Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1631 del 16 novembre 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1631/XI Lavori di ripristino del Tunnel del Monte Bianco e indicazioni sulla data di riapertura. (Interpellanza e interrogazione)

Interpellanza Premesso:

- che le due società concessionarie del Traforo del Monte Bianco hanno stabilito, nel mese di dicembre 1999, un’intesa globale comune relativa alla costituzione di una struttura unitaria di gestione (GEIE), alla definizione di un protocollo finanziario per le spese e di un programma di lavori per il ripristino e il potenziamento dei livelli di sicurezza del tunnel;

- che la Regione Valle d’Aosta figura tra i soci della Società Italiana del Traforo del Monte Bianco;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

1) a che punto sono le azioni intraprese per dar corso all’intesa;

2) se ritenga che le recenti e differenti posizioni del Governo italiano rispetto a quello francese possano influire sui contenuti della medesima intesa e/o sulle modalità di realizzazione dei suoi obiettivi.

F.to: Tibaldi

Interrogazione Preso atto delle ultime dichiarazioni in Consiglio del Presidente della Giunta sulla previsione per quanto riguardava l’apertura del tunnel del Monte Bianco;

Constatate le difficoltà sul versante francese tant’è che ad oggi i lavori devono ancora riprendere;

Preso atto delle dichiarazioni del direttore generale di Atmb, Bertrand Lévy che ha prospettato l’apertura del tunnel verso l’autunno 2001;

Appreso inoltre che dal 1° gennaio 2001 i TIR e i pullman dovranno pagare una tassa supplementare per transitare sulle strade e autostrade svizzere con conseguente riduzione del traffico commerciale e turistico da e per la Valle d’Aosta;

Constatato che è fondamentale per la Valle d’Aosta una riapertura del tunnel in tempi brevi nelle migliori condizioni di sicurezza;

Venuti a conoscenza che il Presidente della Giunta ha partecipato il 27 ottobre a Parigi alla riunione straordinaria della Commissione intergovernativa di controllo per il traforo del Monte Bianco;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per conoscere:

1) qual è lo stato di avanzamento dei lavori sui due fronti;

2) quali sono state le decisioni prese dalla Commissione intergovernativa;

3) quali sono le ultime e speriamo definitive previsioni di apertura del tunnel del Monte Bianco.

F.to: Comé- Viérin M.

PrésidentL'interpellation dont au point n° 39 sera discutée conjointement au point n° 26 à l'ordre du jour.

La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (FI)Le due società concessionarie del Traforo del Monte Bianco, quella italiana e quella francese, hanno definito nel mese di dicembre del 1999 un'intesa globale comune riguardante alcuni aspetti qualificanti che sono sintetizzabili in tre punti: la costituzione di una struttura unitaria di gestione del traforo attraverso il GEIE (Gruppo economico di interesse europeo), la definizione di un protocollo finanziario per le spese relative alla ricostruzione e la definizione unitaria del programma dei lavori per il ripristino e il potenziamento dei livelli di sicurezza nel tunnel.

Sappiamo che nella società concessionaria di parte italiana partecipa anche la Regione Valle d'Aosta; sappiamo altresì che il problema della riapertura del tunnel è legato ai tempi e alle cadenze dei lavori di ricostruzione al suo interno.

L'interpellanza vuole avere cognizione più chiara dei momenti di questa ricostruzione che sta andando avanti tardivamente, in particolare per quanto concerne l'impegno dei Francesi sul relativo versante; impegno dei Francesi che fino allo scorso ottobre non era ancora iniziato. Mentre i lavori sul versante italiano sono cominciati a luglio, quelli sul versante francese sono cominciati qualche giorno prima il tragico evento che ha caratterizzato la Valle d'Aosta, cioè l'alluvione, e quindi solo qualche giorno prima della metà di ottobre. Ecco perché questa interpellanza vuole approfondire queste problematiche, anche alla luce di recenti dichiarazioni fatte da esponenti politici e governativi francesi, a seguito delle quali si è creata una certa preoccupazione. Mi spiego meglio.

