Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1599 del 15 novembre 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1599/XI Raccolta differenziata dei rifiuti in Valle d'Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione Venuti a conoscenza dei dati diffusi dall’Anpa in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti in Valle d’Aosta, che vede la nostra regione al penultimo posto nel Nord Italia, seguita solo dalla Liguria;

Constatato dai dati presenti nello stesso studio, che in Valle d’Aosta non è ancora stata avviata la raccolta differenziata di alluminio e di materiale organico;

Preso atto che, nello studio sopracitato, emerge anche che ogni abitante della Valle d’Aosta produce in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti all’anno, dato questo che potrebbe portare alla saturazione della discarica di Brissogne entro un massimo di cinque anni;

Ritenuto fondamentale sviluppare la cultura della raccolta differenziata nella nostra regione, sia per motivazioni ambientali che energetiche;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per conoscere:

1) se è conoscenza dello studio dell’Anpa citato in premessa;

2) se esiste la volontà di creare ulteriori campagne di informazione e sensibilizzazione pubblica per far capire alla popolazione la necessità di adoperarsi al fine di favorire la raccolta differenziata, anche prevedendo eventuali "sconti" o "bonus" nel raggiungimento di determinati quantitativi di materiale da riciclare;

3) quando partirà la raccolta differenziata anche per l’alluminio e per il materiale organico.

F.to: Lanièce - Marguerettaz - Comé - Collé - Viérin M.

PrésidentLa parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Rispondendo al primo punto dell'interrogazione del Consigliere Lanièce riferisco che l'Assessorato è ovviamente a conoscenza dello studio dell'Anpa e ha immediatamente confutato il contenuto dello stesso con una lettera al Direttore generale dell'ARPA, di cui do lettura:

"Con riferimento all'articolo pubblicato sulla rivista "Il Sole 24Ore nord-ovest" dell'11 settembre 2000, relativo al riciclo dei rifiuti, si ritiene di dover evidenziare quanto segue.

Nell'articolo vengono riportati i dati di produzione dei rifiuti urbani prodotti dalle regioni del Nord Italia, con le relative quantità di frazioni raccolte in forma separata, insieme ad un commento sulle percentuali raggiunte da ciascuna regione.

Dal calcolo dei dati riportati si può evincere indiscutibilmente che la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dalla Valle d'Aosta è nettamente la più alta del nord-ovest: 12,33 percento contro 9,9 percento del Piemonte e 7,7 percento della Liguria. Fra l'altro si ritiene di dover sottolineare che la Valle d'Aosta è ormai fra le prime 5 regioni italiane in quanto a percentuali di raccolta differenziata raggiunta e che la stessa risulta essere in costante aumento; solo nel primo semestre 2000 ci sono oltre 2 punti percentuali di aumento ed alcuni comuni hanno già ampiamente superato gli obiettivi fissati per il marzo 2000 dal "decreto Ronchi".

Premesso quanto sopra, nel sottolineare l'inesattezza del contenuto formulato dalla Dott.ssa Manassero e l'incompletezza dei dati forniti che dimostra la non conoscenza dei dati e delle problematiche della Regione, nonché dell'attività di informazione e sensibilizzazione promossa dall'Amministrazione regionale, (né risulta che prima di fornire indicazioni l'estensore dell'articolo abbia chiesto informazioni al competente servizio dell'Assessorato), si ritengono gravemente lesive dell'immagine della Valle d'Aosta le affermazioni riportate in merito ad una "mentalità arretrata" riscontrabile sulla problematica della gestione dei rifiuti. Affermazioni, peraltro, smentite dai risultati!

Si invita, pertanto, a far pubblicare su detta rivista, con la stessa rilevanza, una precisazione sulle informazioni riportate nell'articolo su indicato?".

Tralascio il seguito della corrispondenza perché non è questo il contenuto dell'interrogazione.

Nel merito dei dati preciso che i dati pubblicati dall'Anpa su "Il Sole 24Ore" sono stati forniti dall'ARPA e non dal competente Assessorato regionale, il quale non era a conoscenza dello studio. L'Assessorato ha già peraltro provveduto a richiedere all'ARPA di fornire all'autore dell'articolo dei chiarimenti.

