Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1636 del 16 novembre 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1636/XI Problematiche concernenti lo stabile "Palazzo Cogne" di proprietà regionale. (Interpellanza)

Interpellanza Venuti a conoscenza delle problematiche riguardanti lo stabile "Palazzo Cogne" situato in Corso Battaglione;

Verificato lo stato di degrado dello stabile e l’incuria che l’Amministrazione regionale ha al riguardo dello stesso;

Preso atto che tale stabile è di proprietà della Regione ormai da circa dieci anni e che in base al D.L. 490/99 lo stesso edificio e sotto tutela;

Visto che tale stabile è occupato oltre che da diverse associazioni di volontariato, da strutture regionali quali l’Irrsae/Vallée d’Aoste Structure e al piano terra da alcune attività commerciali;

Constatato che lo stato attuale dell’edificio potrebbe costituire un serio pericolo per gli utenti e i pedoni che transitano sotto il porticato oltre ai disagi e danni che comportano le infiltrazioni d’acqua;

Venuti a conoscenza che sono stati assegnati negli anni passati degli incarichi a dei tecnici per il recupero totale dello stabile;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

1) se e quali interventi manutentivi sono stati programmati nell’immediato;

2) se esiste un progetto di riconversione totale dello stabile, e in caso di risposta positiva quali sono le modalità di intervento e quali sono gli intendimenti della Giunta in merito alla futura destinazione di tale stabile.

F.to: Comé - Marguerettaz - Lanièce - Viérin M.

PrésidentLa parole au Conseiller Comé.

Comé (Aut)La presentazione di questa interpellanza è legata allo stato di fatiscenza nel quale versa l'immobile chiamato Palazzo Cogne nonché anche il nostro interesse di conoscere quali siano gli intendimenti dell'Esecutivo riguardanti il presente e il futuro dell'immobile suddetto. Questo immobile è di proprietà dell'Amministrazione regionale da circa una decina d'anni visto che lo stesso faceva parte di un pacchetto completo di proprietà dell'ex Cogne.

Sin dall'inizio è stato constatato lo stato di degrado nel quale versava l'immobile e l'Amministrazione regionale ha realizzato durante questi anni già una serie di interventi manutentivi e di messa in sicurezza degli impianti ciononostante lo stabile necessita ancora di una serie di ristrutturazioni, quali ad esempio il cornicione del cortile, la situazione dei negozi commerciali che stanno al piano terreno.

Questo ci fa pensare che non possiamo sperare che i privati cittadini siano così sensibili al problema e intervengano a loro spese per recuperare quanto è recuperabile dei propri edifici se poi l'amministrazione pubblica non interviene.

Siamo a conoscenza del fatto che immediatamente dopo l'acquisto l'Amministrazione regionale aveva conferito un incarico per il recupero del palazzo e, visto che il progetto preliminare è stato consegnato, vorremmo sapere se esiste l'intendimento di seguire le indicazioni contenute nel progetto preliminare, soprattutto quale sarà l'eventuale destinazione futura di tale stabile, se cioè vi saranno ancora accolte le associazioni di volontariato che lì hanno attualmente la loro sede o se l'Esecutivo ha altri intendimenti al riguardo del futuro del Palazzo Cogne.

PrésidentLa parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Vallet.

Vallet (UV)Non credo si possa parlare di degrado e di incuria dell'Amministrazione in relazione al Palazzo Cogne. Infatti, dal 1991 data in cui l'Amministrazione è diventata proprietaria ad oggi sono stati realizzati numerosi interventi di manutenzione. Abbiamo investito lì 1.593 milioni per interventi su impianti tecnologici, rivestimenti, adeguamento dei locali a piano terreno, secondo piano e quinto piano, adeguamento dei locali al terzo piano, adeguamento dei locali al piano ammezzato, adeguamento dei locali destinati all'Ufficio mostre siti al secondo piano, rifacimento dei terrazzi, scale, tinteggiature, adeguamento servizi igienici, uscite di sicurezza delle palestre, rifacimento impianto elettrico CRAL e aula musica.

Si può affermare che i locali occupati sono in grado di garantire un'adeguata sicurezza e una buona funzionalità in quanto sia gli impianti elettrici che la segnalazione dei percorsi di esodo sono stati completamente rifatti come peraltro l'adeguamento dei rispettivi servizi igienici. In relazione invece all'utilizzo futuro e ai lavori definitivi di ristrutturazione l'intervento è ricompreso nel programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2000-2002 e, compatibilmente con la riprogrammazione che saremo chiamati a fare, vedremo di attivarlo quanto prima tenuto conto che si tratta di un intervento stimato in oltre 10 miliardi di lire.