Il Ministro italiano dei lavori pubblici, Nesi, rispondendo a una recente interrogazione parlamentare il 27 settembre scorso ha precisato che fra Francia e Italia si è arrivati a un compromesso non scritto, a un discorso comune fra Paesi amici in forza del quale il traforo verrà aperto quando le condizioni generali lo consentiranno. Aggiungeva il Ministro che gradualmente si dovrebbe aprire il passaggio agli automezzi pesanti fino ad arrivare poi a una strutturale organizzazione del passaggio dei mezzi stessi.

Due giorni dopo su "L'humanité", organo di informazione francese, il Ministro dei trasporti francese, Jean-Claude Gayssot, in merito al futuro del Tunnel del Monte Bianco affermava "?qu'il ne rouvrirait pas cette voie au trafic poids lourds si le système de déplacement des camions n'était pas modifié pour la traversée des Alpes et si le développement du ferroutage n'était pas décidé notamment avec le projet de liaison Lyon-Turin?".

Naturalmente questa affermazione fatta dal Ministro francese non è priva di significato, ha un peso non indifferente visto che fa riferimento a tutto quello che è il sistema di trasporto dei mezzi pesanti attraverso l'arco alpino e fa anche un riferimento preciso a una linea ferroviaria di interesse internazionale, cioè la Lione-Torino.

Alla luce di queste dichiarazioni era inevitabile chiedere altrettanta chiarezza anche al Governo regionale. Sappiamo bene che la data rispetto a quella inizialmente prevista per l'apertura è slittata dal marzo 2000 ormai all'autunno 2001; si è parlato di un primo rinvio all'autunno di quest'anno, ma in realtà l'autunno di quest'anno è una data superata.

Il Presidente della Giunta, rispondendo ad alcune interpellanze nostre e di altre forze politiche, aveva confermato che l'obiettivo della Giunta è quello di una riapertura del traforo in condizioni di sicurezza e comunque nella primavera del 2001. Sappiamo che questa data non verrà sicuramente rispettata, anche sulla base delle informazioni che sono state divulgate dai media e si parla già di estate - autunno 2001.

Con l'interpellanza si vuole conoscere a che punto sono le azioni intraprese dalle due società concessionarie, di quella italiana fa parte anche la Regione Valle d'Aosta, per dare corso all'intesa del dicembre 1999 che ho ricordato in premessa e se ritenga il Presidente che le recenti e differenti posizioni del Governo italiano rispetto a quello francese, e sono posizioni differenti per non dire molto distanti rispetto non solo alle modalità della ricostruzione, ma anche all'assetto dei trasporti transfrontalieri fra i Paesi, possano influire sui contenuti di questa intesa siglata nel 1999, che prevede la costituzione di un organismo unitario di gestione oltre agli altri due punti inerenti la ricostruzione e la messa in sicurezza del tunnel.

PrésidentLa parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV)Dans l'illustration de son interpellation, M. Tibaldi a mieux précisé quelles étaient ses requêtes car à la lecture de celles-ci, on aurait pu comprendre qu'il était plutôt intéressé par le fonctionnement du GEIE, c'est-à-dire qu'il voulait savoir si cette structure avait été mise en état de fonctionnement ou non. Par contre, il semble que ce qui l'intéresse principalement soit de savoir à quel point en sont les travaux, ce qui me permet de répondre également à la question qui a été posée par les Conseillers Comé et Marco Viérin sur l'état des travaux de réhabilitation du tunnel et les délais de réouverture de cet ouvrage.

En tout cas, pour ce qui est du GEIE, il est opportun de préciser que:

- le Gouvernement avait autorisé sa constitution par un échange de lettres au mois d'avril 2000, qui avaient été publiées au Bulletin officiel français le 29 juillet et le 25 juillet sur le Bulletin italien;

- les statuts ont été signés et déposés au Registre du commerce d'Aoste le 18 mai 2000;

- le comité de direction a été constitué le jour même et fonctionne conformément aux statuts: il y a deux directeurs dont l'un remplissant les fonctions de directeur gérant;

- le conseil de surveillance, au sein duquel il y a un représentant de l'Administration régionale, a déjà tenu deux réunions le 31 mai et le 21 septembre et au cours de ces réunions, la mission du GEIE pendant la période des travaux a été précisée: contrôle de l'unicité des travaux et conformité de ceux-ci au projet ainsi que réception de ces travaux conjointement avec les sociétés concessionnaires.

