Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1629 del 15 novembre 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1629/XI Situazione patrimoniale e finanziaria della Finaosta. (Interpellanza)

Interpellanza Considerato l’enorme peso che ha acquisito la Finaosta nell’ambito dell’economia valdostana;

Preso atto delle strategie adottate dalla Giunta Regionale che attraverso Finaosta tendono a sostenere tutta una serie di operazioni finanziarie di portata rilevante per la Valle d’Aosta;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Giunta regionale per conoscere le reali disponibilità della Finaosta nel suo insieme patrimoniale e finanziario.

F.to: Lattanzi

PrésidentLa parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (FI)Questa interpellanza è nata da una serie di considerazioni che abbiamo fatto rispetto al ruolo sempre più importante che Finaosta ha acquisito in questi ultimi anni per volontà di questa Giunta rispetto all'economia valdostana. Ormai Finaosta è una realtà che determina la vita di molte aziende valdostane, noi diciamo in maniera anche troppo pesante; è una realtà che viene utilizzata sempre più spesso e anche in prospettiva verrà utilizzata sempre più spesso per gestire e sviluppare le iniziative economiche della realtà valdostana.

L'interpellanza nasce da un'assenza di dati che ci mancavano e da una serie di curiosità e di preoccupazioni rispetto a questa struttura che, proprio per il ruolo che ha assunto, avrà necessità di amministrare e gestire ingenti risorse su indicazioni della Presidenza della Giunta. Volevamo conoscere la fotografia dello stato dell'arte, della situazione patrimoniale della Finaosta e di quella finanziaria viste le impellenti decisioni che l'hanno coinvolta rispetto a delle scelte che la Giunta ha fatto. In questo senso saremmo interessati a capire qual è il peso finanziario e patrimoniale che questa struttura ha acquisito nella realtà valdostana.

PrésidentLa parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV)Avant de fournir les données qui ont été sollicitées, il est important de réaffirmer quelle est la mission qui a été confiée à Finaosta, société financière de la Région. Par ailleurs nous ne sommes pas les seuls à avoir créé et à utiliser cet instrument; toutes les régions italiennes, à l'exception de la Sicile, de la Basilicata et de la Campania, ont une société financière. Il y a eu une espèce de bulletin de vote qui a été adressé à ces différentes sociétés financières; nous avons pu lire sur "Il Sole 24Ore" que Finaosta se classe parmi les premières, on pouvait donner une note allant de 1 à 4:

- 1: per niente soddisfacente;

- 2: poco soddisfacente;

- 3: abbastanza soddisfacente;

- 4: molto soddisfacente.

Et la note était formulée par les industriels.

Il n'y a pas une société financière qui a obtenu la note 4, par contre "abbastanza soddisfacente" Finpiemonte, Tecnofin Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sviluppo Veneto, Fin Liguria, Svilupumbria, Sfin Sardegna et Finaoste. Les autres ont eu différentes notes.

Quant à la mission de Finaosta, elle a été définie par la loi régionale n° 16/1982 qui l'a instituée; Finaosta a pour but de concourir à la promotion de l'essor économique de la Vallée d'Aoste et ce, en ?uvrant tant en régime de gestion ordinaire, c'est-à-dire à ses risques et avec ses propres capitaux ou avec ceux qui lui seraient confiés par des tiers, qu'en régime de gestion spéciale, à savoir avec des fonds spécialement alloués par la Région et sur la base des mandats fiduciaires qui lui sont attribués par le Gouvernement valdôtain.

Ces mandats portent sur des opérations ou des projets jugés stratégiques par l'Exécutif, telle l'opération Enel; ils sont confiés à Finaosta en raison d'une part de sa compétence et de son professionnalisme et d'autre part en raison de la flexibilité et la rapidité d'action dont dispose la Finaosta, du fait entre autres de sa solidité patrimoniale et financière.

A ce sujet Finaosta a communiqué qu'à la date du 30 juin et avant l'approbation du bilan 1999-2000 prévue début décembre, ses comptes s'équilibrent à 1.985 milliards de lires et je donne la composition de l'actif et du passif.