È bene precisare che, così come confermato dall'Anpa in occasione di due riunioni ufficiali a cui era presente un funzionario dell'Assessorato, tenutesi il 22 e il 26 settembre scorso, aventi come oggetto la gestione di dati sui rifiuti urbani, i dati in suo possesso acquisiti attraverso il MUD, "Comunicazione annuale sui quantitativi dei rifiuti prodotti e smaltiti", non corrispondono alla situazione reale.

Infatti, ad eccezione della Valle d'Aosta, in cui per motivi legati al pagamento delle tariffe di smaltimento presso il Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani di Brissogne le informazioni sono riferite al cento percento dei rifiuti urbani prodotti dai comuni e sono fornite agli enti direttamente dalla Regione, nelle altre regioni tali informazioni non risultano complete sia in quanto le dichiarazioni del MUD non risultano essere state presentate da tutti i comuni, sia in quanto i dati elaborati sono risultati ancora nel 1998 errati nel 21 percento dei casi delle dichiarazioni presentate. Questo è il risultato di incontri con l'Agenzia nazionale di protezione dell'ambiente.

Da ciò deriva che la maggior parte dei dati riferiti alle altre regioni non risultano essere completi e che manca in molti casi proprio i dati dei comuni in cui vi sono problemi ad avviare le raccolte differenziate sfalsando il dato complessivo regionale.

Premesso quanto sopra, dalle elaborazioni effettuate dagli uffici a seguito della pubblicazione di dati dell'Anpa è emerso anzitutto che la Regione Valle d'Aosta non è la penultima nel Nord Italia.

I dati riportati si riferivano al 1999 in cui la media della raccolta differenziata è arrivata al 14 percento, superiore anche a quella del Piemonte oltre che della Liguria e molto vicina a quella dell'Emilia Romagna e della Toscana, quindi fra le più alte d'Italia. Inoltre le elaborazioni che l'Assessorato fa mensilmente sulla produzione dei rifiuti, finalizzate come sopra specificato alle applicazioni delle tariffe di smaltimento, hanno evidenziato una costante crescita di detta percentuale tale da passare dal 14 percento nel mese di dicembre 1999 al 18 percento nel mese di settembre 2000, percentuale che ha consentito di superare il primo obiettivo di raccolta differenziata fissato dall'articolo 24 del decreto legislativo n. 22/1997 e che consente di avvicinarsi notevolmente al secondo obiettivo fissato da detta norma, obiettivo peraltro già raggiunto e superato in alcuni comuni e dall'USL della Valle d'Aosta che ha proceduto in collaborazione con l'Assessorato ad un'ampia riorganizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti superando, pur non avendo ancora esteso a tutti i reparti ospedalieri i servizi esterni di tale riorganizzazione, addirittura gli obiettivi del 35 percento.

L'incompletezza e l'inconsistenza del dato riportato dall'Anpa si rileva altresì dal quantitativo di produzione pro capite di rifiuto da parte dei cittadini valdostani. Il dato riportato infatti non viene commentato, inducendo in errore. Manca a questo riguardo un'importante considerazione.

La produzione di rifiuti in Valle d'Aosta, così come peraltro ogni attività, è fortemente condizionata dalla presenza turistica. Le elaborazioni fatte sulla base dei dati sulla produzione di rifiuti urbani, hanno evidenziato che in Valle d'Aosta, a fronte di una popolazione residente di 120.208 abitanti, (dato aggiornato al 1999) vi è una presenza media effettiva turistica valutabile in circa 23.000 unità, totale delle presenze medie 143.000, ed una presenza massima rilevabile nel mese di agosto nei periodi di Natale, Pasqua e nei fine settimana nei mesi invernali che può arrivare fino a 121.000 unità in più, totale delle presenze massime 241.000 unità.

Tali dati costituiscono, pertanto, la base di calcolo per determinare l'effettiva quantità di rifiuto pro capite prodotto dai cittadini valdostani. Si può pertanto rilevare che la media regionale di produzione di rifiuto pro capite è di circa 0,9 Kg/giorno, con comuni (quelli non a vocazione turistica) che risultano essere di molto al di sotto, (fino a 0,4-0,5) e comuni (in cui la presenza turistica è rilevante), che arrivano anche a 1,5-2 kg/giorno.