Par contre, pour ce qui est de l'état des travaux, je me dois de donner une information et ensuite j'aborderai les aspects plus politiques. Donc, pour ce qui est de l'état des travaux, tous les lots du génie civil ont été approuvés ainsi que la plupart des lots concernant les équipements. Je vous remettrai ensuite un double des relevés des décisions ainsi que du communiqué de presse de la réunion extraordinaire de la Commission intergouvernementale du 27 octobre où figure un résumé de toutes ces interventions, en précisant que la prochaine réunion de la Commission intergouvernementale se tiendra à Rome le 5 décembre prochain.

Les opérations de démantèlement des installations, nettoyage et décontamination de l'ouvrage sont terminées sur les deux versants.

Les travaux préliminaires de construction de trois garages et de sept refuges se sont achevés et côté italien, les marchés concernant les travaux de génie civil ont été attribués; les travaux se termineront suivant le calendrier prévu le 17 décembre prochain; côté français: au mois d'août ont démarré les travaux de rétablissement des réseaux radio et électriques, nécessaires à la sécurité du chantier pour la réfection de l'ouvrage, aussi, les procédures d'attribution des marchés publics étant achevées, les travaux de génie civil ont-ils pu commencer.

Ils ont été suspendus pendant une très courte période pour permettre le passage des équipes de secours. M. Curtaz n'est pas là, mais il ne s'agit pas, comme quelqu'un le prétend, de 6 ou 7 personnes; il y a une centaine de personnes qui sont passées dans le tunnel. Mais on a toujours cette manie de recueillir tous les racontars. On rencontre quelqu'un, "On m'a dit que?" et aussitôt c'est le Conseil régional qui est concerné. Il nous semble être "in un'assemblea di condominio". Parallèlement, les procédures concernant les marchés pour les équipements technologiques sont en cours de définition.

La Commission intergouvernementale, au cours de la séance du 27 octobre dernier, a pris acte des rapports des sociétés concessionnaires sur l'état d'avancement des travaux et à cet égard a demandé explicitement aux deux sociétés que pour la réunion du 5 décembre elles présentent un planning des travaux avec une date ferme pour leur conclusion et l'ouverture du tunnel. Comme nous l'avions déjà souligné au moment de la fermeture, il est important de connaître cette date pour pouvoir programmer la reprise des différentes activités liées au passage du Tunnel du Mont-Blanc, vu que l'effet incertitude a autant de retombées négatives que la fermeture elle-même.

Quant au système d'information des usagers sur les distances de sécurité et aux sanctions du non respect de la vitesse, la Commission intergouvernementale a invité le Comité de sécurité à poursuivre son examen de la question avec l'assistance des Ministères de l'intérieur et de l'équipement. Des réunions ont déjà été organisées, la dernière il y a une semaine à Turin, pour examiner ces problèmes concernant l'ouverture et le fonctionnement du tunnel ainsi qu'aux règles et systèmes de sécurité.

Quant au GEIE, la commission a approuvé la proposition des sociétés concessionnaires prévoyant que M. Pozzi soit nommé Directeur gérant et M. La Pierre Directeur jusqu'à la réouverture du tunnel. La maîtrise d'ouvrage des travaux est donc placée sous leur responsabilité.

M. Pozzi demeurera Directeur gérant du GEIE jusqu'à trois mois avant la date de réouverture du tunnel; à cette date, M. Berthier, de la société française, sera nommé Directeur gérant pour une période de 30 mois conformément aux statuts du GEIE.

Aussi est-il important de préciser que les Gouvernements italien et français ont confirmé le 27 octobre dernier à Paris leur volonté que l'exploitation de l'ouvrage soit confiée au GEIE; vous savez que l'un des problèmes soulevés par les commissions d'enquête administratives était l'absence d'une gestion unitaire de l'ouvrage. Pour l'exécution des travaux, mais surtout pour l'exploitation de l'ouvrage, ce sera le GEIE, en tant que structure unique dotée de la personnalité morale, qui exploitera l'ouvrage comme l'avait souhaité le rapport commun des missions administratives d'enquête, rédigé après la catastrophe.