Les disponibilités à court terme: 500 milliards, les crédits à moyen et long terme: 1.208 milliards, 270 milliards de participations et 7 milliards de "immobilisations corporelles et incorporelles" pour un montant de 1.985 milliards. Le passif de Finaosta: un patrimoine net de 212 milliards et un passif à moyen et long terme de 1.773 milliards.

Pour ce qui est des dettes, passif à moyen et long terme à l'égard des tiers, il est important de préciser que 95 pour cent de ces dettes à moyen et à long terme correspondent aux fonds de roulement que la Région verse sur la base des lois régionales spécifiques. Nous pouvons donc dire que ces dettes à l'égard des tiers sont pratiquement inexistantes parce que 95 pour cent correspondent aux fonds de roulement que la Région verse sur la base de loi régionales spécifiques.

Quant à son patrimoine net, il est en mesure (212 milliards) d'assurer un niveau d'activité relevant du régime de gestion ordinaire. Pour exercer ses actions en régime ordinaire elle ne doit pas dépasser un certain pourcentage de son patrimoine net. La situation financière se caractérise par ailleurs dans l'ensemble par une liquidité à court terme suffisante pour faire face aux investissements et aux placements effectués. Enfin le résultat net de l'exercice: l'année dernière le résultat net avait été de quelque 8 milliards; pour cette année l'on prévoit un résultat net d'exercice de quelque 12,5 milliards de lires et donc ce résultat net d'exercice ne pourra que contribuer à améliorer encore tant la situation patrimoniale que la situation financière de Finaosta.

PrésidentLa parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (FI)Essendo questi dati così generali e complessi non possiamo che chiedere al Presidente di farci avere copia di quanto ha letto perché gli appunti che ho preso sono stati molto generici.

La considerazione politica io la soprassederei perché non si può giudicare una cosa se non la si conosce bene; sulla riflessione che tutte le regioni si sono dotate di una società finanziaria collegata alla Regione per incrementare lo sviluppo delle regioni, questo è un dato di fatto come è un dato di fatto che Finaosta, avendo ottenuto il punteggio di 3 in quella classifica, si colloca insieme ad altre finanziarie sicuramente fra quelle che soddisfano abbastanza il settore industriale che è quello che esprime questo giudizio.

Naturalmente il giudizio politico che diamo di Finaosta è che abbiamo l'impressione che non solo contribuisca con i suoi mezzi alla creazione di iniziative che nella sua missione devono favorire lo sviluppo dell'economia valdostana ma che una volta create prima di riuscire a tirarsene fuori passa qualche anno, infatti abbiamo una realtà nella quale la presenza di Finaosta, anche non residuale nelle percentuali azionarie delle aziende a cui ha partecipato, è ancora purtroppo molto pesante se non determinante per la sopravvivenza delle aziende che ha messo in moto.

Quindi il giudizio politico si ferma qui perché è un giudizio politico che abbiamo già espresso, cioè il ruolo di Finaosta è per quanto ci riguarda indispensabile come strumento finanziario per lo sviluppo di una regione, ma sarebbe altrettanto indispensabile che, una volta create le iniziative di sviluppo, la finanziaria regionale si togliesse dalle partecipazioni finanziarie in modo che queste attività camminassero con le loro gambe.

In Valle d'Aosta questo non avviene, purtroppo in percentuale Finaosta è ancora troppo importante, in troppe situazioni Finaosta è presente nei consigli di amministrazione, nelle iniziative che ha lanciato e dalle quali non si può tirare fuori se non per determinare la morte stessa delle attività.

Chiudo facendo una riflessione sulle cifre che muove questa finanziaria regionale. Questo è il più potente Assessorato della nostra Regione, possiamo chiamarlo l'Assessorato dello sviluppo che, di emanazione e di controllo diretto della Presidenza della Giunta, quindi con fiduciaria delega, amministra circa 2.000 miliardi, fra le partite di giro, fra le sue risorse e i suoi patrimoni. Ne prendiamo atto perché è una notizia che forse pochi sapevano, noi volevamo dare un po' di trasparenza a questa macchina finanziaria così pesante e importante per la nostra Regione. Prendiamo atto dei dati che il Presidente ci ha dato e lo ringraziamo.