata dalla Giunta comunale di Pré-Saint-Didier non si configura come un'autorizzazione ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge regionale n. 15/1988, che è la legge che disciplina l’attività di volo alpino ai fini della tutela ambientale, ma piuttosto come un'autorizzazione di tipo urbanistico-edilizio rilasciata a titolo gratuito per la posa di una struttura a titolo precario e temporaneo. L’autorizzazione risulta essere stata rilasciata al Geometra Perrod.
Il testo della deliberazione non reca alcun cenno circa la conformità o meno di quanto previsto rispetto alle previsioni di piano regolatore. Dalla planimetria allegata alla richiesta di autorizzazione si deduce tuttavia che l’area interessata dall’intervento è ubicata in zona agricola in cui sono ammessi esclusivamente interventi funzionali all’agricoltura, con l’unica eccezione di opere di ampliamento di aziende artigianali ed industriali preesistenti.
Dal testo della deliberazione non risulta essere stato acquisito, ove necessario, alcun parere o nullaosta, né risulta se tale acquisizione fosse necessaria o meno. Si rileva in proposito che l’intervento in questione dovrebbe essere soggetto a nullaosta in materia di tutela paesaggistica in quanto ubicato in ambito soggetto alla cosiddetta "legge Galasso". Per quanto concerne il titolo abilitativo di carattere urbanistico-edilizio, la legislazione urbanistica regionale non prevede l’istituto dell’autorizzazione edilizia tanto meno come precario; prevede invece all’articolo 61, comma 1, lettera n) della legge n. 11/1998 la denuncia di inizio di attività per manufatti temporanei per la loro natura o per la loro funzione.
Nella fattispecie, sia in relazione al periodo di tempo previsto, cinque anni, sia in relazione alle specifiche finalità, non sembra tuttavia configurarsi la tipologia prevista dalla lettera n), di cui ho citato prima, dell’articolo 61. La denuncia di inizio attività non avrebbe comunque potuto essere legittimamente presentata in quanto, come già detto, gli interventi previsti sono in contrasto con le previsioni di piano. Nell’ipotesi che si possa sostenere, come fatto dal Comune di Pré-Saint-Didier con una nota del 6 febbraio che, analogamente a quanto sostenuto dalla giurisprudenza nei confronti della legislazione statale, per motivi eccezionali e comunque per periodi di tempo limitati possono essere rilasciate autorizzazioni in precario anche non conformi a prescrizioni di piano, con riferimento alla fattispecie in esame si nutrono perplessità come già fatto rilevare sia circa le motivazioni sia circa il periodo temporale dell’autorizzazione.
Si rileva ancora, come d’altronde accennato dal Comune, che la sopravvenuta deliberazione della Giunta regionale n. 4.526/2000, con la quale è stato rilasciato il parere favorevole alla costruzione di un nuovo eliporto in Comune di Courmayeur, sembra in ogni caso aver fatto decadere i presupposti che stavano alla base dell’autorizzazione. Non sono in grado oggi di dire al Consigliere Curtaz quale sarà il seguito che daremo a questa situazione tenuto conto che se il Consigliere ha posto attenzione alle date, la nota del Comune di Pré-Saint-Didier porta la data del 6 febbraio, mentre la nota che ho letto è datata 7 febbraio, quindi di questa mattina. Valuteremo nelle prossime settimane il da farsi e se il Consigliere lo riterrà opportuno, lo notizieremo in merito.
PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Ritengo opportuno essere informato su questa vicenda. Ritengo che questa interrogazione metta il dito in una piaga e non è una gran bella piaga.
Peraltro ho visto che sullo stesso punto, si è mosso anche e giustamente il gruppo di minoranza del Comune di Pré-Saint-Didier su un argomento che è già interessante di suo, ma che in questo caso diventa direi quasi una vicenda simbolica. Non ho occasione di vedere tantissime delibere nella mia vita, ma una delibera che contenga non solo le illegittimità, ma le nefandezze di tipo giuridico e fattuale che contiene questa delibera del Comune di Pré-Saint-Didier non l’ho mai vista.
È addirittura una delibera che concede un'autorizzazione a un anonimo sulla base di una domanda da cui non risulta chi è il richiedente. Guardate colleghi che non sto esagerando, è così e se volete, vi do le fotocopie. È una cosa da mettersi a ridere, se ci fosse da ridere, e invece c’è da piangere perché questa cosa è stata approvata da una Giunta, firmata da un Sindaco, controfirmato da un Segretario comunale.
Allora alla domanda: da chi è firmata la richiesta di autorizzazione? La risposta è: da un geometra incaricato, ma per mantenere suspense e segretezza non dice da chi: solo il sottoscritto "geometra incaricato?". Non si sa chi chiede.
E poi il comune come risolve il problema dell’autorizzazione, visto che non c’è scritto chi è che chiede l’autorizzazione. Si dice in sostanza: "? come da domanda, si autorizza il geometra incaricato?". È una cosa che ha dell’incredibile, mai vista una cosa del genere, per di più su una cosa estremamente rilevante perché stiamo parlando di un piccolo eliporto privato a Pré-Saint-Didier.
Per aggirare il problema della concessione edilizia, fra l’altro onerosa, come tutte le concessioni edilizie, e dico aggirare perché non si può fare l’eliporto in quel posto, mi sembra che sia una zona agricola, comunque una zona dove è pacifico che non si può costruire, ma per aggirare il problema cosa si fa? Si concede di costruire questo prefabbricato ad uso di ricovero per elicotteri in precario, adducendo ragioni di urgenza per cui si penserebbe ad un periodo di due o tre mesi e invece no la precarietà è di cinque anni, un eliporto precario di cinque anni!
Non vado avanti con gli esempi, ma ricordo non c’è nessun parere, non c’è niente a sostegno della decisione.
Mi rimane la curiosità, non so se l’Assessore ha potuto soddisfarla, di sapere chi è il proprietario dell’eliporto. Io non lo so e non sono riuscito a capirlo; si può immaginare qualcuno il cui nome non può essere reso pubblico a livello comunale, però ad oggi non sappiamo chi è il titolare di questo ricovero precario. Prendo atto della risposta interlocutoria che mi ha dato l’Assessore, però lo invito con convinzione a mettere in azione i suoi poteri di tutela amministrativa, di controllo, di verifica affinché questa vicenda venga ricondotta alle sue giuste dimensioni e vengano presi i provvedimenti per rimuovere questo atto illegittimo ed inopportuno.
Questo lo dico e perché è giusto che l’Amministrazione lo faccia e perché si evitano interventi che qualcun altro potrebbe fare e, secondo me, non a torto.