Quant à la réouverture du tunnel, nous sommes toujours confrontés à deux scénarios. Tout d'abord le scénario des déclarations officielles. Souvent au sein de cette Assemblée, la responsabilité du report du délai concernant l'ouverture du Tunnel du Mont-Blanc revient au Président du Gouvernement valdôtain. Personnellement je suis honoré d'une telle considération, mais je crois que tout le monde peut comprendre que si cette décision dépendait non du Président du Gouvernement, mais de cette Assemblée, je ne dis pas à l'unanimité, mais presque à l'unanimité, le tunnel serait déjà rouvert.

Alors le premier scénario c'est le scénario des déclarations officielles des deux Gouvernements. Le sommet franco-italien de Nice, déclaration officielle: automne 2000; de la rencontre à Modale le 15 mai des deux Ministres, Bersani et Gayssot, j'ai ici le relevé des conclusions, je cite: "? La réouverture du Tunnel du Mont-Blanc au printemps 2001 s'inscrit nécessairement dans une perspective claire et résolue du transfert du fret de la route vers le rail que les deux Gouvernements s'engagent à mettre en ?uvre dès la prochaine rencontre franco-italienne?". Cette rencontre aurait dû avoir lieu le 6 novembre à Turin entre les Ministres Gayssot, Nesi et Bersani et à cet effet le 4 novembre nous avions adressé un courrier aux deux ministres pour leur rappeler la nécessité de cette réouverture en considérant aussi les problèmes provoqués par l'inondation et la conclusion du courrier était: "? È per questo motivo, Onorevole Ministro, che appare quanto mai necessario porre fine all'incertezza tuttora esistente in merito ai tempi di ripristino del Traforo del Monte Bianco, rispetto ai quali gli impegni annunciati dai Governi italiano e francese hanno già subito numerosi rinvii, assumendo le opportune iniziative politiche affinché sia ufficializzato un impegno comune e solenne per la riapertura in tempi certi del traforo entro la primavera prossima e comunque non oltre la data del 31 luglio 2001".

J'ai fait référence à la date du 31 juillet parce que dans le relevé des conclusions et dans le communiqué de presse de la Commission intergouvernementale il était dit: "? Les Gouvernements français et italien ont affirmé leur volonté que le Tunnel du Mont-Blanc soit rouvert rapidement et dans des conditions de très haute sécurité?" et, à la fin: "? la structure unique chargée de l'exploitation future a été créée sous la forme d'un groupement européen d'intérêts économiques constitué par les deux sociétés concessionnaires. Les travaux de génie civil ont commencé dès février 2000 et la réouverture du tunnel est désormais prévue pour l'été 2001".

Mardi, lors de la rencontre auprès de la Présidence du Conseil des ministres avec Amato, nous avons à nouveau soulevé ce problème et M. Nesi a confirmé ce que M. Tibaldi a exprimé, à savoir la volonté de la France de savoir de la part du Gouvernement italien quelles étaient ses intentions à propos de la Lyon-Turin.

Sur ce thème les Ministres ont précisé que du côté italien il n'y avait plus aucun problème pour ce qui est des financements.

Il y a encore des problèmes de tracé, du côté piémontais et du côté savoyard, mais que ces problèmes seraient l'un des premiers sujets abordés lors de la prochaine rencontre franco-italienne aux mois de janvier - février et qu'en tout cas ils avaient donné toutes les assurances au Gouvernement français et donc, qu'il n'y aurait plus de problème.

Quelle est la conclusion que nous pouvons tirer? Tout d'abord que le 5 décembre les deux sociétés devraient officiellement remettre le planning concernant les travaux concertés entre les deux sociétés.

Nous aurons donc une date pour la conclusion des travaux. Ce planning devrait confirmer la fin des travaux et la possibilité de réouverture du Tunnel du Mont-Blanc pour l'été 2001. Deuxième scénario: la sollicitation vis-à-vis du Gouvernement italien, mais aussi des autorités françaises pour qu'il y ait de leur part un engagement ferme sur le plan politique quant à la réouverture, qui s'effectuera sur la base d'une réglementation du passage selon les souhaits exprimés également par cette Assemblée au moment du vote de la résolution sur les problèmes de ce tunnel.

