Oggetto del Consiglio n. 1607 del 15 novembre 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1607/XI Valutazioni in merito alla funzione della Consulta regionale dell'economia e del lavoro (CREL). (Interrogazione)
Interrogazione Preso atto delle affermazioni contenute nell’intervento dell’Assessore regionale alle Finanze in merito alla "Consulta regionale dell’economia e del lavoro", nella seduta della 2^ Commissione consiliare del 2 ottobre u.s.;
Visto il ritardo con cui è stato richiesto il parere nella commissione competente sul piano previsionale e di programma della Consulta stessa per l’anno 2000;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere:
1) se ritiene tuttora valide le finalità previste dall’art. 1 della legge 23 novembre 1994 n. 70, concernenti l’istituzione del CREL.
F.to: Beneforti
PrésidentLa parole à l'Assesseur au budget, aux finances et à la programmation, Agnesod.
Agnesod (UV)L'interrogazione del Consigliere Beneforti pone un solo quesito: se ritiene tuttora valide le finalità previste dall’articolo 1 della legge 23 novembre 1994 n. 70, concernenti l'istituzione del CREL.
Le finalità contenute in questo articolo sono le seguenti: la Regione Valle d'Aosta, al fine di rendere i propri interventi in materia economica sempre più efficaci e rispondenti alle concrete esigenze del sistema socio-economico locale, promuove una sede permanente di confronto e di collaborazione con gli enti e le forze economiche e sociali interessate ai processi di sviluppo dell'economia regionale attraverso l'istituzione della consulta.
Le finalità sono quindi in toto da confermare e i percorsi di questi anni testimoniano la volontà di andare in questa direzione perché i momenti di confronto sono stati cercati, sono stati poi ottenuti, c'è stato questo tavolo permanente di confronto che adesso è stato concluso con l'istituzione del patto per lo sviluppo.
C'è in questa fase la predisposizione di un disegno di legge di riorganizzazione del sistema camerale; in questo disegno di legge troveranno sicuramente spazio questi momenti permanenti di confronto fra le categorie e l'amministrazione pubblica e la Regione, pertanto noi crediamo che per quanto riguarda le finalità in sé debbano essere mantenute e anzi vadano codificate e inserite in un'apposita legge che regolamenta non solo questo aspetto, ma tutto il servizio camerale.
Quindi definiamo una legge quadro che contempla l'articolazione di tutte le problematiche che hanno le varie categorie economiche operanti nella nostra regione e in questa dovrà essere previsto anche il momento di confronto.
Detto questo, confermo quanto ho detto in commissione che riprende quanto ho espresso in questo momento e in altri momenti rispondendo ad altre iniziative sul CREL presentate in questo Consiglio.
Noi crediamo opportuno e importante continuare a mantenere questo momento di analisi, di confronto, di collaborazione con gli enti e le forze economiche e sociali interessate ai processi di sviluppo dell'economia nella nostra Regione, ma crediamo che questo momento debba trovare una propria collocazione più importante e organica in un contesto nuovo del disegno di legge che stiamo presentando.
PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.
Beneforti (PVA-cU)Questa interrogazione era stata presentata dopo l'audizione dell'Assessore Agnesod da parte della II Commissione in occasione dell'esame del bilancio di previsione del CREL per il 2000.
In tale occasione, come risulta dal verbale della riunione della commissione avvenuta il 2 ottobre, l'Assessore, oltre ad esprimere il parere della Giunta sul bilancio, afferma che la Giunta regionale per la formulazione di pareri, consulenze o altre forme di collaborazione in ordine all'attività amministrativa regionale sta facendo sempre più sovente affidamento ad altri organismi quali il Patto per lo sviluppo e il CELVA che peraltro sono composti dagli stessi interlocutori del CREL; precisa inoltre che il CREL rimane comunque un organismo di consulenza anche del Consiglio regionale.
Alla precisa domanda da parte mia di conoscere qual era la volontà politica della Giunta in ordine al mantenimento o meno della Consulta del CREL, domanda che ho riproposto con questa interrogazione, l'Assessore rispondeva che reputava necessario sentire direttamente dai rappresentanti delle categorie che compongono il CREL se vogliono o meno mantenere in attività questo organismo; aggiungeva che la legge istitutiva del CREL prevede, oltre al contributo regionale, anche un contributo annuo degli enti e associazioni che lo compongono che dovrebbero pertanto autofinanziarsi; inoltre sottolineava che a suo avviso i membri della consulta dovrebbero svolgere questo tipo di attività a titolo di volontariato.
Questo è quello che rispose e mi sembra che sia molto diverso da quello che oggi ha risposto; in quel momento in commissione sembrava quasi che ci fosse la volontà politica della Giunta di liquidare il CREL che poteva rimanere magari uno strumento del Consiglio regionale.
Ecco il perché della mia interrogazione. Prendo atto della risposta che l'Assessore ha dato e torneremo sul problema del CREL sia in occasione della legge che l'Assessore ha annunciato essere in preparazione, sia nel corso della discussione del bilancio di previsione del CREL del 2000 che non è stato ancora presentato e portato all'esame del Consiglio.
Non mi dichiaro del tutto soddisfatto della risposta; mi sembra che ci siano delle contraddizioni di fondo che la Giunta deve chiarire.