In merito inoltre alle tipologie di raccolta differenziata avviate si precisa che la raccolta dell'alluminio - e rispondo al terzo punto - è stata attivata contestualmente alle altre e che dal 1996 è presente in quasi tutte le realtà ed è in continuo aumento, ma i quantitativi risultano essere piuttosto bassi in relazione principalmente alle caratteristiche del rifiuto (leggerezza) per cui il relativo dato risulta essere difficilmente comparabile con i grossi numeri delle altre regioni messi a confronto.

I dati forniti dalla Valeco riportano i seguenti quantitativi:

1996: 200 kg;

1997: 1.030 kg;

1998: 2.180 kg;

1999: 3.345 kg.

Per quanto concerne la raccolta di rifiuti organici, attualmente questa è limitata ai rifiuti verdi in quanto il recupero degli stessi tramite il compostaggio è possibile anche in assenza di uno specifico impianto, la cui realizzazione è prevista nel piano regionale al fine di consentire il recupero anche di frazioni di rifiuto organico da utenze selezionate o provenienti da realtà in cui il numero di abitanti e la densità abitativa consentano l'attivazione di uno specifico servizio di raccolta, i cui servizi potranno pertanto essere attivati in presenza di detto specifico impianto.

I dati forniti dalla Valeco riportano i seguenti quantitativi, tutti avviati al compostaggio presso il Centro regionale di trattamento di Brissogne:

1997: 302.430 kg;

1998: 604.000 kg;

1999: 934.000 kg.

Fermo restando quanto indicato in merito agli obiettivi di raccolta differenziata raggiunta, più che dignitosi addirittura in alcuni casi insperati, e considerati gli effetti che l'intervento sul sistema tariffario, (che prevede penalizzazioni tariffarie per i comuni che non si impegnano nel raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e riduzioni importanti sulle tariffe applicate per i comuni che invece raggiungono o addirittura superano tali obiettivi) ha comportato in tal senso, è sicuramente intenzione della Regione continuare nella strada intrapresa di una continua e costante informazione nel settore della gestione dei rifiuti sia attraverso l'aggiornamento delle informazioni e dei dati riportati nel sito Internet della Regione, sia continuando l'azione di collaborazione, peraltro molto intensa, con le amministrazioni locali che autonomamente stanno sempre più prevedendo azioni di informazione, sia tramite le associazioni di categoria e le scuole che sempre più frequentemente richiedono l'intervento diretto nelle scuole dei funzionari dell'Assessorato nella gestione di tali problematiche.

PrésidentLa parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (Aut)Prendo atto della risposta molto dettagliata dell'Assessore di cui chiedo poi una copia.

Possiamo dire che oggi c'è stata un'inversione di tendenza, nel senso che in questi anni sono state fatte numerose iniziative in questo Consiglio, in modo particolare da parte del gruppo dei Verdi, alle quali l'Assessore rispondeva sempre che c'erano dei problemi, che si cercava di migliorare, ma la situazione era critica e non si riusciva a rispettare le indicazioni del "decreto Ronchi".

Oggi invece abbiamo sentito che la posizione della Valle d'Aosta è molto migliorata e che invece di trovarsi in una delle posizioni critiche nel Nord Italia è ai primi posti.

Ci auguriamo che quanto affermato dall'Assessore corrisponda a verità e che si continui su questa strada perché se quanto ha detto l'Assessore corrisponde al vero, vuol dire che siamo vicini a rispettare entro il marzo del prossimo anno il limite del 25 percento della raccolta differenziata, limite che fino a poco tempo fa sembrava insperato; restiamo quindi in attesa di verificare il prossimo anno se questo limite sarà rispettato augurandoci che i progressi che l'Assessore ha evidenziato possano continuare, anche perché la raccolta differenziata rappresenta un elemento molto importante tenuto conto che il compattatore di Brissogne non avrà vita lunga.

Sappiamo bene infatti che entro il 2003-2004 sarà saturo per cui bisogna entro quella data aver già preventivato delle azioni per dare una soluzione al problema dei rifiuti in Valle d'Aosta.

Rimaniamo in attesa di verificare nel prossimo futuro questo miglioramento e invitiamo comunque l'Assessore, nel caso in cui ci siano ulteriori notizie, a relazionare in merito nella commissione competente.