Il primo affidamento di incarico, propedeutico alla progettazione per la ristrutturazione, risale al 1992 e prevedeva la stesura di un rilievo statico architettonico finalizzato a valutarne la fruibilità per eventuali future utilizzazioni. Nel 1994 la Giunta ha affidato l'incarico per la progettazione di massima delle opere edili e strutturali necessarie per la ristrutturazione.

Il progetto non ha ottenuto l'approvazione della Direzione tutela del patrimonio culturale che ha espresso parere negativo alla realizzazione dei lavori in progetto. Attualmente è in corso lo svolgimento della procedura di appalto per l'affidamento dei servizi per l'adeguamento della progettazione di massima acquisita alle indicazioni della Direzione tutela del patrimonio e per la redazione dei successivi livelli di progettazione definitiva ed esecutiva.

Il progetto di massima ha avuto come criterio ispiratore quello di recuperare la piena funzionalità dell'edificio conservandone e potenziandone la vocazione di centro per le attività socio-culturali, l'associazionismo e lo svago.

Gli interventi progettuali previsti si articolano in due tipologie principali: di tipo strutturale e relative modifiche che interessano lo stabile nel suo insieme e che implicano la realizzazione dei manufatti e la demolizione di strutture esistenti e di ridistribuzione funzionale, riguardanti la nuova suddivisione degli spazi interni e comportano modifiche di minore entità.

Gli interventi strutturali sono mirati ad ottenere un agevole e razionale accesso a tutti i locali dell'edificio nel rispetto delle normative vigenti. Con tali interventi l'edificio si troverà ad avere due vani scala con ascensori coassiali entrambi accessibili a portatori di handicap e in regola con le norme relative alle strutture pubbliche. La soppressione del vano scale esistente renderà possibile una più razionale distribuzione degli spazi interni.

Il secondo aspetto, di tipo strutturale, riguarda il corpo di fabbrica a nord sottostante al terrazzo attualmente disposto su due piani di cui uno seminterrato. In tale porzione di fabbricato trovano posto locali attualmente utilizzati dalle corali e dai gruppi musicali con gran parte del volume disponibile, specie quello al piano seminterrato, inutilizzato. Per conservare la destinazione d'uso di tali volumi ed incrementare le potenzialità si prevede di eliminare la suddivisione in diversi ambienti con contemporanea eliminazione di parte del solaio e del piano terra.

Nel volume unico così ricavato sarà allocato un auditorium con tribuna inclinata della capacità di 380 posti e un palco di 70 metri quadri. Le caratteristiche dimensionali di tale struttura lo renderebbero idoneo a una grande varietà di utilizzi.

La parte di fabbricato sottostante al cortile, completamente interrata, è attualmente suddivisa in locali adibiti a magazzini e depositi quasi completamente inutilizzati. In questi volumi, collegati all'esterno da bocche di lupo esistenti e separati dall'auditorium con la realizzazione di rampe inclinate, troveranno posto i locali tecnici per gli impianti del complesso.

Nell'ambito della riorganizzazione funzionale dello stabile, tenendo conto degli interventi strutturali previsti, si è cercato di risolvere anche il problema costituito dalla presenza di alcune attività commerciali la cui rilocalizzazione risulterebbe alquanto ardua. È stato pertanto individuata una soluzione che ridimensionando i volumi occupati da alcune delle attività presenti, compatibilmente con la possibilità di continuare l'esercizio, razionalizzano la distribuzione spaziale dei volumi, prevedendo di eseguire gli interventi senza interrompere le attività commerciali o limitando al massimo le interruzioni.

Concludendo, quindi, voglio dire che con gli interventi previsti nel progetto lo stabile cosiddetto "ex Palazzo Cogne" riassume e potenzia tutte quelle caratteristiche che negli anni passati lo avevano posto al centro della vita socio-culturale della città.

PrésidentLa parole au Conseiller Comé.

Comé (Aut)Ringrazio l'Assessore, però devo dire che su una mia richiesta l'Assessore non ha risposto. La mia interpellanza era indirizzata per cercare di conoscere quali erano gli interventi manutentivi che l'Assessorato intende realizzare nell'immediato e questa è una richiesta portata avanti dai fruitori del Palazzo Cogne.

È vero lei mi ha elencato tutta una serie di lavori, già fatti, per una spesa pari a 1.500 milioni ed è quella che avevo riconosciuto anch'io nell'illustrazione dell'interpellanza, quindi chiedo all'Assessore che si adoperi affinché vengano messe in sicurezza alcune parti dello stabile e soprattutto che vengano risolti quei problemi che sono stati richiesti dalle persone che attualmente stanno utilizzando il Palazzo Cogne. Per quanto riguarda invece la destinazione futura, sono soddisfatto della risposta dell'Assessore.