PrésidentLa parole au Conseiller Comé.

Comé (Aut)Prendo atto della risposta del Presidente della Giunta che ringrazio e la ringrazio anche per il suo impegno nel sollecitare il governo a risolvere con celerità tale problema nella riunione intergovernativa. Mi fa piacere perché da parte nostra avevamo presentato questa interrogazione a seguito delle dichiarazioni del Direttore generale della società francese Bertrand Lévy che aveva annunciato l'apertura del tunnel fino all'autunno 2001 e mi pare di cogliere oggi nella risposta del Presidente anche la grossa preoccupazione che avevamo in seguito anche alle dichiarazioni del Ministro Nesi che aveva detto che: "Il Monte Bianco è una grossa e spinosa questione politica e non solo tecnica, i lavori nella parte italiana del tunnel sono conclusi, non così in quella francese, Parigi vuole certezza sulla Torino-Lione ferroviaria, pretende un nuovo traforo per i treni e solo allora darà via libera al traffico su gomma al Monte Bianco".

Mi pare che nella risposta il Presidente abbia detto che martedì il Ministro Nesi abbia dichiarato che l'impegno finanziario è ormai superato, rimangono ancora dei problemi per quanto riguarda il tracciato, quindi ritengo che questo nodo politico sia stato superato.

Concordo pienamente che sia il momento di ufficializzare e soprattutto mantenere una data per la riapertura perché questa incertezza, questi slittamenti di date hanno sicuramente delle ricadute negative al pari della chiusura del traforo.

Spero vivamente che entro il 5 dicembre ci sia questo piano di lavoro in maniera che venga ufficializzato con l'impegno di tutte e due le società per poter confermare questa data che per adesso è una data ancora politica, ci auspichiamo che la data del 31 luglio diventi reale e che si possa di nuovo riaprire il Tunnel del Monte Bianco per quella data.

PrésidentLa parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (FI)Due considerazioni. La prima considerazione ovvia è che all'incertezza dei tempi di ripristino corrisponde un danno economico, che è crescente, che si accumula di giorno in giorno e ci fa piacere oggi sentire dal Presidente che questo assioma è condiviso e sentito non solo da questa Assemblea, ma da altre autorità politiche.

Oggi abbiamo appreso che una data particolarmente importante per definire il piano tecnico operativo sarà il 5 dicembre prossimo a Roma. In quella data ci è parso di capire che sarà presentato un piano dettagliato su quelle che sono anche le tempistiche di intervento e in ogni caso verrà comunicata una data precisa per la riapertura del tunnel. Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno, aspettiamo il 5 dicembre confidando che effettivamente in quella data alle parole conseguano anche i fatti e fatti concreti. Siamo soddisfatti che la Giunta confermi l'obiettivo indicato da questa Assemblea, nell'attesa che venga fatta questa comunicazione formale di una data e quindi di una contestuale prosecuzione dei lavori e dalla parte italiana e dalla parte francese.

Seconda considerazione, più prettamente politica, è proprio il nodo che rimane ancora nei rapporti fra Italia e Francia, perché alla determinazione del Governo francese corrisponde una debolezza perlomeno di intenti del Governo italiano; lo vediamo sulla Torino-Lione, lo vediamo su quella che è una pianificazione dei trasporti pesanti attraverso l'arco alpino, di conseguenza questo difetto di convinzioni da parte del Governo italiano naturalmente penalizza la Valle d'Aosta e penalizza anche le azioni necessarie per riaprire il Tunnel del Monte Bianco.

Confidiamo nelle prossime riunioni che avverranno a livello sia intergovernativo, sia tra i due Paesi nell'incontro franco-italiano che si terrà in particolare a gennaio, affinché ci sia un'accelerazione di procedure e di modalità per la riapertura concreta del tunnel che ci auguriamo avvenga prima di quella data, già distante, che è il 31 luglio 2001.